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domenica 23 settembre 2012

A Singapore torna al successo Vettel! Button 2°, Hamilton ko: per Alonso podio d'oro


Dopo 9 gare di digiuno, la notte di Singapore regala a Sebastian Vettel il ritorno sul gradino più alto del podio. Il campione del mondo ha centrato, sul tracciato cittadino Marina Bay Street Circuit, il suo secondo successo stagionale, al termine di una gara terminata allo scadere del tempo limite delle due ore, causa ingresso di ben due Safety Car. A fargli compagnia sul podio ci sono la McLaren di Button e la Ferrari di Alonso, mentre Lewis Hamilton si è dovuto ritirare al 23esimo giro, quando conduceva comodamente la gara. Per Fernando si tratta sicuramente di un grosso favore della sorte, dato che il suo principale sfidante, Hamilton appunto, era assolutamente fuori portata oggi, e per lo spagnolo stava prendendo corpo una pesante perdita di punti nei confronti dell'inglese. Con questo risultato, invece, il vantaggio sull'anglo-caraibico sale a 52 punti, anche se ora il più vicino è Vettel, a -29.

Ai piedi del podio, ottimo quarto posto per Paul di Resta, autore di una gara di grande intelligenza con la sua Force India, che ha preceduto la Mercedes di Nico Rosberg, capace di gestire in maniera ottimale i problemi di degrado gomme della W03. Dopo qualifiche deludenti, buon recupero di posizioni da parte della Lotus, con Kimi Raikkonen risalito al sesto posto, dopo l'opaco dodicesimo di sabato, e Romain Grosjean subito alle spalle del finlandese. Alle spalle del duo nero-oro si è piazzato Felipe Massa, che dopo una qualifica in ombra ha avuto subito la sua dose di sfortuna domenicale, con una foratura rimediata subito alla partenza, che ne ha compromesso la gara. Il brasiliano non si è però perso d'animo, mettendo in pista, in particolare nella parte finale, un'ottima progressione, con tanto di sorpasso da urlo nei confronti di Bruno Senna, eseguito con un controllo al limite del possibile.

Chiudono la top ten la Toro Rosso di Daniel Ricciardo, e il deludente Mark Webber, lontano anni luce dalle prestazioni di Vettel, e ormai con nessuna speranza di entrare nella lotta al mondiale. Fra i delusi, e le delusioni, di giornata, anche le due Sauber, con Perez undicesimo e Kobayashi tredicesimo, entrambi apparsi non a loro agio sul Marina Bay. Chi invece ha di che compiacersi è senz'altro Timo Glock, che fra sfortune altrui varie, oltre ad una condotta di gara comunque accorta, è riuscito ad agguantare un dodicesimo posto che per la Marussia rappresenta un risultato di sicuro valore.

Oltre a Hamilton, non ha visto la bandiera a scacchi anche Michael Schumacher, che si è reso protagonista di un inusitato tamponamento ai danni di un incolpevole Jean-Eric Vergne, al quarantesimo giro; domenica da dimenticare pure per Pastor Maldonado, che ha dovuto arrendersi ad un guasto tecnico sulla sua Williams, mentre era in lotta per il podio con Fernando Alonso, che peraltro precedeva.

Una gara lunga, tirata, che ha visto Hamilton dominare fino al momento del ritiro, pur seguito a breve distanza da Sebastian Vettel, in un duello a colpi di giri veloci fra i due. Dietro ai battistrada facevano invece un pò più fatica gli inseguitori, con Button che controllava in maniera agevole Maldonado, che dopo poche curve dallo spegnimento dei semafori si era ritrovato da secondo a quarto. Il venezuelano, a sua volta, non è stato molto impensierito da Fernando Alonso, almeno fino alla seconda sosta, quando sulla Williams del sudamericano sono state montate gomme supersoft, con l'intento di scavare un divario di sicurezza in vista della parte finale di gara. A rovinare i piani di Pastor ci si è messo un trenino di vetture più lente, composto in particolare da Rosberg e Grosjean, che facendo da tappo hanno consentito ad Alonso di restare negli scarichi di Maldonado.

L'ingresso praticamente consecutivo di due Safety Car a metà gara, causato dall'urto contro il muro di Karthikeyan prima, e dal tamponamento di Schumacher ai danni di Vergne poi, ha compattato il gruppo, regalando battaglia soprattutto nelle posizioni di centro-gruppo, mentre in testa la situazione si è praticamente cristallizzata, con Vettel a fare da lepre e Button vanamente all'inseguimento, mentre Alonso, con Hamilton ko, si è accontentato di un podio forse insperato, gestendo le gomme per arrivare senza problemi alla fine.

Con questi risultati, lo spagnolo della Ferrari mantiene la vetta del mondiale, a quota 194 punti, con +29 sul primo degli inseguitori, che diventa Vettel. Mantiene la terza posizione Kimi Raikkonen, il cui distacco da Alonso sale però a 45 punti, mentre per Hamilton lo zero di oggi è un duro colpo alle speranze iridate, adesso lontane 52 lunghezze.
Nella classifica costruttori, la Red Bull tiene il comando, con 298 punti, 37 in più della McLaren, e 53 di vantaggio sulla Ferrari.

Federico Fadda

Ordine d'arrivo
Classifica Piloti
Classifica Costruttori

sabato 22 settembre 2012

GP Singapore, qualifiche: pole inattaccabile di Hamilton



MARINA BAY -  Il previsto testa a testa fra McLaren e Red Bull emerso nelle prove libere, e che apparentemente sarebbe dovuto essere il filo conduttore delle qualifiche,  alla fine non è andato in scena causa manifesta superiorità di una delle due parti, ovvero la McLaren, più precisamente quella guidata da Lewis Hamilton, che si è aggiudicato la pole position del GP di Singapore in maniera indiscutibile.

L’inglese ha ottenuto il miglior tempo in 1.46:362, precedendo il primo degli inseguitori di quasi mezzo secondo, ma la notizia è che a fare compagnia al pilota di Stevenage non è uno degli altri big, ma l’outsider Maldonado, autore con la sua Williams di un grandissimo giro, che gli è valso la seconda posizione in griglia.
Solo terzo, si fa per dire, il campione del mondo Sebastian Vettel, che in qualifica non è riuscito a mettere il naso davanti a tutti come accaduto invece nelle tre sessioni di prove libere, dovendosi quindi accontentare di aprire la seconda fila, con un distacco da Hamilton di quasi sei decimi, e al proprio fianco la seconda McLaren, quella di Jenson Button.

Dietro ai primi quattro ecco Fernando Alonso, che accusa un ritardo di nove decimi dalla vetta, con una Ferrari che, su una pista indicata dallo spagnolo fra le più favorevoli da qui a fine stagione, sembra tornata invece indietro ai livelli del GP di Ungheria, quando il distacco dai primi era, appunto, piuttosto importante. L’unica buona notizia, per Alonso, è che mentre Hamilton appare decisamente fuori portata, con tutto ciò che ne consegue in ottica campionato, almeno Vettel e Button sembrano molto più avvicinabili, e dunque il podio dovrebbe rappresentare un obiettivo possibile. Accanto a Fernando prenderà il via la Force India di Paul di Resta, che si è frapposto fra la rossa e la seconda Red Bull, quella di Mark Webber.

Giornata non buona per la Lotus, che ha piazzato Grosjean all’ottavo posto, a un secondo e quattro da Hamilton, mentre Raikkonen ha fatto peggio, chiudendo al dodicesimo posto la Q2, subendo un’imprevista eliminazione. Opaco anche l’argento della Mercedes, che chiude la top ten occupando completamente la quinta fila, con Schumacher e Rosberg, nell’ordine, che nella terza e ultima manche non hanno messo la macchina in pista, per risparmiare gomme supersoft in vista della gara.

Insieme a Raikkonen erano stati tagliati, in Q2, Nico Hulkenberg, comunque non male in undicesima posizione, ma soprattutto Felipe Massa, appena tredicesimo e sempre ben lontano da Alonso. Fuori anche la Sauber di Sergio Perez, le due Toro Rosso, e Bruno Senna, che dopo essersi salvato nella prima parte delle qualifiche, non è stato graziato nella seconda, a causa anche di un urto su un muretto, con cui ha danneggiato la sospensione posteriore destra. L’altra Sauber, quella di Kobayashi, deludentemente diciottesimo, precede i soliti sei di fondo gruppo, con le HRT fanalini di coda, e Caterham e Marussia di poco migliori.

Federico Fadda

Griglia di partenza

venerdì 21 settembre 2012

GP Singapore, prove libere: riecco Vettel, bene anche McLaren e Ferrari.


Forse a Meteo France potrebbero prendere in considerazione l'ipotesi di cambiar mestiere, visto che, come accaduto già diverse volte in passato, le previsioni metereologiche non sono state azzeccate: il tanto previsto temporale, che avrebbe dovuto praticamente rendere inutili le prove libere, alla fine non c'è stato e la giornata d'apertura del GP di Singapore ha consentito ai team di lavorare molto, e bene, sulle monoposto.
Davanti a tutti, al termine delle due sessioni del venerdì, è tornata la Red Bull, con Sebastian Vettel che ha fatto registrare il miglior tempo in 1'48"340; per il campione del mondo una giornata chiusa sempre al comando, dato che si era aggiudicato la prestazione più veloce anche nella mattinata.

Alle spalle di Vettel ecco la prima McLaren, quella guidata da Jenson Button, staccato dal battistrada di tre decimi, e a sua volta con un vantaggio di due decimi abbondanti su Fernando Alonso, terzo. A completare la seconda fila virtuale è l'altra "lattina", con Mark Webber, che precede Lewis Hamilton, che accusa un gap da Vettel di oltre sette decimi.

Dietro ai soliti noti si piazzano le Force India, a conferma del buon momento di forma, con Paul di Resta e Nico Hulkenberg nell'ordine, entrambi con uno svantaggio dalla testa della classifica intorno al secondo. Dall'ottavo posto in poi i distacchi iniziano a farsi piuttosto consistenti; Rosberg, con la Mercedes, è in ritardo di un secondo e mezzo, e dopo di lui, a completare al top ten, Massa e Grosjean, quest'ultimo al rientro dopo la squalifica scontata a Monza. Lotus che dovrebbe, sulla carta, trovarsi molto a proprio agio su questa pista, ma finora le indicazioni non sono state brillantissime.

