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lunedì 31 gennaio 2011

Presentata la Lotus Renault: il mito ritorna

Otto mani per togliere un telo; come se ciò che si celava sotto avesse un’importanza tale da richiedere lo sforzo di più persone. Robert Kubica e Vitaly Petrov hanno “aiutato” il Presidente della Lotus Renault GP Gerard Lopez e il Responsabile del team Eric Boullier a svelare la R31, la macchina dalla livrea color oro-nero che rimanda ai tempi di Senna, con la quale il team intende migliorare la posizione, già buona, raggiunta nel 2010. “Il 2011 potrà essere l’anno buono per raggiungere i nostri obiettivi, cioè continuare ad avanzare nelle posizioni in griglia, e fare meglio della scorsa stagione, sia nel mondiale piloti che in quello costruttori. Sentiamo di essere preparati al meglio per le sfide che abbiamo davanti”, ha detto Lopez, che ha dato il benvenuto al Gruppo Lotus, “un nuovo ambizioso sponsor che sarà con noi per lungo tempo”. Concordando con le parole di Lopez, Boullier rende omaggio all’enorme lavoro svolto ad Enstone: “Tutto è stato fatto per ottenere un grande miglioramento; rispetto alla R30, questa macchina è composta da circa il 92% di parti nuove. Ma abbiamo lavorato non solo sulla vettura: anche in fabbrica abbiamo ottimizzato le risorse, per essere più competitivi sia in pista che fuori”.

Al Direttore tecnico James Allison spetta poi l’onore, e l’onere, di spiegare cosa è come è nata la R31: “Questa macchina è stata concepita sulla base di due parole molto in voga nella Formula 1 del momento: aggressività e innovazione. Il risultato è una vettura basata su un progetto ambizioso, considerevolmente differente non solo da quella dell’anno scorso, ma da qualsiasi altra monoposto che questo team abbia mai prodotto”.
Talmente innovativa da far circolare già le prime voci di corridoio: secondo alcuni pare infatti che le uscite degli scarichi non si trovino in posizione classica, al retrotreno, ma addirittura nella parte anteriore della monoposto; in questo modo, soffiando su un particolare diffusore montato sull’avantreno, i flussi degli scarichi genererebbero un carico aerodinamico aggiuntivo.
Un’ipotesi che se si rivelasse vera e, soprattutto, funzionante, potrebbe cambiare di parecchio gli equilibri di forze fra i team, considerando che riadattare le monoposto verso questa soluzione sarebbe difficile, se non addirittura impossibile.

In attesa di conferme o smentite, di vero c’è sicuramente l’entusiasmo di Robert Kubica e Vitaly Petrov per la stagione in arrivo. Il pilota polacco, protagonista di un 2010 brillante, considerato che la R30 non era certo allo stesso livello dei team di vertice, non sta nella pelle: “Dopo questa lunga sosta invernale, non vedo l’ora di saltare di nuovo in macchina”, ha detto Robert, che non si sbilancia sulle previsioni per il 2011: “Al momento è difficile sapere quanto sarà competitivo il nostro pacchetto, ma gli ingegneri hanno optato per soluzioni innovative, e ciò è positivo”.
Per Kubica, alla seconda stagione in Renault, sarà più facile “ottenere il massimo dalla macchina, perché rispetto all’anno scorso, quando non conoscevo le persone con cui lavoravo, abbiamo più fatto esperienza assieme, quindi so più o meno cosa aspettarmi”. Il nuovo regolamento ha portato la novità dell’ala posteriore regolabile dal pilota, potrà essere una complicazione in più durante la guida? “Di sicuro creerà l’opportunità per un maggior numero di sorpassi, che è sicuramente un bene per la Formula 1, però non deve dare troppo vantaggio alla macchina che sta dietro; vedere un sorpasso a ogni giro solo perché l’ala posteriore dà troppo vantaggio, non sarebbe così eccitante”.

Per motivi diversi anche Vitaly Petrov attende speranzoso il ritorno delle gare: “Sono eccitato nell’iniziare la mia seconda stagione in Formula 1; non vedo l’ora di provare questa splendida macchina domani. Ho un anno di esperienza alle spalle, mi sento più sicuro. So cosa posso cambiare e dove posso migliorare: sono determinato a fare bene e lavorare sodo per questa squadra”. Se non altro per dimostrare che non è solo per via dei munifici sponsor russi che ha potuto conservare il volante della Renault, dopo i disastri dell’anno passato.

Alla presentazione della R31 erano presenti anche le due terze guide, Romain Grosjean e la novità Bruno Senna, oltre ai piloti che fanno parte del Renault Young Driver Programme: Fairuz Fauzy, Ho-Pin Tung e Jan Charouz.

Federico Fadda (422race.com)

Il Team Lotus si presenta: “Quest'anno stabilmente a punti”

In ossequio alla crisi che avvolge il mondo della Formula 1, presentazione senza troppi fronzoli per la nuova creatura del Team Lotus; la T128 è stata infatti svelata al pubblico in diretta via Internet, direttamente dalla fabbrica.

