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lunedì 30 maggio 2011

Vettel, la fortuna aiuta i campioni. Alonso, che grinta; Hamilton Calimero. Le pagelle del GP di Monaco

Vettel 10 - Stavolta la fortuna gli ha dato una mano, è vero; ma è in testa dall'inizio del campionato, e qualcosa vorrà pur dire. Come al solito l'unica Red Bull che va bene è la sua, ma stavolta Button stava per fregarlo; poi, la prima Safety Car gli restituisce la testa della corsa, e la seconda gliela fa portare a casa, strozzando l'assalto di Alonso, che probabilmente avrebbe avuto la meglio. Il mondiale è suo, deve solo andare a prenderlo.

Alonso 9 - Meriterebbe anche lui il massimo, ma a vincere è solo uno, e ancora la Ferrari non gli consente di essere lui a primeggiare. Come a Barcellona, tira fuori dal cilindro un'altra partenza super e incanala la corsa su un buon binario. Peccato, però, che mentre sia lì lì per addentare i polpacci di Vettel, ci si mette la bandiera rossa, che sicuramente avrà avuto su di lui lo stesso effetto che ha su un toro. Se la Ferrari era lì a giocarsela, comunque, al 99% era per merito suo.

Button 9 - Stavolta la fortuna gli volta le spalle, a differenza di altre occasioni in cui era stata fondamentale per le sue vittorie. A Montecarlo, Jenson se la stava giocando bene, con un ritmo velocissimo, e una strategia che l'avrebbe portato al successo. Se solo il suo compagno di box non avesse deciso di iniziare l'autoscontro. A quel punto al muretto perdono tutto: bussola e gara. Evidentemente non meritavano quanto il loro pilota.

Webber 6 - Sufficienza solo per non aver commesso errori e per lo spunto su Kobayashi che gli è valso il 4° posto, ma ancora una volta una pena. Forse la sua macchina non va come quella di Vettel, o più probabilmente è lui a non aver voglia di farla andare. Non se la prenda, ma il ruolo di secondo così se lo autoappiccica addosso.

Kobayashi 9 - Ancora una volta ci si deve inchinare di fronte al piccolo samurai della Sauber. 5° al traguardo di Monaco con un solo pit-stop, e mentre molti altri andavano a scambiarsi effusioni con barriere e muretti, lui zitto zitto saliva fino ai piedi del podio. Webber lo beffa alla fine, ma, comunque, che bravo Kamui!

Massa 6,5 - Per una volta che stava tirando fuori una gara davvero buona, considerate le difficoltà di sorpasso a Montecarlo, a rovinare tutto ci si mette Hamilton, che prima gli si infila in macchina, manco si trattasse di una biposto. E infine lo manda a spalmarsi sul guard-rail del tunnel. Se se lo fosse trovato fra le mani dopo il ritiro...

Hamilton 4 - Certo, di emozioni ne regala più di tutti, è innegabile. Il sorpasso a Schumi è stato un pezzo di bravura da manuale, ma dopo è un disastro. Prima fa fuori Massa, e secondo lui la colpa è di Felipe. Poi "termina" anche Maldonado, e pure in questo caso il somaro è l'altro. Non contento, condisce il tutto con dichiarazioni inopportune a fine gara. Si dia una calmata.

Sutil 5 - Il 7° posto è ottimo, ma è lui a dare il via alla carambola in cui a momenti Petrov ci rimette le gambe, e Alguersuari monta in groppa a Hamilton. Con la gomma spappolata dal contatto col guard-rail, doveva fermarsi per evitare incidenti, ma non l'ha fatto.

Maldonado 8 - Vittima incolpevole delle follie di Hamilton, il peruviano stava per portarsi a casa un prestigiosissimo, quanto meritato, 6° posto. Si spera per lui che gli capitino altre occasioni per dimostrare quanto vale.

Federico Fadda

domenica 29 maggio 2011

Vettel sbanca Monaco ed entra nell'Olimpo dei grandi! Alonso gran 2°, Button 3°. Hamilton disastroso

MONTECARLO - Vittoria di testa e sangue freddo per Sebastian Vettel! Il campione in carica trionfa nel GP di Monaco, al termine di un'altalena di emozioni durata oltre 2 ore. A dargli battaglia fino alla fine uno splendido Fernando Alonso, che con la sua Ferrari ha provato fino all'ultimo a battere la Red Bull, così come ha fatto Jenson Button con la McLaren, 3° sul traguardo. Gara da dimenticare per Lewis Hamilton: l'inglese, 6° al traguardo, è stato autore di diverse manovre discutibili, che gli sono valse una penalità in gara, e un'aggiunta di 20 secondi sul tempo finale, a causa del contatto con Maldonado. Penalità che comunque non gli fa perdere posizioni nell'ordine d'arrivo.

LA PARTENZA – Allo spegnimento dei semafori Vettel mantiene il sangue freddo e resiste all’assalto di Jenson Button, il quale a sua volta riesce a tenere a bada Fernando Alonso, che con un ottimo scatto ha sopravanzato Mark Webber. Ottimo il via di Rosberg, che sale fino al quinto posto, ovvero quello occupato da Michael Schumacher, che resta quasi fermo e perde tante posizioni. Il tedesco regala però un pezzo d’applausi, infilando Lewis Hamilton poco dopo, al tornantino del Loews.

BATTAGLIE INFUOCATE - I primi 3, cioè Vettel, Button e Alonso, impongono ben presto il loro ritmo, con Webber che sembra non reggere la loro andatura. Dietro di loro, due duelli infiammano il pubblico: quello fra Rosberg e Massa, e quello fra Schumacher e Hamilton.
Al 10° giro, dopo averci provato più volte, il pilota della McLaren infila alla Sainte Devòte uno Schumi ormai con le gomme posteriori alla frutta.
4 giri dopo è Felipe a provare, nello stesso punto, il sorpasso su Nico, anche lui in difficoltà con i pneumatici; sulla salita successiva, però, nel tentativo di uscire dalla scia, il brasiliano pizzica la posteriore destra di Rosberg, senza riportare grossi danni. Massa completerà poi alle Piscine il sorpasso ai danni del tedesco, infilato anche da Maldonado.