Fuori dalla zona punti, al momento, Michael Schumacher e Kimi Raikkonen, così come entrambe le Sauber, piuttosto lontane dalle posizioni cui hanno abituato gli appassionati.

Il programma del sabato vedrà la terza sessione di prove libere in programma alle 12 ora italiana, mentre le qualifiche, decisamente importanti su questo tracciato, andranno in scena a partire dalle 15.

Federico Fadda

Tabella tempi Prima sessione
Tabella tempi Seconda sessione

domenica 9 settembre 2012

A Monza è dominio Hamilton! Perez incredibile 2°, ma per Alonso è rimonta-podio! Out le Red Bull e Button


MONZA - Indiscutibile successo di Lewis Hamilton nel GP d'Italia. Il pilota della McLaren, che si aggiudica la corsa di casa nostra per la prima volta in carriera, ha guidato il gruppo dall'inizio alla fine, resistendo all'attacco portatogli in partenza da Felipe Massa, bravo invece a sopravanzare al via Jenson Button, e conducendo solitario per tutti i 53 giri. Alle spalle dell'inglese ha chiuso un sorprendente Sergio Perez, che si è guadagnato la piazza d'onore con una progressione strepitosa nella seconda parte della gara, che gli ha fruttato il sorpasso ad entrambe le Ferrari.

Il team di Maranello si può comunque consolare alla grande col 3° posto di Alonso, che dopo i guai di ieri prendeva il via dalla decima piazza, e ha centrato in pieno l'obiettivo di oggi, che era quello di contenere i danni. Quarto posto per Felipe Massa, che ha preceduto di poco sul traguardo la Lotus di Kimi Raikkonen e le Mercedes di Michael Schumacher e Nico Rosberg. Chiudono la zona punti la Force India di Paul di Resta, la seconda Sauber di Kamui Kobayashi, e Bruno Senna con la Williams. Giornata amarissima per Button e le due Red Bull; Jenson si è dovuto ritirare a una ventina di giri dal termine, quando era tranquillamente in seconda posizione, per un problema probabilmente al cambio. I campioni del mondo hanno dovuto incassare nei giri finali il doppio ko di Vettel e Webber, con Sebastian messo ko dalla rottura dell'alternatore, come a Valencia.

La gara, come ci si aspettava, ha vissuto sulla fuga delle McLaren, e sul tentativo di rimonta di Fernando Alonso; come detto, Felipe Massa ha avuto un ottimo spunto allo spegnimento dei semafori, rubando la seconda posizione a Button, e riuscendo quasi a beffare anche Hamilton, salvo poi subire, dopo una decina di giri, il controsorpasso di Button, ed uscendo di fatto da un possibile discorso per la vittoria. Il primo terzo di gara è stato, invece, per Fernando Alonso, assolutamente straordinario, con lo spagnolo che ha recuperato due posizioni subito al via, per poi conquistarne altre due nel corso del primo giro, fino ad arrivare al pit-stop quinto, proprio a ridosso di Vettel. Da lì è iniziato il duello fra Fernando e Sebastian, che in un tentativo di difesa, alla Curva Grande, ha spinto la Ferrari fuori pista, in una sorta di remake di quanto visto lo scorso anno, ma in maniera forse esagerata. Fatto sta che lo spagnolo, superato lo spavento, ci ha messo comunque poco tempo a superare la Red Bull, alla variante della Roggia, e a Seb è stato comminato un drive through per la difesa troppo dura.

Dietro ai primi, gli altri non hanno offerto molto spettacolo, con Lotus e Mercedes poco in palla, e Webber che non è riuscito a venire fuori dal gruppo, veleggiando sempre sul fondo della zona punti, e trovatosi costretto al ritiro per un problema tecnico a due tornate dal traguardo.
Al di là del dominatore Hamilton e del rimontante furioso Alonso, l'altro eroe di giornata è stato, un pò a sorpresa, Sergio Perez; il secondo posto rappresenta un risultato fantastico per il messicano e per la Sauber, anche se, visto il ritmo incredibile tenuto nella seconda parte di gara, viene da chiedersi cosa avrebbe potuto fare Perez se fosse partito da una posizione migliore della 12esima, o se avesse avuto a disposizione qualche giro in più.

Per quanto riguarda il campionato, sebbene Hamilton abbia guadagnato 10 punti e conquistato la seconda posizione in classifica, a quota 142, diventando il primo inseguitore di Alonso, che di punti ne ha 179, per lo spagnolo la domenica di Monza è comunque del tutto positiva, grazie ai ritiri di Button, che dice praticamente addio ai sogni iridati, e del duo Red Bull, sopravanzato anche da Raikkonen, che ha solo una lunghezza in meno di Hamilton: Vettel scende a -39, mentre Webber scivola a -47.
Fra i costruttori, la Red Bull registra un doppio zero e si vede avvicinata dalla McLaren, staccata ora di 29 punti, con la Ferrari che sale al terzo posto, superando la Lotus.

Prossimo appuntamento con la Formula 1 è in programma per il 23 settembre, e si disputerà nella notte di Singapore, sul circuito Marina Bay.

Federico Fadda

Ordine d'arrivo
Classifica Piloti
Classifica Costruttori

sabato 8 settembre 2012

A Monza la pole è d'argento, la sfiga è rossa: Hamilton svetta, Button 2°. Massa ottimo 3°, flop Alonso per noia tecnica

Lewis Hamilton si è aggiudicato la pole position del GP d'Italia, sulla pista di Monza. Il pilota della McLaren ha ottenuto il miglior tempo in 1'24"010, precedendo il suo compagno di squadra di un decimo abbondante, per una prima fila tutta argentata.
Qualifiche dal sapore amarissimo per la Ferrari; un sabato in cui si sarebbe potuto celebrare il ritorno fra i primi di Felipe Massa, ottimo 3°, si trasforma in una mezza tragedia per via dell'ennesimo problema tecnico di Fernando Alonso in questo week end.

Sperava con il botto di Spa di aver pagato dazio alla sfortuna, e probabilmente ha avuto lo stesso pensiero dopo aver fatto fuori un motore, un cambio e un freno nelle libere di ieri. Ma a Monza la jella deve aver evidentemente puntato il dito sullo spagnolo, che invece di portarsi a casa una pole che lui stesso ha definito addirittura "facile", per merito di una Ferrari che non ci si sarebbe immaginati così competitiva, si ritrova al termine delle qualifiche un 10° posto che compromette seriamente la gara di domani, dando la possibilità ai suoi avversari di riaprire il campionato.

Al fianco di Massa, in seconda fila, partirà Michael Schumacher, il primo ad avvantaggiarsi della retrocessione di 5 posizioni per Paul di Resta, che aveva centrato uno splendido 4° posto, con la Force India in gran forma. In quinta posizione partirà Sebastian Vettel, che dopo aver rischiato l'eliminazione in Q2, si ritrova ben 5 posti avanti ad Alonso, che segue in classifica iridata. Qualifiche che hanno mostrato una Red Bull in difficoltà, anzichè tatticamente impegnata a nascondersi, come si pensava dopo le libere. Completa la terza fila Nico Rosberg, con l'altra Mercedes, mentre la quarta fila è occupata da Kimi Raikkonen, con una Lotus stavolta non al livello dei primissimi, accompagnato da Kamui Kobayashi, su Sauber. Delusione Webber, 11esimo e fuori in Q2. Nessuna sorpresa nelle posizioni successive alla top ten, a parte l'ultima posizione per Nico Hulkenberg, frenato da problemi tecnici nella prima manche.

Il via del GP alle 14 di domani, quando lo spegnimento dei semafori darà il via ad una gara che si preannunciava buonissima per la Ferrari, ma che potrebbe invece trasformarsi in una festa McLaren.

Federico Fadda

Griglia di partenza

venerdì 7 settembre 2012

GP Italia, prove libere: McLaren, premesse mantenute. Ferrari veloce, ma quanti problemi per Alonso



MONZA – Si presentava a questo week end con i favori del pronostico, la McLaren, e al termine delle prime due sessioni di prove libere del GP d’Italia si può dire che l’argento delle monoposto di Woking è senz’altro molto vivo. Il più veloce della giornata di oggi è Lewis Hamilton, che ha chiuso in vetta alla classifica con il tempo di 1:25.290, percorrendo in totale 32 giri del tracciato brianzolo.
A fargli compagnia, nella virtuale prima fila, è il compagno di squadra Jenson Button, staccato di appena quattro centesimi; McLaren che ha dunque mantenuto le premesse della vigilia, mostrandosi velocissima sia sul giro secco, che sul passo di gara, ma evidenziando anche una certa mancanza di equilibrio nelle violente staccate, con le due MP4-27 protagoniste di diversi “lunghi” nelle vie di fuga.

Se il team inglese ha confermato quanto fatto vedere già in Belgio, d’altra parte c’è da tenere in conto una concorrenza che sembra molto più agguerrita del previsto, con i primi otto piloti racchiusi in meno di tre decimi; per i tifosi della Ferrari, le notizie che arrivano dalla prima giornata del fine settimana monzese sono agrodolci. Dal punto di vista prestazionale, la F2012 si è ben comportata sul circuito di casa: Fernando Alonso è terzo, mentre Felipe Massa è quarto, con distacco da Hamilton di cinque centesimi per lo spagnolo e di un decimo abbondante per il brasiliano. Le magagne sono arrivate, per Maranello, dai diversi guai tecnici che hanno colpito il leader del mondiale: dopo la rottura del motore in mattinata, Fernando è stato tormentato prima da un problema ai freni, poi, in chiusura di pomeriggio, da noie al cambio. La sostituzione di quest’ultimo, comunque, non comporterà arretramenti in griglia per il pilota di Oviedo.

