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sabato 31 luglio 2010

UNA RED BULL "ABISSALE"!!! Vettel e Webber staccano tutti nelle qualifiche del Gp di Ungheria


BUDAPEST (Ung) - Il fatto che le Red Bull conquistino la prima fila in qualifica non fa quasi più notizia. Se però si considera che Alonso e Massa, in terza e quarta posizione, sono a più di un secondo di distacco, la musica cambia. Vettel e Webber se le suonano di santa ragione a colpi di tempi record e dominano le qualifiche del Gp di Ungheria. Su un circuito in cui sorpassare è un problema non di poco conto, la gara è tutta in discesa per il team di Chris Horner. Malgrado l'abissale distanza, la Ferrari si accontenta della seconda fila, mentre in casa McLaren il malcontento è palpabile: quinto Hamilton, undicesimo Button, che non accede alla Q3 per 17 millesimi.

BATTAGLIA INTERNA - La lotta per la pole conferma i sentori delle libere di ieri e di questa mattina: Red Bull letteralmente di un altro pianeta rispetto ai team rivali. Vettel prende tutto e stacca di ben quattro decimi il suo compagno di scuderia con un giro da urlo: 1'18"773, tempo che Webber non riesce a battere anche a causa di una sbavatura nell'ultimo tentativo prima della bandiera a scacchi. Domani alla prima curva se ne vedranno delle belle.

FERRARI LONTANA - Alonso aveva già specificato che sarebbe andato bene anche un terzo posto in griglia. Così è stato: a 1"2 dal tedesco, precede di tre decimi Massa e tuttavia nutre buone speranze per la gara. Con una buona partenza e un attacco già al curvone subito dopo il via, le sorti della gara potrebbero cambiare radicalmente in favore della Rossa.

BUTTON ELIMINATO - Chi sta peggio è sicuramente la McLaren: week end piuttosto opaco fino a questo momento, e le qualifiche odierne hanno confermato il trend, con il quinto tempo del leader iridato Hamilton e l'undicesimo del campione in carica Button. Quest'ultimo non è riuscito a incalzare Hulkenberg, decimo a 17 millesimi di distacco in Q2. Sarà una gara difficile. Completano la top ten Rosberg, le Renault di Petrov e Kubica, seguite infine da De la Rosa e il tedesco della Williams.

LEGGI IL QUADRO COMPLETO DELLE QUALIFICHE

Samuele Sassu

mercoledì 28 luglio 2010

Gran Premio d'Ungheria, poi un mese di vacanza: chi andrà in ferie col sorriso?

GP Ungheria: 1 agosto, ore 14.00
Circuito Hungaroring 4381m / 70 giri




I Primati del circuito
In prova: R.Barrichello (Ferrari) - 1'18"436 (2004)
In gara: M.Schumacher (Ferrari) - 1'19"071 (2004)
Sulla distanza: M.Schumacher (Ferrari) - 1h35'26"131 (2004)


Il Gran Premio in tv
Sabato: Rai2 - Qualifiche ore 13.55
Domenica: Rai1 - Gara ore 13.55



Così nel 2009
1 - Hamilton (McLaren)
2 - Raikkonen (Ferrari)
3 - Webber
(Red Bull)
4 - Rosberg (Williams)
5 - Kovalainen (McLaren)
6 - Glock (Toyota)
7 - Button (Brawn)
8 - Trulli (Toyota)
9 - Nakajima (Williams)
10 - Barrichello (Brawn)




















Federico Fadda

lunedì 26 luglio 2010

Alonso-Massa ottimi, poco furbi invece al muretto. Vettel limita i danni; Horner e Whitmarsh, ipocrisia da 0

Alonso 9 - Alzi la mano chi non l'ha preso per matto dopo averlo sentito dire che al mondiale ci credeva ancora. Invece Nando piazza lì una gara da Alonso, e la sua sola sfortuna nella vicenda del sorpasso su Massa è quella di essere più avanti in classifica e meritare i gradi di capitano.