PIT-STOP E SCINTILLE – Le soste cambiano lo scenario al comando: Button ha un cambio gomme perfetto, mentre alla Red Bull cincischiano e fanno perdere la testa della corsa a Vettel, e tanti secondi anche a Webber. Tutto bene anche al box Ferrari, con Alonso sempre terzo.
Nel momento in cui Button sembra avere in pugno la gara, al 33° giro arriva il colpo di scena che mette in discussione tutto. Protagonisti Massa e Hamilton: l’inglese tenta il sorpasso sul brasiliano alla Loews, ma di spazio non ce n’è, così gli finisce addosso, mandandolo a urtare Webber, danneggiando il muso. Subito dopo, Lewis attacca di nuovo Felipe nel tunnel, che mettendo le ruote sullo sporco perde il controllo della macchina, finendo contro le barriere; i commissari giudicano il comportamento di Hamilton scorretto, e gli infliggono un drive-through. Contemporaneamente, anche Schumacher è costretto al ritiro per un guasto alla sua Mercedes.

SAFETY CAR – In pista entra la vettura di sicurezza, e mentre Alonso si precipita a cambiare le gomme, sia Vettel che Button, che le aveva sostituite poco prima, restano fuori. L’inglese le cambia poco dopo, per montare obbligatoriamente le dure: al comando è quindi tornato Vettel, davanti ad Alonso, poi Jenson. A quel punto il tedesco ha la gara in mano: se le gomme reggono, vince; se si ferma, perde ben 2 posizioni.
In pochi giri Button recupera e arriva sulla coppia di testa: il trio sembra avviato a concludere la gara in quest’ordine, ma al 70° giro riecco la Safety Car. Sutil pizzica le barriere all’uscita dalle Piscine, rovinando la ruota posteriore destra, e altre vetture si scontrano nel tentativo di evitare la Force India; fra queste, Alguersuari tampona Hamilton, ma peggio va a Petrov, che finisce a muro e si fa male, abbandonando il circuito in ambulanza. In tutto ciò il trio di testa, che sopraggiungeva e si apprestava a doppiare questi piloti, passa incredibilmente indenne.
Ma viene esposta la bandiera rossa.

GRAN FINALE? - La gara riprende dopo una ventina di minuti, con i piloti che partono dietro la Safety Car per compiere i restanti 5 giri, e con Hamilton che causa il secondo incidente della sua pessima giornata, andando a speronare la Williams di Maldonado alla Sainte Devòte: il venezuelano va a sbattere e termina così la sua splendida gara mentre era 6°.
In testa non cambia nulla: Vettel resiste e tiene a bada Alonso fino alla bandiera a scacchi, mentre Button si deve accontentare del gradino più basso del podio. Webber chiude 4°, superando sul finale uno stupendo Kamui Kobayashi, che precede Hamilton, 6° alla fine nonostante la penalità inflittagli dai commissari al termine della gara.
Chiudono la top ten, dal 7° al 10° posto, Sutil, Heidfeld, Barrichello, che porta i primi punti stagionali alla Williams, e Buemi con la Toro Rosso.

Prossimo appuntamento in Canada, a Montrèal, il 12 giugno.

Federico Fadda

sabato 28 maggio 2011

Monaco, Hamilton penalizzato: partirà 9°

Importante cambiamento nella griglia di partenza del GP di Monaco, in programma domani. La direzione di gara ha infatti inflitto una penalità a Lewis Hamilton.
Al pilota della McLaren è stato annullato il tempo fatto registrare nella Q3, che gli era valso comunque solo la 7a posizione, a causa di un taglio effettuato alla curva Sainte Devòte.

In virtù di questa decisione, l'inglese retrocede al 10° posto sullo schieramento, ma partirà 9°, per via dell'incidente occorso a Sergio Perez. Non è ancora sicuro se il messicano della Sauber sarà in grado di correre la gara, ma se lo farà prenderà il via dalla 10a piazza.

Federico Fadda

Montecarlo: la pole è ancora di Vettel. Perez, che spavento!


MONACO - Davanti a tutti, per la quinta volta in stagione: Sebastian Vettel centra la ventesima pole in carriera, girando in 1'13"556 e domani partirà davanti a tutti nel Gp di Montecarlo. Accanto a lui, in prima fila, ci sarà la McLaren di Jenson Button, che ha preceduto l'altra Red Bull di Mark Webber e la Ferrari di Fernando Alonso, staccato di quasi un secondo. Qualifiche segnate dal brutto incidente capitato a Sergio Perez che, a due minuti dalla fine della Q3, perde il controllo della Sauber all'uscita dal tunnel e finisce contro le barriere della successiva chicane, ad alta velocità.

LA PAURA - L'emozione di competere con i top team per la caccia alla pole di Montecarlo è tanta e ha forse giocato un brutto scherzo al debuttante della Sauber Sergio Perez. Il pilota messicano, durante il giro lanciato, allarga troppo la traiettoria appena fuori dal tunnel e innesca il classico effetto pendolo che dapprima lo fa finire contro il guard rail e infine lo spedisce lateralmente contro le barriere della chicane. Il punto è lo stesso contro cui andò a finire Karl Wendlinger, nel '94, in un altro drammatico incidente che ne decretò il coma. Ci vogliono alcuni minuti per estrarre Perez dall'abitacolo. Trasportato subito all'ospedale, è cosciente, ma difficilmente prenderà parte alla gara di domani.

HAMILTON IN DIFFICOLTA' - L'incidente di Perez causa la sospensione della Q3 per quasi 40 minuti, quando ormai i giochi per la pole sono fatti. Definite le prime quattro posizioni, nell'unico giro lanciato rimasto a disposizione, a rimanere invischiato in quarta fila è Lewis Hamilton. Il pilota della McLaren, che battaglia con Vettel nelle due precedenti sessioni, non riesce a ottenere un gran tempo e deve accontentarsi della settima posizione, dietro alla Mercedes di Michael Schumacher e alla rossa di Felipe Massa. Chiudono la top ten Nico Rosberg e la Williams di Pastor Maldonado. Male infine le Renault: Vitaly Petrov partirà undicesimo, mentre Nick Heidfeld scatterà dalla sedicesima posizione.

