SEGUICI SU FACEBOOK!!!

martedì 27 dicembre 2011

Montezemolo, no alla politica. Il 3 febbraio via i veli alla Ferrari 2012

È un Luca di Montezemolo disponibile a parlare a 360 gradi, quello che si è presentato alla platea di giornalisti sportivi, ospiti della consueta cena di Natale organizzata dalla Ferrari all’interno del circuito di Fiorano.
Il presidente del team di Maranello ha affrontato diversi temi, a partire dall’ipotesi, ventilata dagli organi di informazione, e apparentemente avvalorata da un suo recente messaggio rivolto all’associazione Italia Futura, di un suo ingresso in politica, così commentato: “No, io vado in Ferrari”.

Spazio poi alla celebrazione dei suoi 20 anni alla guida della scuderia, che sono ricorsi proprio nei giorni a ridosso del Natale: “Quando sono arrivato qui non credevo che vi sarei rimasto così a lungo. In questi anni a capo della Ferrari abbiamo vissuto momenti difficili, come la cassa integrazione nel 1993, ma abbiamo ottenuto anche grandi risultati, sia da un punto di vista sportivo che di gestione. È sufficiente dire che 20 anni fa producevamo 2.300 macchine, ed eravamo presenti in 20 Paesi, mentre oggi lo siamo in 57 e ne costruiamo 7.300, con un fatturato che è cresciuto dieci volte tanto. Non ci fermiamo però qui, ci saranno tante altre sfide a partire già dal 2012, quando presenteremo le eredi della 599 e della Enzo; per quest’ultima sono in imbarazzo sul nome da dare, dato che dopo aver battezzato una vettura col nome del padre della Ferrari, resta solo Dio”.

Parole a cui hanno fatto da sfondo le immagini dei piloti che hanno corso per la rossa durante la gestione Montezemolo, riuniti per l’occasione in un video attraverso il quale hanno espresso i loro auguri al presidente. Il quale è passato poi a illustrare le aspettative per la prossima stagione di Formula 1 mettendo, non proprio indirettamente, in guardia Massa, e dispensando amore per Alonso: “Quest'anno abbiamo dimostrato di saper perdere, però può bastare. Adesso è ora di tornare a vincere. Per quanto riguarda Felipe, non siamo stati contenti di lui, che a sua volta non è stato soddisfatto di se stesso; confido, però, che con una macchina migliore riuscirà a tornare competitivo, ma nel frattempo, ovviamente, la Ferrari si guarda sempre intorno. Di sicuro non scambierei Fernando con nessun’altro, perché in gara è il pilota più forte attualmente in circolazione”.

Non poteva mancare un accenno alla discussa uscita del team dalla Fota, una mossa che ha contribuito ad aumentare il dissesto dell’associazione delle scuderie: “Eravamo stufi dei compromessi al ribasso e, inoltre, se si fa parte di un club occorre che tutti ne rispettino le regole, altrimenti non vi sono motivi per restarvi". Stanti così le cose, il rinnovo del Patto della Concordia con Ecclestone dovrebbe essere una formalità, in quanto “Bernie ha sempre manifestato grande rispetto per il ruolo della Ferrari in questo sport. Mi auguro anche che l’aerodinamica torni a contare meno, perché non è bello che si vinca in base alle ore che si spendono in galleria del vento, piuttosto che per l’abilità in pista”.

La chiusura della serata è riservata a due annunci importanti per il futuro, più o meno prossimo, della rossa in Formula 1: “La fusione del primo motore a 6 cilindri è già avvenuta (il 21 dicembre, ndr.), mentre la monoposto che parteciperà al prossimo mondiale sarà presentata il 3 febbraio; ripongo grande fiducia in questa macchina, perché si tratta di un progetto innovativo in cui emerge molta cura per il dettaglio”.

In questo modo, la Ferrari aggiunge il proprio nome nell’elenco delle scuderie che hanno già annunciato la data di presentazione ufficiale delle vetture 2012, ovvero McLaren e Sauber, che toglieranno i veli alle nuove creature rispettivamente il 1° e 6 febbraio.

Federico Fadda (422race.com)

lunedì 28 novembre 2011

La Red Bull si crede furba, Button e Alonso i veri protagonisti. Le pagelle del GP del Brasile

Red Bull 2 - Partiamo dalla delusione di giornata. Non per la prestazione in sè, che ha portato alla terza doppietta stagionale, ma per il modo in cui pensano di prendere in giro gli altri, credendosi furbi. I problemi al cambio di Vettel, poi spariti una volta che Webber passa in testa, si commentano da soli. Imparino a vincere.

Vettel 10 - Per la stagione in generale, ma anche per la gara in particolare, dato che dopo il record di pole ottenuto sabato, anche alla domenica si stava confermando imprendibile. Probabilmente avrebbe fatto volentieri a meno di regalare la vittoria al compagno di squadra, ma alla fine non ha di che lamentarsi.

Webber 9 - E' vero che stavolta era più vicino al velocissimo Seb, ma non crediamo che se la sarebbe giocata fino in fondo, come ha ripetuto più volte. Ci fa piacere che abbia vinto una gara, dopo il trattamento che il team gli ha riservato per tutto l'anno, ma non è stato un risultato interamente farina del suo sacco.

Button 9 - Perchè chiude la stagione meritatamente al secondo posto, e si regala un altro podio, piegando il coriaceo Alonso, che lo aveva gabbato con un sorpasso che probabilmente non si aspettava. E' il primo compagno di squadra di Hamilton capace di batterlo. Qualcosa vorrà pur dire.

Alonso 9 - Anche se esce sconfitto dal duello con Button, a causa dei soliti problemi di gomme della Ferrari, lo spagnolo mette in scena l'unico grande sorpasso della giornata, beffando proprio Jenson. Come per tutto il resto della stagione, dimostra di valere più della Ferrari attuale, e di meritarne una migliore. Dategliela.

Hamilton 6 - Guasti al cambio veri lo mettono fuori causa, ma rispetto al Lewis visto ad Abu Dhabi, quello di Interlagos è apparso una copia un pò sbiadita. Non è stata la sua miglior stagione, il nervosismo lo ha fregato in troppe occasioni, nel 2012 potrà rifarsi.

Massa 6 - Sperava in un utopico podio sulla pista di casa, ma mette in scena l'ennesima prestazione scialba di un'annata mediocre. La Ferrari sarà pure stata un carretto, ma il suo collega di box c'ha comunque vinto una gara e ottenuto 10 podi. Si interroghi.

Federico Fadda

domenica 27 novembre 2011

WEBBER CALA IL SIPARIO SUL CAMPIONATO: VITTORIA IN BRASILE DAVANTI A VETTEL E BUTTON. ALONSO, NIENTE PODIO


INTERLAGOS - Finisce così come era cominciata: la stagione di Formula 1 dominata da una Red Bull irraggiungibile, si chiude con la prima vittoria in campionato per Mark Webber, gregario del campione del mondo Sebastian Vettel, che a Interlagos si accontenta della seconda posizione. Ennesima conferma per Jenson Button, terzo con la McLaren dopo una gara combattuta con Fernando Alonso. La Ferrari accarezza il podio per gran parte della corsa, ma nel finale è costretta a desistere di fronte alla forza della freccia d'argento. Quinto Felipe Massa, che nemmeno davanti al suo pubblico riesce ad avvicinarsi al gruppetto di testa. Completano la zona punti Adrian Sutil, con la Force India, Nico Rosberg, settimo con la Mercedes e infine l'altra Force India di Paul Di Resta, Kamui Kobayashi su Sauber e Vitaly Petrov su Renault. La rottura del cambio, invece, mette KO Lewis Hamilton.

PUNTI DI PRESTIGIO - Non è stata una stagione esaltante per Mark Webber. Sovrastato dallo strapotere del compagno di squadra, quasi mai è riuscito a portare la sua Red Bull ai livelli di chi il mondiale lo ha chiuso con grande anticipo. Tuttavia, Sebastian Vettel in Brasile abbandona la sua veste di cannibale e, dopo essere scattato in testa per tutta la prima parte di gara, lascia via libera all'australiano che lo tallona. Il tutto condito da un gioco di squadra singolare basato su misteriosi problemi al cambio della Red Bull del tedesco, che rallenta vistosamente e infine cede il passo a Webber. Subito dopo, però, riprende "magicamente" a far segnare parziali eccezionali. A questo punto, la doppietta è una pura formalità e Mark Webber può alzare per la prima volta in stagione il trofeo del vincitore. Punti preziosissimi che gli consentono di chiudere terzo nella classifica iridata, con grande beffa per Alonso.

PODIO SFUMATO - C'è stato per tutto il campionato, non si è mai dato per vinto e se la deludente F-150 ha ottenuto qualche buona prestazione quest'anno, il merito è soprattutto di Alonso. Le ha provate tutte, il buon Fernando, compreso un sorpasso straordinario ai danni Button nella prima parte di gara, per puntare a quel podio che gli avrebbe consentito di chiudere terzo nel mondiale. Una magra consolazione, per un ex campione del mondo, che purtroppo sfuma nel confronto finale con la McLaren di Jenson, decisamente più performante con gli pneumatici a mescola media, rispetto alla rossa che mai li ha saputi sfruttare. Con la vittoria di Webber e la quarta posizione odierna a Interlagos, il meritato podio stagionale scappa via, per un misero punticino.

McLAREN A DUE FACCE - Ha ragione quando afferma che i secondi non si ricordano mai, ma Jenson Button può essere più che soddisfatto della sua stagione. Chiudere il campionato dietro a Vettel, nell'anno perfetto della Red Bull, la dice lunga sulle qualità del pilota inglese. Autore di rimonte da urlo, durante il campionato, conferma la sua forza nell'ultimo appuntamento di questo 2011, centrando il podio dopo un grande recupero sulla Ferrari di Alonso. Molto più affranto, al contrario, Lewis Hamilton, tradito dal cambio e comunque autore di una gara incolore. Il quinto posto nella classifica iridata non è roba per piloti vincenti come lui. Come altri suoi rivali, nel 2012 tenterà di riprendersi ciò che gli spetta.