Fra le altre scuderie di vertice, la Red Bull sembra aver giocato a nascondersi; sul giro secco, infatti, le monoposto anglo-austriache, esattamente come nella prima sessione, non hanno brillato, portando a casa appena l’11esimo tempo per Webber, e il 13esimo per Vettel. Di tutt’altro tenore il passo di gara delle due RB8, al quale gli avversari farebbero meglio a prestare attenzione.
In casa Mercedes, dopo il miglior tempo fatto registrare da Michael Schumacher in mattinata, nelle prime posizioni si è confermato il solo Rosberg, quinto a meno di due decimi dalla vetta, mentre il Kaiser ha avuto problemi con il DRS, e si è dovuto accontentare del decimo posto finale. Sesta posizione di giornata per la prima delle Lotus, quella guidata da Kimi Raikkonen, mentre il suo temporaneo compagno di squadra, Jerome D’Ambrosio, ha concluso con il 12esimo tempo.

Dopo l’ottima gara di Spa, conferma il suo buono stato di forma la Force India, che occupa l’intera quarta fila, con Paul di Resta e Nico Hulkenberg staccati da un millesimo, e distanti da Hamilton meno di tre decimi. Apparentemente meno in palla la Sauber, con il solo Sergio Perez nella top ten, lontano comunque quasi otto decimi dal leader di giornata, mentre Kobayashi è molto indietro, al 16esimo posto. In difficoltà Williams e Toro Rosso, che si ritrovano a precedere di pochi centesimi le Caterham, mentre Marussia e HRT continuano a fare uno sport a parte.

Federico Fadda

Tabella tempi Prima sessione

Tabella tempi Seconda sessione

venerdì 31 agosto 2012

GP del Belgio: tanta acqua, pochi giri. Prove libere inutili


Il venerdì di Spa-Francorchamps si è rivelato una giornata sostanzialmente persa per i team di Formula 1, che si sono trovati di fronte ad acquazzoni continui, che non hanno consentito di effettuare molto lavoro sulle monoposto, e tantomeno di registrare dei riscontri cronometrici significativi. Al termine delle due sessioni di prove libere, il più veloce, si fa per dire, è Kamui Kobayashi, che con la sua Sauber ha ottenuto, nella mattinata, il miglior tempo in 2'11"389, precedendo di oltre mezzo secondo la Williams di Pastor Maldonado, e di sei decimi la Toro Rosso di Daniel Ricciardo.  A seguire tutti gli altri, con i big che hanno preferito non prendere rischi inutili, considerando soprattutto il fatto che per sabato e domenica non è previsto il ritorno della pioggia. Unica nota tecnica della giornata, la sostituzione del motore sulla Ferrari di Felipe Massa.

Federico Fadda

Tabella tempi Prima sessione
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domenica 29 luglio 2012

Hamilton fa tris in Ungheria contro una Lotus super: 2° Raikkonen, 3° Grosjean. Alonso si difende e guadagna su Webber


Sofferta, ma brillante, vittoria di Lewis Hamilton al GP d'Ungheria, 11esima prova del mondiale 2012 di Formula 1. Sul tracciato Hungaroring di Budapest, l'inglese della McLaren conduce la gara dall'inizio alla fine, facendo un gran lavoro nel gestire le gomme, ma soprattutto nel rintuzzare gli attacchi delle due Lotus, oggi veramente in forma, come dimostrato dal 2° e 3° posto di Raikkonen e Grosjean. Sebbene il francese partisse dalla prima fila, il finlandese ha operato il sorpasso, di forza, sul compagno di squadra in occasione della seconda sosta, quando uscendo dalla pit-lane Kimi non si è fatto troppi problemi nel costringere Romain ad allargarsi nella via di fuga. Un duello che è stato, alla fine, l'unica vera battaglia in tutta la corsa.

Ai piedi del podio ha trovato posto Sebastian Vettel, con una Red Bull che non ha avuto in gara quel saltino di qualità in cui i piloti speravano dopo le qualifiche. A una decina di giri, quando occupava la quarta posizione, Vettel ha anche tentato il jolly fermandosi, nel finale di gara, una volta in più degli altri, per montare pneumatici morbidi e cercare di beffare chi lo precedeva, ma nonostante il ritmo indiavolato, il campione del mondo non è riuscito a centrare il podio.

Che la pista ungherese non fosse la più propizia per la Ferrari lo si era capito già nei giorni precedenti, ma anche da una giornata difficile Fernando Alonso ha ricavato il massimo; lo spagnolo ha chiuso al 5° posto, collezionando il 23esimo arrivo a punti consecutivo, ma soprattutto guadagnando altri 6 punti sul diretto inseguitore in classifica, Mark Webber, che ha terminato solo 8°. Alle spalle di Alonso è arrivato Jenson Button, meno competitivo di Hamilton, ma sfavorito anche da una scelta strategica non ottimale. Buonissimo risultato per Bruno Senna, 7° con la sua Williams, mentre giornata senza acuti per Felipe Massa, 9° sul traguardo. Chiude la top ten la Mercedes di Nico Rosberg, mentre Michael Schumacher, dopo aver causato un secondo giro di ricognizione, a causa dello spegnimento del motore della sua monoposto appena prima del via, si è ritirato a pochi giri dalla conclusione.

La Formula 1 va ora in vacanza per tutto il mese di agosto, con Alonso in vetta alla classifica con 164 punti, davanti a Webber di 40 punti, e a Vettel di 42, mentre Hamilton guadagna qualcosa, salendo a -47 da Fernando, e precedendo Raikkonen di una sola lunghezza. Nella graduatoria costruttori, la Red Bull mantiene la vetta, a quota 246, inseguita da McLaren, Lotus e Ferrari, tutte molto vicine fra loro.
Prossimo appuntamento con la F1 il 2 settembre, sullo strepitoso circuito belga di Spa-Francorchamps.

Federico Fadda

Ordine d'arrivo

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sabato 28 luglio 2012

Strepitosa pole di Hamilton a Budapest! Grosjean 2°, Vettel 3°. Ferrari in difesa, Webber solo 11°

Indiscussa pole position di Lewis Hamilton nel GP di Ungheria. Sul circuito dell'Hungaroring il pilota della McLaren ha fatto segnare il miglior tempo in 1'20"953, unico a scendere sotto il muro del minuto e ventuno secondi, precedendo la Lotus di Romain Grosjean di ben 4 decimi, simbolo del dominio assoluto di Hamilton sul tracciato di Budapest.

In seconda fila partiranno la Red Bull del campione del mondo, Sebastian Vettel, e la seconda Freccia d'argento, quella di Jenson Button, apparso mai in grado di reggere il ritmo del compagno di squadra. Kimi Raikkonen, con l'altra Lotus, apre la terza fila, precedendo il leader del mondiale, Fernando Alonso. Ferrari sempre piuttosto distante dalla possibilità di lottare per la pole, ma la F2012 è comunque in grado di dire la sua, sebbene la pista non favorisca certamente i sorpassi. Settimo posto per Felipe Massa, accompagnato in quarta fila dalla Williams di Pastor Maldonado, seguito dal compagno di squadra Bruno Senna, e dalla Force India di Nico Hulkenberg, che chiude la top ten.

La buona notizia di giornata, per la Ferrari, arriva dal flop di Mark Webber, eliminato in Q2 e qualificatosi 11esimo, facendo in questo modo un grosso favore a Fernando Alonso in ottica iridata. Disastro Mercedes: Rosberg è appena 13esimo, mentre Schumacher condivide lo stesso destino di Webber, facendosi eliminare in Q2 e ottenendo solamente il 17esimo tempo.

Sotto la minaccia della pioggia, che potrebbe rimescolare i valori in campo, il GP di Ungheria prenderà il via alle ore 14.

Griglia di partenza

venerdì 27 luglio 2012

GP Ungheria, prove libere 2: arriva la pioggia, in vetta ancora Hamilton



HUNGARORING – Forse il cielo ha voluto concedere un po’ di sollievo dal caldo agli spettatori, fatto sta che anche il fine settimana ungherese, così come accaduto a Silverstone e Hockenheim, è stato bagnato dalla pioggia, che ha congelato i tempi ottenuti dai piloti nei primi 50 minuti della seconda sessione di prove libere, che è stata disputata su pista asciutta.

Fino a quando le condizioni sono state ottimali, comunque, il pomeriggio dell’Hungaroring ha confermato i valori visti in mattinata, ovvero con la McLaren a fare da lepre, e le altre a inseguire, con Lotus e Ferrari che sono sembrate le avversarie maggiormente in grado di resistere alle performance delle due MP4-27. In testa, come anche al mattino, Lewis Hamilton, grande mattatore del tracciato di Budapest, sul quale ha già ottenuto il successo in due occasioni, e che sembra intenzionato a concedersi il tris. L’inglese, unico a scendere sotto il muro del minuto e ventidue secondi, con il tempo di 1:21:995 precede di quasi due decimi Kimi Raikkonen, che ha stazionato nelle zone alte per tutta la seconda sessione. Alle spalle della prima fila virtuale ecco la sorpresa di oggi, ovvero la Williams di Bruno Senna, apparso in buonissima forma.

Buona la giornata della Ferrari, della quale la prima F2012 in classifica è quella di Felipe Massa, staccato di quattro decimi dalla vetta, e con un vantaggio di un decimo abbondante sul compagno di squadra, e leader del campionato, Fernando Alonso. Per il team di Maranello tanto lavoro aerodinamico, specie in mattinata, quando sulle due rosse è stata cambiata più volte l’ala anteriore, sulla quale evidentemente si è concentrato molto del lavoro odierno. Alle spalle dei ferraristi si è piazzata la seconda McLaren, con un Jenson Button apparso un po’ meno competitivo rispetto alla prima sessione, non riuscendo a sfruttare al meglio le gomme morbide, montate prima che arrivasse la pioggia.

Venerdì tutto da decifrare, invece , per la Red Bull, che si è concentrata molto sul passo di gara, mettendo peraltro in mostra un ritmo che gli avversari non dovrebbero sottovalutare, soprattutto con le gomme medie. Più difficile stabilire quale sia la competitività della RB8 sul giro secco, dato che con pneumatici morbidi la prima delle due monoposto anglo-austriache, quella di Vettel, occupa l’ottavo posto, con un gap dalla vetta di oltre otto decimi. Molto più lontano è Mark Webber, appena 14esimo a quasi due secondi da Hamilton.