Una vettura che sotto l'aspetto puramente esteriore non si discosta molto dalla versione 2010: colore dominante il verde, oltre al giallo che quest'anno trova uno spazio maggiore, per via della partnership con la Renault, che fornisce i propulsori al team anglo-malese, e il cui marchio campeggia in bella vista sulla scocca.
Novità sostanziali, invece, per quanto riguarda l'aerodinamica: conformemente a quanto visto sulla Ferrari, e sull'anteprima della Mercedes, anche la T128 dispone di un muso più largo e alto in stile Red Bull. Un team con il quale da quest'anno Tony Fernandes ha stretto una forte sinergia, dato che il retrotreno della Lotus è fornito proprio dalla squadra austriaca.
Non fa parte invece della vettura il KERS, che non verrà utilizzato. Spiega il perchè il Capo Progettista Lewis Butler: “Decidere di non usarlo ha reso più facile il progetto; altrimenti inserirlo avrebbe richiesto un lavoro aggiuntivo”.
Il Direttore Operativo Keith Saunt non esclude, però, che possa essere aggiunto durante la stagione, se potrà portare dei vantaggi: “Non so se sarà necessario a farci fare un passo in avanti, ma se dovesse consentirci di passare dall'8° al 6° posto lo faremo. Ma se penso al risparmio in termini di peso che comporta il non averlo inserito, allora credo che sia giusto iniziare la stagione senza”.

Mike Gascoyne si mostra orgoglioso del progetto: “Non abbiamo trasposto quasi nulla dalla T127; è sostanzialmente diversa dalla macchina dello scorso anno”.
Rispetto al 2010 cambiano notevolmente anche le ambizioni: “E' una vettura di Formula 1 moderna, che correrà per le posizioni di centro-gruppo”.

Si può essere certi che la scelta del nome getterà altra benzina sul fuoco della disputa con la Lotus Renault, riguardo al diritto di utilizzo del marchio originale di Colin Chapman. Tony Fernandes in proposito è molto deciso: “Abbiamo deciso di chiamarla T128 – e non più TL11 come precedentemente annunciato - perchè stiamo continuando la storia del team. Siamo una nuova dinastia, ma allo stesso tempo siamo noi la tradizione”.

Sebbene non abbiano colpe particolari per il non brillante 2010, anche i piloti sono chiamati a dare il loro importante contributo, ed entrambi sono convinti delle potenzialità della vettura. Dichiara Heikki Kovalainen: “La seconda stagione è cruciale, non siamo più un nuovo team, le aspettative sono alte. Ma siamo pronti e molto motivati per fare il salto di qualità. Personalmente anche io posso dare di più”.
Molto carico anche Jarno Trulli: “Posizionarsi sulla griglia in Bahrain quest'anno sarà diverso, come differente sarà la tensione; nel 2010 dovevamo puntare a finire le gare, mentre adesso l'obiettivo è arrivare a punti. Con la T128 dovrebbe essere possibile”.

Federico Fadda (422race.com)

sabato 29 gennaio 2011

F150, la determinazione di Alonso

E’ un Fernando Alonso molto carico quello che prende la parola a margine della presentazione della F150, l’arma con la quale vuole vincere il suo terzo mondiale e riscattare la bruciante sconfitta nell'ultimo GP del 2010. Un ricordo che ancora infastidisce, ma che Alonso invita a lasciarsi alle spalle: “Dimentichiamo Abu Dhabi, dobbiamo pensare solo al campionato che verrà; voglio ottenere molte vittorie”.
Una stagione nella quale lo spagnolo potrà mettere a frutto la maggior sintonia raggiunta con i suoi meccanici, dopo un 2010 di “apprendistato”: “Adesso ho i loro cellulari e li chiamo ogni due giorni per mettergli pressione. Speriamo che faccia l'effetto desiderato”. Difficile ipotizzare che così non sarà, dato che già alla sua prima stagione in rosso Fernando è riuscito a fare breccia negli uomini che lavorano ai box, che in lui nutrono piena fiducia.

La stessa che la F150 sembra suscitare nel due volte campione del Mondo: “Mi aspetto sia soprattutto affidabile. Preoccupazioni? Al momento nessuna. C'è tanto da fare, ci sono molti dettagli da conoscere, e la macchina che vediamo oggi alla prima gara del Bahrain sarà totalmente diversa. La nostra e quella degli avversari, quindi è inutile preoccuparsi ora”.