Samuele Sassu

sabato 26 novembre 2011

Brasile, qualifiche: Vettel fa il record di pole! Prima fila Red Bull, poi McLaren e Ferrari

Sebastian Vettel aggiunge un altro record alla sua giovanissima carriera. Aggiudicandosi la pole position del GP del Brasile, con il tempo di 1'11"918, il tedesco ottiene la 15esima partenza al palo nell'arco di una stagione, facendo suo il primato assoluto nella storia della Formula 1.
A completare la prima fila tutta marchiata Red Bull, l'ottimo secondo posto di Mark Webber, stavolta non lontano dal compagno di squadra.

Alle spalle delle imprendibili RB7 ecco le McLaren, con Button che conferma le gerarchie interne al team, portando la sua vettura davanti a quella gemella, guidata da Lewis Hamilton; il divario delle Frecce d'argento dalla Red Bull sembra però, rispetto alle ultime gare, essersi allargato un pò.
Così come sembra ancora ampio il gap fra la Ferrari e gli altri due team di vertice; Fernando Alonso è 5°, staccato di quasi 7 decimi, mentre Massa è 7°, a oltre 1 secondo. Fra le due rosse si è piazzato Nico Rosberg, a completamento della top ten insieme a Sutil, Senna e Schumacher.

Rubens Barrichello, in quello che potrebbe essere l'ultimo GP della sua carriera, non riesce ad agguantare la Q3, mentre sul fondo dello schieramento, per la prima volta quest'anno, la HRT non ha una vettura in ultima fila, dove si trovano entrambe le Virgin.

Il via alla gara, che potrebbe essere bagnata, sarà alle 17 italiane di domani.

Federico Fadda

venerdì 25 novembre 2011

Brasile, prove libere: ancora Hamilton davanti a tutti

Solito copione nella giornata d'apertura del week end del GP del Brasile. In pista la lotta è sempre fra i big, e al termine delle prove libere, sul circuito di Interlagos, il più veloce è Lewis Hamilton, che con la sua McLaren ottiene il miglior crono in 1'13"392, precedendo la Red Bull di Sebastian Vettel di quasi due decimi.
Il campione del mondo precede a sua volta il compagno di squadra Mark Webber, staccato di 28 millesimi, e di appena 11 davanti alla Ferrari di Fernando Alonso.

Dietro i primi quattro, a circa tre decimi, la Mercedes di Michael Schumacher e la seconda rossa di Felipe Massa, che precedono Jenson Button, appena più indietro. Chiudono la top ten Rosberg, e le Force India di Sutil e Di Resta, seguite, perfettamente accoppiate, da Renault, Sauber e Toro Rosso, Williams, Lotus, Virgin e HRT.

Ultima sessione di prove libere, domani, alle 14 italiane, con le qualifiche alle 17.

Federico Fadda

lunedì 14 novembre 2011

Vettel torna umano e, quando non c'è lui, Hamilton e Alonso ballano. Button si accontenta, la Red Bull frega Webber. Le pagelle del GP di Abu Dhabi

Hamilton 10 - Vero che Vettel non c'era, ma con l'obiettivo alla portata, Lewis tira via in un colpo quanto di negativo aveva fatto vedere dall'estate in poi. Governa la gara con autorità, resistendo al pressing dell'eterno rivale Alonso, in un duello nel quale probabilmente la diversa competitività delle vetture ha giocato a suo favore. Ma ha comunque corso finalmente da Hamilton.

Alonso 10 - Non ha potuto mordere le caviglie di Lewis solo perchè alla Ferrari mancava quel poco che gli avrebbe consentito di provarci. Ma azzecca di nuovo la partenza irridendo Webber, e dopo poche altre curve gioca lo stesso tiro anche a Button, involandosi all'inseguimento di Hamilton, arrendendosi solo alle gomme dure e all'inferiorità del mezzo. Per tutti questi motivi merita comunque il massimo dei voti.

Button 8 - Non la sua migliore gara, ma si trova a fare i conti con una McLaren che stavolta non è riuscito a far andare come avrebbe voluto, e la morte del KERS dopo una dozzina di giri non lo ha di certo agevolato. Per fortuna alla Red Bull si erano fatti un goccio della bottiglia buona e si sono inventati una strategia assurda, così ha potuto raccogliere l'obiettivo minimo, il podio, e la quasi certezza del secondo posto in campionato.

Webber 7 - Questa era davvero l'occasione più grossa, ma come al solito quest'anno Mark se la lascia scappare. Le follie strategiche al muretto sono un alibi solo fino a un certo punto, dato che comunque guida la macchina più forte del mondiale, ma Hamilton e Alonso non li avrebbe visti nemmeno col binocolo più potente che esista. Il declino prosegue.

Massa 6 - Ha la pessima abitudine di essere autolesionista; stavolta sembrava la volta buona per meritarsi dei complimenti, dopo una gara ben corsa, a lottare con Button e Webber per il podio. Poi però si inventa un testacoda fantozziano, senza peraltro poter dare la colpa a Hamilton, come accaduto recentemente. La conferma per il 2012 rischia di farlo cullare ancora di più sulla sua condizione di intoccabile. Che terminerà però il prossimo anno.

Vettel s.v. - Per due motivi: il primo è perchè nonostante l'errore, gli erano bastate appena due curve per guadagnare già un secondo su chi inseguiva, quindi dargli un'insufficienza sarebbe stata una cattiveria. E secondo perchè finalmente sbaglia, tornando per un attimo umano, e lasciando che gli altri per una volta si divertano. Però avrebbe potuto evitare di attendere addirittura la fine della gara per concedersi ai microfoni. Manco fosse il presidente degli Stati Uniti.

Force India 8 - Giudizio uguale per squadra e piloti; la prima perchè piazza la zampata decisiva per il 6° posto nei fra i costruttori; stesso voto a Sutil e di Resta perchè corrono una gara intelligente, portando a casa un ottimo bottino di punti, piazzandosi al primo posto della graduatoria dei non top-team.

Federico Fadda

domenica 13 novembre 2011

Gp di Abu Dhabi: il riscatto di Hamilton. Alonso secondo. Vettel subito KO


ABU DHABI - La scena, nella futuristica cornice motoristica degli Emirati Arabi, è tutta per Lewis Hamilton. Il pilota della McLaren conquista una vittoria meritatissima e viene fuori dal tunnel di errori e incidenti che ne avevano pregiudicato le ultime gare. Il tutto è reso ancora più facile dal clamoroso forfait del campione del mondo Sebastian Vettel, fuori dopo appena due curve per una misteriosa foratura. Spinge al massimo anche Fernando Alonso che, grazie a una gara magistrale, chiude in seconda posizione. Sull'ultimo gradino del podio, Jenson Button che precede la Red Bull di Mark Webber e la Ferrari di Felipe Massa. Subito dopo ecco le due Mercedes con Nico Rosberg che chiude davanti a Michael Schumacher. A completare la top ten le Force India di Sutil e Di Resta e la Sauber di Kobayashi.

DOMINIO LEWIS - Tornare a vincere, se non per conquistare il titolo già ampiamente nella bacheca di Vettel, quanto meno per lasciarsi alle spalle le polemiche e l'oblio che negli ultimi Gran premi lo avevano costretto a subire continui richiami per condotte di gara "poco cristalline". Lewis Hamilton parte all'attacco dalla seconda posizione e accoglie con piacere il testacoda della Red Bull del tedesco a pochi metri dal via. Vettel, infatti, allarga troppo la traiettoria e porta la sua posteriore destra a cozzare contro lo scalino del cordolo insolitamente alto. Questo provoca il cosiddetto "stallonamento" dello pneumatico, ossia la sua fuoriuscita dal cerchio. Sebastian è costretto a percorrere un intero giro per rientrare ai box. I meccanici provano a effettuare il cambio gomme, ma si accorgono che anche il porta-mozzo della posteriore destra è danneggiato. Vettel è fuori dai giochi. Hamilton ha via libera e il suo è un dominio. Unica emozione al 43' giro, quando Alonso, che ritarda il pit stop e spinge al massimo per tre tornate, lascia la pit lane e rientra per pochissimo dietro all'inglese. A quel punto, la McLaren può sfruttare gli pneumatici in temperatura e scappare via verso il traguardo.

SEMPRE PRESENTE - Dare tutto, sempre. La filosofia di Fernando Alonso è chiara e anche oggi non manca di dimostrarlo. Partire dalla terza fila e ritrovarsi subito dietro al leader della gara la dice lunga sulla voglia di vincere dello spagnolo. La Ferrari è veloce ed equilibrata: il sorpasso all'esterno che Alonso compie su Jenson Button, è semplicemente da applausi. Peccato che Lewis Hamilton tiri fuori la gara perfetta. Fernando, però, si conferma un pilota caparbio su cui la Ferrari può fare affidamento. Una monoposto all'altezza in ogni Gran premio, di certo, aiuterebbe. Questi i buoni propositi per il 2012.

Samuele Sassu


sabato 12 novembre 2011

Abu Dhabi, qualifiche: Vettel, pole di prepotenza

Sembrava la prosecuzione del dominio delle libere, invece a guastare la festa alla McLaren ci ha pensato Sebastian Vettel, che con un ultimo giro strepitoso si è preso di forza la pole, la 14esima stagionale (eguagliato il record di Nigel Mansell) con il tempo 1'38"481. Le Frecce d'argento però sono subito alle sue spalle, con Lewis Hamilton che completa la prima fila, staccato di un decimo e mezzo, e Jenson Button 3° a 9 millesimi dal compagno di squadra. Da quanto visto finora, la vittoria del GP dovrebbe essere un affare fra questi tre piloti.