Completano la top ten la Force India di Paul di Resta, settimo, che oltre a Vettel si è messo alle spalle anche Romain Grosjean, il cui gap dal leader di giornata è praticamente di un secondo. Infine Michael Schumacher, che ha chiuso il suo venerdì con un urto contro le barriere, mentre era in pista con gomme intermedie, su un asfalto evidentemente troppo bagnato per quel tipo di coperture. In generale, comunque, la Mercedes non ha confermato nel pomeriggio quanto mostrato in mattinata, quando si è trovata nelle prime posizioni, dato che anche Rosberg è rimasto lontano dalla vetta, chiudendo all’11esimo posto questa prima giornata del week end ungherese. Molto indietro le Sauber, apparse non molto a loro agio sul tortuoso circuito di Budapest: Kobayashi è 15esimo, mentre Perez è 18esimo.

Le previsioni di meteo ballerino hanno costretto piloti e team a un lavoro intenso, dovendo provare quante più cose possibile, prima dell’arrivo dell’acqua. Rispetto alla mattina, comunque, c’è stato anche il tempo di saggiare, seppure per pochi giri, il rendimento delle gomme morbide, ma non la loro durata, la cui comprensione viene rinviata, inevitabilmente, all’ultimo turno di prove libere, in programma sabato mattina alle ore 11.

Federico Fadda

domenica 22 luglio 2012

Trionfo indiscusso di Alonso in Germania! Vettel 2°, ma penalizzato. Button e Raikkonen sul podio, Hamilton ritirato, Webber flop.



HOCKENHEIM – Un segnale lanciato agli avversari, questo è l’indiscutibile vittoria di Fernando Alonso nel GP di Germania, decima tappa del mondiale 2012 di Formula 1.
Sul circuito di Hockenheim, il pilota spagnolo della Ferrari ha condotto la gara dall’inizio alla fine, gestendo con intelligenza le gomme, e rintuzzando gli attacchi di Sebastian Vettel e di un grande Jenson Button, che gli fanno compagnia sul podio. Dopo la gara, però, i commissari hanno analizzato la manovra con la quale il campione del mondo ha guadagnato la posizione nei confronti della McLaren, decidendo di penalizzare Vettel con 20 secondi aggiuntivi sul tempo di gara, per aver operato il sorpasso con le ruote della vettura fuori dalla dalla carreggiata. Seb scende così dal 2° al 5° posto, mentre guadagna il podio Raikkonen, e Kobayashi sale in 4a posizione.

Una gara molto tesa, quella tedesca, che ha vissuto per tutto il suo svolgimento sul duello per la vittoria fra i primi tre, e sulle numerose battaglie per le posizioni da punti, che hanno visto molti piloti darsi battaglia, con conseguenti sorprese fra i team medio-piccoli, e diversi delusi fra i piloti delle big.

Il successo di Alonso non è stato praticamente mai in discussione; lo spagnolo, partito dalla pole, non ha avuto problemi a mantenere la testa del gruppo alla prima curva, grazie ad uno scatto decisamente migliore rispetto a Sebastian Vettel, che ha dovuto fare i conti per tutto il primo giro con Michael Schumacher, partito con più slancio rispetto al pilota della Red Bull. Partenza decisamente nera invece per Hamilton e Massa; Lewis ha avuto un pessimo spunto, finendo risucchiato nelle posizioni di retrovia, mentre Felipe si è trovato coinvolto nella mischia, finendo per rompere l’ala anteriore in un contatto, con conseguente rientro ai box per la sostituzione. Il brasiliano ha avuto comunque buona compagnia, dato che per lo stesso motivo hanno dovuto ricorrere ad un pit-stop imprevisto anche Grosjean e Senna.

Da lì in poi è iniziato il duello in testa fra Alonso e Vettel, con lo spagnolo che, dopo aver messo un piccolo margine fra sé e il primo degli inseguitori, ha subìto il ritorno di Sebastian, che non è però mai riuscito a impensierirlo seriamente, a causa della condotta di gara ad elastico messa in pista dallo spagnolo, che in un giro lasciava qualche decimo al campione del mondo, per poi riguadagnare in quello successivo. Dietro ai primi due si faceva notare però Jenson Button, che dopo essersi sbarazzato di Schumacher, ha iniziato ad avvicinarsi al duo di testa, fino a raggiungere Fernando e Seb dopo la prima tornata di pit-stop, iniziata, per i piloti che hanno adottato la strategia delle tre soste, già intorno al 12esimo giro.

A centro gruppo, intanto, era già diventata realtà la strepitosa progressione delle due Sauber, con Kobayashi e Perez che si inserivano fra Raikkonen, Schumacher e Webber, rendendo difficile soprattutto la domenica di Michael e Mark, mentre Hamilton, velocissimo pur se costretto ad una gara nelle retrovie anche a causa della foratura della gomma posteriore sinistra nei primi giri, a metà gara si è ritrovato suo malgrado invischiato nella lotta fra i primi tre, arrivando addirittura a sdoppiarsi da Vettel, facendo perdere del tempo prezioso a Seb, che cercava di riprendere Alonso. Lewis ha poi cercato di fare lo stesso con Fernando, che ha però tenuto duro nei confronti dell’inglese, non lasciandogli strada.

A mescolare le carte, per i leader della corsa, è intervenuto il secondo pit-stop, dopo il quale la Ferrari ha mantenuto la prima posizione, mentre Button si è trovato davanti a Vettel, che è stato poi protagonista, a causa del nervosismo, di diversi “lunghi” fuori pista. Nell’ultima parte di gara Jenson si è avvicinato notevolmente ad Alonso, che però non si è mai scomposto e non ha concesso alla McLaren la possibilità di attaccarlo, regalandosi così il più tranquillo finale di gara possibile; a due giri dalla fine, anzi, è stato proprio Button a subìre il sorpasso da parte di Vettel, che si è ripreso così il secondo gradino del podio.

Alle spalle dei primi tre si è piazzato Kimi Raikkonen, con la Lotus che non ha avuto la solita strepitosa progressione finale, rimanendo sempre piuttosto distante dai primi. Domenica assolutamente da incorniciare per la Sauber, che grazie al solito uso gentile dei pneumatici ha portato Kobayashi e Perez ad occupare la quinta e sesta posizione, davanti ai delusi Schumacher e Webber. Per l’australiano, in particolare, la debàcle è pesante in termini di classifica iridata. Chiudono la top ten la Force India di Nico Hulkenberg, autore di una buonissima gara, e la Mercedes di Rosberg, decimo dopo essere partito 22esimo. Unico ritirato è Lewis Hamilton, che ha concluso nel modo peggiore una giornata che, vista la performance del compagno di squadra, avrebbe potuto avere esito ben diverso.

Per Alonso si tratta della terza vittoria stagionale, con la quale consolida il primato nella classifica iridata: lo spagnolo sale a quota 154, portandosi a +34 su Webber, che a sua volta ha 2 punti di vantaggio su Vettel. Dietro i primi tre i distacchi salgono notevolmente, con Hamilton che accusa ora un distacco di ben 62 punti da Fernando.
Nel mondiale costruttori la Red Bull mantiene saldamente la vetta, con 238 punti, davanti alla Ferrari, che ha aumentato il suo vantaggio su McLaren e Lotus.
Prossimo appuntamento con la Formula 1 fra una settimana per il GP d’Ungheria, sul circuito dell’Hungaroring.

Federico Fadda


Ordine d'arrivo


Classifica Piloti
Classifica Costruttori

sabato 21 luglio 2012

Alonso "rain man" a Hockenheim, 2a pole bagnata di fila. Vettel 2°, Webber 3° ma retrocesso. Male McLaren e Lotus


A due settimane dal colpaccio del sabato a Silverstone, Fernando Alonso concede il bis a Hockenheim, aggiudicandosi la pole del GP di Germania. Per il pilota spagnolo della Ferrari si tratta della seconda partenza al palo stagionale e consecutiva, anche per quanto riguarda le condizioni metereologiche in cui è maturata. Un risultato ottenuto grazie ad una sapiente mossa strategica del box del Cavallino, che ha fatto rientrare Alonso per cambiare le gomme, rimandandolo in pista a giocarsi la pole con pneumatici nuovi, a differenza della concorrenza.

Fernando precede di 4 decimi la Red Bull di Sebastian Vettel, che completa la prima fila; alle spalle del duo di testa troviamo il primo inseguitore di Alonso in classifica, Mark Webber, affiancato da Michael Schumacher. L'australiano, comunque, dovrà scontare una penalizzazione di 5 posti sulla griglia, che lo farà scattare dalla ottava posizione. Giornata no per Felipe Massa, che in Q2 non riesce a trovare il giro buono con pista non ancora totalmente allagata, e viene eliminato, con la 14esima posizione di partenza per domani.

Terza fila per le sorprese Hulkenberg, su Force India, e Maldonado, su Williams, mentre al settimo e ottavo posto ci sono le deludenti McLaren di Button ed Hamilton, che avevano invece ben figurato nelle libere del venerdì, e in quelle di questa mattina. Chiudono la top ten la seconda Force India, con Paul di Resta, e Kimi Raikkonen con la prima delle Lotus, altra grande sorpresa, in negativo, di giornata. Il compagno di squadra del finlandese, Romain Grosjean, si è qualificato solo 15esimo, ma prenderà il via dalla 20esima posizione, causa penalità analoga a quella di Webber, ma anche di Rosberg, solo 17esimo, che scala addirittura in 22esima.

Qualifiche che si sono svolte per due manche su tre sotto la pioggia, che ha iniziato a cadere al termine della Q1, costringendo i piloti a montare in Q2 prima le gomme intermedie, per finire con l'equipaggiare le monoposto con pneumatici da bagnato estremo, nella sessione finale. Il maltempo dovrebbe comunque concedere una tregua per la gara di domani, che si svolgerà probabilmente in condizioni di meteo soleggiato, rendendo così interessante vedere se con asfalto asciutto i valori resteranno gli stessi visti oggi.
Il via al GP di Germania è in programma alle 14.

Federico Fadda

Griglia di partenza

domenica 24 giugno 2012

Grinta e buona sorte: Alonso trionfa a Valencia! Vettel e Hamilton out, Schumi torna sul podio a 43 anni!


Incredibile e strepitosa vittoria di Fernando Alonso a Valencia! Il pilota spagnolo ha portato la sua Ferrari sul gradino più alto del podio, precedendo la Lotus di Raikkonen e la Mercedes di Michael Schumacher, che torna fra i primi 3 a distanza di quasi 6 anni dall'ultima volta, risalente al GP della Cina del 2006.