Già la settimana prossima ci sarà la prima prova della pista per la Ferrari, subito a confronto con le vetture che, verosimilmente, le contenderanno il campionato: “I test saranno fondamentali, comincerò io lo sviluppo, ma quando girerà Felipe resterò ai box per capire come evolve la situazione. Con così pochi giorni di test a disposizione, il compagno di squadra diventa un'emanazione di te". Con il ritorno del Kers e l'aggiunta di un pulsante per azionare l'ala mobile per i piloti ci sarà del lavoro aggiuntivo da sbrigare. "Fa parte del gioco, dovremo essere più bravi degli altri a diventare abili con questi comandi aggiuntivi. E' meno divertente? Forse su una Gran Turismo ci si diverte di più perché si pensa di più alla guida. Ma la F.1 ormai è diventata molto tecnica".

Un Alonso tutto determinazione e grinta, sicuramente un buon viatico sul quale la Ferrari dovrà impostare un 2011 lungo e pesante.

Federico Fadda (422race.com)

venerdì 28 gennaio 2011

F150: immagini e scheda tecnica







SCHEDA TECNICA

Telaio
— In materiale composito a nido d’ape con fibra di carbonio
— Cambio longitudinale Ferrari
— Differenziale autobloccante
— Comando semiautomatico sequenziale a controllo elettronico con cambiata veloce
— Numero di marce: 7 + Retro
— Freni a disco autoventilanti in carbonio Brembo
— Sospensioni indipendenti con puntone e molla di torsione anteriore/posteriore
— Peso con acqua, olio e pilota: 640 kg
— Cerchi BBS (anteriori e posteriori): 13”

Motore
— Tipo: 056
— Numero cilindri: 8
— Blocco cilindri in alluminio; fusione in sabbia V 90°
— Numero di valvole: 32
— Distribuzione pneumatica
— Cilindrata totale: 2398 cm3
— Alesaggio e pistoni: 98 mm
— Peso > 95 kg
— Iniezione e accensione elettronica
— Benzina: Shell V-Power
— Lubrificante: Shell Helix Ultra

Svelata la nuova Ferrari F150

Maranello, ore 10.07: le mani di Fernando Alonso e Felipe Massa tolgono il velo alla F150, la nuova monoposto con cui la Ferrari proverà a riscattare la delusione del campionato scorso.

I piloti prendono subito la parola, Alonso si mostra ben deciso:"Le motivazioni sono forti: il 2010 è stato un anno fantastico, ho scoperto un ambiente unico e speciale come è quello della Ferrari. Adesso puntiamo a nuove sfide. Questa macchina è frutto del lavoro di tanti mesi: siamo più pronti che mai". Poi tocca a Massa:"Contento di iniziare le prove, speriamo di fare crescere questa macchina il più velocemente possibile. Dovremo avere la Ferrari competitiva fin dalla prima gara. La pressione è sempre grande, ma resto tranquillo. Voglio fare un anno bello, e sono sicuro che possiamo farlo con questa macchina e con questa squadra".

A fare gli onori di casa è però, come sempre, il Presidente Luca Cordero di Montezemolo, che non nasconde la gioia e l'emozione del momento:"Passano gli anni, ma giornate come queste sono sempre emozionanti.Quando si vede questa macchina, mi ricordo quando ero assistente di Enzo Ferrari, si diceva che è bella ma vince poco: beh, io spero che vinca molte gare. È un momento bello per tutti noi". Sui piloti: "Per motivi diversi Fernando e Felipe non vogliono perdere il campionato all’ultima gara.
La Ferrari dal 1997 con persone e uomini diversi o ha vinto, o ha perso all’ultima gara.
Siamo sempre stati ai vertici e siamo sempre stati la squadra da battere". Sui nuovi regolamenti: "Nel dna della Ferrari c’è la sfida tecnologica. Abbiamo bisogno di stabilità di regolamenti insieme a tecnologia estrema, prestazioni estreme e d’avanguardia. Anticipare le tecnologie per le vetture di serie". Sulla scelta del nome della vettura e del tricolore presente sul retro dell'ala posteriore: "Noi nel nostro piccolo abbiamo la responsabilità e l’orgoglio di rappresentare l’Italia. Dobbiamo essere uniti in un periodo in cui c’è un continuo tutti contro tutti".

Infine, tocca a chi questa vettura l'ha progettata dire qualcosa di più dal punto di vista tecnico e meccanico; Aldo Costa parla di "novità aerodinamiche enormi, la parte anteriore della scocca doveva cambiare per regolamento: è sparito il doppio diffusore. E l'ala anteriore non è più regolabile. Poi c'è il Kers, la revisione di alcune strutture di sicurezza, e una distribuzione dei pesi prefissata. I tanti cambi di regolamento hanno stravolto il progetto". Sulle gomme Pirelli:"Hanno avuto un impatto importante sulle nostre auto, per loro abbiamo dovuto riprogettare assetto e sospensioni".

Tombazis:"La parte anteriore avrà una nuova ala, e il muso è molto più alto. A causa del nuovo innalzamento del telaio ora il pilota siede più in alto. Le fiancate poi sono molto più scavate, mentre sulla coda il nuovo diffusore, più basso e semplice, ha imposto la realizzazione di nuovi scarichi. E poi ovviamente abbiamo l'ala posteriore mobile". Quella mostrata oggi non è comunque una versione definitiva:"La macchina cambierà molto da qui alla prima gara. Cambierà tutta l'aerodinamica, ma anche gli scarichi. Insomma siamo solo al primo passo verso uno svilupppo infinito".