Più staccati Webber, a 4 decimi, poi le Ferrari di Alonso e Massa; quarta fila per le Mercedes di Rosberg e Schumacher, seguite dalle Force India di Sutil e Di Resta. Q3 mancata per la Toro Rosso, che si è dovuta accontentare del 13° posto di Buemi e del 15° di Alguersuari, preceduti dalla Sauber di Perez e dalla Renault di Petrov, mentre peggio è andata a Barrichello, che non ha partecipato per problemi al motore.

Il via della gara, domani, sarà alle 14.

Federico Fadda

Griglia di partenza

venerdì 11 novembre 2011

Abu Dhabi, prove libere: la McLaren mette tutti in riga

Dominio McLaren negli Emirati. Nel venerdì di prove libere sul circuito Yas Marina di Abu Dhabi, le Frecce d'argento hanno occupato la prima fila virtuale, con Lewis Hamilton che in 1'39"586 precede il compagno Jenson Button di 2 decimi.
Alle spalle del duo di Woking si è piazzata la coppia in rosso, con Fernando Alonso 3° e Felipe Massa 4°, davanti alle due Red Bull, con Webber e Vettel rispettivamente al 5° e 6° posto; completano la top ten Schumacher, Sutil, Di Resta e Kobayashi, mentre Nico Rosberg ha chiuso addirittura 20esimo.

Ultime prove libere domani alle 11, le qualifiche seguiranno alle 14.

Federico Fadda

lunedì 31 ottobre 2011

Vettel, non ci sono più elogi. Button costante, Webber apatico, Alonso incrollabile. Hamilton-Massa, un duello da bulletti. Le pagelle del GP d'India

Vettel 10 - Per quanto riguarda Seb, ormai sono diventati monotoni anche gli elogi. Non c'è molto da dire, se non che continua a voler ottenere il massimo da ogni gara, quando sul campionato ha già messo la parola fine. Gira al comando la prima curva, e non lo rivedi più. Per cercare di apparire normale, cerca l'imperfezione nel week end senza macchia, lamentandosi un pò delle gomme. Lascia stare Seb, tanto non ci crede nessuno.

Button 8 - Volendo, anche sulla gara di Jenson non c'è molto da dire, se non che azzecca la partenza, bevendosi l'insipido Webber e artigliando quel 2° posto che terrà fino al traguardo. Abbozza un coraggioso quanto inutile tentativo di andare a riprendere Vettel, ma non era proprio aria. Comunque, tiene in alto la McLaren.

Webber 6 - Gara appena sufficiente per Mark, che come al solito al via si spegne in concomitanza coi semafori, subendo l'ennesima sverniciata. Poi vivacchia con molta flemma al 3° posto fino alla seconda sosta, quando anche Alonso gli passa avanti, scalzandolo dal podio. Per uno che diceva di voler vincere in questo finale di stagione, non è che ci stia mettendo poi questo grande impegno.

Alonso 8 - Voto tutto dovuto al piazzamento sul podio, perchè nemmeno Fernando stavolta tira fuori una gara trascendentale, sebbene la Ferrari non gli abbia mai consentito molto di più in quest'annata da dimenticare. Nonostante tutto, come sempre è lui che tira la rossa fuori dalla mediocrità più totale. Ma merita un mezzo molto migliore della 150° Italia.

Hamilton-Massa 5 - Valutazione uguale per entrambi; a Lewis perchè una volta di più dimentica che insieme a lui, in pista, corrono anche altre vetture. A Massa invece perchè, sebbene a nostro giudizio la penalità inflittagli per lo scontro con Gino non stia in cielo nè in terra, è l'unico ad aver sfasciato due sospensioni sui cordoli indiani. Ok, avrebbero potuto essere studiati meglio, fatto sta che è l'unico che ci lascia due volte la macchina. Perseverante, ma nello sbagliare.

Alguersuari 8 - Ancora una gara da incorniciare per lo spagnolo, che beneficia del periodo di grazia della Toro Rosso, agguantando un buonissimo 8° posto per sè, e il 7° nel mondiale costruttori per il team. La sfortuna non colpisce lui come ha fatto col compagno di squadra, ma lui ci mette del suo, tenendo anche alle sue spalle per qualche giro Hamilton.

Federico Fadda

domenica 30 ottobre 2011

India, dominio del Vettel solitario! Button e Alonso a podio, nuovo scontro fra Hamilton e Massa

Al termine di un assolo iniziato alla prima curva, Sebastian Vettel si aggiudica la prima edizione del GP di India. La Red Bull ha preceduto sul traguardo la McLaren di Jenson Button e la Ferrari di Fernando Alonso, che ha avuto la meglio su Mark Webber, 4°, nel gioco dei pit-stop. Lewis Hamilton ha concluso la gara al 7° posto, dopo essere incappato nell'ennesimo incidente con Felipe Massa, poi ritiratosi. Per Vettel si tratta dell'11esima vittoria stagionale.

LA GARA - La partenza è subito pirotecnica: Vettel scatta bene, così come Button, che infila sia Webber che Alonso, con lo spagnolo che va sullo sporco per evitare il contatto con l'australiano. Nelle retrovie, invece, alcuni contatti coinvolgono Barrichello, Trulli e Kobayashi, con il giapponese costretto al ritiro.
In testa Vettel fa presto il vuoto, mentre alle sue spalle gli inseguitori sono separati da pochi decimi l'uno con l'altro; al 10° giro si ritira Maldonado, e al 17° comincia il valzer dei pit-stop, con Webber, Alonso e Hamilton uno dopo l'altro, poi via via tutti gli altri. Le posizioni di testa restano invariate, ma si accende il duello fra Massa e Hamilton, che nella sosta ha guadagnato sul brasiliano.

L'ENNESIMO CONTATTO - La Ferrari riesce a resistere per qualche giro ai tentativi di sorpasso della McLaren, ma al 24° giro succede il patatrac; Hamilton tenta il sorpasso alla curva 5, ma riesce a mettere solo il muso all'interno, non riuscendo così ad evitare il contatto con Massa, che non poteva certamente sparire. Il contatto fra l'anteriore destra di Hamilton e la posteriore sinistra di Massa sembrerebbe indicare una responsabilità dell'inglese, ma la direzione di gara beffa Felipe comminandogli un drive-through. Il brasiliano si ritirerà poi per la rottura della sospensione anteriore sinistra. Anche Buemi abbandona la corsa, a causa di un guasto meccanico.

FINALE TRANQUILLO - L'ultima parte di gara scorre via in modo blando, con l'unico spunto di interesse dato dal duello fra Alonso e Webber, in lotta per il terzo posto; lo spagnolo sopravanza l'australiano in occasione dell'ultima sosta, dopo essersi avvicinato nei giri precedenti. La Red Bull si avvicina negli ultimi giri, ma Alonso non concede nulla, portando la sua Ferrari sul podio. Vettel chiude la gara regalandosi anche il giro record, con Button che nulla ha potuto contro il tedesco. Alle spalle dei primi quattro hanno chiuso le Mercedes di Schumacher e Rosberg, poi Hamilton, che ha preceduto l'ancora ottimo Alguersuari con la Toro Rosso, poi Sutil e Perez.
Vettel comanda la classifica con 374 punti, davanti a Button che ne 240, Alonso con 227, e Webber con 221; Hamilton, con 202 punti, sembra ormai tagliato fuori dalla lotta per il secondo posto. Nel costruttori, la Toro Rosso aggancia la Sauber al 7° posto.

Prossimo appuntamento con la F1 ad Abu Dhabi, il prossimo 13 novembre.

Federico Fadda



sabato 29 ottobre 2011

Vettel, la prima pole dell'India è sua, nella prima fila tutta Red Bull. Alonso 3°, botto per Massa

Sarà Sebastian Vettel a partire davanti a tutti nella prima edizione del GP di India. Sul circuito Buddh di Nuova Delhi, il campione del mondo ha fatto registrare il miglior tempo in 1'24"178, precedendo il compagno di squadra Mark Webber di oltre 3 decimi.

Alle spalle delle due Red Bull si è piazzato Fernando Alonso, seguito da Jenson Button; entrambi, così come anche Webber, beneficiano della penalità inflitta a Lewis Hamilton nelle libere, che lo farà partire dalla 5a posizione, invece che dalla 2a che ha conquistato nelle qualifiche. Sesta posizione, ma anche tanto spavento, per Felipe Massa, che negli ultimi istanti della Q3, passando su un cordolo, ha visto rompersi la sospensione anteriore destra della sua Ferrari, che si è poi trascinata contro le barriere. Nessun danno per il brasiliano.
Completano la top ten, nell'ordine, Rosberg, Sutil e le due Toro Rosso di Buemi e Alguersuari; Michael Schumacher è stato eliminato nella Q2.

La gara prenderà il via, domattina, alle 10.30.

Federico Fadda

venerdì 28 ottobre 2011

India, il nuovo che piace alla Ferrari

Che alla Ferrari piacciano, generalmente, i circuiti debuttanti nel circus è cosa piuttosto assodata; il fatto che la 150° Italia fosse in grado di primeggiare al Buddh International Circuit, visti i magri risultati ottenuti in quest’annata infelice, è però una vera e propria sorpresa.

Così come non è usuale vedere Felipe Massa davanti a tutti, seppure ci si trovi solamente alla fine del venerdì di prove libere; nonostante ciò, il brasiliano si dice felice di trovarsi al comando: “E’ sempre bello essere al primo posto, ma sappiamo bene che i tempi di oggi sono tutt’altro che definitivi. Ovviamente sarebbe bello essere in questa posizione anche domenica, ma credo che sarà difficile. Ci siamo concentrati sulla ricerca dell’assetto migliore e sul comportamento dei pneumatici su questo nuovo circuito”.

