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domenica 26 settembre 2010

GP di Singapore, le pagelle: Alonso perfetto, niente da fare per un ottimo Vettel; Webber “elimina” Hamilton e se la cava

Alonso 10 – Pole, giro veloce, gara condotta sempre al comando, e vittoria. L’epilogo di una notte straordinaria consegna al mondiale una classifica rivoluzionata, e conferma la forma strepitosa di Fernando, che a -11 dalla vetta si starà sfregando le mani. Se continua su questi livelli, i tifosi della Ferrari possono davvero sognare.

Vettel 8,5 – Finalmente il tedeschino tira giù una gara senza sbavature, ma anche senza acuti. Resta sempre troppo lontano da Alonso per attaccarlo con convinzione, l’unica possibilità gliela danno i doppiati. L’errore in qualifica probabilmente gli costa la vittoria, visto che la Red Bull sembrava avere qualcosina in più della Ferrari. Ma guadagna punti su Webber.

Webber 7 – Poco brillante in qualifica, cambia le gomme quando esce la prima Safety Car al 4° giro, provando a giocarsi il jolly; la scelta è azzeccata a metà, visto che Alonso e Vettel corrono su un altro pianeta, ma almeno le McLaren riesce a mettersele dietro. Peccato che speroni Hamilton che l’aveva superato di mezza macchina. La Direzione gara lo grazia, ma la classifica dietro di lui si sta facendo calda. E corta.

Hamilton 7 – Fino a che è stato in corsa, ha cercato di fare il massimo con quello che aveva a disposizione, cioè una McLaren non all’altezza. Come al solito ci prova appena vede uno spazio anche minimo, e come a Monza si ritrova fuori gioco, stavolta non per colpa sua. Ma 20 punti di distacco dalla vetta a 4 gare dalla fine non sono più pochissimi.

Button 6,5 – Si potrebbe copiare lo stesso commento riservato ad Hamilton, se non fosse che Lewis riesce sempre e comunque a tirare fuori qualcosa di più dal mezzo che si ritrova fra le mani, e a osare il tutto per tutto. Inoltre perde altri punti da Webber, scivolando sempre più indietro.

Massa 6,5 – Finisce 10° dopo aver rimontato dall’ultima posizione, ma quando si trova dietro a un trenino di macchine più lente si ferma lì, senza quasi tentare sorpassi. Il risultato di Alonso sicuramente aumenterà il suo rammarico per il guaio avuto in qualifica, ma è chiaro che adesso dovrà solo aiutare il compagno a vincere il mondiale. Che lo voglia o no.

Kubica 7,5 – Per più di metà gara non combina più di quello che combinano gli altri, ovvero girare senza riuscire a sopravanzare chi sta davanti. Ma nel finale cambia gomme, e inizia un’altra gara: una progressione irresistibile a colpi di sorpassi spettacolari, che lo issano al 7° posto finale. E di nuovo si parla di un avvicendamento con Massa…

Federico Fadda

Alonso: “Vittoria che significa molto”. Domenicali: “Gara vinta sabato”. Hamilton: “Ero chiaramente davanti a Webber”

Sprizza gioia da tutti i pori Fernando Alonso, che si presenta ai microfoni consapevole dell’importanza della vittoria di oggi: "E' stata una gara molto difficile. La vittoria significa molto, dopo Monza volevamo confermarci e ci siamo riusciti. Ora possiamo combattere per il campionato ed essere competitivi in tutte le gare. Forza Ferrari". Un successo giunto al termine di una gara "molto dura e lunga, con le safety-car e il problema dei doppiaggi. La Lotus alla fine aveva preso fuoco e non si poteva superare in rettilineo".

Questa seconda vittoria consecutiva, dopo Monza, lo rilancia fortemente in ottica iridata: "Il Mondiale rimane molto equilibrato. Ci sono cinque piloti che hanno più o meno le stesse possibilità. Webber, visto che è in vetta, può permettersi più di altri un weekend storto. Noi faremo il massimo per vincere il titolo: non sappiamo se questo basterà, ma di sicuro lotteremo fino alla fine. Mancano quattro gare e chiunque, tra i piloti di vertice, può vincere due o tre volte di fila. Allo stesso tempo, si rischia di finire fuori dalla corsa al titolo se si commettono errori. Bisogna mantenere la concentrazione".

Visibilmente soddisfatto anche Stefano Domenicali: "Sono molto contento. E' stata una gara veramente bella, che però abbiamo vinto sabato, con le qualifiche. Dietro c'è stato sempre Vettel, mamma mia...". Spazio poi al consueto equilibrio: "Il Mondiale? Ne mancano quattro, è tutto da giocare", la sintesi del responsabile del team di Maranello.

Contento, ma con un pizzico di rammarico, è anche Sebastian Vettel: "Oggi ci ho creduto fino alla fine, anche se nella parte iniziale della gara ho avuto problemi con le gomme morbide; ho commesso anche un errore nel pit-stop, ma non credo che avrei superato Alonso ai box. Ho cercato di spingere Fernando a commettere un errore, ma lui non ha sbagliato. Qui è complicato superare, sapevo che sarebbe stata una gara difficile dopo aver ancato la pole. Per il Mondiale, però, è tutto aperto".