Uno sviluppo che, si spera, possa portare un epilogo diverso da quello del 2010. Per essere bella, è bella; sarà anche vincente?

Federico Fadda (422race.com)

giovedì 27 gennaio 2011

F150, indiscrezioni alla vigilia della presentazione

Il conto alla rovescia sta finalmente per giungere al termine, il gran giorno è in arrivo: domani alle 10 a Maranello sarà presentata ufficialmente la F150, la monoposto con la quale Fernando Alonso e Felipe Massa dovranno portare a casa quel titolo mondiale sfuggito amaramente nell’ultima gara della scorsa stagione.

Ma in attesa che vengano tolti i veli, sono già circolate le prime indiscrezioni su alcuni dei particolari che saranno presenti sulla nuova vettura. Un progetto sul quale si è lavorato duramente in fabbrica, specie alla luce delle modifiche al regolamento tecnico della nuova stagione, che ha apportato novità piuttosto rilevanti. Se da una parte, infatti, c’è l’abolizione del doppio diffusore, dello F-Duct e del flap regolabile sull’ala anteriore, dall’altra il 2011 porta con sé il ritorno del KERS e l’introduzione dell’ala posteriore modificabile dal pilota.

A livello visivo quella che sarà mostrata domani non dovrebbe essere nient’altro che una F10 riadattata con le novità aerodinamiche, mentre per quanto riguarda quello che non si vede, cioè la meccanica, le differenze saranno piuttosto rilevanti, e soprattutto non definitive. Infatti pare che per la F150 siano state preparate due soluzioni diverse di retrotreno, per giocare con le pieghe del regolamento, e per poter avere più soluzioni a disposizione per indirizzare gli sviluppi della macchina durante la stagione.
Dopo aver accarezzato l’idea di utilizzare sospensioni di tipo pull-rod (in stile Red Bull), la scelta è caduta sulla classica soluzione a puntone, che sarà però abbinata a una scatola del cambio molto stretta, meglio adattabile a un progetto senza doppio diffusore.
Di chiara ispirazione Red Bull anche il muso, che si presenterà più piatto e largo.

Molte attenzioni sono state dedicate al KERS. Il dispositivo di recupero dell’energia cinetica avrà batterie di dimensioni ridotte per poter essere inserite nella zona del serbatoio, che rispetto al 2009 (anno dell’unica apparizione del dispositivo, ndr) è più grande a causa del divieto di rifornimento introdotto nel 2010. Una soluzione che sarà adottata anche dalla McLaren.
Le somiglianze con la vettura di Woking non finiscono qui: la presenza di Pat Fry ha comportato la scelta di adottare una parte iniziale delle fiancate più rettangolare e spostata verso l’alto, come nelle Frecce d’argento.

Tante novità, quindi, in attesa di vedere se alla prova della pista queste soluzioni si riveleranno vincenti o meno.

Federico Fadda (422race.com)

mercoledì 26 gennaio 2011

Hispania, tante ombre sulla nuova monoposto

Se il buongiorno si vede dal mattino, il 2011 della HRT rischia di essere davvero buio. A meno di una settimana dai primi test stagionali, in programma a Valencia dall'1 al 3 febbraio, la scuderia spagnola è ancora in alto mare nello sviluppo della vettura 2011.

La nostra nuova macchina non sarà pronta per nessuno dei test spagnoli” - (dopo Valencia ci saranno Jerez e Barcellona, ndr.) - ha rivelato in un'intervista al Times of India il neopilota HRT Narain Karthikeyan, spiegando che scenderà in pista con la monoposto 2010 riadattata; la speranza è di avere la nuova macchina per le ultime prove in Bahrain, una settimana prima dell'inizio della stagione. Kathikeyan ha spiegato anche che per la Hispania il cambiamento più grande rispetto alla scorsa stagione sarà l'uso della trasmissione Williams, affermando inoltre che la vettura 2011 non userà il Kers, mentre sarà presente il dispositivo per la regolazione dell'ala posteriore.

Non appena la F111 (questo il nome della HRT 2011) sarà pronta, la utilizzeremo; al progetto stiamo lavorando insieme a diversi ingegneri, circa una quarantina, guidati da Geoff Willis come Direttore tecnico, e da Paul White come Capo progettista”, ha spiegato il Team Principal Colin Kolles, aggiungendo che “l'anno scorso abbiamo iniziato la stagione senza aver mai provato, mentre quest'anno i test in Spagna saranno comunque l'occasione per i nostri piloti di provare le gomme Pirelli”.