Proprio le coperture potrebbero avere un ruolo determinante nell’economia della gara, e Massa tira un po’ le orecchie alla Pirelli, in merito alla scelta delle mescole: “Probabilmente le dure sono troppo dure per questo tracciato, credo che sarebbe stato possibile usare la stessa soluzione adottata in Corea, perché anche qui la superficie è molto liscia”.

Promosso invece il circuito, che ha raccolto i pareri favorevoli dei piloti: “La pista mi piace, è molto interessante, soprattutto perché l’abilità di guida è messa alla prova. In alcuni punti la carreggiata è molto ampia, e permette di percorrere linee diverse, offrendo maggiori possibilità di sorpasso. La nostra macchina sembra competitiva qui, ma dobbiamo aspettare ancora, e vedere come si comporteranno Red Bull e McLaren, che sappiamo essere sempre molto veloci”.

Fermato nella prima sessione da noie al motore dopo pochi giri, Fernando Alonso si è ripreso nel pomeriggio, con un terzo tempo che sembra confermare la bontà della Ferrari sulla pista indiana: “Ho perso quasi tutta la mattinata, ma fortunatamente sono riuscito a scendere in pista nella seconda, senza alcun problema. Oggi era prioritario conoscere il circuito, e date le condizioni della pista, non credo di aver perso molto tempo rispetto agli altri. Le prima impressioni sono comunque positive: la macchina sembra comportarsi bene, speriamo di continuare su questa strada”.

Anche il pilota spagnolo ha affermato di apprezzare la conformazione del circuito di Nuova Delhi, sebbene ne sottolinei anche le difficoltà dovute al tanto sporco presente sull’asfalto: “La pista mi piace, anche se appena si va un minimo fuori dalla traiettoria ideale, diventa come guidare sul ghiaccio, e ciò potrebbe creare problemi in fase di sorpasso; magari, però, per domenica la situazione sarà migliorata. È comunque buono il fatto che il tracciato sia molto largo in alcune curve, perché significa che si potrà variare la percorrenza, aggiungendo spettacolo. Anche la qualifica sarà molto interessante, data l’elevata velocità media, specie nel terzo settore”, ha concluso Alonso.

Federico Fadda (422race.com)

India, prove libere: Massa e Ferrari, sorprese del venerdì. Alonso 3°, Vettel 2°, più lente le McLaren

Risultati inattesi, nelle prove libere sull'inedito Buddh International Circuit, sede della prima edizione del GP d'India.
Al termine della giornata, il più veloce è Felipe Massa, che con il tempo di 1'25"706 precede il campione del mondo Sebastian Vettel, a 88 millesimi; la buona forma della Ferrari è certificata anche dal 3° posto di Fernando Alonso, staccato di circa 2 decimi dal compagno di squadra.

Quarta piazza per la McLaren di Lewis Hamilton, un pò in difficoltà nel pomeriggio, dopo la prima sessione chiusa al comando; alla fine il distacco dell'inglese è di quasi 8 decimi, mentre Button accusa 1 secondo pieno dalla vetta. In mezzo alle Frecce d'argento si trova Mark Webber, con la seconda Red Bull. Completano la top ten le due Force India, con Sutil 7° e Di Resta 9°, la Renault di Bruno Senna, in 8a posizione, e la Toro Rosso di Sebastien Buemi, 10°.
In serissima difficoltà la Mercedes, insolitamente nelle posizioni di fondo classifica, con Rosberg e Schumacher addirittura 19esimo e 21esimo!

Infine, i commissari di gara hanno inflitto una penalità a Hamilton e al messicano della Sauber, Sergio Perez: entrambi saranno retrocessi di 3 posizioni sulla griglia di partenza, per aver ignorato le bandiere gialle, esposte per l'incidente occorso alla Virgin di Jerome D'Ambrosio.

La terza sessione di prove libere è in programma per le 7.30 italiane, mentre le qualifiche inizieranno alle 10.30.

Federico Fadda

lunedì 17 ottobre 2011

Vettel, fame inesauribile; Hamilton ci prova ma non lo vede. Webber, ancora non basta. Ferrari, podio buttato. Le pagelle del GP di Corea

Vettel 10 e lode - E ci sta veramente tutta, perchè Sebastian si consola per la mancata pole con una gara maiuscola, in cui fa ciao ciao a tutti dopo poche curve, rivedendo gli altri solo a causa della Safety Car. Dice di aver sofferto un pò con le gomme, e che il week end era difficile perchè alla Red Bull la sbronza post-Suzuka non era ancora passata. Gli altri si ubriacheranno ben presto, se il dominio di Seb continuerà così anche in futuro.

Hamilton 8,5 - Probabilmente riuscire a tenere dietro Vettel dopo il primo giro sarebbe servito a poco, però lo lascia andare con troppa facilità, segnando la fine del GP, perchè la vittoria viene in pratica assegnata in quel momento. Però non veniva da un bel periodo, e il secondo posto, dopo aver resistito all'assalto di Webber è senz'altro una boccata d'aria fresca.

Webber 7,5 - Non male la gara di Mark, ma il terzo posto non è ancora sufficiente per essere soddisfatti dell'australiano, perchè ieri la doppietta era ampiamente alla portata della Red Bull, e sarebbe stato il miglior modo per celebrare la vittoria nel costruttori. Ha sempre l'aria un pò abbacchiata, forse ha capito che se vuol vincere una gara non può aspettarsi favori nè da Seb, nè dal team.

Button 7 - Una gara nella normalità per Jenson, dopo un periodo brillantissimo; ma ci sta, ieri la sua McLaren non era al massimo della forma, e la brutta partenza gli ha impedito di stare attaccato alla testa sin dall'inizio. Ma è bravo nel finale ad amministrare il ritorno di Alonso.

Alonso 7 - Non la gara migliore di Fernando; la partenza è soft, e poi resta imbottigliato dietro a Massa, il quale probabilmente gli impedisce di liberarsi di Rosberg e andare alla caccia del podio, più che possibile visto il ritmo indiavolato tenuto dallo spagnolo nell'ultima parte di gara, che lo porta a riagganciare i primi, Vettel escluso. La Ferrari deve dargli di più.

Massa 6,5 - Parte come una furia, sembra promettere scintille, ma una volta che Alonso gli si mette davanti, si affloscia, regalando la solita fase finale di gara sottotono. Inutile continuare a dire che non è utile alla causa di Maranello.

Alguersuari 8 - Un'altra gara fantastica da parte dello spagnolo, che sfrutta lo stato di grazia della Toro Rosso (voto 9), che grazie anche al contributo di un buonissimo Sebastien Buemi (voto 8) adesso può davvero dare l'assalto al settimo posto della Sauber, e forse anche alla Force India. Potrebbe essere l'ennesimo capolavoro del sempre bravo Giorgio Ascanelli.

Petrov 4 - Perchè va bene che stava resistendo all'attacco di Alonso, ma piomba sulla terza curva come un folle, centrando l'incolpevole Schumacher. Ma lo stesso voto va alla Renault, perchè non crediamo che con questa macchina, Robert Kubica avrebbe saputo fare molto meglio. E la mossa di cacciare Heidfeld, non è sembrata così azzeccata.

Red Bull 10 - E cosa gli si può dire, nel giorno della vittoria dell'iride costruttori? Solo complimenti; ma la lode potrà averla quando Horner la smetterà di dire, con grande faccia di bronzo, che nel suo team non ci sono ordini di scuderia. Al momento sono assolutamente imbattibili, e gli altri hanno ragione a temere che il dominio non si interromperà tanto presto.

Federico Fadda

domenica 16 ottobre 2011

Dominio Vettel in Corea. Hamilton e Webber a podio, la Ferrari si sveglia tardi

Sebastian Vettel riprende il discorso con la vittoria interrotto settimana scorsa a Suzuka, aggiudicandosi il GP di Corea. Il campione del mondo ha preceduto sul traguardo di Yeongam la McLaren di Lewis Hamilton, che partiva dalla pole, e l'altra Red Bull di Mark Webber. Ai piedi del podio Jenson Button, seguito da Fernando Alonso, autore di una grande progressione nel finale, quando era però troppo tardi. Sesto Massa.

LA PARTENZA - A dispetto delle previsioni della vigilia, che davano domenica soleggiata, i piloti si schierano sulla griglia di partenza sotto la minaccia di nuvoloni scuri. La prima curva del tracciato coreano preoccupava un pò, data la vicinanza con la linea dello start, ma allo spegnimento dei semafori la partenza avviene in maniera regolare, senza alcun incidente. Subito però si scatena la bagarre nelle posizioni di testa, dove Hamilton si fa sorprendere da Vettel, mentre Button ha un avvio orribile, scivolando di diverse posizioni. Webber si deve impegnare per respingere l'assalto delle Ferrari, ma riesce a resistere.

SEB PRENDE IL LARGO - La prima parte di gara scivola via senza particolari sorprese, con Vettel che costruisce un certo margine su Lewis Hamilton, e le Ferrari, con Massa davanti ad Alonso, che non riescono a togliersi di mezzo un Webber ampiamente alla portata delle rosse. In questo modo ne approfitta Jenson Button, che rimonta sul terzetto. Dopo la prima sosta, le posizioni fra il pilota della McLaren e quelli del Cavallino si invertono, e davanti a Massa e Alonso si piazza anche Rosberg.