La grande giornata di Alonso non si limita però al successo, dato che in una gara folle e imprevedibile come quella di oggi, nella quale sarebbe potuto uscirci l'ottavo vincitore diverso in altrettanti GP, lo spagnolo in un sol colpo diventa il primo a scrivere per due volte il suo nome davanti a tutti quest'anno, ottiene la sua prima affermazione in carriera su questo tracciato, e guadagna una quantità incredibile di punti sui rivali diretti, Vettel ed Hamilton, entrambi out.

Il campione del mondo è stato tradito da un guasto alla sua Red Bull, mentre Lewis ha avuto la peggio in un corpo a corpo con Maldonado, nel tentativo di difendersi, nel finale con le gomme ormai finite, dal ritorno della Williams. Appena fuori dal podio Mark Webber, che partiva 19esimo, poi Hulkenberg, Rosberg, di Resta, Button, Perez e Maldonado. Giornata amara anche per Grosjean, ritirato, e Felipe Massa, 16esimo e doppiato a causa soprattutto di un contatto con Kobayashi, per il quale il giapponese ha dovuto abbandonare la gara, mentre il brasiliano ha proseguito, ma con la vettura compromessa.

Nonostante l'esito finale incerto fino all'ultimo, la corsa ha vissuto fondamentalmente su un episodio chiave, ovvero la Safety Car entrata in pista al 29esimo giro, per un contatto fra la Toro Rosso di Vergne e la Caterham di Kovalainen, del quale dalle immagini tv pare avere molte colpe il primo. A seguito dell'incidente Vergne ha sparso molti detriti in pista, motivo per cui la direzione di gara ha decretato l'ingresso della vettura di sicurezza, annullando il grande vantaggio, circa 20 secondi, che Sebastian Vettel aveva scavato nei confronti del primo degli inseguitori, Grosjean. Un divario alimentato dal "tappo" che Hamilton, piuttosto lento nella prima fase, ha fatto nei confronti degli inseguitori, consentendo alla Red Bull di involarsi verso una vittoria che sembra non poter sfuggire.

In questa prima parte di gara, dopo una ottima partenza in cui ha guadagnato 3 posizioni, Alonso si era assestato al sesto posto, e si lanciava proprio all'inseguimento di Hamilton; il sorpasso nei confronti della McLaren è avvenuto durante il pit-stop reso possibile dalla Safety Car, in occasione del quale nel box delle Frecce d'argento hanno nuovamente pasticciato, mentre in quello di Maranello sono stati perfetti, consentendo a Fernando di rientrare in pista davanti a Lewis, al terzo posto. Lo spagnolo ha poi compiuto un'altra prodezza sopravanzando Grosjean subito dopo la ripartenza, lanciandosi così all'inseguimento, comunque difficile, di Vettel.

Il colpo di scena che ha riscritto la storia del GP è arrivato al 34esimo giro, quando improvvisamente la Red Bull numero 1 ha rallentato, prima di fermarsi per il ritiro. Per Vettel tanta stizza, mentre sulle tribune si scatenava il delirio per Alonso, che balza al comando della gara, pur dovendosi guardare da Grosjean. Oggi però il destino era tutto per Fernando, dato che al 41esimo passaggio anche la Lotus del francese è stata costretta al forfait, dando via libera alla Ferrari verso la vittoria, dato che Hamilton e Raikkonen non parevano in grado di insidiare lo spagnolo.

Per Lewis, in particolare, gli ultimi giri sono stati un calvario, a causa delle gomme ormai finite, che gli sono costate il sorpasso da parte di Raikkonen, e un duro duello con Maldonado, che a due giri dalla fine tenta il sorpasso in un modo francamente impossibile, finendo per mandare Hamilton a muro, prima di doversi fermare anche lui, per i danni riportati nell'incidente con la McLaren. Tutto ciò ha consentito a Michael Schumacher di prendersi quel tanto atteso podio, e a tutti gli altri di guadagnare due posizioni all'arrivo.

Con questo successo, oltre agli eventi favorevoli, Alonso torna al comando della classifica, con ben 20 punti di vantaggio su Webber, 23 su Hamilton e 26 su Vettel, mentre la Red Bull continua a tenere la testa della graduatoria costruttori, con 176 punti, 39 più della McLaren.
Prossimo appuntamento fra due settimane a Silverstone, per il GP di Gran Bretagna.

Federico Fadda


Ordine d'arrivo
Classifica piloti
Classifica costruttori

sabato 9 giugno 2012

GP Canada, prove libere: Hamilton leader assoluto, ma le Ferrari ci sono

Si colora d'argento il venerdì del GP del Canada, in scena sul circuito Gilles Villeneuve di Montreal. Con la temuta pioggia che si è fatta vedere giusto con una spruzzata, salvo poi abbattersi sul tracciato appena dopo la conclusione del turno del pomeriggio, Lewis Hamilton si prende il comando in entrambe le sessioni di prove libere, chiudendo con il miglior tempo in 1'15"259. Alle spalle del velocissimo pilota della McLaren sfrecciano però anche le Ferrari: Fernando Alonso, secondo, si è fermato a soli 5 centesimi da Hamilton, mentre Massa, terzo, a un decimo e mezzo. Il team di Maranello si è presentato a Montreal con novità importanti in tema di scarichi, e sembra che ciò stia pagando anche in termini di velocità pura, aspetto fondamentale sulla pista canadese. Per lo spagnolo anche un brivido, quando è andato a "pizzicare" il "muro dei campioni" nel corso della seconda sessione, fortunatamente senza riportare danni alla sua F2012.

Dietro la coppia del cavallino si è piazzato il campione del mondo Sebastian Vettel, staccato di due decimi dal leader, e seguito per pochi millesimi da Paul di Resta, sulla Force India. Sesto posto per la Sauber di Kamui Kobayashi, che accusa un gap di quattro decimi da Hamilton. Nella top ten anche le due Mercedes, con Schumacher settimo e Rosberg decimo, rispettivamente con quattro e sei decimi di ritardo. Ottavo tempo per l'altra Force India, quella di Nico Hulkenberg, e nono per la seconda McLaren, guidata da Button, entrambi a mezzo secondo dalla miglior prestazione di giornata. Per Jenson un venerdì tormentato da problemi tecnici, che lo hanno costretto a saltare quasi tutta la prima sessione.

Fuori dai primi dieci troviamo un big come Webber, dodicesimo con un distacco di sei decimi da Hamilton, ed entrambe le Lotus, lontane oltre un secondo dalla vetta, con Grosjean che precede Raikkonen di due decimi. Undicesimo Sergio Perez.

Le prove sono state interrotte per due volte dall'esposizione della bandiera rossa, a causa degli incidenti di Kovalainen e Senna, con quest'ultimo che ha lasciato l'impronta della sua Williams sul celeberrimo "muro dei campioni".

Oggi, alle 16, andranno in scena le terze prove libere, seguite, alle 19 dalle qualifiche che determineranno la griglia di partenza del GP.

Federico Fadda

domenica 27 maggio 2012

Webber fa il bis a Montecarlo! Rosberg 2°, Alonso si prende podio e vetta del mondiale

Mark Webber si è aggiudicato il GP di Monaco, sul circuito cittadino di Montecarlo. Il pilota australiano della Red Bull ha preceduto sul podio la Mercedes di Nico Rosberg, e la Ferrari di Fernando Alonso, che si è messo alle spalle Vettel e Hamilton, conquistando così anche la vetta solitaria della classifica. 6° posto per Felipe Massa, che precede le Force India di Di Resta e Hulkenberg, mentre Raikkonen delude e chiude 9°, davanti alla Williams di Bruno Senna. Domenica da dimenticare per Schumacher: colpito da Grosjean alla partenza, con il francese della Lotus che ha aperto e chiuso così la sua gara, il Kaiser si è infine ritirato per problemi alla pressione della benzina. Giornata no anche per Button, finito out a pochi giri dalla fine, dopo una foratura causata da un contatto con Kovalainen.

Una gara che non ha offerto in realtà un grande spettacolo, e che è vissuta praticamente per tutta la sua durata sul duello, esente da sorpassi, fra i primi sei, quasi sempre racchiusi in un intervallo di 5-6 secondi. Rispetto alla partenza hanno guadagnato posizioni Alonso, che ha sopravanzato Hamilton nella fase dei pit-stop, con l'inglese che ha dovuto lasciare strada, sempre per via del valzer dei cambi gomme, anche a Vettel, 9° sulla griglia e 4° all'arrivo. Posticipando la propria sosta, Seb si è trovato per alcuni giri anche in testa alla corsa, ma quando è toccato a lui fermarsi ha dovuto accodarsi alle spalle di Alonso, e la sua speranza di vedere gli altri effettuare un secondo cambio gomme è stata vana, dato che tutti sono poi riusciti ad arrivare in fondo alla gara.

Webber ha di fatto controllato senza grossi affanni Nico Rosberg, così come Alonso ha tenuto a bada Vettel, mentre Massa non è mai riuscito a impensierire seriamente Hamilton. Dietro di loro, Schumacher stava riuscendo a portare a casa un insperato, visto quanto accaduto alla partenza, 7° posto, quando la sua Mercedes ha accusato problemi alla pressione della benzina, decretando il ritiro del tedesco. Peggio ha fatto Button, rimasto a lungo dietro alla Caterham di Kovalainen, finendo poi al contatto con il finlandese a pochi giri dalla bandiera a scacchi; un incidente nel quale ha riportato la foratura di un pneumatico, decidendo così di tornare ai box e chiudere la sua brutta domenica.

Da segnalare un drive-through nei confronti di Sergio Perez, autore di una manovra pericolosa nei confronti di Raikkonen al rientro in corsia box.

Con questo ordine d'arrivo, Fernando Alonso balza al comando del mondiale con 76 punti, con un vantaggio di 3 sulla coppia Red Bull Vettel-Webber, e rispettivamente 13 e 17 su Hamilton e Rosberg.
Nella classifica costruttori, in testa troviamo la Red Bull con 146, seguita dalla McLaren con 108, e dalla Ferrari con 86.

Prossimo appuntamento con la Formula 1 il 10 giugno, con il GP del Canada sulla pista di Montréal, intitolata a Gilles Villeneuve.