Quello della nuova macchina non è l'unico problema in casa Hispania; innanzitutto continua a slittare la decisione sul pilota da affiancare a Karthikeyan. In un primo momento il prescelto sembrava essere Davide Valsecchi, che aveva era stato il più veloce nei test dello scorso novembre ad Abu Dhabi fra i rookie provati dai team debuttanti nel 2010. Ma il budget messo a disposizione dagli sponsor di Valsecchi non è stato considerato sufficiente da Kolles. Stessa sorte per il 24enne venezuelano Rodolfo Gonzalez.

Per finire, il team spagnolo deve anche fare i conti con una sorta di “fuga” di personale. L'ultimo in ordine di tempo è Xevi Pujolar, approdato nel 2010 dalla Williams, dove aveva lavorato con Webber, Montoya e Ralf Schumacher, e fresco di ritorno proprio nella scuderia di Sir Frank e Patrick Head come ingegnere di macchina di Pastor Maldonado.
Prima di lui, ad abbandonare una nave sempre sul rischio di affondare è stata l'addetta stampa Tabatha Valls, che ha preferito addirittura la Virgin.

Federico Fadda (422race.com)

martedì 18 gennaio 2011

Ad Abu Dhabi esame pioggia per le gomme Pirelli

Su un tracciato bagnato artificialmente con 18.000 litri d'acqua, la Pirelli ha affrontato, in notturna, la prova pioggia ad Abu Dhabi. Le gomme "wet" del costruttore di pneumatici italiano presentavano scanalature profonde, che le rendono simili a delle normali gomme per vetture stradali; con la differenza che, rispetto a queste ultime, consentono di evacuare oltre 60 litri d’acqua al secondo a una velocità di 300 km/h, ovvero una quantità sei volte superiore.

Per il test è stata usata una configurazione della pista più corta (3.100 metri) rispetto a quella impiegata per il gran premio (5,5 km). Al volante della Toyota TF109 del 2009 utilizzata per il collaudo c'era Pedro de la Rosa: lo spagnolo, malgrado una interruzione per la rottura del cambio, ha percorso 100 giri per un totale di oltre 300 km.

La scelta di Abu Dhabi è stata attentamente ponderata, come ha spiegato Maurizio Boiocchi, responsabile ricerca e sviluppo della Pirelli: "Dovevamo provare in condizioni simili a quelle che potremmo trovare in Malesia, ovvero la pioggia abbinata a temperature elevate. Per questo era inutile provare sul bagnato in Europa, con il freddo. Abbiamo scelto di farlo di sera (dalle 18 alle 24), perché questo impedisce che la pista si asciughi troppo rapidamente".

Questa sera, con le prove dei pneumatici da bagnato intermedio, la Pirelli chiuderà la prima fase dello sviluppo iniziata ad agosto 2010. Finora sono stati percorsi circa 13.000 km sulle piste d’Europa e Medio Oriente. Sempre ad Abu Dhabi, lo scorso fine settimana sono state messe a punto le ultime gomme da asciutto: le supermorbide ("che saranno usate su circuiti tortuosi come Monaco e Budapest", ha spiegato il responsabile del lavoro in pista Paul Hembery) e le morbide.

La prima vera prova del fuoco ci sarà poi a Valencia, dall'1 al 3 febbraio, quando tutti i team del mondiale testeranno le nuove gomme con la configurazione aerodinamica 2011 delle vetture.

Federico Fadda

giovedì 13 gennaio 2011

Massa: "Schumi il più forte. Per il titolo ci sono anche io"

A Madonna di Campiglio è tempo di microfoni anche per Felipe Massa, che nella prima conferenza stampa ufficiale del 2011, lancia la sua sfida per il prossimo campionato. In particolare al suo compagno di squadra, Alonso. "So di non avere disputato una buona stagione l'anno scorso, nella quale ho avuto problemi soprattutto con i pneumatici anteriori, perché non sono mai riuscito a trovare il giusto grip - ha detto il brasiliano - Ma questa è una nuova stagione, con una macchina nuova ed il feeling è già buono. Se potrò guidare come voglio per il titolo posso dire la mia".

Quindi nessuna voglia da parte del brasiliano di recitare il ruolo di comparsa come accaduto la scorsa stagione, almeno a parole. Su una cosa però è d'accordo con il compagno di squadra; cioè quando individua il possibile principale avversario del 2011: "Il più forte? Schumacher per quello che ha vinto è sempre il numero uno - ha concluso Massa -, ma io sono pronto per la battaglia, anche con Alonso. Non mi sento sotto esame, in Ferrari è sempre stato così".

Anche perchè quella che inizierà fra due mesi sarà la stagione del giudizio per Felipe; un'eventuale altra debàcle significherebbe molto probabilmente la fine della sua storia con la Ferrari. Poco importa che il suo contratto scada nel 2012: se a Maranello non si son fatti troppi problemi ad appiedare in anticipo Raikkonen, difficile pensare che non possano ripetersi col brasiliano. Soprattutto se sul mercato ci sarà libero un certo Kubica...