PETROV IN MERCEDES ? - Prima che questo accada, però, c'è tempo per uno spettacolare incidente, che vede coinvolti Petrov e Schumacher: il russo, nel tentativo di difendersi da Alonso che stava cercando di contro-sorpassarlo, arriva velocissimo alla frenata della curva 3, centrando in pieno la Mercedes dell'incolpevole Kaiser, e sfiorando lo stesso Fernando. Safety Car ovviamente in pista, e gruppo ricompattato. Ma alla ripartenza poco cambia, perchè Vettel se ne va di nuovo, mentre dietro di lui inizia il duello fra Hamilton e Webber, con Button attento spettatore. Per la Ferrari la gara finisce praticamente qui, perchè Rosberg, più lento, riesce a tenere dietro le rosse fino alla seconda sosta, rivelandosi un fastidioso tappo capace di far perdere tempo fondamentale per il risultato.

FINALE SENZA SUSSULTI - La fase conclusiva della gara non regala grossi sussulti agli spettatori; Vettel controlla agevolmente, mentre le uniche emozioni le regalano Hamilton e Webber, con l'australiano che conquista il secondo posto solo per poche curve, prima di perderlo di nuovo, in maniera definitiva. Dietro di loro è strepitosa la rimonta di Alonso, che dopo essersi liberato di Massa aggancia il terzetto, arrivando dietro Button, ma non potendo fare nulla per guadagnare ulteriori posizioni. Lo spagnolo chiude così quinto, ma si sarebbe potuto ottenere qualcosa in più. Rosberg chiude 8°, nella morsa della Toro Rosso, che ha disputato una splendida gara, cogliendo 7° e 9° posto con Alguersuari e Buemi. Chiude la top ten la Force India di Paul di Resta.

Per Vettel si tratta del 20esimo successo in carriera, eguagliato Mika Hakkinen. La Red Bull si aggiudica anche il mondiale Costruttori, dimostrando che l'iride conquistata a Suzuka da Seb non ha saziato la fame di vittorie. McLaren meno bene che in qualifica, ma comunque in ottima forma, mentre la Ferrari, ma solo con il solito Alonso, ha di che rammaricarsi, visto il passo dello spagnolo in gara.
Prossimo appuntamento con la Formula 1 il 30 ottobre, per la prima edizione del GP d'India.

Federico Fadda



sabato 15 ottobre 2011

Corea, qualifiche: Hamilton superbo, la pole è sua. Vettel secondo, Ferrari indietro

Si interrompe nel sabato delle GP di Corea la striscia di pole consecutive della Reb Bull. A porre fine alla supremazia in qualifica dei campioni del mondo ci ha pensato la McLaren, con Lewis Hamilton; sul circuito di Yeongam, il pilota inglese ha ottenuto il miglior tempo in 1'35"820, precedendo il fresco iridato Sebastian Vettel, staccato di oltre 2 decimi.

Alle spalle dei due, in seconda fila, si sono piazzati i rispettivi compagni di box, con Jenson Button affiancato da Mark Webber. Quinto e sesto posto per le Ferrari di Massa e Alonso, staccate di circa un secondo. Completano la top ten la Mercedes di Rosberg, la Renault di Petrov, e le Force India di Di Resta e Sutil. Michael Schumacher è stato invece eliminato in Q2.

Il via alla gara domattina alle 8 italiane.

Federico Fadda

Griglia di partenza

martedì 11 ottobre 2011

Vettel, bi-campione senza macchia. Button bastona Hamilton; la Ferrari è solo Alonso. Le pagelle del GP del Giappone

Vettel 10 - Onore al dominatore del mondiale 2011. Chiude a Suzuka una stagione che in realtà non ha molto da dire già da un pezzo; paradossalmente, diventa campione-bis nell'unica occasione in cui la Red Bull si dimostra inferiore alla concorrenza. Ma cosa volete che sia, una battuta quasi a vuoto: occorreva un punto, arriva il gradino più basso del podio, e tanto basta. E allora, champagne!

Button 10 - Ormai è chiaro chi comanda in McLaren in questa fase conclusiva del campionato; veloce per tutto il week end, dalle libere alle qualifiche, in cui quel diavolo d'un Vettel gli nega la soddisfazione di rompere il dominio Red Bull sulle pole. Poco male, si rifa la domenica, aggiudicandosi una vittoria che ha molto più valore di quanto possa sembrare a questo punto della stagione. Perchè l'altra parte del box rosica di brutto.

Alonso 9,5 - La gara che ha messo in pista meriterebbe la posta piena, ma a negargli il voto pieno contribuisce un sabato in cui non è perfetto come in altre occasioni. In gara ci mette poco, ovviamente, a liberarsi di Massa e ad andarsi a prendere un secondo posto inaspettato, ma che merita pienamente per la costanza che sta dando alla causa rossa, nonostante il Cavallino quest'anno lo abbia deluso. Meno male che Nando c'è.

Webber 6 - Sufficienza risicata per Mark. Il motivo è sempre lo stesso: guida la miglior macchina del mondiale, ma è inconsistente; non si avvicina alle prestazioni di Vettel mai in tutto il fine settimana, e in gara fa anche peggio, arrivando lontanissimo dal trio di testa. Forse alla fine avrebbe potuto riprendere il compagno di squadra, ma sarebbe stato un guizzo inutile. Destino da gregario, alla faccia dei proclami.

Hamilton 5 - Non ci siamo proprio, Gino. Qualcosa gli si deve essere inceppato nella testa, perchè mai le aveva prese dal collega di box, e invece Button lo sta bastonando per bene, e non sembra che nelle prossime gare le cose possano cambiare tanto facilmente. Inoltre, rifila un'altra sportellata gratuita all'incolpevole Massa. Errare è umano, perseverare è diabolico, e prima o poi qualcuno gliela farà pagare.

Massa 6,5 - Un pò più della sufficienza perchè, fino al momento in cui Hamilton decide di bersagliarlo di nuovo, non stava correndo poi male. Intendiamoci, Alonso si dimostra sempre di un altro pianeta rispetto a lui, sverniciandolo in rettilineo manco si trattasse di sorpassare un'apecar. Se la Ferrari chiuderà terza nel Costruttori, la responsabilità è sua. Ma tant'è, a Maranello hanno deciso che sarà al suo posto anche l'anno prossimo. Probabilmente l'ultimo alla rossa.

Red Bull 8 - Ma come, dopo una stagione così non si beccano il 10? Per carità, la superiorità tecnica è stata indiscutibile per tutta la stagione, però un paio di storture ci sono: una macchina costruita a immagine e somiglianza di Vettel, fregandosene altamente che nel team c'è anche un altro pilota. E, infine, i diversi ordini di scuderia a favore di Seb, loro che tanto si erano indignati l'anno scorso quando Massa cedette la vittoria ad Alonso in Germania. Saranno pure forti, ma a noi i moralisti ipocriti stanno parecchio sulle scatole.

Federico Fadda

domenica 9 ottobre 2011

VETTEL CAMPIONE DEL MONDO. In Giappone vince Button, secondo Alonso


SUZUKA - Tutto secondo le aspettative. O quasi. Sì, perché se è vero che per Sebastian Vettel la conquista del titolo iridato era una questione legata a un solo punto, non si può ignorare la bella gara di Jenson Button e Fernando Alonso. L'inglese della McLaren mette a segno l'ennesima gara perfetta e centra la terza vittoria in stagione, mentre il ferrarista riesce a tenere a bada un Vettel apparentemente appagato e chiude in seconda posizione. Una gara poco entusiasmante, invece, per l'altra Red Bull, con Mark Webber che deve accontentarsi della quarta piazza. Dietro di lui, Lewis Hamilton (anche oggi scintille con Massa), seguito da Michael Schumacher e dalla rossa di Felipe. Bene anche Sergio Perez che chiude ottavo e con la Sauber realizza un giro veloce battuto soltanto nei giri finali da Button. A chiudere la top ten, infine, Rosberg sulla Mercedes e Sutil con la Force India.

SECONDO TITOLO - Una stagione dominata, un campionato chiuso con quattro gare di anticipo. Sebastian Vettel è il padrone assoluto del mondiale di Formula 1 e centra meritatamente il secondo titolo consecutivo a soli 24 anni. Come egli stesso afferma a caldo, il compito più difficile per chi conquista un campionato, è riconfermarsi nell'anno successivo. Missione compiuta per il tedesco che, rispetto alla stagione passata, dimostra una maturazione degna dello Schumacher dei tempi d'oro. E proprio per questo motivo, Sebastian ha tutte le carte in regola per ripetere, o addirittura superare in termini di vittorie, la carriera del connazionale. Anche a Suzuka, malgrado una Red Bull non impeccabile con le gomme soft, Vettel è autore di una prestazione lineare. Non osa, perché sa di non averne bisogno. Chiude la porta al via al suo rivale diretto, costringendo Button a mettere due ruote sull'erba, ma quando nel secondo e nel terzo pit stop vede sfilare davanti la McLaren di Jenson e la Ferrari di Alonso, decide di non andare all'attacco. Del resto, il successo lo ha costruito durante la stagione, con gare perfette, vinte per manifesta superiorità. Un punto tra lui e il mondiale, che con la terza posizione è più che mai conquistato. Chapeu, Sebastian!

BUTTON NON MOLLA - Nemmeno il giro d'onore, meglio fermarsi subito dopo il traguardo, salire sul muso della McLaren e festeggiare direttamente con il pubblico davanti ai box. Jenson Button centra un bel successo a Suzuka, dopo una gara in cui praticamente non ha rivali. Strategicamente perfetto, come sempre in questa stagione, dimostra una maggiore capacità nella gestione dei delicatissimi pneumatici Pirelli, rispetto al più blasonato compagno di squadra, Lewis Hamilton. Furbo, inoltre, dopo l'uscita della Safety Car, quando "gioca" molto con acceleratore e freno (i regolamenti chiuderanno un'occhio) e fugge via alla ripartenza. Carattere vincente, senza dubbio.