Massa 9 - Dopo un anno esatto dall'incidente di Budapest, finalmente torna in pista il vero Felipe. Un fulmine al via, una condotta di gara senza sbavature, ma un ritmo costantemente, seppur leggermente, più lento di Alonso. Se avesse vinto non ci sarebbe stato nulla da dire, purtroppo non è lui che può portare la Ferrari al mondiale.

Ferrari 6 - La media fra il voto alla vettura, costantemente veloce per tutto il weekend e sempre in grado di dire la sua, e la gestione del sorpasso di Alonso su Massa; chiacchiere da bar a parte, al muretto del Cavallino hanno dimostrato di non saper leggere con lucidità questo tipo di situazioni, espondendosi ai moralismi, ipocriti, degli altri.

Vettel 7,5 - Come anche a Silverstone sgarra la partenza, lasciando strada alle Rosse, senza poi più poterle avvicinare e lottare realmente per la vittoria. Peccato perchè vincendo avrebbe guadagnato molti punti sul capoclassifica Hamilton; invece ha da recriminare, anche perchè se la Ferrari si conferma su questi livelli diventa una rogna in più.

Hamilton-Button 6 - La McLaren sembra regredire, e anche stavolta i suoi 2 alfieri ottengono il massimo possibile, con una gara intelligente. A Woking però devono iniziare a preoccuparsi, perchè ora meglio di loro c'è anche la Ferrari, e le prossime piste sono ottime per la F10.

Mercedes 4 - La peggior cosa che poteva accadere era quella di fare una figura barbina nel GP di casa; e puntualmente è accaduta. Rosberg e Schumacher (6 di stima ad entrambi) ieri sembravano 2 tassisti, mancava solo il gomito fuori dall'abitacolo. A Stoccarda urge una scossa.

Horner-Whitmarsh 0 - Voto zero all'ipocrisia di questi 2, per diversi motivi: il fatto che in Red Bull spingano Vettel piuttosto che Webber (guarda caso gara anonima per lui) è un segreto di Pulcinella, quindi il buon Chris farebbe meglio a farsi un esamino di coscienza prima di sparare sugli altri. Stessa cosa dicasi per l'erede di Ron Dennis (tra l'altro un gran maestro in queste cose!): dire ai propri piloti, in lotta per la vittoria in Turchia, di tenere d'occhio il consumo di benzina non è un'ordine di scuderia? Meditare, gente.

Federico Fadda

domenica 25 luglio 2010

Doppietta Ferrari a Hockenheim, Alonso e Massa matano la Red Bull!

HOCKENHEIM, 25 luglio 2010 - Splendida vittoria di Fernando Alonso nel Gran Premio di Germania, sul circuito dell’Hockenheimring. Il pilota spagnolo guida la doppietta della Ferrari in terra tedesca, completata dal 2° posto di Felipe Massa; la corsa si è decisa al 49° giro, quando il brasiliano ha lasciato strada al compagno, sensibilmente più veloce di lui. Non sfrutta la pole l’idolo locale Sebastian Vettel: alla partenza si fa infilare da entrambe le vetture del Cavallino, e al traguardo dovrà accontentarsi di completare il podio. Hamilton, 4°, mantiene la vetta della classifica.

PARTENZA FULMINANTE – Sotto un sole splendente, ma con minacciose nuvole poco lontane dalla pista, il via della gara mostra chiaramente quale sarà il filo conduttore dei 67 giri: Vettel non sfrutta il lato pulito della pista e si fa superare da Alonso dopo averlo inutilmente stretto, ma Massa, che partiva 3°, fa ancora meglio e alla prima curva è al comando. Sembra tutto ok per quanto riguarda la partenza, invece al tornantino Alguersuari dimentica di avere i freni e monta letteralmente sopra la Toro Rosso del compagno Buemi, distruggendogli il posteriore e costringendolo al ritiro.