Samuele Sassu

giovedì 26 maggio 2011

Monaco, prove libere 2: Alonso ruggisce, suo il miglior tempo

Si tinge di rosso il venerdì di Montecarlo. Al termine della seconda sessione di prove libere del GP di Monaco, il più veloce è Fernando Alonso, che conferma quanto di buono fatto vedere dalla Ferrari in mattinata, e precede tutti con il crono di 1'15"123. Un buon inizio, dunque, per il Cavallino, con la speranza che la brillantezza non svanisca nel resto del week end.
Alle spalle dello spagnolo, staccato di circa 1 decimo, c'è Lewis Hamilton con la McLaren, la quale dopo essersi fatta vedere poco nella mattinata, dimostra di poter dire anche lei la sua sulle stradine del Principato, alla luce anche del 4° posto di Jenson Button.

Fra le due Frecce d'argento si inserisce Nico Rosberg, che con la sua Mercedes conferma il 3° tempo della mattinata.
La notizia di oggi è il mezzo secondo rifilato da Alonso alla Red Bull di Sebastian Vettel, 5° a fine giornata, seguito da vicino dall'altra Ferrari di Felipe Massa.
Chiudono la top ten, dal 7° al 10° posto, Michael Schumacher, Mark Webber, 8° dopo i problemi al cambio patìti nella prima sessione, la Force India di Adrian Sutil e la Renault di Nick Heidfeld.

Classifica chiusa, purtroppo per i colori italiani, da Vitantonio Liuzzi, che nel pomeriggio non è potuto scendere in pista nemmeno per il giro d'installazione. Poco male, comunque, dato che la HRT sembra ancora più lenta del solito.

Domattina la terza sessione di libere sarà alle 11, mentre le qualifiche prenderanno il via alle 14.


Federico Fadda

Monaco, prove libere 1: Vettel in extremis su Alonso

Si apre senza nessuna novità al comando il giovedì di Montecarlo, sesta tappa del campionato 2011 di Formula 1. Al termine della prima sessione si colloca in vetta Sebastian Vettel, che con il tempo di 1'16"619 strappa sul finale la posizione a Fernando Alonso, staccato di poco più di 1 decimo, con una Ferrari apparsa piuttosto a suo agio sulle stradine del Principato.

Il buono stato di forma della rossa è confermato dal 4° tempo di Felipe Massa, seppure con un ritardo di 7 decimi; Mercedes in terza posizione con Nico Rosberg, mentre Michael Schumacher ha regalato il momento più emozionante della giornata, andando a sbattere alla Sainte Devòte. Il tedesco ha poi concluso le prime libere al 10° posto. Problemi anche per l'altra Red Bull, quella di Webber, che non ha potuto girare a causa di problemi al cambio.

Le McLaren, che hanno dato l'impressione di nascondersi un pò, occupano la terza fila virtuale, con Hamilton 5°, seguito da Button. Le restanti posizioni della top ten sono occupate, dalla 7a alla 9a, dalla Williams di Maldonado, dalla Force India di Sutil e dalla Renault di Petrov.
In coda le solite HRT, il cui distacco dalle Virgin è aumentato rispetto alle ultime gare.

Seconda sessione di prove libere alle 14.


Federico Fadda

lunedì 23 maggio 2011

Vettel, niente di nuovo; Hamilton mastino, Alonso vale più della Ferrari. Le pagelle del GP di Spagna

Vettel 9 - Manca il 10 perchè la pole stavolta non è affar suo. Inoltre, a differenza delle vittorie precedenti, non ammazza la gara dopo 15 giri, perchè quell'Hamilton lì lo fa penare assai, fino alla fine. Non una critica, per carità, perchè a Seb bisogna riconoscere che di Red Bull che va alla grande ce n'è una sola, la sua. Ora, Montecarlo: l'occasione per entrare nell'Olimpo dei grandissimi.

Hamilton 9 - Se imparasse a strapazzare meno le gomme, sarebbe perfetto, e forse vincerebbe qualche gara in più. Invece Lewis non molla un centimetro d'asfalto, è sempre il più aggressivo nella guida, e appena vede blu davanti a sè, il toro diventa lui. Peccato che a Barcellona di pertugi non ce ne siano, ma è comunque l'unico che può costringere Vettel a tenere il volante con tutte e 2 le mani, anzichè col gomito fuori.

Alonso 9 - Già sabato aveva fatto spellare le mani per i tanti applausi dovuti al giro strepitoso in qualifica. La partenza di ieri è stato un pezzo di bravura da manuale, a dimostrazione che lui il suo ce lo sta mettendo, e forse è qualcun altro che dovrebbe lavorare di più e meglio. Tiene dietro Red Bull e McLaren finchè può, poi la macchina, non lui, getta la spugna. A livello tecnico, merita più di quello che attualmente Maranello gli mette fra le mani.

Webber 5,5 - Con la pole di sabato aveva illuso, in primis se stesso, di poter finalmente tenere testa a quel ragazzino terribile con cui divide il box. Invece Mark si addormenta con lo spegnimento dei semafori, e da lì non si ripiglia più, battuto anche da entrambe le McLaren. Monaco arriva come immediata occasione di riscatto: l'anno scorso lì ha dominato, ma anche a Barcellona era accaduto lo stesso. E ieri non è esattamente arrivato il bis.

Button 7 - A prima vista potrebbe meritare di più, ma il colpo di genio strategico con cui agguanta il podio è semplicemente stato un azzardo del suo muretto, escogitato per rimediare ad uno scatto da bradipo alla partenza. Normale, quindi, che nel finale, con gomme in condizioni migliori, riesca a sverniciare Webber e Alonso. Ancora una volta, però, Hamilton fa vedere di chi è l'argento più brillante.

Massa 4 - Inutile ripetere sempre le stesse cose ogni domenica. L'anno scorso a non andare bene erano le gomme, che invece quest'inverno gli avevano fatto proclamare di esserci anche lui per il mondiale. La Ferrari è quello che è, d'accordo, ma vada a rivedersi la gara di Alonso; magari non diventerà altrettanto veloce, ma forse potrebbe iniziare a pensare che qualcosa manca anche da parte sua.

Schumacher 7 - Si potrebbe dire finalmente! Il suo vero obiettivo è il compagno di squadra Rosberg (voto 5,5), che scavalca al via con uno scatto ottimo, per poi tenerlo dietro fino alla fine. Di sicuro preferirebbe lottare con i primi, ma con questa Mercedes non può permettersi molto altro che cercare di vincere il duello in famiglia. Se lo faccia bastare.