ALONSO SUPER - C'è un protagonista a Suzuka, che non può essere oscurato dal titolo di Vettel, né dalla vittoria del Gp di Button: si chiama Fernando Alonso. E' lui che spinge la Ferrari al massimo per tutta la gara, tiene botta, nonostante una macchina che mal digerisce gli pneumatici a mescola media, e chiude in seconda posizione davanti al campione del mondo. Fernando parte quinto, riesce a sopravanzare il compagno di squadra e grazie a una strategia (finalmente!) perfetta, conquista la piazza d'onore. Nel finale si lancia anche a caccia della McLaren di Button, davanti di pochi secondi. Jenson, però, non ci mette molto per ristabilire il margine di sicurezza di un secondo, sufficiente a impedire l'utilizzo dell'ala mobile allo spagnolo. Dettagli, che non sminuiscono la bellissima gara di Alonso, vera grande risorsa di una Ferrari deludente.

SCONTRO INFINITO - Non c'è verso: quando Lewis Hamilton e Felipe Massa si ritrovano a pochi metri di distanza, le scintille sono assicurate. La parte del "cattivo" è affidata ancora una volta al pilota della McLaren che al 22' giro, nell'affrontare l'ultima chicane, chiude la poInserisci linkrta e viene a contatto col ferrarista. Come a Singapore, due settimane fa, Felipe ha la peggio e perde una bandella laterale, la quale rimane al centro della pista e obbliga l'ingresso della Safety Car per consentire ai commissari di rimuoverla. A fine gara, Hamilton chiederà scusa, affermando di non aver visto il brasiliano. Massa, al contrario, sarà molto meno tenero nei confronti del collega. Una stagione storta, per entrambi.

sabato 8 ottobre 2011

Giappone, qualifiche: Pole e mani sul mondiale per Vettel. Le McLaren lo braccano; Ferrari, come al solito

Gli manca un punto per il bis iridato, nelle libere è andato a muro, ma Sebastian Vettel si ricorda che a Suzuka negli ultimi anni ha dominato, e così va a prendersi la 12esima pole position stagionale. Il tedesco se l'è aggiudicata con il tempo di 1'30"466, grazie ad un ultimo giro strepitoso, in cui è riuscito a prevalere su un pimpante Jenson Button per soli 9 millesimi!
La seconda fila è aperta dall'altra McLaren, quella di Lewis Hamilton, al cui fianco partirà Felipe Massa; chissà che al via non ci siano altre scintille fra i due, dopo gli scontri, in pista e fuori, di Singapore.

Fernando Alonso, non brillantissimo oggi, partirà dalla 5a posizione, accompagnato dal sempre più evanescente Mark Webber. Chiudono la top ten Schumacher, Senna, Petrov e l'idolo di casa Kobayashi. Nico Rosberg non ha preso parte alle qualifiche, così come Liuzzi, a causa di noie meccaniche, e dovrà sperare in una deroga dei commissari di gara alla regola del 107%. Non impossibile, dato che è già accaduto altre volte quest'anno.

Per il resto nessuna sorpresa nella griglia di partenza del GP del Giappone, che prenderà il via domani alle 8 italiane. Una gara che probabilmente incoronerà Vettel campione del mondo bis, ma che si annuncia comunque del tutto interessante.

Federico Fadda

venerdì 7 ottobre 2011

Giappone, prove libere: Vettel sbatte, Button comanda. Bene Alonso

Comincia letteralmente col botto il week end di Suzuka, dove va in scena il GP del Giappone. Il leader del mondiale Sebastian Vettel, infatti, a pochi minuti dal termine della sessione del mattino, perde il controllo della sua Red Bull alla curva Degner, andando a sbattere e danneggiando, per sua fortuna in modo lieve, la propria monoposto.

Davanti a tutti, al termine del venerdì di prove libere, c'è la McLaren di Jenson Button, apparso in formissima e leader sia al mattino che al pomeriggio; alle spalle dell'inglese si è piazzato Fernando Alonso, che nonostante un campionato al quale la Ferrari non ha nulla da chiedere, continua a mettere in pista la solita grinta.
Nonostante l'inconveniente, Vettel ha chiuso la giornata al 3° posto, precedendo il compagno di squadra Mark Webber; Massa è 5°, ma molto più staccato da chi lo precede, con le Mercedes di Schumacher e Rosberg alle sue spalle. In apparente affanno Lewis Hamilton, che ha terminato 8° nel pomeriggio, ma che al mattino era appena dietro al compagno di team Button.

McLaren già a posto, Red Bull che sembra nascondersi, e Ferrari impegnata a provare componenti aerodinamiche per il 2012: Suzuka si preannuncia interessantissimo.
Le qualifiche andranno in scena domattina, alle 7 italiane.

Federico Fadda

domenica 25 settembre 2011

Gp di Singapore: solito assolo di Vettel. Titolo a un passo


SINGAPORE - Anche sotto le luci di Singapore c'è un unico dominatore: Sebastian Vettel centra la nona vittoria in stagione, ma deve rimandare i festeggiamenti per il titolo a causa di un Button strepitoso che chiude subito dietro. Pure questioni di calcolo, che tuttavia non impensieriscono il talento tedesco, di una superiorità disarmante rispetto ai diretti concorrenti. Webber è terzo, mentre Alonso deve accontentarsi del quarto posto. A McLaren e Ferrari, ma anche al compagno di squadra Webber, rimangono solo le briciole. A bordo di una Red Bull imprendibile, in grado di rifilare più di un secondo al giro agli inseguitori nelle prime battute, Sebastian affronta le due ore di gara in assoluta tranquillità. Unico brivido nel corso dell'ultimo pit stop, quando rischia la collisione con la Lotus di Kovalainen all'uscita dai box.

SCINTILLE - Non è soltanto la cavalcata solitaria di Vettel a lasciare il segno sul tracciato di Singapore. Dietro di lui, è tutto un susseguirsi di scintille e tamponamenti che più volte stravolgono le posizioni in gara. Bella partenza di Alonso, che passa subito terzo già alla prima curva, ma dopo qualche giro deve arrendersi all'arrembante Webber. Per la rossa, problemi di trazione e solite difficoltà nella gestione delle gomme (soft e supersoft, oggi). In ogni caso, lo spagnolo lotta e riesce a conservare un quarto posto che riflette in pieno il livello della F-150. Va peggio a Felipe Massa, condizionato dal tamponamento di un Hamilton troppo esuberante, che dopo essere uscito dai box subito dietro al brasiliano, tenta il tutto per tutto al 12' giro, ma finisce per distruggere la sua ala anteriore e la posteriore destra di Felipe. Per l'inglese scatta il drive through.

SCHUMI VOLA... CONTRO LE BARRIERE - L'incidente costringe Massa a rientrare ai box, compromettendone la gara. Chiuderà nono. Hamilton, invece, si lancia in una grande rimonta di forza che, anche grazie all'ingresso della Safety Car, lo porta subito dietro Fernando Alonso. Circostanza causata dall'incidente che ha per protagonista Michael Schumacher: il tedesco della Mercedes cerca di approfittare del duello fra il compagno di squadra Rosberg e la Sauber di Perez, ma finisce per centrare la posteriore destra del messicano e volare via contro le barriere. Fortunatamente illeso, resta comunque un altro brutto errore per il sette volte campione del mondo, mentre Perez riesce a riprendere la corsa e a chiudere decimo. A completare la top ten, infine, Paul Di Resta, sesto con la Force India, seguito da Nico Rosberg e dal compagno di squadra Adrian Sutil. Prossimo appuntamento, fra due settimane, in Giappone.



venerdì 23 settembre 2011

Singapore, prove libere: Vettel mette il bis iridato nel mirino

La matematica gli consente, seppure con calcoli difficili, di poter mettere le mani sul suo secondo titolo mondiale, e Sebastian Vettel ha tutta l'intenzione di facilitarsi il compito.
E' del tedesco, infatti, il miglior tempo al termine del venerdì di prove libere sul circuito cittadino di Singapore, 14esimo appuntamento stagionale, che si disputa in notturna; il campione del mondo ha messo in riga tutti con il tempo di 1'46"374, precedendo la Ferrari di Fernando Alonso di 2 decimi.

Terzo posto per Lewis Hamilton, autentico dominatore del mattino, che nella seconda sessione si trova ben dietro alla Red Bull di Vettel, accusando un distacco di oltre 7 decimi; stesso gap per Felipe Massa, che affianca l'inglese nella seconda fila virtuale.
Mark Webber ha chiuso la giornata al 5° posto, mentre Jenson Button si è dovuto accontentare della decima posizione. Fra i due si sono piazzati, nell'ordine, Schumacher, Sutil, Perez e Kobayashi.
Più indietro le Renault, ancora bene invece Jaime Alguersuari, 11° con la Toro Rosso.

Se i contendenti per la vittoria e per il podio dovrebbero essere, quindi, sempre gli stessi, grosse sorprese potrebbero arrivare dalla probabile, anzi quasi certa, pioggia prevista sia per le qualifiche che per la gara. Condiamo il tutto con l'elemento della luce artificiale, e dovremmo avere un week end di grandi emozioni.
Ultime libere domani alle 13 italiane, le qualifiche andranno in scena a partire dalle 16.

Federico Fadda

Tabella tempi Prima sessione
Tabella tempi Seconda sessione

lunedì 12 settembre 2011

Vettel non lascia nemmeno le briciole. Alonso ci mette la grinta, Button la concretezza. Hamilton-Schumacher, che duello! Le pagelle del GP d'Italia

Vettel 10 - Ancora il massimo dei voti per Seb, che conferma il suo apprezzamento per Monza, e dimostra che la Red Bull non ha più il mal d'Italia. La partenza non è stata il suo forte nemmeno stavolta, ma poi ha piegato presto la resistenza di Alonso; dopo di che è sparito dai radar avversari, diventando un caso da "Chi l'ha visto?". A Singapore le luci della notte potrebbero illuminare il bis mondiale.