POCO SPETTACOLO – Sembrava la premessa per una gara con diverse emozioni, invece ben presto il copione è svelato: i primi 3 a fare da lepre, e gli altri non in grado di stargli vicini. Ma oggi contro questa Ferrari non ce n’era nemmeno per la Red Bull: Massa e Alonso hanno dato via a un duello a suon di giri veloci, e le soste non hanno cambiato l’andamento della corsa. Fino a quando però Fernando ha iniziato ad girare qualche decimo più forte di Felipe, arrivando anche ad attaccarlo; la resistenza di Massa è stata stoica, ma questo tira e molla stava avvantaggiando Vettel, che guadagnava terreno sulla coppia rossa.

LA SVOLTA DECISIVA – A quel punto è arrivato l’episodio che ha deciso le sorti del duello in casa Ferrari: Massa si è reso conto che Alonso era più veloce di lui, e all’uscita dal tornantino ha accelerato con un pizzico di ritardo, consentendo allo spagnolo di passare al comando. Una manovra normale in condizioni come queste, ma che sicuramente darà spazio a molte polemiche da parte degli altri team. Il proseguo della gara ha però confermato quello che si stava vedendo in pista, perché Fernando ha continuato a girare effettivamente più veloce di Felipe, che nel finale ha subito anche il ritorno di Vettel. Il tedeschino però non ha mai davvero messo in pericolo la doppietta Ferrari, ma si è preso la soddisfazione, parziale, di ottenere il giro più veloce.

PANZER DELUSI – Deludente 6° posto per Mark Webber con l’altra Red Bull, così come è stata una gara anonima per la McLaren, mai in lotta per le posizioni del podio: Hamilton ha saputo sfruttare la partenza per guadagnare 2 posizioni e salire al 4° posto, mantenuto fino al traguardo, mentre Jenson Button ha chiuso 5°, finendo alle spalle del compagno nonostante gli partisse davanti. Peggio è andata alla Mercedes: anche questa volta Rosberg, 8°, ha terminato davanti a Schumacher, 9°, ma entrambi hanno solo potuto portare al traguardo una macchina non all’altezza dei team di vertice. Nei primi 10 anche le 2 Renault, con Kubica 7° e sempre costante, e Petrov di nuovo a punti con il 10° posto.
Nella classifica Piloti Hamilton e Button tengono le prime 2 posizioni, perdendo pochi punti su Vettel, mentre un passo importante lo fa Alonso, che ora è a -34 da Lewis. Nel mondiale Costruttori guida ancora la McLaren davanti a Red Bull e Ferrari.

Federico Fadda

Ordine d'arrivo
Classifica Piloti
Classifica Costruttori

sabato 24 luglio 2010

Vettel-pole per un soffio: Alonso battuto per 2 millesimi!

HOCKENHEIM, 24 luglio 2010 - Sarà Sebastian Vettel a partire dalla pole nel Gran Premio di Germania, undicesima prova del mondiale di Formula 1. Il pilota della Red Bull ha sfruttato appieno la condizione di padrone di casa, battendo la Ferrari di Fernando Alonso per appena 2/1000. Una vera beffa per lo spagnolo, sempre in testa in tutte e 3 le sessioni di qualifiche con una Ferrari fortissima, come dimostrato anche dal 3° posto di Felipe Massa, che ha preceduto l'altra Red Bull di Mark Webber. McLaren in difficoltà: le Frecce d'argento occupano la terza fila, con Hamilton che però stavolta è preceduto dal compagno Button; non è andata meglio alla Mercedes, che di fronte al proprio pubblico ha deluso le aspettative, specie con il più atteso Michael Schumacher, eliminato in Q2 e classificatosi 11°, mentre Rosberg non ha saputo fare meglio del 9° posto. Le altre posizioni della top 10 sono occupate dalla Renault di Kubica, 7°, e dalle Williams di Barrichello e Hulkenberg, rispettivamente 8° e 10°. All'inizio della Q1 spettacolare incidente per la Force India, con Liuzzi che si è schiantato sul lato destro del rettilineo d'arrivo, per fortuna senza riportare conseguenze fisiche.
La gara domani scatterà alle 14 (diretta Rai1 alle 13.55).

