SINGAPORE - Anche sotto le luci di Singapore c'è un unico dominatore: Sebastian Vettel centra la nona vittoria in stagione, ma deve rimandare i festeggiamenti per il titolo a causa di un Button strepitoso che chiude subito dietro. Pure questioni di calcolo, che tuttavia non impensieriscono il talento tedesco, di una superiorità disarmante rispetto ai diretti concorrenti. Webber è terzo, mentre Alonso deve accontentarsi del quarto posto. A McLaren e Ferrari, ma anche al compagno di squadra Webber, rimangono solo le briciole. A bordo di una Red Bull imprendibile, in grado di rifilare più di un secondo al giro agli inseguitori nelle prime battute, Sebastian affronta le due ore di gara in assoluta tranquillità. Unico brivido nel corso dell'ultimo pit stop, quando rischia la collisione con la Lotus di Kovalainen all'uscita dai box.
SCINTILLE - Non è soltanto la cavalcata solitaria di Vettel a lasciare il segno sul tracciato di Singapore. Dietro di lui, è tutto un susseguirsi di scintille e tamponamenti che più volte stravolgono le posizioni in gara. Bella partenza di Alonso, che passa subito terzo già alla prima curva, ma dopo qualche giro deve arrendersi all'arrembante Webber. Per la rossa, problemi di trazione e solite difficoltà nella gestione delle gomme (soft e supersoft, oggi). In ogni caso, lo spagnolo lotta e riesce a conservare un quarto posto che riflette in pieno il livello della F-150. Va peggio a Felipe Massa, condizionato dal tamponamento di un Hamilton troppo esuberante, che dopo essere uscito dai box subito dietro al brasiliano, tenta il tutto per tutto al 12' giro, ma finisce per distruggere la sua ala anteriore e la posteriore destra di Felipe. Per l'inglese scatta il drive through.
SCHUMI VOLA... CONTRO LE BARRIERE - L'incidente costringe Massa a rientrare ai box, compromettendone la gara. Chiuderà nono. Hamilton, invece, si lancia in una grande rimonta di forza che, anche grazie all'ingresso della Safety Car, lo porta subito dietro Fernando Alonso. Circostanza causata dall'incidente che ha per protagonista Michael Schumacher: il tedesco della Mercedes cerca di approfittare del duello fra il compagno di squadra Rosberg e la Sauber di Perez, ma finisce per centrare la posteriore destra del messicano e volare via contro le barriere. Fortunatamente illeso, resta comunque un altro brutto errore per il sette volte campione del mondo, mentre Perez riesce a riprendere la corsa e a chiudere decimo. A completare la top ten, infine, Paul Di Resta, sesto con la Force India, seguito da Nico Rosberg e dal compagno di squadra Adrian Sutil. Prossimo appuntamento, fra due settimane, in Giappone.
SCINTILLE - Non è soltanto la cavalcata solitaria di Vettel a lasciare il segno sul tracciato di Singapore. Dietro di lui, è tutto un susseguirsi di scintille e tamponamenti che più volte stravolgono le posizioni in gara. Bella partenza di Alonso, che passa subito terzo già alla prima curva, ma dopo qualche giro deve arrendersi all'arrembante Webber. Per la rossa, problemi di trazione e solite difficoltà nella gestione delle gomme (soft e supersoft, oggi). In ogni caso, lo spagnolo lotta e riesce a conservare un quarto posto che riflette in pieno il livello della F-150. Va peggio a Felipe Massa, condizionato dal tamponamento di un Hamilton troppo esuberante, che dopo essere uscito dai box subito dietro al brasiliano, tenta il tutto per tutto al 12' giro, ma finisce per distruggere la sua ala anteriore e la posteriore destra di Felipe. Per l'inglese scatta il drive through.
SCHUMI VOLA... CONTRO LE BARRIERE - L'incidente costringe Massa a rientrare ai box, compromettendone la gara. Chiuderà nono. Hamilton, invece, si lancia in una grande rimonta di forza che, anche grazie all'ingresso della Safety Car, lo porta subito dietro Fernando Alonso. Circostanza causata dall'incidente che ha per protagonista Michael Schumacher: il tedesco della Mercedes cerca di approfittare del duello fra il compagno di squadra Rosberg e la Sauber di Perez, ma finisce per centrare la posteriore destra del messicano e volare via contro le barriere. Fortunatamente illeso, resta comunque un altro brutto errore per il sette volte campione del mondo, mentre Perez riesce a riprendere la corsa e a chiudere decimo. A completare la top ten, infine, Paul Di Resta, sesto con la Force India, seguito da Nico Rosberg e dal compagno di squadra Adrian Sutil. Prossimo appuntamento, fra due settimane, in Giappone.