Button 9 - Prestazione solida quella di Jenson, che ripete l'ottima domenica di Spa-Francorchamps, battendo di nuovo Hamilton, sia nel confronto interno, ma anche in quello su chi si sarebbe sbarazzato prima di Schumacher. Lewis è rimasto dietro al tedesco per metà gara, Button c'ha impiegato 2 giri. In questo momento è il più concreto fra le Frecce d'argento.

Alonso 8,5 - Che la Ferrari di quest'anno non fosse una macchina all'altezza della vittoria lo si era capito da un bel pò, e ultimamente è altrettanto chiaro che Fernando, in questo momento, vale molto più della monoposto che guida. Il via è da salto sulla poltrona; che poi Vettel lo svernici e vada via in solitaria, pure. E dato che anche la McLaren era più veloce, essere riuscito a tenere il podio è stato un gran risultato. Ma merita di più dal team.

Hamilton 5,5 - Al di là della rimonta su Alonso, risultata comunque vana, la gara di Lewis è stata frenata, e macchiata, da una partenza non perfetta e dall'aver percorso metà dei giri negli scarichi di Schumacher, mentre Button, in un lampo, se li è bevuti entrambi. Nelle ultime gare sembra aver perso smalto, ma deve cercare di tirarsi su il prima possibile.

Schumacher 8,5 - Dopo aver degnamente festeggiato il compleanno "sportivo" a Spa, il vecchio Kaiser mette in pista una grinta degna di un mastino. Lo stile a volte è stato un pò discutibile, ma quando la bagarre è vera, Schumi tira fuori dalle tasche tutto il suo talento, e fa sudare ben più di sette camicie a Hamilton. Alla fine si deve arrendere all'inglese, ma ciò non toglie nulla alla sua stupenda prestazione.

Webber 3 - E non solo per lo scriteriato tamponamento a Massa. Sembra che il rinnovo con la Red Bull abbia tolto ogni velleità agonistica all'australiano, a meno che tutto ciò non sia previsto dall'accordo. Fatto sta che dello scintillante Mark dell'anno scorso è rimasta soltanto la mascella, sotto uno sguardo sempre più imbronciato.

Massa 7 - Quando ci si mette, la sfortuna è veramente bastarda. Sì, perchè dopo il fallo da dietro subito da Webber, Felipe ha corso davvero una buona gara, e probabilmente avrebbe potuto essere vicino ai primi, eccezion fatta per padron Vettel. Neanche stavolta, però, il brasiliano ha avuto dalla sua un fato compiacente.

Alguersuari 8 - Prosegue l'escalation di risultati dello spagnolo, che porta ancora una volta la sua Toro Rosso (voto 8) in piena zona punti, agguantando un ottimo 7° posto, partendo dieci posizioni più indietro. Battendo anche il compagno di squadra Buemi (voto 7,5), che con il suo 10° posto completa la splendida prestazione casalinga della scuderia di Faenza.

Federico Fadda

domenica 11 settembre 2011

Non c'è storia: Vettel conquista anche Monza. Secondo Button. Alonso centra il podio


MONZA - Vettel e la Red Bull, due fenomeni in un "corpo" unico. Dopo la grande vittoria di Spa, il numero uno in carica trionfa anche nel circuito più veloce del mondiale, mettendo in fila tutti con una forza disarmante. Grande prestazione anche per Jenson Button, specialista in rimonte, capace anche oggi di passare dal quinto al secondo posto senza troppe difficoltà. Ottiene il massimo, invece, Fernando Alonso, autore di una partenza straordinaria che lo vede passare in testa alla prima curva. Bravo poi a mantenere la terza posizione fino alla bandiera a scacchi, malgrado le solite difficoltà a "calzare" gli pneumatici con mescola media. Quarta posizione per l'altra McLaren di Hamilton, seguito da un grande Schumacher. Sesto Massa, mentre chiudono la top ten nell'ordine Alguersuari, Di Resta, Senna e Buemi. Giornataccia per Webber, che finisce contro le barriere nelle fasi iniziali, dopo aver rotto l'ala anteriore a causa di un contatto con Massa.

CAMPIONE... IN TUTTO - Qualche secondo di incertezza, quando si spengono i semafori, cancellati da un sorpasso ai limiti del buon senso con due ruote sull'erba a poco meno di 300 km/h. Alzi la mano chi ancora è convinto che Sebastian Vettel non meriti questo mondiale. Il tedesco della Red Bull ripete l'impresa centrata nel 2008 a bordo della Toro Rosso e vince in assoluta tranquillità a Monza. Una gara dominata, malgrado una partenza poco brillante, grazie anche a una vettura perfetta, che non lascia spazio agli avversari. E pensare che fino a ieri, nonostante la pole, erano stati espressi dei dubbi su una settima marcia "troppo corta" che sacrificava qualche chilometro orario nei grandi rettifili. Valori trascurabili, quando si affrontano curve veloci come le due di Lesmo e la Variante Ascari in assoluta scioltezza. E' qui che Vettel costruisce la sua diciottesima vittoria in carriera, lasciando tutti a bocca aperta quando al quinto giro, dopo essere stato sopravanzato da un grande Alonso in partenza, marca stretto lo spagnolo in uscita dalla prima variante e passa davanti nella staccata che porta alla Roggia, mettendo anche due ruote sull'erba in piena accelerazione. Un grande campione, che omaggia l'Italia con la scritta "150" sul casco e si commuove sul podio, come fece qualche anno fa il suo connazionale in rosso, Michael Schumacher. Cominciano ad assomigliarsi sul serio, ormai...

LOTTE D'ALTRI TEMPI - Ma nel tempio della velocità brianzolo, c'è spazio anche per altri grandi protagonisti che danno spettacolo. A cominciare da Jenson Button, autore dell'ennesima ottima gara chiusa con il secondo posto. Bravo ad approfittare del duello infinito tra Schumacher e Hamilton, per sopravanzarli entrambi e lanciarsi a caccia della Ferrari di Alonso, comodamente infilata al 36' giro, dopo il secondo pit stop. La vera sfida, però, è quella che pone due generazioni di campioni a confronto e si protrae per gran parte della corsa: tra Schumacher e Hamilton sono scintille a non finire. Il tedesco mantiene per lunghi tratti la terza posizione davanti a Lewis, che può contare su una McLaren con maggiore trazione in uscita dalle curve, ma la cui velocità di punta non spaventa affatto la Mercedes, che tiene botta nonostante la scia e l'ala mobile sfruttate dall'avversario. A dire il vero, Schumi viene invitato dalla direzione gara a non cambiare più volte traiettoria per ostacolare Hamilton. Tuttavia, i due danno luogo a uno spettacolo d'altri tempi, a suon di sorpassi e controsorpassi, che si conclude al 27' giro, con il pilota McLaren che passa davanti e fugge via.

ALONSO DI PAROLA - Aveva promesso di dare il massimo ed è stato di parola. Basta dare un'occhiata allo sprint in partenza, quando sopravanza tutti sfruttando anche l'erba poco prima della grande staccata in fondo al rettilineo. Peccato che questa Ferrari non ne abbia abbastanza per poter resistere all'impeto della Red Bull. Infatti, subito dopo il rientro della Safety Car, intervenuta a causa dell'incidente innescato dall'HRT di Liuzzi al via nella prima variante, la rossa resiste solo un giro davanti a Vettel, che attacca e si riprende la testa della gara alla staccata della Seconda Variante. Impossibile tenere dietro anche la McLaren di Button, ma in ogni caso, Fernando riesce a tenersi stretto questo podio davanti ai tifosi di casa, spingendo al massimo Inserisci linkanche nella seconda parte di gara. Bene Anche Massa: mandato in testacoda da un attacco spregiudicato di Webber alla Prima Variante, riesce a ottenere una sesta posizione insperata. Con una Ferrari nettamente inferiore, ci si deve accontentare. Anche a Monza.

sabato 10 settembre 2011

Monza, qualifiche: Vettel centra la pole! McLaren e Ferrari staccate

Qualifiche da fiato sospeso per il GP d'Italia. Al termine degli ultimi due, tiratissimi, minuti della Q3, a collocare la propria macchina davanti a tutti è, ancora una volta, Sebastian Vettel. Il campione del mondo ha ottenuto la migliore prestazione, con il KERS guasto, in 1'21"275, rifilando quasi mezzo secondo alla prima McLaren, quella di Lewis Hamilton, che chiude la prima fila. Un distacco inatteso, considerato che le Frecce d'argento sembravano poter essere addirittura più veloci della Red Bull.

Seconda fila per Jenson Button, al cui fianco partirà la Ferrari di Fernando Alonso; la rossa ha mostrato miglioramenti rispetto alle libere, e sembra in grado di poter dire la sua almeno per il podio. 5a e 6a piazza per Mark Webber e Felipe Massa; chiudono la top ten, dal 7° al 10° posto, Petrov, Schumacher, Rosberg e Senna.

Nessuna sorpresa nelle prime due manche di qualifica, con i big che sono riusciti ad arrivare tutti all'ultima fase. Per i colori italiani, la Toro Rosso si è piazzata al 16° posto con Buemi e al 18° con Alguersuari, mentre Jarno Trulli ha ottenuto con la Lotus il 19° tempo, e Vitantonio Liuzzi chiude lo schieramento con la sua HRT.

Gara che si preannuncia apertissima, ma sarà fondamentale, dopo lo spegnimento dei semafori alle 14, evitare la bagarre della prima curva. Dopo di che, lo spettacolo sui rettilinei di Monza sarà assicurato.