Federico Fadda

"Arrivederci Roma" - Ecclestone boccia il Gp nella Capitale


Poche parole in una lettera, ma pesanti come un macigno: "Non si correrà nessun Gp a Roma". Bernie Ecclestone, patron della Formula 1, boccia definitivamente l'idea di far correre le monoposto per le strade della Capitale nel 2013. In una comunicazione scritta diretta al Sindaco Alemanno spuntano le motivazioni di tale decisione: "Nessuno in Formula 1 vuole correre due Gp nello stesso paese e l'Italia ha già Monza, gara storica e intoccabile". Davvero un brutto colpo per chi già cominciava a pregustare una gara suggestiva nella splendida location dell'Eur. Alemanno si è affrettato a precisare che in ogni caso non si tratta di bocciatura: "Ecclestone ha parlato di un solo Gp in Italia, pertanto non è da escludere che si possa correre sia a Monza che a Roma, a stagioni alterne". Tesi che però difficilmente convincerà chi non vuole (giustamente) rinunciare in nessun caso al circuito più veloce del mondiale, cuore del tifo Ferrari. Se inoltre si prendono in considerazione tutti gli altri paesi che aspettano di ospitare il mondiale (Russia e India in testa), le probabilità di vedere la Formula 1 varcare la soglia della Capitale divengono infinitesimali.

STRANE CONTRADDIZIONI - Che Bernie Ecclestone sia un soggetto singolare non lo si scopre certo oggi. E la sua costante e ostinata ricerca di denaro fresco proveniente da diritti tv e nuovi circuiti in cui la cultura automobilistica sportiva tarda ad insediarsi, sta condizionando pesantemente l'intero Circus della Formula 1. Si corre su circuiti all'apparenza futuristici, ma nei quali non c'è speranza di vedere un sorpasso in gara (Singapore e Abu Dhabi, tanto per fare un esempio). Impianti di straordinaria fattura che tuttavia mettono in evidenza la deplorevole carenza di pubblico. Sponsor fondamentali che, di conseguenza e a ragione, non fanno altro che lamentarsi. C'è una contraddizione in quanto spiegato dal manager scozzese nella lettera ad Alemanno. Suona piuttosto strano che nessuno voglia più correre due Gp nello stesso paese, quando poi si va a controllare il Calendario 2011 e tac! Ecco due gare da correre in Spagna: il 22 Maggio a Barcellona e il 26 Giugno a Valencia. Che Ecclestone non abbia già pronosticato la secessione della Catalogna nella penisola iberica? Allora a questo punto, si potrebbe parlare della gara di Roma come il Gp del Vaticano...

Samuele Sassu

Alonso: "Anche quest'anno saremo in lotta per i titoli"

Prima conferenza stampa ufficiale nel 2011 per Fernando Alonso, intervenuto al Wroom di Madonna di Campiglio. "Mi sento uno dei leader, ma non il leader della squadra". Lo spagnolo si mostra carico in vista della nuova stagione, soprattutto alla luce di come è terminata quella passata. "Anche se non è finita come volevamo, considero eccezionale la scorsa stagione e quest'anno penso che saremo ancora lì, in lotta per titolo Mondiale”, ha detto Fernando, confidando in se stesso e nel lavoro dei tecnici Ferrari.

Le incognite deriveranno, come sempre, dalle novità tecniche e regolamentari, e dalle nuove gomme Pirelli: "La gestione della corsa sarà più complicata, perché con il ritorno del Kers e la l’ala posteriore flessibile c’è il rischio di perder concentrazione durante la gara".

Anche la preparazione fisica dei piloti avrà un ruolo importante, con 20 gare in programma: "La preparazione sarà diversa perché nel 2011 il calendario è lunghissimo e servirà mantenere una forma costante per tutta la stagione con 4 o 5 picchi nei momenti decisivi”.

Alla domanda sui possibili rivali nella corsa al titolo iridato, Fernando risponde con una dichiarazione sorprendente: "Se la Mercedes metterà in pista una macchina di alto livello considero Schumacher il nostro avversario più pericoloso. A parità di mezzi dispone ancora del talento per vincere gare e titolo Mondiale. Per quanto riguarda Vettel sarà più tranquillo visto che un Mondiale lo ha già vinto, e credo che farà meno errori rispetto al passato".

Tornando alla Ferrari, quest’anno Massa è chiamato a riscattare il pessimo 2010, e in proposito Alonso mette a tacere alcune chiacchiere. "Sul rapporto tra me e Felipe ho letto tante cose sbagliate. Abbiamo un buon rapporto, giochiamo a poker assieme e collaboriamo per lo sviluppo della macchina. Lui deve completare il mio lavoro e io il suo. E' come se fossimo un solo pilota diviso in due".

Nella speranza che nel 2011 la Ferrari si trovi a correre con due piloti effettivi, anziché con uno solo come nel 2010.