Kobayashi 7,5 - In pratica ha replicato la gara di Istanbul. Lì partiva ultimo per problemi in qualifica, ieri invece si è ritrovato sul fondo a causa di una foratura al primo giro. Da lì Kamui ha abbassato la testa e ha iniziato la rimonta, che lo ha portato di nuovo in zona punti. Costante, così come la Sauber (voto 8), che fa conquistare i primi punti iridati anche a un bravo Perez (voto 6,5)

Petrov 5 - Parte sesto e arriva undicesimo. Come se non bastasse, le prende anche dal compagno di squadra, che partiva ultimo dopo i problemi di sabato.

Heidfeld 8 - Parte ultimo, arriva 8°. Che dire, ieri Nick è stato davvero "Quick". Azzarda la prima parte con gomme dure, ma la mossa funziona e lui va a prendersi dei meritati punti.

Federico Fadda

domenica 22 maggio 2011

La solita Red Bull: Vettel vince anche in Spagna. Secondo Hamilton. Ferrari lontana



MONTMELO' - Quattordicesimo successo in carriera, quarta vittoria su cinque gare in stagione. E' Sebastian Vettel il dominatore assoluto di questo mondiale. Oltre a disporre di una Red Bull strepitosa, il campione del mondo in carica si affida ancora una volta alla strategia perfetta orchestrata dai box e trionfa in Spagna, seguito a ruota da Lewis Hamilton, ottimo secondo posto con la McLaren che per il momento è l'unica squadra in grado di avvicinarsi alle monoposto di Adrian Newey. Infatti, sul gradino più basso del podio arriva Jenson Button, autore di una bella rimonta, dopo una partenza poco riuscita. Quarto posto, invece, per l'altra Red Bull di Mark Webber. Sempre lontana la Ferrari: nonostante il grande spunto di Alonso, che balza in testa al via, la scarsa duttilità della vettura nell'adeguarsi all'alternanza tra le diverse mescole degli pneumatici, pregiudica la gara di entrambi piloti. Fernando deve accontentarsi della quinta posizione, peraltro primo dei doppiati. Massa, dopo l'ennesima gara anonima, getta la spugna per problemi al cambio. A chiudere la top ten le due Mercedes di Schumacher e Rosberg, Heidfeld , Perez e Kobayashi.

NON C'E' STORIA - Quanto corre questa Red Bull! Nonostante una partenza meno brillante del solito, Vettel e Webber tallonano Alonso fin dalle prime curve e portano ancora tanti punti al team guidato da Chris Horner. Il tedesco, in particolare, approfitta di una strategia azzeccatissima, anticipando le prime due soste ai box, nella seconda delle quali, monta il set di gomme morbide nuove risparmiate ieri in qualifica e con un giro eccezionale, sopravanza Alonso fermo ai box. E' la svolta della gara. Da questo momento, l'iridato pensa a difendersi soltanto da Hamilton, il solo a mettere un po' di pressione a una Red Bull irraggiungibile. Dall'alto dei suoi 118 punti, Sebastian Vettel può cominciare a sognare il bis mondiale.

ILLUSIONE FERRARI - Una partenza sorprendente, con Alonso che spinto dal pubblico di casa fulmina le Red Bull e passa davanti alla prima curva. Al Montmelò, questo significa che si ha già mezza vittoria in tasca. Peccato che la Ferrari si sciolga come un ghiacciolo al sole con il passare dei giri. E non è colpa del povero Fernando, che più di così non può davvero fare. Sotto accusa, come sempre, la drammatica resa della rossa, mai come quest'anno allergica alle gomme dure. Tre secondi di differenza nella prestazione sul giro, tra una mescola e l'altra. E succede solo al Cavallino. L'assenza di grip, la difficoltà a mandare in temperatura gli pneumatici, condannano la Ferrari a un altro Gran Premio di basso profilo, doppiata da Red Bull e McLaren, nettamente più equilibrate. Lo spagnolo tiene botta fino alla seconda sosta, quando viene sopravanzato da Vettel. Riesce a resistere alla costante pressione di Webber, con il quale esce vincitore da un duello da brivido nella pit lane al 30' giro, ma alla fine deve arrendersi sia all'australiano che a Jenson Button. Quest'ultimo, grazie alle gomme morbide, è autore di una grande rimonta che in poche tornate lo porta dritto al terzo posto, perfino davanti a Webber, sfavorito in questo caso dalle coperture a mescola dura. Incolore, e non è certo una novità, la gara di Massa: questa Ferrari proprio non la gradisce. Conclude mestamente in una via di fuga al 61' giro, quando si trova in nona posizione, per un guasto al cambio. La rossa è tutta qui.

sabato 21 maggio 2011

Qualifiche del GP di Spagna: Red Bull stratosferiche, McLaren e Ferrari inseguono


MONTMELO' - Tutto così facile da apparire scontato. Continua il dominio della Red Bull in Spagna: Mark Webber centra la prima pole position della stagione, con un giro completato in 1'20"981. Staccato di due decimi il compagno di squadra Sebastian Vettel. Dietro di loro il vuoto: Lewis Hamilton è terzo, insidiato dall'ottimo quarto tempo di Fernando Alonso, staccato di soli tre millesimi di secondo dal pilota della McLaren. Terza fila per Jenson Button e Vitaly Petrov, seguiti da Nico Rosberg e l'altra Ferrari di Felipe Massa, quest'ultimo lontano di oltre un 1"7 dalla pole di Webber. Chiude la top ten Michael Schumacher, che tuttavia non effettua nemmeno un giro nella Q3 per risparmiare un set di gomme in vista della gara.

LA PRIMA DI WEBBER - Non usano il Kers, ma su uno dei circuiti più "aerodinamici" del mondiale, le vetture progettate da Adrian Newey risultano irraggiungibili. Il tempo fatto segnare da Mark Webber, l'unico a scendere sotto il muro del minuto e venti, non lascia spazio a dubbi: le Red Bull in qualifica sono di un altro pianeta. Anche il suo compagno di squadra deve inchinarsi alla grande prestazione dell'australiano, con il quale tutto si giocherà domani al via. Infatti, la storia del Montmelò racconta che 16 volte su 20, chi è partito davanti si è poi aggiudicato la gara.