Federico Fadda

venerdì 23 luglio 2010

A Hockenheim il Cavallino è rampante: Alonso guida le libere

HOCKENHEIM, 23 luglio 2010 - Venerdì di prove libere del Gran Premio di Germania nel segno della Ferrari; sul tracciato di Hockenheim, al termine della seconda sessione Fernando Alonso ha fatto segnare il tempo più veloce di giornata in 1'16"265, mentre Felipe Massa ha chiuso con un ottimo 3° posto, staccato di meno di 2/10 dal compagno di squadra. Fra le 2 Rosse si è piazzato Sebastian Vettel, velocissimo anche sulla pista di casa, che ha portato la sua Red Bull a soli 29 millesimi dallo spagnolo, con Mark Webber 4°. A seguire, bene anche le Mercedes, quinta e sesta con Rosberg e Schumacher; giornata in chiaroscuro invece per il leader del mondiale, Lewis Hamilton: il pilota della McLaren è stato protagonista in mattinata, in una prima sessione caratterizzata dalla pioggia, di un brutto urto contro le barriere dopo un'uscita di pista, che gli ha permesso di compiere solo pochi giri nella seconda sessione, ottenendo il 7° posto finale. Peggio che a lui è andata, come spesso succede, all'altra McLaren di Jenson Button, in difficoltà sia sulla pioggia che sull'asciutto, e autore appena del 15° tempo.
Un venerdì che ha dunque fornito ottimi spunti d'interesse, ma poche certezze in vista delle qualifiche di domani: l'impressione è che la Ferrari stia continuando a progredire grazie agli sviluppi, anche se probabilmente ancora non basta per stare davanti alla Red Bull. Mentre la McLaren sembra accusare ancora problemi come a Silverstone, anche se poi in gara fra gli inglesi e la Ferrari le situazioni si ribaltarono.
Le qualifiche domani alle 14. (diretta Rai2 alle 13.55)

Federico Fadda

domenica 11 luglio 2010

Webber perfetto, Hamilton tiene a galla la McLaren. Alonso, altra partenza no

Webber 9 – Dice di no, ma che il team favorisca Vettel lo pensa, eccome. Quindi ecco al via mostrare subito i muscoli al tedeschino, per fargli capire che i conti per il Mondiale li dovrà fare anche con lui. Per il resto, con quella macchina lì, ordinaria amministrazione.

Hamilton 8,5 – Raccoglie probabilmente più di quanto la macchina gli facesse sperare alla vigilia. Ma molto ce lo mette di suo, visto che Button arriva 4°, ma per le solite disgrazie altrui. Gara accorta, capisce che Webber non si prende, e porta a casa il massimo possibile.

Rosberg 8,5 – Nessuna novità nel fatto che distrugga nuovamente Schumacher, ma il podio era qualcosa di non preventivabile, vista la mancanza di competitività della Mercedes. Lavorando in silenzio, si sta togliendo le sue brave soddisfazioni.

Alonso 5 – L’assurda penalità che gli viene inflitta attenua parzialmente la delusione per l’ennesimo errore in partenza. Peccato, perché la macchina c’era, e con Vettel fuorigioco si poteva fare anche secondo. Ma si vede che non è proprio il suo anno.

Vettel 5,5 – Butta con una partenza sbagliata una gara che, viste le qualifiche, forse avrebbe dominato, e l’uscita di pista successiva avviene non per colpa sua, ma per la foratura causatagli da Hamilton. La rimonta alla fine lo premia con dei punti, seppure pochi, e la sportellata a Sutil è roba da Formula1 d’altri tempi. Bei tempi, per inciso.