Federico Fadda

mercoledì 12 gennaio 2011

Domenicali: "Ferrari supercompetitiva per vincere entrambi i titoli"

Stefano Domenicali fissa gli obiettivi di Maranello per il 2011, anche se a dire il vero alla Ferrari non si può far altro che puntare alla vittoria: “Nel 2010 abbiamo sfiorato il titolo Piloti con Alonso e siamo giunti terzi nel campionato Costruttori: l’obiettivo per il 2011 è molto semplice da dire quanto difficile da raggiungere, vale a dire fare un passo avanti nella classifica Piloti e due in quello Costruttori” ha dichiarato il responsabile della Rossa. “Questi devono essere i nostri obiettivi perché siamo la Ferrari. Per riuscirci vogliamo avere una macchina supercompetitiva da subito e che sia anche affidabile: sappiamo che dovremo essere perfetti, anche nell’interpretazione degli eventi che si possono verificare in un weekend di gara, perché in uno scenario in cui ci sono avversari così forti e numerosi questa è la condizione per poter aspirare a vincere”.

La nuova monoposto verrà presentata il 28 gennaio a Maranello per poi conoscere l’asfalto in occasione di alcune riprese promozionali sul circuito di Fiorano. Ma il battesimo agonistico avverrà l’1 febbraio sul circuito di Valencia, quando si inizierà a fare sul serio con i test a cui parteciperanno tutti i team del mondiale. Il primo pilota al volante sarà Alonso, che saggerà la nuova Ferrari nei primi due giorni, per poi cedere il volante della monoposto al compagno di squadra Felipe Massa nella terza giornata di prove .
Tra l’altro quella che verrà presentata a Maranello sarà una macchina “molto diversa da quella che debutterà il 13 marzo in Bahrain” ha proseguito Domenicali. “Noi, come del resto penso faranno anche gli altri, continueremo a sviluppare la vettura fino all’ultimo giorno disponibile”.

A Valencia ci sarà il debutto anche della nuova gerarchia tecnica della Rossa, con Pat Fry nuovo responsabile dell’ingegneria di pista. “Da tempo pensavamo di migliorare la squadra in alcune aree quindi la decisione non è stata presa d’impulso dopo Abu Dhabi. Semmai c’è stata solamente un’accelerazione” he detto Domenicali. “Pat avrà la responsabilità di gestire tutte le attività in pista sia dal punto di vista tecnico che per quanto riguarda i piloti. Per farlo avrà anche il supporto degli strumenti che saranno predisposti e migliorati dal nuovo reparto Sviluppo Strategie Operazioni, guidato da Neil Martin, che si occuperà di migliorare l’integrazione fra simulatore, galleria del vento e ufficio tecnico. Non ci saranno altri cambiamenti”.

Federico Fadda

Le aspettative di un ferrarista dopo la Waterloo d'Oriente


Sono passati quasi due mesi da quella domenica che per tutti i ferraristi verrà ricordata come il 5 Maggio, la Waterloo del Medio Oriente. Abu Dhabi perde ogni fascino futuristico (sulla spettacolarità del tracciato stendiamo un velo pietoso) e si trasforma nel capolinea di una stagione per certi versi straordinaria, per altri fallimentare. La Ferrari come (o peggio?) di Napoleone, bramante di vittoria, si condanna con le proprie mani, gettando al vento un Mondiale piloti ormai in tasca, nel peggiore dei modi possibile. Non a causa di un duello epico con gli avversari, dal quale si può sempre uscire sconfitti con onore, inchinandosi a chi ha prevalso. Bensì per un clamoroso errore di strategia "degno" di una squadra debuttante, per aver fatto la gara pensando esclusivamente a un diretto concorrente (Webber) peraltro mai sostenuto dal proprio team, la Red Bull, ben più propensa a favorire un giovane "rampollo" tedesco (Vettel), desideroso di succedere al trono di un altro imperatore prussiano dal passato glorioso e di ferrarista memoria, ma dal presente a tratti ridicolo e fuori luogo (Michael Schumacher).

La strategia, quella che tante battaglie ha fatto vincere nel corso della storia, anche in condizioni di netta inferiorità, tradisce un Alonso comunque eccezionale per un primo anno in rosso contrassegnato da vittorie, grande impegno e qualche evitabilissimo errore, ahimè. Un pit stop anticipato, il traffico, l'ansia e la clamorosa caduta nell'ultima gara dell'anno. Comincia la favola del campione del mondo Vettel, con Ecclestone a inebriarsi di una Formula Uno in cui, guarda caso, vince sempre un suo prediletto. E comincia anche il terremoto ferrarista che tanto fa rimpiangere i tempi passati. Ah quanto mancano Jean Todt e Ross Brawn. Un pragmatico in testa alla squadra e un geniale stratega al muretto dei box. Un team in perfetta sinergia, pochi errori e tanti trionfi, quasi a rendere ogni gara quasi scontata.