CHE FORZA ALONSO! - Grandi difficoltà sia ieri che questa mattina, con la decisione di non impiegare la nuova ala posteriore vista con sospetto dalla Fia. Eppure, in qualifica anche la Ferrari può sorridere: il quarto posto di Fernando Alonso, preceduto di soli tre millesimi da Hamilton, è una gradita sorpresa per il Cavallino che domani potrà almeno lottare per il podio. Il tutto reso possibile dalla prova di forza dell'asturiano, intenzionato a non sfigurare davanti al pubblico di casa. Sempre in difficoltà, invece, Massa, che non va oltre l'ottavo tempo.

SORPRESA MALDONADO - Un bel sabato per Pastor Maldonado che accede alla Q3 e centra la nona posizione girando in 1'22'952. Del tutto opposto lo stato d'animo di Nick Heidfeld, il quale non può prendere parte alle qualifiche a causa del principio d'incendio che ha messo ko la sua Renault durante le libere della mattina.

venerdì 20 maggio 2011

Gp di Spagna: Webber davanti a tutti nelle libere Ferrari in ritardo


MONTMELO' - E' furia Red Bull anche in Spagna. Le due sessioni di prove libere del venerdì si sono chiuse con il netto dominio di Mark Webber che ha preceduto Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. In quarta posizione l'altra McLaren guidata da Jenson Button. Staccato di oltre un secondo il padrone di casa Fernando Alonso. Nonostante il quinto tempo, il ferrarista spera nelle novità tecniche portate a Barcellona: "Il distacco è tanto, ma in gara sarà diverso. Il podio è più vicino di quanto non fosse in Turchia. Tutto quello che abbiamo provato oggi ha dato un esito positivo. Questa è una buona notizia per il futuro".
Dietro l'ex iridato le due Mercedes di Nico Rosberg e Michael Schumacher. Felipe Massa, con l'altra Rossa, ha invece chiuso in ottava posizione.

Samuele Sassu

I tempi delle libere

mercoledì 18 maggio 2011

La FIA vieta gli scarichi aerodinamici, poi ci ripensa

Federazione internazionale dell’automobilismo, ovvero il regno della confusione. Dopo solo pochi giorni dall’emanazione della “Direttiva Tecnica 15”, la FIA fa subito marcia indietro, seppure in maniera parziale.

Nel provvedimento della scorsa settimana, si stabiliva il divieto di utilizzare, sulle monoposto di Formula 1, il sistema di scarichi che soffiano direttamente verso il diffusore, aumentando il carico aerodinamico. Soluzione introdotta da Red Bull e Renault, ripresa anche da McLaren e Mercedes. Rispetto agli altri, però, sulla vettura del team anglo-austriaco campione del mondo, gli scarichi indirizzano l’aria calda verso il profilo estrattore anche quando il pilota non sta usando l’acceleratore, continuando quindi a fornire una maggiore deportanza anche in fase di rilascio. Mentre sulla Renault i flussi aggiuntivi finiscono sul fondo vettura, generando anche in questo caso più grip.

Che sia o meno questo il segreto della maggiore competitività della Red Bull, non si può dirlo con certezza, anche se c’è il sospetto che a “denunciare” questa situazione siano stati i team più direttamente in lotta con la scuderia di Mateschitz; in proposito, Chris Horner ha dichiarato: “E’ l’inevitabile e sfortunata conseguenza del successo”.

Sta di fatto, però, che questo sistema non potrà più essere utilizzato, anche se, in perfetto stile FIA, la decisione è tutt’altro che chiara. Il divieto, infatti, sarebbe dovuto entrare in vigore già dalla prossima gara, il GP di Spagna in programma questo fine settimana.
Tuttavia, la Federazione ha deciso di accordare un “periodo di sospensione” del provvedimento, a seguito delle rimostranze dei team interessati, che hanno chiesto un po’ più di tempo per riadattare le proprie vetture, cosa che non sarebbero riusciti a fare in tempo per il week end.
Tra l’altro, di tempo le squadre potrebbero averne a disposizione anche parecchio, perché se qualcuno ha parlato di Montecarlo come termine del periodo di sospensione, altre indiscrezioni danno il divieto attivo solo a partire dalla prossima stagione.

La decisione di rimandare l’entrata in vigore della direttiva 15 fa tirare un sospiro di sollievo alla Ferrari: il team di Maranello era pronto a far debuttare, a Barcellona, una configurazione di scarichi simile a quella incriminata, e un eventuale effetto immediato del divieto avrebbe scombussolato i piani del Cavallino che, al contrario, potranno quantomeno testare questa soluzione, per vedere se funziona anche sulla 150° Italia.

Per quanto riguarda la gara spagnola, al Montmelò verrà utilizzata la nuova mescola dura preparata da Pirelli, che i team avevano provato nelle prove libere del venerdì in Turchia.
Si tratta di una gomma progettata in modo da avere un degrado più lento, ma anche una minore aderenza.

Dall’inizio dell’anno diciamo che avremmo introdotto evoluzioni sugli pneumatici, se fosse servito a migliorare la situazione in pista. Barcellona sarà la prima occasione in cui porteremo delle novità”, ha dichiarato Paul Hembery. Il quale, tuttavia, non crede che questa soluzione porterà ad avere meno di tre soste: “Non è una differenza abissale, rispetto alla mescola dura originaria, ma servirà ad aumentare il divario con le morbide, in modo da dare ai team la possibilità di avere un ventaglio maggiore di strategie”, ha spiegato il responsabile di Pirelli MotorSport.

Si mettano il cuore in pace i meccanici: ai box ci sarà da fare ancora gli straordinari.

Federico Fadda (422race.com)

giovedì 12 maggio 2011

News Corp-Exor, arrivano i rinforzi

Sta assumendo contorni sempre più definiti e verosimili il quadro sul presunto passaggio di mano della F1. Dopo le ammissioni della scorsa settimana, in cui sia Exor che News Corp. avevano confermato l’esistenza di un progetto riguardante l’acquisto del pacchetto azionario di maggioranza, attualmente in mano alla CVC, ora iniziano a circolare i primi nomi di partner interessati a contribuire all’operazione.