Charlie Whiting & Co. 0 – Zero come le decisioni che azzeccano. La precisione con cui stanno penalizzando la Ferrari sta diventando quasi chirurgica, roba che il Doctor House se la sogna. Non si vuole dire che lo facciano apposta, ma è comunque ora di finirla, e di tornare a fare della Formula 1 uno sport in cui vinca il migliore. Senza ombre, possibilmente.

Federico Fadda

Webber:"Partenza dura su Vettel? No, volevo solo andare in testa". Hamilton:"Fatto il massimo". Alonso:"La penalità va accettata"

Terza vittoria stagionale, con annessa vista nelle posizioni alte della classifica, e compagno di squadra battuto. Meglio di così non poteva andare per Mark Webber, che ai microfoni afferma di aver “fatto del mio meglio; ho apprezzato molto la lotta con Lewis specie nella prima parte, seppur solo in termini di tempi sul giro”. Sui presunti favoritismi del team a Vettel, l’australiano pensa che “il team ha lavorato bene, sapevamo che dovevo far funzionare bene le gomme dure, e così ho fatto. Partenza aggressiva su Sebastian? No, volevo semplicemente andare in testa”.

Lewis Hamilton accoglie il secondo posto con soddisfazione, visto che “non eravamo veloci come la Red Bull, ma abbiamo centrato il massimo, anche con Jenson, e siamo ancora in testa alle classifiche”. Webber era proprio imprendibile? “Si, Mark era troppo veloce, in alcuni momenti riuscivo a recuperare qual cosina, ma poi subito dopo lui riallungava; era impossibile prenderlo”.

Altrettanto contento anche Nico Rosberg, terzo al traguardo, dopo una gara “non facile, perché Robert davanti era più lento, e dietro Fernando spingeva forte. Alla fine abbiamo centrato un gran risultato dopo il disastro di Valencia; anche la strategia è stata ottima, abbiamo sfruttato bene l’occasione”.

Alonso, dopo la sconcertante penalizzazione, è laconico:“la penalità va accettata, quello che decidono i commissari è sempre giusto. Ho sbagliato la partenza, non sono riuscito a far funzionare la trazione, e la macchina si è avviata lentamente. Dovremo fare meglio la prossima volta, ma ora per il Mondiale è dura”.

Federico Fadda

Dominio di Webber a Silverstone. Ferrari di nuovo colpita dalla Direzione di gara: ora basta!

SILVERSTONE, 11 luglio 2010 - Vittoria indisturbata di Mark Webber nel Gran Premio di Gran Bretagna. A Silverstone l’australiano scavalca di prepotenza al via il compagno Vettel, che partiva in pole, e condurrà la corsa da lì fino alla fine, disturbato solo dall’ingresso di una Safety Car a metà gara. In seconda posizione Lewis Hamilton, autore di una buona corsa nonostante la McLaren non fosse a suo agio sulla nuova configurazione del circuito inglese. Completa il podio un ottimo Nico Rosberg.

Partenza spettacolare - Il via è caotico, con molti piloti non perfetti allo spegnimento dei semafori; fra questi Alonso, che si fa scavalcare da Hamilton, Kubica e Rosberg, e ingaggia un duello col compagno Massa, che avrà la peggio riportando una foratura, che lo costringe a cambiare gomme e ripartire dal fondo. Ma a fare peggio di tutti è Vettel: il tedesco si fa scavalcare da Webber, e alla terza curva va fuori pista, forando un pneumatico e compromettendo una gara che lo prevedeva dominatore.

Il volo solitario di Mark - A quel punto, con Webber in testa, la corsa non ha praticamente avuto storia: l’australiano ha rapidamente imposto il suo ritmo, con Hamilton che ha perlomeno cercato di giocarsela, senza poter però mai impensierire la Red Bull che fuggiva. Dietro di loro a giocarsi l’ultimo gradino del podio erano in 3: Rosberg, Kubica e Alonso. Ma a quel punto è “scesa in pista” la protagonista di Valencia.