Federico Fadda

Ordine d'arrivo
Classifica Piloti
Classifica Costruttori

sabato 26 maggio 2012

GP Monaco, qualifiche: il ritorno del re! Schumacher in pole, ma sarà retrocesso. Prima fila Webber-Rosberg, poi Hamilton-Grosjean. Alonso 5°, Button fuori in Q2

Alla fine ne esce beffato, ma sicuramente ha assaporato per bene tutta l'essenza del momento. A distanza di sei anni dall'ultima volta, risalente al GP di Francia 2006, Michael Schumacher conquista di nuovo la pole, ottenendo, sul circuito di Montecarlo, il miglior tempo in 1'14"301. Il Kaiser però non potrà godersi questo gran risultato, in quanto la penalità rimediata nel Gp di Spagna, a causa del tamponamento a Bruno Senna, gli costa una retrocessione di 5 posti sulla griglia, che lo costringerà a partire dalla 6a posizione.

Il suo posto in testa alla classifica verrà così preso da Mark Webber, che con la sua Red Bull si è piazzato comunque vicinissimo a Schumacher, staccato di 8 centesimi. Completa la prima fila Nico Rosberg, a testimonianza del fatto che la Mercedes si trova a suo agio nel Principato.
Alle spalle dei primi due troviamo la McLaren di Lewis Hamilton, con un ritardo di due decimi dalla vetta, e la Lotus di Romain Grosjean, che non ha mantenuto le premesse delle libere, quando la E20 era sembrata decisamente la vettura più performante. Sia Hamilton che Grosjean hanno fatto meglio dei rispettivi compagni di squadra: Jenson Button si è fatto eliminare in Q2, e scatterà dalla 13esima piazza, mentre Kimi Raikkonen ha deluso, e partirà solo 8°.

Un pò di amaro in bocca anche per la Ferrari, che dopo essere stata velocissima nelle libere si deve accontentare del 5° posto di Alonso e del 7° di Massa. Completano la top ten il vincitore di Barcellona, Pastor Maldonado, che dovrà però retrocedere di 10 posizioni sulla griglia, e il campione del mondo Sebastian Vettel, che nella Q3 non ha addirittura nemmeno girato, e nel complesso non sembra trovarsi molto a suo agio.

Indietro le Sauber, con Kobayashi 12esimo e Perez ultimo, a causa di un contatto troppo ravvicinato con le barriere alle Piscine, che lo ha messo fuori gioco. In fondo al gruppo le solite note Caterham, Marussia e HRT.

Il via del Gran Premio domani è alle 14.

Federico Fadda

Griglia di partenza

sabato 21 aprile 2012

GP Bahrein: la Red Bull si risveglia e Vettel torna re del sabato! Hamilton 2°, Rosberg 5°. Ferrari e Schumi flop

Solo una settimana fa sembravano non sapere dove mettere le mani, per riuscire a tornare competitivi, invece l'aria calda e il vento del Bahrein spinge la Red Bull in vetta alla classifica. Con il tempo di 1'32"422 Sebastian Vettel conquista la pole sul circuito di Sakhir, precedendo la McLaren di Lewis Hamilton di un decimo.
Alle spalle dei primi due ci sono i rispettivi compagni di squadra, con Webber terzo davanti a Button.

Giornata non felicissima per la Mercedes: Nico Rosberg non ripete la pole ottenuta in Cina, piazzandosi solo al quinto posto, mentre Michael Schumacher incappa in una vera e propria debàcle, finendo eliminato in Q1.
Ma se la Mercedes ha di che dirsi insoddisfatta, la Ferrari sta sicuramente peggio; Fernando Alonso, dopo aver usato tutte le gomme morbide per entrare in Q3, non gira nell'ultima manche e finisce 9°, con la minima consolazione che Massa fa ancora peggio, chiudendo 14esimo.

Completano la top ten il sorprendente Daniel Ricciardo, sesto e in terza fila accanto a Rosberg, davanti a Grosjean e Perez, con Di Resta decimo. Male Raikkonen, 11esimo dopo essere stato eliminato in Q2, molto bene invece Kovalainen, che ha superato la prima manche, concludendo poi le qualifiche al 16esimo posto.

Il via alla gara domani sarà alle 14.

Federico Fadda

Griglia di partenza

domenica 15 aprile 2012

GP Cina: il giorno di Rosberg! Rimonta McLaren e Red Bull. Alonso fa il possibile, ma è 9°

SHANGHAI - Nico Rosberg si è aggiudicato il GP della Cina, terza prova stagionale, e ottiene così la sua prima vittoria in Formula 1, risultato giunto dopo ben 111 gare, e che segna anche il ritorno al successo della Mercedes come costruttore, a 56 anni di distanza dall'ultima gioia, targata Fangio.

Il pilota tedesco ha preceduto sul podio le McLaren di Button, che per qualche giro ha anche accarezzato la possibilità di beffare Nico, e Hamilton, che ha avuto la meglio nel finale sulle Red Bull di Webber e Vettel, apparse decisamente migliori in gara dopo le disastrose qualifiche. Per il campione del mondo, in particolare, una prestazione che restituisce un pò di fiducia, anche se resta il rammarico per aver dovuto cedere il podio negli ultimi chilometri, causa gomme ormai alla frutta.

Sesto posto per la Lotus di Grosjean, che è riuscito finalmente a disputare una gara intera, peraltro di ottimo livello, precedendo le sorprendenti Williams di Senna e Maldonado, alle spalle delle quali si è piazzata la Ferrari di Fernando Alonso. Lo spagnolo ha fatto quel che ha potuto, con una F2012 per niente a suo agio sul tracciato cinese, anche se Nando ha veleggiato a lungo intorno alla sesta posizione, prima di perdere terreno a causa di un'uscita sullo sporco, durante una fase di duello con Maldonado.

Chiude la top ten la Sauber di Kobayashi, dal quale forse ci si aspettava qualcosina in più, dopo la brillante seconda fila ottenuta sabato; giornata opaca per Sergio Perez, 11esimo, ma anche per Felipe Massa, 13esimo, ma soprattutto Kimi Raikkonen, che è letteralmente crollato nel finale a causa del degrado delle gomme, dopo essersi trovato addirittura secondo. Peggio che a tutti, comunque, è andata a Michael Schumacher, che si è dovuto ritirare dopo appena 12 giri, a causa di un errore nel fissaggio di una gomma in occasione del primo pit-stop.

Al comando della classifica piloti balza Lewis Hamilton, con 45 punti, in vantaggio di 2 su Button e di 8 su Alonso, seguito da Webber e Vettel. Ancora zero punti per Massa. Nel mondiale costruttori è in testa la McLaren, davanti a Red Bull e Ferrari.

Prossimo appuntamento con la Formula 1 tra una settimana, in Bahrein, dove il circus ha deciso comunque di approdare, nonostante la difficile situazione politica del paese orientale.

Federico Fadda

sabato 14 aprile 2012

GP Cina, qualifiche: La prima volta di Rosberg! Hamilton 2°, Vettel fuori in Q2, Alonso 9°

Ha dovuto attendere un'eternità, ma alla fine Nico Rosberg ha ottenuto nelle qualifiche del GP della Cina la prima pole position della sua carriera. Sul circuito di Shanghai, il tedesco della Mercedes ha fatto segnare il miglior tempo in 1'35"121, ben mezzo secondo più veloce di Hamilton, che si è piazzato alle sue spalle.
Lewis però verrà retrocesso di 5 posizioni, a causa della sostituzione del cambio, e quindi a fianco di Rosberg sale il compagno di squadra Michael Schumacher, per una prima fila tutta Mercedes.

Alle spalle dei primi due, terzo è l'ottimo Kobayashi, con la ormai non più sorprendente Sauber, che precede la Lotus di Kimi Raikkonen. Dopo aver centrato la prima fila nelle due gare precedenti, Jenson Button è parso un pò più in difficolta su questa pista, come testimoniato dal 5° tempo realizzato oggi, che lo mette comunque davanti a Webber per circa un decimo. Se la McLaren non è andata benissimo, la Red Bull ha fatto molto peggio, dovendo subire l'eliminazione di Vettel, ancora piuttosto sottotono, nella seconda manche; per il campione del mondo solo l'11esima posizione.

A fianco ad Hamilton, in quarta fila, il messicano della Sauber, Sergio Perez, mentre la quinta fila è di Alonso, che ha fatto il massimo con la sua Ferrari, finendo però 9° a un secondo e mezzo dalla pole, e Grosjean con la seconda Lotus. Felipe Massa ha condiviso la sorte di Vettel, eliminato in Q2, e prenderà il via dalla 12esima piazza.

Nessuna sorpresa nelle posizioni di medio-bassa classifica, dove trovano posto i soliti noti, con le Williams che precedono le Force India, e la Toro Rosso in difficoltà. Fanalini di coda le HRT.

Il GP prenderà il via, domani, alle 8 italiane.

Federico Fadda

lunedì 26 marzo 2012

Alonso, vittoria inattesa ma voluta. Perez, gioventù e talento. Hamilton ok, Vettel no. Mercedes, la qualifica non basta. Le pagelle del GP di Malesia

Alonso 10 - Difficile che vi siano dubbi sul voto da dare a Fernando. Non per la vittoria in sè, perchè da uno come lui non ci si aspetta altro, ma per come sta dimostrando di non volersi arrendere a una vettura non competitiva. Fa tutto bene: la qualifica, per quello che può; la partenza, a razzo come sempre; infine, l'intera condotta di una gara portata avanti sempre col piglio di chi sapeva di non poter, e non voler, mancare l'occasione. Nel finale Perez gli sarà pure arrivato negli scarichi, ma per superarlo avrebbe dovuto sudare ben più di sette camicie.

Perez 9,5 - Lo meriterebbe tutto il voto pieno, ma in fondo ad un week end superbo, dopo essersi qualificato come unico dei non top team in Q3, la sbavatura che ci si poteva aspettare da uno fresco di Formula 1 come lui, alla fine è arrivata. Ciò non toglie però niente al valore della prova di Sergio, per la quale quella di ieri non rimarrà, probabilmente, l'unica possibilità di vittoria di una carriera dalle premesse luminose. Non si butti via.