Di chi è la colpa? Di Domenicali, non in grado di gestire una squadra importante come la Ferrari. Di Chris Dyer, diretto responsabile della "tragica" sosta ai box. Dell'intero team, che sembra aver perso quella forza e quell'unione che spesso ha dato alla rossa quei "cavalli" in più per battere gli avversari. Qui però non siamo in tribunale. Poco conta chi ha sbagliato e chi no. I risultati, quelli sì che contano. E anche nel 2010 si è vista una Ferrari partita a spron battuto, ridimensionata già a partire dalla seconda gara e costretta a inseguire per mesi una Red Bull assolutamente superiore, ostacolata soltanto da una lotta interna che in più di un'occasione ha rischiato di compromettere la stagione. Nel 2011 a Maranello dovranno cambiare tante cose, perché dopo tre anni di cocenti sconfitte, non è più accettabile partire in ritardo, ripetere errori e ritrovarsi a rincorrere alla disperata, aumentando in maniera esponenziale il rischio di mandare all'aria ogni progetto di vittoria. Dubai come Waterloo, forse è giusto così: la vittoria di Vettel è il meritato premio per la macchina più competitiva del mondiale e per un giovane che, impulsività a parte, vincerà ancora in Formula Uno. Magari proprio in Ferrari, chi lo sa...

Samuele Sassu

La nuova Ferrari si mostrerà il 28 gennaio

I tifosi ferraristi segnino questa data sulle loro agende: 28 gennaio. Fra poco più di 2 settimane a Maranello sarà tolto il velo alla nuova Ferrari che, nella stagione che si aprirà il 13 marzo in Bahrain, cercherà di conquistare quel titolo che è sfuggito di poco nel 2010. "Sarà una macchina molto diversa da quella dell'ultima gara dello scorso anno", ha detto Stefano Domenicali all'interno di Wroom, il meeting organizzato dalla Philip Morris per inaugurare la nuova stagione di Ferrari e Ducati, delle quali è uno dei principali sponsor. A battezzare la nuova monoposto, e testare i suoi grossi cambiamenti, sarà Fernando Alonso, che la proverà nei primi 2 giorni di test collettivi sul circuito di Valencia, mentre Felipe Massa avrà il suo primo approccio con la vettura 2011 nella terza giornata di prove sulla pista spagnola.

Federico Fadda

venerdì 7 gennaio 2011

La HRT ingaggia Karthikeyan

Un'altra tessera del mosaico piloti della stagione 2011 trova il suo posto: la Hispania Racing Team ha ufficializzato l’ingaggio per la prossima stagione di Narain Karthikeyan. Il pilota indiano sarà chiamato ad aiutare la Hrt a fare meglio del 2010, il che non dovrebbe essere troppo difficile; la scuderia spagnola, che è stata la peggiore dei team debuttanti, ha disputato una stagione disastrosa, chiudendo all’ultimo posto con zero punti e poche bandiere a scacchi raggiunte.

Per Karthikeyan, che si è detto “contento di tornare in pista in un campionato d'eccellenza come la F1”, si tratta, appunto, di un ritorno, dopo la stagione 2005 corsa al volante della Jordan, con la quale totalizzò 5 punti. Alla gioia per il nuovo ingaggio si accompagna anche l’emozione particolare di correre il GP d’India, new entry nel calendario 2011, e in programma il 30 ottobre: “Correrò davanti ai miei tifosi - ha detto il pilota - Spero che sarò spinto dagli incitamenti della mia gente, sarà senza dubbio un'emozione particolare”. Sempre che non si stanchi di guidare l’HRT prima di quella data.

Federico Fadda

mercoledì 5 gennaio 2011

Fry-Martin, la Ferrari apre il 2011 con una rivoluzione

Il 2011 è iniziato, e anche a Maranello hanno deciso di gettare dalla finestra le cose vecchie, per sostituirle con delle nuove. Solo che le cose vecchie sono rappresentate da Chris Dyer: il responsabile degli ingegneri in pista (ovvero il principale responsabile della disfatta di Abu Dhabi), non sarà più al muretto nella nuova stagione; "la sua posizione verrà ridefinita nei prossimi giorni ", hanno precisato da Maranello in un comunicato. Il suo posto verrà preso da Pat Fry: l'ex capoprogettista della McLaren, approdato lo scorso giugno alla Ferrari come vice del direttore tecnico Aldo Costa, assumerà il ruolo di responsabile dell'ingegneria di pista.

Ma non solo: l'organico della Rossa è stato rinforzato da un secondo nuovo arrivo, Neil Martin. Proveniente dalla Red Bull, il tecnico sarà il responsabile del nuovo reparto Sviluppo Strategie Operazioni. Martin, in passato anche ex-McLaren, risponderà direttamente a Costa.

Montezemolo e Domenicali avevano parlato di semplici aggiustamenti mirati, per rendere più efficace il lavoro del team in pista e in fabbrica. Ma con la testa di Dyer che è rotolata, se non è una rivoluzione, poco ci manca.

Federico Fadda