Al di là della partecipazione al consorzio da parte almeno dei grandi team, che si riuniranno a Stoccarda nel week end per discutere proprio della questione, il giornalista di “Sky News” Mark Kleinman ha rivelato che la compagnia bancaria statunitense Raine si è messa in contatto con News Corp. ed Exor per dare la propria disponibilità a partecipare all’affare.

Raine, società che offre servizi di consulenza finanziaria, disporrebbe di un capitale di 500 milioni di dollari, da investire nei media, o in attività sportive o di intrattenimento, secondo quanto riferito dal “Financial Times” qualche settimana fa.
Alle spalle del Gruppo vi sono personaggi di un certo spessore: da Eric Schmidt, ex capo di Google, a Sean Parker, ex presidente di Facebook; ma anche Marc Andreesen, fondatore di Netscape, e Terry Semel, ex amministratore delegato di Yahoo. Per finire con la famiglia Lee, proprietaria della Samsung, e con Joe Ravitch, un tempo partner della Goldman Sachs. Tutta gente non certo alle prime armi per ciò che riguarda affari e finanze.

Inoltre, nota curiosa, il co-fondatore e amministratore delegato della società, Jeff Sine, ha già un’esperienza in Formula 1, ai tempi in cui lavorava per UBS, sponsor del circus.
Raine che è presente nei GP tutt’ora, anche se indirettamente, attraverso il fondo di investimenti arabo Mubadala; il quale, oltre a essere partner della Ferrari e proprietaria di una quota importante della Mercedes, possiede una partecipazione anche nella compagnia statunitense.

Dalle parti interessate non sono giunte dichiarazioni su questi rumors, mentre si sono fatti sentire, di nuovo, la FIA ed Ecclestone; la Federazione, per bocca di Jean Todt, ha ribadito di avere il potere di approvare o bocciare qualsiasi operazione, anche se al momento non ne esiste alcuna, in quanto la Formula 1 non è in vendita, come ribadito anche da patron Bernie: “Loro la vorrebbero comprare, ma chi ne è in possesso dovrebbe voler vendere, cosa che la CVC non è intenzionata a fare”.

Forse Ecclestone dice il vero, ma di fronte allo sviluppo e all’ingrandimento del consorzio e, conseguentemente, del capitale di investimento, difficile che si possa restare insensibili a lungo.

Federico Fadda (422race.com)

lunedì 9 maggio 2011

Red Bull a metà: Webber sfigura rispetto a padron Vettel. Alonso leone, McLaren spenta. Le pagelle del GP di Turchia

Vettel 10 - La mancata lode forse è un puntiglio, ma l'ingenuità delle libere poteva costargli cara. Certo è che nel resto del weekend ha mandato in frantumi le illusioni di chi lo sperava in difficoltà per aver marinato le libere. Invece stavolta, a differenza di Shanghai, gira la prima curva al comando, e chi s'è visto s'è visto. Non ha avuto nemmeno bisogno di forzare, pensa un pò.

Webber 8 - Gara più che onesta, quella di Mark; il secondo posto è un ottimo risultato, senza dubbio, considerato che Alonso gli ha dato molto più che filo da torcere.A non andar bene è il distacco troppo ampio che Seb gli rifila. Con la stessa macchina non è possibile restare così indietro, l'australiano deve fare qualcosa di più, se vuole evitare una stagione da sottoposto.

Alonso 9 - Lo merita tutto, Fernando, perchè quando la Ferrari gli mette sotto il sedere una macchina che finalmente mostra un bagliore di competitività, lui ci mette il resto e gira come le Red Bull. Peccato aver perso la seconda piazza alla fine, ma un terzo posto così ha un sapore buonissimo. Speriamo si sia trattato di un aperitivo e non di un semplice stuzzichino.

Hamilton 6 - Sufficienza stretta per Luigino; vero che la McLaren a Istanbul ha mostrato una certa perdita di potenziale, ma l'errore alla curva 3 lo ha condannato ad una gara tutto sommato anonima. A suo favore il fatto di essere andato, come quasi sempre, più forte del compagno di squadra. Ma non crediamo gli sia di consolazione.

Massa 5 - Perchè rassegnarsi a un triste e oscuro destino, sportivo ovviamente, invece di tirare fuori gli attributi e reagire? A un certo punto dà addirittura l'illusione di poter arrivare ai piedi del podio, prima di sprofondare: per colpe altrui, vedi sosta ai box, ma anche sue, con l'uscita alla curva 8 che pone la pietra tombale sulla sua gara. Oltre al fatto, ormai scontato, che straperda il confronto con Alonso. Non se la prenda, se la Ferrari si sta guardando intorno.

Rosberg 7 - E' un fatto assodato che la Mercedes sia migliorata nelle ultime due gare; ma è anche un fatto che a fine gara, a portarla in posizioni dignitose è sempre è solo il biondino che, a dispetto delle considerazioni del suo box, non si sente certo un galoppino di Schumacher. Soffre con le gomme, ma alla fine ottiene un 5° posto che pare il massimo possibile.

Schumacher 4 - Gara spettacolare, la sua. Se però tralasciamo il dettaglio che l'ha trascorsa offrendo gentilmente ruotate e sportellate a chiunque, e non certo ad avversari di prima fascia, ma a Petrov, Force India, Sauber e Toro Rosso. Grazie a lui, il carrozziere di fiducia della Mercedes sta facendo affari d'oro. Sicuro di voler fare un altro anno così?

Buemi, Toro Rosso, Kobayashi 8 - In quel marasma che è stata la gara turca, tanto di cappello per il 9° posto ottenuto dallo svizzerino e dal team di Faenza, capaci ancora una volta di giocarsi al meglio le carte a disposizione, riuscendo a prevalere sugli avversari diretti. Per il giapponese della Sauber, invece, arrivare in zona punti era un risultato impensabile, ma, evidentemente, partire dal fondo non è per lui un gran problema.

Federico Fadda

domenica 8 maggio 2011

Vettel suona l'assolo a Istanbul. Ferrari finalmente viva: Alonso 3°

ISTANBUL - Ritorno alla vittoria per Sebastian Vettel. Il pilota tedesco della Red Bull si aggiudica il GP della Turchia, ottenendo la terza affermazione stagionale, riprendendo il cammino interrotto da Hamilton a Shanghai. Mark Webber conquista nel finale il 2° posto, permettendo così la doppietta del team anglo-austriaco; al 3° posto, finalmente, la Ferrari, con uno stupendo Fernando Alonso, che ha ceduto all'australiano solo per via di un miglior utilizzo delle gomme da parte della Red Bull.