Federico Fadda

venerdì 9 settembre 2011

Prove libere a Monza: Vettel davanti. Bene la McLaren, la Ferrari meno

Anche in una pista dove, teoricamente, avrebbe dovuto soffrire, la Red Bull mette tutti in fila, con Sebastian Vettel che centra il miglior tempo in 1'24"010, precedendo di una manciata di millesimi Lewis Hamilton. McLaren che comunque sembra assolutamente all'altezza, dato che nella sessione del mattino erano state proprio le Frecce d'argento a guidare il gruppo.
I campioni del mondo, dal canto loro, hanno messo in pista un ottimo passo di gara.

Tutto da decifrare il venerdì della Ferrari: a fine giornata Massa e Alonso hanno chiuso al 4° e 5° posto, con distacchi fra i 3 e i 4 decimi, ma il Cavallino ha provato per tutto il giorno diverse soluzioni aerodinamiche, anche in chiave 2012.
Mark Webber ha chiuso 6°, mentre Jenson Button si è classificato 7°, davanti alle due Sauber di Kobayashi e Perez, e alla Renault di Bruno Senna, che chiude la top ten.

Ultime prove libere domattina alle ore 11, le qualifiche scatteranno invece alle 14.

Federico Fadda

lunedì 29 agosto 2011

Vettel, grande sulla pista dei grandi. Alonso vale più della Ferrari; Schumacher e Button, signori della rimonta. Le pagelle del GP del Belgio

Vettel 10 - Per il bis mondiale non serviva necessariamente questa vittoria, ma per entrare in pianta stabile nell'Olimpo dei grandi sì. I problemi di gomme temuti prima del via sono stati tutto sommato contenuti, anche se fino a quando Alonso ha tenuto pneumatici morbidi ha dovuto sudare non poco. Ma una volta messo alle spalle lo spagnolo, tutto il resto è stato noia, almeno per chi guardava da casa. Per Seb, invece, di che ridere ce n'era un bel pò.

Webber 8 - Cicca l'ennesima partenza, e ancora una volta gli costa una più che possibile vittoria, visto il ritmo martellante che anche lui ha tirato giù sull'asfalto belga, tra l'altro facendosi 40 giri con gomme dure. Il rinnovo con la Red Bull è ormai nel cassetto, ma festeggiarlo beccandosi un'altra mazzata dal quasi imberbe compagno non gli sarà andato molto giù. Provaci ancora, Mark.

Button 9 - Chapeau, Jenson. Chissà cosa avrebbe potuto ottenere, se non avesse clamorosamente buttato alle ortiche le qualifiche. Difficile dire se avrebbe potuto vincere, di certo c'è solo che parte 13° e arriva solo alle spalle di quei due tori molto difficili da prendere per le corna. Vero, la Safety Car lo aiuta, ma alla fine era comunque il più veloce, e riusciva a dribblare anche gli alberi della foresta delle Ardenne.

Alonso 8 - Perchè lo stesso voto di Webber, che è arrivato 2°? Perchè in realtà fin che ha corso con gomme morbide, Fernando la gara la stava vincendo, e prima dell'ingresso della Safety Car, viaggiava un secondo più veloce anche delle Red Bull. Stravince di nuovo il confronto con Massa, mostrando al brasiliano i muscoli, ma esce di nuovo sconfitto dal duello con...la Ferrari, che lo tradisce con la solita lentezza nel riscaldare i pneumatici.

Hamilton 4 - Per 13 giri mette in pista il suo solito repertorio, passando chiunque, in qualunque punto della pista. Sembra poter dire la sua almeno per il podio, quando in un sorpasso facile facile su Kobayashi, dimentica che in pista c'è anche la Sauber, stringendo troppo la traiettoria. La botta è violenta, la macchina sfasciata, e si può dire che pure lui stesse meglio prima. Almeno, stavolta, ammette che è stata colpa sua.

Schumacher 9 - Grande gara, vecchio Schumi! Nel week end che segna il 20° anno dal debutto in Formula 1, tutto sembrava compromesso dopo la sfortunata qualifica. Invece Michael si ricorda che Spa è talmente casa sua da pagarci anche l'Ici, rimonta da 24° a 5°, e dà prova che gli anni passano, ma se le condizioni permettono di farlo vedere, il talento c'è ancora tutto. E che se la macchina fosse competitiva, il vecchio Schumi darebbe ancora filo da torcere. Magari l'anno prossimo, chissà...

Massa 6 - Bella partenza, poi però mette in pista solo una strenua, quanto inutile, resistenza nei confronti di Alonso che lo pressava essendo, guarda caso, più veloce di lui. Dopo di che, un numero imprecisato di giri trascorsi negli scarichi del più lento Rosberg, senza però riuscire a passarlo. D'accordo, la foratura è l'ennesimo colpo di sfiga, ma Felipe ormai non aveva più niente da ottenere dalla gara.

Senna 4 - Chissà che risate si sarà fatto Heidfeld, quando il nipote di Ayrton, alla partenza, tiene acceso il motore, ma spegne il cervello, arrivando alla prima curva dimenticando come funzionano i freni, e speronando il malcapitato Alguersuari, provocandone il ritiro. Oltre a compromettere la propria gara, ovviamente. Anche Heidfeld poteva essere capace di cose del genere...solo che lui non portava soldi al team.

Federico Fadda

domenica 28 agosto 2011

GP del Belgio: DOPPIETTA RED BULL. ILLUSIONE FERRARI


SPA-FRANCORCHAMPS - Sul tracciato più spettacolare e difficile del mondiale, è ancora il leader incontrastato del campionato a mettere in fila tutti: Sebastian Vettel torna alla vittoria e lo fa nella splendida cornice offerta dai boschi delle Ardenne. Spa, palestra di campioni, dove vent'anni fa ebbe inizio la carriera trionfale di Michael Schumacher, incorona un altro pilota tedesco che, a bordo di una Red Bull strepitosa, è sempre più vicino al suo secondo titolo iridato. Cavalcata arricchita dalla seconda posizione del compagno di squadra Mark Webber, fresco di rinnovo e in ottima forma, malgrado un inizio poco brillante. Ennesima grande rimonta di Jenson Button, partito tredicesimo e giunto terzo al traguardo, mentre ancora una volta si deve registrare il flop della Ferrari. Quarto Fernando Alonso, ottavo Felipe Massa. Va molto meglio a Schumacher, che nel giorno del ventesimo anniversario in Formula 1, parte in fondo al gruppo e chiude quinto, davanti al compagno Nico Rosberg.

RED BULL SOVRANA - Una prima parte di gara segnata dalle difficoltà, cancellata da un finale in parata in cui emerge la disarmante superiorità della Red Bull rispetto alle rivali. Al via, Vettel mantiene la prima posizione, ma deve poi arrendersi in fondo al rettilineo del Kemmel all'attacco di Rosberg. Il campione in carica soffre continuamente a causa del blistering degli pneumatici, ossia la formazione di piccole "vesciche" sul battistrada che ne compromettono durata e prestazioni. Sarà l'ingresso della Safety Car, in seguito all'incidente fra Hamilton e Kobayashi al 15' giro, a favorire in qualche modo il tedesco che effettua immediatamente il pit stop e può sfruttare al meglio le gomme nuove nella caccia a Webber e Alonso che lo precedono. Al 18' giro, infatti, Vettel sopravanza prima il compagno e subito dopo il ferrarista, mettendo così una seria ipoteca sulla gara. Azzeccata, come sempre, la strategia del muretto: a Sebastian, dopo il secondo pit stop, resta un solo treno di Pirelli morbide, ma quando rientra ai box, i tecnici optano per l'altro tipo di mescola con cui la Red Bull fa segnare parziali record fino alla bandiera a scacchi. Sembra tutto facile, quando si ha una macchina così...

QUESTIONE DI "MESCOLA" - La differenza sostanziale tra Red Bull e Ferrari è legata innanzitutto alla resa delle diverse mescole prodotte dalla Pirelli. Al contrario della rossa, la vettura progettata da Adrian Newey può contare su un assetto che consente ai piloti di ottenere prestazioni molto simili con gomme morbide e medie. Ecco perché Alonso, autore di due sorpassi da applausi su Massa e Rosberg nelle battute iniziali, si vede costretto ad abbandonare dapprima la leadership e, da metà gara in poi, una volta montati gli pneumatici a mescola media, a lasciar spazio a Webber e Button. Un vero peccato, considerata l'aggressività del pilota spagnolo che dà spettacolo e a lungo accarezza il sogno di trionfare per la prima volta su questo circuito. In penombra (e non è una novità) l'altra Ferrari di Massa: il brasiliano parte bene, ma si scioglie come ghiaccio al sole in seguito ai sorpassi subiti in sequenza da Alonso e Hamilton. Chiude ottavo, anche perché costretto a un ulteriore pit stop dovuto a una foratura.

CHI RIDE E CHI PIANGE - Partire in ultima posizione e finire quinto è certamente un'impresa degna del miglior Michael Schumacher. Ed è proprio il sette volte iridato della Mercedes a realizzare una delle sue più belle rimonte nel circuito che lo ha visto esordire nel 1991 e in cui ha ottenuto il primo successo in carriera, esattamente un anno più tardi. Bellissima anche la risalita di Button, per il quale si può ormai parlare di specialità: tredicesimo al via, sul podio alla bandiera a scacchi, dopo un grandioso recupero a colpi di giri veloci sulla Ferrari di Alonso. Va molto peggio al compagno Lewis Hamilton, che strappa applausi a suon di sorpassi fino al 15' giro, quando viene tamponato da Kobayashi in fondo al Kemmel e va a sbattere contro le barriere, rimanendo per qualche secondo inerte. Per fortuna, l'ex iridato della McLaren riprende conoscenza e abbandona sulle sue gambe la monoposto distrutta. Avrebbe certamente meritato un finale diverso.