Charlie, ancora tu! - A monopolizzare la scena è di nuovo la Direzione di gara, che sembra accanirsi sulla Ferrari: la mannaia stavolta è calata su Alonso, penalizzato per non aver restituito la posizione a Kubica, dopo averlo superato tagliando una chicane. Senza contare che è stato lo stesso Kubica a costringere Alonso al taglio della variante. Un’altra grave dimostrazione di inefficienza di Charlie Whiting (inutile sottolinearne di nuovo la nazionalità inglese), che dopo lo scandalo di Valencia si è ripetuto, comminando l’inopinata sanzione allo spagnolo ben 10 giri dopo: ma come avrebbe potuto a quel punto Alonso restituire la posizione a Kubica, dato che questi si era ritirato due giri dopo il sorpasso? Inoltre, ad Alonso è stato imposto di effettuare il drive-through dopo che la Safety Car sarebbe rientrata ai box. Decisione quindi doppiamente penalizzante, perchè lo spagnolo si è trovato così in fondo al gruppo. Ora però la misura è colma, la Ferrari non ne può più, un’altra gara le è stata rovinata.

Finale senza acuti - Dopo l’ingresso della Safety Car al 30° giro, dovuto alla perdita di pezzi dall’ala posteriore della Sauber di De la Rosa, l’ultima parte di gara è scivolata via senza grosse emozioni. L’unico motivo di interesse è stata la furiosa rimonta di Sebastian Vettel, che con una serie di sorpassi, condita da una sportellata d’altri tempi a Sutil che non voleva saperne di togliersi di mezzo, ha raggiunto la zona punti, chiudendo 7°. Button, come al solito fortunato, approfitta delle disgrazie degli altri piazzandosi subito ai piedi del podio. A punti anche Barrichello 5°, Kobayashi 6°, Sutil 8°, Schumacher 9° e Hulkenberg 10°. Le Ferrari si sono dovute accontentare, per il disappunto di un Domenicali arrabbiatissimo davanti alle telecamere, del 14° e 15° posto, con Alonso davanti a Massa. Per lo spagnolo non è una consolazione aver centrato il giro più veloce.

Classifiche immutate - Hamilton mantiene la vetta con 145 punti, davanti a Button, che ne ha 133; le Red Bull si scambiano le posizioni, con Webber che scavalca il compagno Vettel, 128 a 121. McLaren sempre davanti alla Red Bull nella classifica Costruttori. Ferrari in picchiata, il Mondiale diventa sempre più un miraggio.

Federico Fadda

Ordine d'arrivo
Classifica Piloti
Classifica Costruttori

sabato 10 luglio 2010

Red Bull sempre avanti, Alonso è terzo. McLaren in difficoltà. Le Qualifiche del GP di Gran Bretagna.

SILVERSTONE, 10 Luglio 2010 - La prima fila è roba da Red Bull. Gli altri, al massimo, possono aspirare al terzo posto. Nel rinnovato circuito di Silverstone la trama delle qualifiche non cambia: Vettel in pole position e Webber subito dietro. Due tempi stratosferici che annichiliscono le pretese della Ferrari, tuttavia in netta ripresa con Alonso terzo, e della McLaren, salvata dal quarto posto di Hamilton, dopo il 14' tempo fatto segnare in Q2 da Button. Soltanto settimo Massa. Tracciato "nuovo", storia vecchia: lo start di domani sarà fondamentale per l'esito del GP.

INNAMORATO DI SILVERSTONE - Dopo il dominio assoluto nella gara dello scorso anno, Sebastian Vettel si candida alla vittoria finale anche in questa stagione. Comincia con un tempo da urlo in qualifica: 1'29"615, impossibile anche per il suo compagno di squadra Webber, che tuttavia lo insegue a un decimo. Per il ventitreenne pilota della Red Bull arriva la quinta pole dell'anno, nonché la decima in carriera. Cinque sono anche le occasioni in cui il team di Chris Horner si è impadronito della prima fila. Dietro di loro, l'abisso: Alonso conferma i miglioramenti della Rossa, ma ha un distacco di otto decimi dal tedesco; Hamilton, dietro di lui, sfrutta tutta la sua aggressività per portare una McLaren sotto tono in seconda fila. In quinta e sesta posizione Rosberg e Kubica, mentre Massa arranca e ottiene soltanto il settimo tempo. Chiudono la top ten Barrichello, De la Rosa e Schumacher.