LA GARA - A Istanbul, Vettel si aggiudica la corsa, in pratica, già al via: scattato dalla pole, il campione del mondo in carica ha girato la prima curva al comando e, da quel momento, almeno per lui non c'è stata più storia.
Alle spalle del giovane tedesco, invece, si è assistito a 58 giri pieni di emozioni, conditi da diversi duelli, come appunto quello fra Webber ed Alonso, ma anche fra le due McLaren nei primi giri della corsa. A dare spettacolo, in un certo modo, anche Michael Schumacher, che ha distribuito ruotate un pò a chiunque gli arrivasse a tiro: all'inizio è entrato in contatto con Petrov, rimediando però lui stesso la rottura del musetto. Poi è stato sverniciato dal suo "allievo" Massa, prima di finire a fare a sportellate con Kobayashi, le due Force India e, per finire in bellezza, anche con Rubens Barrichello.

FATTORE GOMME - A rendere la gara così avvincente è stato il rendimento delle Pirelli, che hanno costretto quasi tutti i piloti ad effettuare 4 soste; anche perchè chi, come Button, ha azzardato la mossa di farne solo 3, si è trovato nel finale a subire sorpassi da tutte le parti.
E questo numero così elevato di pit-stop ha avuto le sue conseguenze: diversi sono stati gli inconvenienti ai box, dei quali hanno fatto le spese, tanto per dirne qualcuno, Hamilton e Massa.

FERRARI - Finalmente competitiva, almeno con una delle due monoposto; Fernando Alonso, autore stavolta di una buona partenza, si è trovato a lungo in seconda posizione, tenendo tranquillamente a bada Webber, e girando sugli stessi tempi anche di Vettel. Ma, a differenza della Red Bull, la Ferrari tendeva a consumare leggermente prima i pneumatici, e ciò ha consentito all'australiano di soffiare allo spagnolo, in extremis, la seconda piazza. Poco male, comunque, perchè dopo un avvio di stagione stentato, si è vista una Ferrari assolutamente competitiva. Forse la strada intrapresa è quella giusta.

GIORNATA NO - A deludere, invece, sono state McLaren e Mercedes: le Frecce d'argento non sono mai state in grado di impensierire i primi tre, e solo la bravura di Hamilton ha consentito di chiudere ai piedi del podio, ma con un gap di 40 secondi. Mentre Button ha adottato la tattica delle 3 soste, che gli è costata la perdita, negli ultimi giri, della 4a posizione che occupava fino a quel momento.
Il team di Stoccarda ha confermato i progressi mostrati già in Cina, ma le premesse del sabato, con Rosberg che partiva dalla 3a posizione, lasciavano presagire una gara da podio. Il 5° posto finale di Nico può comunque essere preso con soddisfazione, mentre occorre mettere in riga Schumacher, inconcludente come al solito.
Domenica da dimenticare anche per Felipe Massa: il brasiliano a un certo punto a dato l'illusione di poter arrivare anche 4°, ma a causa di un pit-stop pasticciato, e di un'uscita di pista alla curva 8, Felipe ha chiuso solamente 11°. Un brutto colpo, specie vedendo cosa è stato in grado di fare Alonso.

CHI SORRIDE - Da sottolineare l'ottimo risultato della Toro Rosso con Buemi, 9° al traguardo, e soprattutto di Kamui Kobayashi: il giapponese della Sauber, che partiva dal fondo dello schieramento, ha disputato una gara strepitosa, che lo ha condotto fino al 10° posto finale. Un'altra dimostrazione del talento di questo pilota, da tenere in considerazione nell'eventuale valzer di sedili al termine del campionato.

Il prossimo appuntamento con la Formula 1 è per il 22 maggio, a Barcellona, per il GP di Spagna.



Federico Fadda

sabato 7 maggio 2011

Vettel cala il poker, sua la pole in Turchia

Altro che difficoltà dopo l'incidente di ieri! Sebastian Vettel ottiene a Istanbul la quarta pole in altrettante gare nel 2011, stracciando il record della pista che apparteneva, dal 2006, a Michael Schumacher. Il campione in carica ha ottenuto il miglior tempo in 1'25"049, precedendo il compagno di squadra Mark Webber, staccato di 4 decimi.

A differenza di quanto visto nelle prime tre gare dell'anno, a ridosso dei campioni in carica c'è la Mercedes, che con Nico Rosberg ha centrato un ottimo 3° posto, con il quale precede Lewis Hamilton su McLaren, che chiude la seconda fila.

Ferrari abbonata al 5° posto, ancora con Alonso, che ha fatto decisamente meglio di Massa, 10° senza aver girato nella Q3. Terza fila completata da Button, a dimostrazione che su questa pista le Frecce d'argento sono leggermente in difficoltà.
Completano la top ten Michael Schumacher, 8°, e le due Renault di Petrov ed Heidfeld, rispettivamente 7a e 9a.

Qualifiche senza sorprese, con la parte alta occupata dai soliti noti, mentre a centro gruppo ha avuto un brutto sabato la Sauber, che ha visto Kobayashi fermo per un guasto alla pompa della benzina, che lo costringerà a partire dal fondo. Perez è invece 15°.
Per la prima volta quest'anno, non sono le HRT a chiudere la griglia: in ultima fila, oltre appunto al giapponese della Sauber, partirà anche D'Ambrosio, che ha ricevuto una penalità di 5 posizioni.
Trulli e Liuzzi partiranno appaiati in decima fila.

La gara prenderà il via, domani, alle ore 14.


Federico Fadda

venerdì 6 maggio 2011

Turchia, prove libere 2: sull'asciutto il più veloce è Button, Ferrari sempre dietro

Condizioni climatiche completamente diverse, nel pomeriggio di prove libere ad Istanbul; in situazione di pista asciutta, a comandare il gruppo è la McLaren di Jenson Button, che precede tutti con il miglior tempo di 1'26"456. L'altra monoposto di Woking, quella di Lewis Hamilton, stacca il 3° crono di giornata, trovandosi fra le due Mercedes, con Rosberg 2° e Schumacher 4°, a conferma dei progressi già visti in Cina.
Dietro i primi quattro troviamo Mark Webber con la prima Red Bull, mentre Sebastian Vettel non ha preso parte alla sessione pomeridiana, a causa dell'incidente di stamattina.