Hamilton 8 - Le prime parole a fine gara sono state di congratulazioni per quei due diavoli lì davanti, a suo dire imprendibili per la McLaren di ieri. E allora complimenti anche a Lewis, che in una domenica in cui molti big hanno perso la bussola non si è mai scomposto, nemmeno per quel paio di problemi in fase di pit-stop, che gli hanno complicato la vita. Ma se ha detto che Alonso e Perez erano troppo veloci, è perchè davvero ha tirato fuori il massimo.

Webber 7 - Parte quarto, e quarto arriva. Alla fine Mark ha tirato giù una gara diligente, con una buona partenza, finalmente, ma una condotta di gara rovinata dalle gomme intermedie, che la Red Bull ha mal digerito. Sull'asciutto il ritmo migliora, ma la RB8 sembra avere davvero troppe cose da mettere a posto, per permettere ai suoi piloti di prendere il volo.

Raikkonen 7 - Buona prova anche da parte di Kimi, sebbene, date condizioni meteo in cui lui in passato non si è trovato per niente a disagio, forse ci si poteva aspettare qualcosina di più. Magari non il podio, ma rendere un pò più difficile la vita a Hamilton e Webber si. Può comunque sorridere il finlandese, rimasto sempre fuori dai guai, al contrario dello svagato compagno di box.

Senna, Di Resta, Vergne, Hulkenberg 8 - Giudizio collettivo giustamente alto per questi quattro outsiders, capaci di cavarsela più che egregiamente contro il meteo dispettoso, non creandosi problemi, e portando a casa punti preziosissimi per se stessi e per i propri team, anche se, di fronte alla prestazione della Sauber, le loro scuderie hanno diversa strada da fare.

Vettel 6 - Sufficienza sì, ma a nostro giudizio striminzita. Il contatto con Karthikeyan, nel quale pregiudica una gara comunque per niente esaltante, non ci trova totalmente d'accordo con lui, nell'attribuzione completa di colpe al povero pilota indiano. Inoltre, il nervosismo del post-gara non trova alcuna giustificazione; fino a pochi mesi rideva solo lui, e gli altri masticavano amaro. Bene, ora che sa cosa significa, si metta la fascia da guerra in testa, e aiuti la Red Bull a risalire.

Button 5 - La classica giornata-no che capita almeno una volta durante la stagione. Alla fine Jenson, che sa anche di averci messo parecchio del suo, soprattutto nel tamponamento a Karthikeyan (sì, ancora lui!), preferisce farci su una bella risata, e lasciarsi Sepang alle spalle. Se lo può permettere, nella prossima gara tornerà sicuramente ai vertici.

Massa 4 - E sono due, per Felipe. Niente di personale, si sappia, ma il brasiliano continua a non fare nulla per cambiare l'andamento della situazione. Migliora in qualifica, facendosi eliminare comunque in Q2, mentre in gara sparisce nel diluvio, vanificando una partenza che lo porta, al momento dell'interruzione, all'8° posto. Finisce primo dei non doppiati, e dice di non essere toccato dal 2° posto di Perez. Noi non gli crediamo molto, ma lo incitiamo ancora: forza, Felipe.

Federico Fadda


domenica 25 marzo 2012

Alonso: “Vittoria fantastica, ma dobbiamo lavorare”

SEPANG – Nemmeno il più incallito tifoso della Ferrari se lo sarebbe aspettato, e probabilmente neanche lui stesso, pur essendo un inguaribile ottimista, avrebbe puntato un soldo sulla vittoria in Malesia. Fernando Alonso sa di aver centrato un risultato straordinario e inatteso: “Questa vittoria è una grande sorpresa, perché non eravamo abbastanza competitivi nemmeno qui, e l’obiettivo era di fare più punti possibili: abbiamo fatto una buona qualifica e oggi sono rimasto calmo in condizioni estreme. È una giornata che non dimenticheremo facilmente”.

La F2012 è apparsa in gran forma con pista parecchio bagnata, ma ha sofferto il ritorno della Sauber di Perez, man mano che l’asfalto diventava più asciutto; proprio alla luce di queste considerazioni, Fernando invita tutti a non montarsi la testa: “Non cambierà nulla, restiamo comunque in una posizione in cui non dovremmo essere; non possiamo limitarci a lottare per entrare in Q3, dobbiamo essere in grado di competere sempre per la vittoria. Oggi però possiamo vedere diversi aspetti positivi: siamo riusciti a non perdere punti nei confronti dei migliori, e i nostri pit-stop ormai sono perfetti. Nelle prossime gare avremo dei miglioramenti sulla macchina, il team sta lavorando al massimo, siamo una squadra unita e questa vittoria ci rende felici".

Due pole in altrettante gare non sono bastate a Lewis Hamilton per centrare la vittoria in gara, ma in una domenica come quella di Sepang, il pilota della McLaren accetta di buon grado il terzo posto: “Non posso davvero lamentarmi, la macchina è stata buona per tutto il week end, e alla fine ho concluso ancora sul podio. Certo, mi sarebbe piaciuto finire nella stessa posizione di partenza, ma Fernando e Sergio hanno fatto una corsa fantastica; io h fatto del mio meglio per provare a prenderli, ma con le gomme intermedie eravamo un po’ lenti, e quando abbiamo montato le slick il distacco era ormai difficile da colmare. Inoltre abbiamo avuto qualche difficoltà nei pit-stop, qualcosina l’abbiamo persa anche lì”, ha spiegato Lewis in conferenza stampa.

Giornata invece da cancellare in fretta per Button, quattordicesimo al termina di una gara in cui avrebbe potuto dire la sua, se non fosse incappato in un errore rivelatosi determinante, riguardo al quale Jenson scagiona pienamente Karthikeyan: “La colpa è totalmente mia, lui non c’entra; stavo cercando di mantenere le temperature di gomme e freni, ma ho perso il posteriore in ingresso di curva, finendo per colpire Narain. Nel complesso un pomeriggio difficile, tutto ciò che poteva andare storto, lo è effettivamente andato; mi spiace per il team, ci aspettavamo un risultato migliore, ma dobbiamo tenere la testa alta e guardare avanti, perché gare come questa possono accadere”.

Alla felicità della Ferrari fa da contraltare il difficilissimo momento della Red Bull, appena fuori dal podio con Webber, e undicesima con Vettel, ma comunque mai in grado di dire la sua in ottica vittoria, sul tracciato di Sepang. Per Mark la spiegazione è piuttosto semplice: “Oggi non abbiamo mai avuto il giusto ritmo, forse anche perché il setup scelto non ci dava la giusta fiducia nella vettura, soprattutto a causa del meteo variabile. Mi sono sentito più a mio agio prima della bandiera rossa, mentre alla ripresa le intermedie ci hanno messo troppo tempo a entrare in temperatura, e fare uno stint lungo con esse non è stata la soluzione migliore; quando la pista ha iniziato ad asciugarsi, invece, stavamo andando piuttosto bene. Non è il risultato che speravamo, ma non voglio sentir parlare di crisi”.

Umore decisamente più nero per Sebastian Vettel, che recrimina per una serie di sfortune che lo hanno colpito oggi: “Innanzitutto la mia radio non funzionava, quindi non ero in grado di capire perfettamente l’evolversi della situazione; poi, nel momento in cui avevamo raggiunto il massimo ottenibile oggi, cioè il quarto posto, c’è stato l’incidente con Karthikeyan, che dovrebbe imparare a guardare meglio dove va. Peccato, perché fino a quell’episodio il risultato non era da buttare, mentre dopo il contatto con la HRT la macchina ha accusato dei problemi. È frustrante perdere punti in questo modo”.

Altra domenica da dimenticare per la Mercedes, la quale, come anche in Australia, a delle buone qualifiche non ha fatto seguire una gara all’altezza delle aspettative. Alla fine il bottino è di un solo punto, guadagnato da Michael Schumacher: “Vista la posizione di partenza, è un vero peccato aver finito solo decimo, avrei senz’altro voluto ottenere un risultato migliore. La toccata subita all’inizio, e il conseguente testacoda, hanno condizionato la mia giornata, e dopo la ripresa avevamo un buon ritmo, che però era simile a quello degli altri, quindi non era facile recuperare posizioni. È evidente, comunque, che c’è del lavoro da fare, ma vado via dalla Malesia convinto che nelle prossime gare saremo in grado di lottare per con i più forti”.

Il principale tallone d’Achille della W03, ovvero l’elevata usura dei pneumatici, si è presentato anche in Malesia, pur non essendo presente il caldo dei giorni precedenti. A farne le spese, in particolare, è stato Rosberg: “È stata una giornata sfortunata per me; dopo la ripartenza avevo un buon ritmo, e mi sono trovato quarto, ma da lì in poi il degrado delle gomme è stato elevato, e mi sono dovuto fermare una volta di troppo. Con le slick invece mi sono trovato piuttosto bene, riuscendo a tenere dietro Button. La situazione è che siamo forti in qualifica, ma non ancora abbastanza in gara, e nel tempo che ci separa dal GP della Cina dovremo lavorare su questo”.

Federico Fadda (422race.com)

GP Malesia: Alonso vince una gara pazza! Perez 2° con la Sauber, 3° Hamilton. Out Vettel, male le Mercedes

SEPANG - Fernando Alonso si aggiudica il GP della Malesia, seconda prova del campionato 2012 di Formula 1. Il pilota spagnolo ha tagliato per primo il traguardo dopo una emozionante lotta con la Sauber di Sergio Perez, che senza un errore a pochi giri dal termine, avrebbe probabilmente avuto la meglio sulla Ferrari, regalando al team svizzero il primo storico successo in F1. Sul gradino più basso del podio Lewis Hamilton, mentre la prima Red Bull è quella di Webber, quarto. Ritirato Vettel, in fondo alla classifica Button e Massa.

Gara fortemente condizionata dalle condizioni metereologiche instabili; la pioggia, caduta poco prima del via, costringe i team ad equipaggiare le monoposto con gomme da bagnato. Al via, Hamilton mantiene la prima posizione, davanti a Button, mentre guadagna posizioni Alonso; già dopo quattro curve, il primo episodio rilevante, con Grosjean che tampona Schumacher, facendo finire entrambi in testacoda. Per il francese della Lotus la gara si concluderà un giro più tardi, con un secondo fuoripista, che lo costringe al ritiro. Anche per la Mercedes, comunque, la corsa si fa in salita, e così sarà per tutta la sua durata, trovandosi a dover fare fronte, nuovamente, a problemi di usura rapida dei pneumatici.