I PIU' E I MENO - Tralasciando la schiacciante superiorità in qualifica della ditta Vettel - Webber, i progressi di Alonso e della sua Ferrari sono evidenti. Benché il distacco dalla coppia di testa sia pressoché identico a quello del GP di Barcellona, la Rossa guidata dallo spagnolo si è dimostrata a proprio agio sul circuito inglese, con entrambi i tipi di gomma. Ancora una conferma per la Mercedes di Rosberg e la Renault di Kubica: il primo fa meglio del compagno di squadra Schumacher, e questa è ormai una consuetudine; mentre il polacco quest'anno ha sempre preso il via tra i primi dieci. Una nota di merito va anche a Hamilton, per aver centrato la seconda fila con una macchina che ha dimostrato di non gradire troppo l'asfalto di casa. E' andata molto peggio all'altra McLaren di Button, in grande difficoltà e soltanto 14' in griglia. Felipe Massa continua nella sua annata incerta: settimo tempo e tanti problemi di grip.
Samuele Sassu
Great Britain F1 GP: Vettel in Pole Position

Sebastian Vettel (Red Bull) hits Pole Position in Silverstone. He runs in 1'29"615 and precede Webber (Red Bull), Alonso (Ferrari) and Hamilton (McLaren). Red Bulls dominates Qualifying session. Ferrari improves with Alonso, but Massa is 7th. Button (McLaren) stops in Q2 and will start from 14th position.

GRIGLIA DI PARTENZA (STARTING GRID)

venerdì 9 luglio 2010

Prove libere a Silverstone: comanda la Red Bull, ma la Ferrari c'è

Mark Webber è stato il più veloce nel venerdì di prove libere sul rinnovato tracciato di Silverstone. L’australiano si è imposto con il miglior tempo di 1’31”234,nonostante qualche guasto elettronico nel finale, al termine di una giornata che ha visto condizioni atmosferiche totalmente opposte fra le 2 sessioni: temperature basse al mattino, roventi al pomeriggio, con 43 gradi sull’asfalto.

L’unico dato costante è stato proprio la gran vena della Red Bull, che aveva comandato anche al mattino, con Vettel; il tedeschino ha poi chiuso 3° nel pomeriggio. Le differenti condizioni climatiche hanno però evidentemente inciso sulle prestazioni di molte vetture: la Ferrari, ad esempio, che nel pomeriggio è stata ottima, con il Alonso 2° e Massa 4°, la mattina aveva sofferto tantissimo le basse temperature; le quali avevano invece giovato alla McLaren, veloce nella prima ora, indietro nella seconda, con solamente l’8° posto per Hamilton, e addirittura il 13° per Button. Ha sofferto il caldo anche Kubica, 11° a fine giornata, mentre le Mercedes sono state buone in entrambe le condizioni, specie con Rosberg, 5° alla fine.

Tutto ciò lascia presagire che le qualifiche saranno molto incerte, ma che potrebbero non essere decisive ai fini della gara: infatti per domani è previsto un pomeriggio di sole, per domenica invece c’è la possibilità che piova, cosa nient’affatto rara a Silverstone.
Le qualifiche domani alle 14 ora italiana.

Federico Fadda

Tabella dei tempi Prima sessione
Tabella dei tempi Seconda sessione

giovedì 8 luglio 2010

Welcome in Great Britain: Silverstone, la storia della Formula1

GP Gran Bretagna: 11 Luglio 2010, ore 14.00
Circuito di Silverstone 5860m / 52 giri












I Primati del circuito
Il tracciato è stato modificato da questa stagione, i primati precedenti non sono confrontabili.