Non sembra essere cambiata la musica per la Ferrari: Massa è 6° con un distacco di quasi 9 decimi, e Alonso è solo 11°, a oltre 1 secondo e mezzo dalla vetta. Completano la top ten una Renault, con Petrov, una Sauber, quella di Perez, ed entrambe le Force India di Di Resta e Sutil.
Delude ancora la Williams, mentre in fondo allo schieramento la lotta per le ultime posizioni è sempre un affare fra Virgin e HRT.

Domattina le ultime libere, a partire dalle 10; le qualifiche inizieranno alle 13.


Federico Fadda

Turchia, prove libere 1: Alonso danza sulla pioggia, Vettel sbatte

Prima sessione di libere bagnata, quella di stamattina sul circuito dell'Istanbul Park. Sull'asfalto reso viscido dalla pioggia, il più veloce è stata la rediviva Ferrari di Fernando Alonso, che ha preceduto tutti con il tempo di 1'38"670, quasi 1 secondo e mezzo più veloce di Nico Rosberg, su Mercedes.
Terzo è Michael Schumacher, mentre 4a e 5a sono le Renault di Heidfeld e Petrov, che precedono la Sauber di Kobayashi e la seconda Ferrari di Felipe Massa.

Gli altri big sono tutti nelle retrovie: il primo di essi è Mark Webber, che ha portato la sua Red Bull all'11° posto, sicuramente meglio del compagno di squadra Vettel, che ha chi
uso anzitempo la sessione, a causa di un violento urto in uscita dalla famigerata Curva 8. Macchina distrutta, ma nessun problema per Seb.
Molto peggio le McLaren, che occupano le ultime due posizioni, con Hamilton che ad
dirittura non ha alcun
riscontro cronometrico.
Una mattinata, comunque, poco indicativa a causa delle difficili condizioni meteo.

Seconda sessione in programma per le 13.


Federico Fadda

giovedì 5 maggio 2011

La F1 arriva in Europa: Istanbul, GP di Turchia

GP Turchia: 8 maggio, ore 14
Circuito Istanbul Park 5338 m / 58 giri

I Primati del circuito
In prova: M.Schumacher (Ferrari) - 1'25"850 (2006)
In gara: J.P.Montoya (McLaren) - 1'24"770 (2005)
Sulla distanza: K.Raikkonen (McLaren) - 1h24'34"454


Il Gran Premio in tv
Sabato: Qualifiche - Rai2 ore 12.45
Domenica: Gara - Rai1 ore 13.40

Così nel 2010












I top team insieme per la F1 post-2012

La Formula 1 potrebbe presto essere unita come non lo è mai stata; per il circus, infatti, si avvicinano tempi piuttosto delicati e forieri di cambiamenti. Tutto sta in una data, il 31 dicembre 2012, giorno in cui scadrà l’attuale Patto della Concordia, cioè l’accordo che regola i rapporti fra i team e le istituzioni che governano la F1.

Proprio per fronteggiare questo evento, i maggiori team della categoria regina dello sport automobilistico starebbero iniziando ad organizzare le proprie mosse, in modo da poter esercitare un potere più rilevante che in passato, al momento in cui dovrà essere stipulato il nuovo Patto.
Il piano, che si trova ovviamente in una fase embrionale, verrà discusso la settimana prossima a Stoccarda, dove si riuniranno i vertici di Ferrari, McLaren, Mercedes e Red Bull, secondo quanto riportato dal “Daily Telegraph”.

A tessere le fila di tutto sarebbe, non a caso, la Ferrari; la quale, attraverso una società di proprietà della controllante Fiat, si sta trovando in prima fila al fianco della News Corp. di Rupert Murdoch, all’interno del consorzio che mira ad assumere il controllo della Formula 1; sfilandola dalle mani di Bernie Ecclestone, anche se ovviamente per modo di dire, dato che il passaggio di mano porterebbe una bella sommetta nelle tasche del boss e della CVC.
L’incontro di Stoccarda servirà dunque a McLaren, Mercedes e Red Bull per valutare se entrare o meno a far parte del consorzio, con la prima eventualità che, secondo “Autosprint”, sarebbe altamente probabile.

I diretti interessati si sono limitati, finora, alle classiche dichiarazioni di circostanza, senza però smentire categoricamente; la Ferrari, tramite un portavoce, ha dichiarato di non aver alcun commento da fare, in quanto la vicenda non la coinvolge in maniera diretta.
Più loquace si è invece dimostrato Stefano Domenicali, dichiarando che i negoziati per il nuovo Patto della Concordia entreranno a breve in una fase avanzata: “Al momento è tutto tranquillo, ma qualcosa succederà presto”, ha affermato il direttore sportivo di Maranello ad “Auto Bild”, aggiungendo che la Formula 1 del futuro dovrà garantire uguali possibilità a tutti i partecipanti, riferendosi in particolare all’aerodinamica, il cui ruolo preponderante nello sviluppo delle vetture ha fatto storcere più volte il naso agli uomini del Cavallino.

Domenicali ha poi aggiunto che occorrerà una certa stabilità per quanto riguarda il regolamento, invece di cambiarlo ogni anno come avviene ora; a livello logistico, inoltre, la Formula 1 dovrà essere presente in tutti i più importanti mercati automobilistici, rendere i prezzi dei biglietti più accessibili, ammodernare le piattaforme multimediali per gli appassionati più giovani.

Per quanto riguarda le monoposto, fra gli aspetti che dovranno essere presi in considerazione, ci saranno soprattutto le soluzioni adottate per rendere più “verde” la categoria, che a qualcuno non sono andate giù.
Ad esempio il KERS, il quale, secondo il parere di un team principal che ha preferito mantenere segreta la propria identità, è ecologico solo in apparenza: “La sua presenza comporta un aumento di peso delle vetture e, di conseguenza, i consumi aumentano. Per non parlare poi dello smaltimento delle batterie, quando si esauriscono”, ha dichiarato questa anonima figura ad “Autosprint”.

Federico Fadda (422race.com)