Al nono giro, a causa della pioggia sempre più battente, e dell'enorme quantità d'acqua sul tracciato, la direzione di gara decreta prima l'intervento della Saferty Car, poi la bandiera rossa, che sospende la gara. Le vetture restano ferme per circa un'ora, prima di riprendere il via, dietro la vettura di sicurezza; al comando, dopo il primo giro di soste per passare alle gomme intermedie, va Alonso, seguito da Perez e Hamilton, mentre Button, dopo la ripartenza, nel tentativo di sorpassare la HRT di Karthikeyan, ritrovatosi decimo, finisce per tamponarlo, rovinando il muso della sua McLaren, dovendo ricorrere a un pit-stop imprevisto. La Ferrari, in condizioni di pista semi-bagnata, ha un ritmo incredibile, e Fernando costruisce un certo margine su tutti gli altri; ma evidentemente oggi era la giornata della Sauber, perchè Perez inizia a rimontare sempre più velocemente, anche dopo che il passaggio a gomme da asciutto.

Dietro i primi tre, problemi per Vettel che, mentre si trovava in quinta posizione, si è toccato con Karthikeyan in fase di doppiaggio della HRT, riportando la foratura della posteriore sinistra, con conseguente nuova sosta, scivolando in dodicesima posizione. Peccato per la Red Bull, che in condizioni d'asciutto, anche con Mark Webber quarto, stava tenendo un ritmo secondo solo a quello dello scatenato Perez.

Gli ultimi giri sono stati da cuore in gola, per i tifosi di Ferrari e Sauber; a sei tornate dalla fine, dopo essere ormai giunto negli scarichi di Alonso, Perez arriva largo alla terz'ultima curva, perdendo secondi che si riveleranno decisivi nella lotta per la vittoria, dato che, nonostante una furiosa progressione finale del giovane messicano, Fernando manterrà la testa della corsa fino alla bandiera a scacchi, regalando alla Ferrari un successo strepitoso e inatteso, di sicuro buonissimo per il morale del team di Maranello, chiamato ora a fornire allo spagnolo un mezzo all'altezza del suo talento.
I veri complimenti di giornata, comunque li merita Sergio Perez, che con una Sauber buonissima, ma non certo annoverabile fra i team top, si porta a casa il primo podio della sua giovane carriera, regalandosi, forse, anche maggiori chance di approdare in Ferrari il prossimo anno, al posto di un Felipe Massa che, anche oggi, ha corso una pessima gara, conclusa al 15esimo posto, come primo dei non doppiati.

Ancora amaro in bocca per Hamilton, terzo sul traguardo, che per la seconda volta consecutiva non sfrutta al meglio la pole conquistata in qualifica, anche se peggio di lui ha fatto Button, appena quattordicesimo; la Red Bull non fa meglio del quarto posto di Webber, mentre Vettel si ritira a un giro dalla fine. Raikkonen, con la Lotus finisce quinto, e a completare la top ten ci sono diversi outsider: Senna è sesto con la Williams, Di Resta e Hulkenberg sono settimo e nono con la Force India, Vergne ottavo con la Toro Rosso; Michael Schumacher, decimo, porta a casa l'unico punto nella deludente domenica della Mercedes, tredicesima con l'altro pilota, Rosberg.

Con questo successo, Alonso è balzato al comando della classifica piloti con 35 punti, davanti a Hamilton, che ne ha 30. Nel campionato costruttori, al comando c'è la McLaren, davanti alla Red Bull.

Prossimo appuntamento con la Formula 1 il prossimo 15 aprile, con il Gran Premio della Cina.

Federico Fadda

sabato 24 marzo 2012

Lewis: “Domani sarà fondamentale gestire le gomme”

SEPANG - È la sua prima pole in Malesia, ma già la seconda stagionale, su altrettante gare finora. Lewis Hamilton si conferma, almeno in questo inizio di stagione, signore del sabato, ma stavolta, dopo la beffa subìta da Button in Australia, l’obiettivo è il bersaglio grosso, quello in palio domenica, sebbene il pilota della McLaren non si illuda: “Questa è una pista molto difficile, per temperature e grado di umidità; domani sarà durissima, dovremo fare in modo di metterci nelle migliori condizioni possibili. Sarà fondamentale gestire l’usura dei pneumatici, soprattutto perché qui non si sa mai cosa può succedere da un momento all’altro. Sarà una gara senza dubbio interessante”.

Come a Melbourne, Hamilton ha dato l’impressione di essere riuscito ad ottenere facilmente la pole, centrando subito un giro perfetto. In realtà, Lewis ha trovato un paio di sbavature nella sua migliore performance: “È stato abbastanza buono, anche se nella prima curva ho avuto un po’ di sovrasterzo, e nell’ultima ho perso un po’ di tempo. Il resto del giro, però, è andato piuttosto bene, riducendo così al minimo il peso degli errori commessi”.

In prima fila, a riprova del fatto che la MP4-27 è, in questa fase iniziale, la vettura da battere, ancora Button; sempre più vicino a Hamilton sul giro secco, Jenson ha però mancato di nuovo, la pole, per un digiuno che dura ormai da ben 51 GP. Il pilota di Frome si gode però l’ottima forma sua e del team: “Credo che avrei potuto fare qualcosina in più, ma le qualifiche sono state molto buone per me, in queste prime due gare, quindi non posso lamentarmi più di tanto. È positivo il fatto di aver centrato un’altra prima fila completa, anche se avrei preferito essere io davanti a tutti; Lewis, però, ha fatto un gran giro, e io sono riuscito solo ad avvicinarmi. La partenza sarà entusiasmante, con il lungo rettilineo e la prima curva in discesa; credo che dovremo fare attenzione a Schumacher”.

Proprio dal Kaiser arrivano le notizie migliori di giornata per la Mercedes, molto veloce anche a Sepang, e nuovamente in seconda fila con Michael. Il sette volte campione del mondo guarda con fiducia alla gara: “È un bel risultato, soprattutto se guardiamo chi c’è dietro di noi, anche se dobbiamo recuperare ancora un po’ nei confronti della McLaren. Tuttavia, adesso siamo davvero vicini, dobbiamo rimanere concentrati e proseguire su questa strada”.

Per la W03 l’incognita resta, comunque, quella relativa al consumo delle gomme, pesante tallone d’Achille, già evidenziato in Australia: “Credo che le temperature che ci sono qui preoccupino un po’ tutti; noi dopo Melbourne abbiamo reagito, e i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro in fabbrica, quindi non vedo l’ora che arrivi la gara. Mi sento bene, e credo che abbiamo scelto le soluzioni migliori per andare bene anche domani”.

Un sabato dall’amaro in bocca, invece, per Rosberg; il tedesco, settimo in griglia domani, ha avuto ancora difficoltà a mettere insieme un giro perfetto: “Ovviamente mi sarebbe piaciuto essere un po’ più avanti, ma ho commesso un errore alla prima curva, che mi ha fatto perdere qualche decimo, e mi ha lasciato delle vibrazioni sui pneumatici. Però sono molto fiducioso per domani, spero di guadagnare posizioni e raccogliere punti importanti”.

Non è un grande momento, invece per la Red Bull; i campioni del mondo, che speravano di riuscire a tornare davanti su una pista vera come quella di Sepang, hanno sostanzialmente replicato la qualifica di Melbourne, piazzando una macchina in seconda fila e l’altra in terza. Mark Webber, però, non la vede così nera: “Non è andata così male, abbiamo avuto un passo accettabile. A Melbourne siamo stati più forti in gara che in qualifica, e il distacco dalla pole qui sembra essere sui due-tre decimi, quindi c’è stato del miglioramento. Vedremo come andrà domani, in una gara in cui ci saranno diversi team molto vicini come prestazioni. I tifosi si divertiranno”.

Non sembra avere la stessa fiducia Sebastian Vettel, che ha lamentato ancora difficoltà nella ricerca della messa a punto ottimale per la RB8: “Non sentivo il giusto feeling con la macchina, quindi non sono riuscito a tirare fuori il meglio nel giro veloce. La decisione di usare la gomma dura alla fine è stata una necessità, dato che non mi stavo trovando bene con le medie, e la scelta ha pagato. Penso che in gara andremo meglio, ma, come a Melbourne, la macchina da battere sarà la McLaren; siamo consapevoli che la nostra monoposto, al momento, non è la più semplice da guidare, e su questo dobbiamo lavorare ancora molto”.

La Red Bull può comunque consolarsi col fatto che in ogni situazione c’è sempre qualcuno che sta peggio; purtroppo per i colori italiani, ancora una volta a rispondere a questo identikit è la Ferrari, apparsa sempre piuttosto indietro rispetto ai primi, e in grado di lottare con il solo Alonso. Lo spagnolo, come al solito, cerca sempre di trovare il lato positivo: “È stata ancora una qualifica in salita, dove non siamo stati in grado di dare battaglia ai primi, e con problemi anche nelle prime due manche. Abbiamo fatto un piccolo passo avanti, ma manca ancora tanto; più che la posizione, conta il distacco dai primi. In Australia prendevamo un secondo, qui siamo scesi intorno a sei-sette decimi”.

Ad ogni modo, per la Ferrari la gara si presenta tutta in salita: “Credo che sarà difficile vedere i distacchi o il dominio dell'anno scorso, mi aspetto una corsa complessa dal punto di vista tattico. A parte la McLaren, c'è la Mercedes che è velocissima in qualifica, ma un po' meno in gara; noi potremo avere delle possibilità se faremo un lavoro perfetto, tenendo conto anche del possibile fattore pioggia”.

Dall’altra parte del box del Cavallino, umore sempre più ai minimi storici per Felipe Massa; il brasiliano, dopo il disastro di Melbourne, prosegue nel suo periodo difficile mancando la Q3 anche a Sepang: “Non è un gran risultato, ma la macchina non è molto competitiva; ho lottato, andando vicino a qualificarmi per la Q3, ma non ce l’ho fatta. C’è ancora da migliorare, spero di avere un passo in grado di farmi arrivare in zona punti”.

Federico Fadda (422race.com)