Il Gran Premio in tv
Sabato: Rai2 - Qualifiche ore 13.55
Domenica: Rai1 - Gara ore 13.55

Così nel 2009
1 - Vettel
(Red Bull)
2 - Webber (Red Bull)
3 - Barrichello (Brawn)
4 - Massa (Ferrari)
5 - Rosberg (Williams)
6 - Button (Brawn)
7 - Trulli (Toyota)
8 - Raikkonen (Ferrari)
9 - Glock (Toyota)
10 - Fisichella (Force India)















Federico Fadda

giovedì 1 luglio 2010

Quanti bonus ancora per Hamilton?

"La Fia sta facendo un lavoro incredibile permettendoci di gareggiare quest'anno". Parole e musica firmate Lewis Hamilton. Evidentemente non pago di aver messo in pista l’ennesima furbata a danno dei colleghi, il pilota della McLaren ha pensato bene di rincarare la dose. Come? Ringraziando, fra le righe, coloro che ancora una volta, l’ennesima, gli hanno perdonato la marachella con un semplice schiaffetto sulle mani, e forse la raccomandazione di non fare più bambinate come questa. Un buon proposito, peccato che molti sono pronti a scommettere che quella di Valencia non sarà l’ultima manovra spocchiosa di Hamilton, convinto, a ragione, pare, che i circuiti siano casa sua, e di conseguenza di poter fare il proprio comodo. E’ recidivo, Lewis, e alla luce di questo sconcerta ancor di più che in Federazione non si decidano a fargli abbassare la cresta e riportarlo con i piedi per terra.
Da quando è entrato in Formula 1, l’inglese si è reso protagonista di tante, ormai troppe, manovre irregolari, alcune punite, altre no, e forse non abbastanza. A partire dalla vicenda Spy-story del 2007, quando ammette di essere a conoscenza del fatto che la McLaren ha rubato i progetti della monoposto Ferrari, e nonostante ciò non viene sanzionato; sanzione che gli viene invece comminata a Spa nel 2008, quando taglia l’ultima chicane per superare Raikkonen, lo lascia ripassare, ma solo per approfittare della scia del finlandese e beffarlo alla curva successiva: 25” di penalità al termine della gara, ai quali reagisce accusando di essere perseguitato(!)
Ma la ciliegina la regala a Melbourne l’anno scorso, quando in regime di Safety Car Trulli esce di pista e Hamilton, regolarmente, lo sopravanza, salvo poi far ripassare Trulli; Jarno non dovrebbe farlo, la manovra non è consentita, e anche in McLaren lo sanno, difatti suggeriscono via radio a Hamilton di agevolare il risorpasso di Trulli. Ma i commissari di gara ascoltano la conversazione fra Lewis e il muretto, quindi quando Hamilton mentirà dicendo di non aver avuto nessun suggerimento dal team, verrà sgamato insieme alla squadra, ma posto semplicemente sotto osservazione.
Fino ad arrivare alle tre, sottolineando tre, ammonizioni ricevute quest’anno in Cina per il corpo a corpo con Vettel in pit-lane, in Malesia per lo zig-zag ai danni di Petrov, e a Montrèal, quando spegne il motore alla fine delle qualifiche e spinge la macchina per evitare di terminare la benzina, cosa che gli sarebbe valsa, ma mai come adesso il condizionale è d’obbligo, una squalifica.
Valencia rappresenta, quindi, solo l’ultima di una lunga serie di furbate che però stanno facendo davvero perdere la pazienza agli altri piloti. Specie perché, ogni volta, Hamilton si presenta davanti alle telecamere giustificandosi e lanciando battute al vetriolo contro il collega di turno, Alonso quasi sempre, con il solito sorrisetto beffardo che lo accompagna. Il sorriso di chi, evidentemente, la sa lunga.

Federico Fadda