Miglior risultato non poteva arrivare, con Alonso e Vettel che hanno fatto gara a parte, e Mark Webber si gode il 3° posto: "È stato un weekend difficile, probabilmente il più duro dell'anno. Non mi sono sentito a mio agio, quindi il risultato finale va benissimo. Stamattina, avrei firmato per un terzo posto". Sul contatto con Hamilton: "È stata una situazione simile a quella che nel Gp di Monza ha coinvolto Lewis e Massa. Sono cose che capitano, abbiamo frenato al limite. Di sicuro, era una fase estremanente equilibrata. Non ci siamo toccati con violenza, ma entrambi abbiamo rischiato di finire fuori. Io, per fortuna, ho potuto continuare".

Il grande sconfitto della notte di Singapore è Lewis Hamilton, che mastica amaro dopo il ritiro causato dal contatto con Webber: “Non so esattamente cosa sia successo. Dal mio punto di vista, lui ha commesso un errore e io ero in condizione di superarlo. Ero davanti a lui chiaramente, ho frenato e ho cercato di lasciargli spazio sufficiente all'interno. A quel punto, ci siamo toccati. La mia gomma ha ceduto e tutto è finito. Come si dice in questi casi, le corse sono così”. L’inglese sa bene che ora per il campionato la strada è in salita: “Devo lavorare a testa bassa e sperare; ci sono ancora 4 gare, sono indietro di 20 punti, una distanza considerevole anche se non incolmabile. Adesso non penserò al Mondiale, proverò a godermi il resto della stagione. Lotterò fino alla fine, è l'unico modo in cui so correre. Poi, succeda quel che deve succedere”.
Federico Fadda

ALONSO CONQUISTA ANCHE SINGAPORE! CHE SFIDA CON VETTEL!


SINGAPORE - Fernando alonso come Jim Clark e Niki Lauda: 25 vittorie in carriera celebrate nello straordinario scenario notturno di Singapore, dopo una gara dominata dall'inizio alla fine a colpi di tempi da qualifica con un ottimo Sebastian Vettel sempre lì a pochi decimi. Un Gp durissimo, su un circuito che non lascia spazio a errori e la Safety Car sempre pronta a scombinare strategie e condotte di gara. Netto il dominio dello spagnolo a bordo di una Ferrari semplicemente perfetta, mentre qualcuno lì dietro (dicesi Hamilton) combina il secondo patatrac conescutivo dopo quello di Monza per superare Webber, leader del mondiale oggi piuttosto sornione. E la classifica iridata che cosa racconta? Cinque piloti in soli 25 punti a quattro gare dalla fine. Signore e signori, cominciate a saltare sulle poltrone, perché ne vedremo delle belle da qui a Novembre!

SUBITO IN TESTA - A fine gara, il commento a caldo di Domenicali è emblematico: "Abbiamo vinto ieri, grazie alla pole". Parere incontestabile: quando scattano i semafori, Alonso riesce a mantenere la testa, malgrado lo spunto migliore avuto da Vettel, e da quel momento parte la grande cavalcata verso la bandiera a scacchi. La Red Bull del tedesco è veloce ed equilibrata, ma già dal decimo giro comincia a lamentare qualche problema all'impianto frenante, dotato di prese d'aria più piccole rispetto a quelle degli avversari. Un scelta tecnica legata soprattutto all'aerodinamica, che tuttavia costringe Vettel a non tirare fuori il 100% dalla sua monoposto per gran parte della corsa. Alonso, invece, gestisce al meglio il primo stint con le gomme morbide e guadagna decimi preziosi sul diretto avversario. Il resto del gruppo, invece, sembra essere di un'altra categoria: enormi i distacchi rispetto al duo di testa.

PIT STOP ANCORA DECISIVO - L'unico errore commesso dagli starteghi del team di Chris Horner, è forse quello di richiamare ai box Sebastian Vettel al 30' giro, nello stesso istante in cui Alonso decide di effettuare il pit stop. Il tedesco, infatti, stava cominciando a rosicchiare qualche decimo importante al ferrarista e, probabilmente, un paio di giri in più a quel ritmo gli avrebbero permesso di rientrare davanti una volta effettuato il cambio gomme. La strana decisione della Red Bull è un assist perfetto agli abilissimi tecnici di Maranello, che rispediscono in pista Alonso con un pit stop fulmineo e assistono anche all'incertezza di Vettel nella ripartenza. Centesimi di secondo fondamentali che a metà gara danno il via ai preparativi per la festa finale.

ULTIMI GIRI AL CARDIOPALMA - La seconda parte di gara è una vera battaglia a colpi di giri veloci tra lo spagnolo e il giovane della Red Bull che danno vita a un elastico senza soluzioni di continuità. A far tremare i tifosi a casa,sono soprattutto i doppiaggi, a causa delle tante bagarre tra i piloti nelle retrovie. Ad approfittarne maggiormente è sempre Vettel che recupera sempre terreno e, all'ultimo giro, è a ridosso degli scarichi di Alonso. Il ferrarista, però, non si scompone, centra il giro veloce, guarda ogni tanto negli specchietti e si mantiene saldo in testa, giungendo primo al traguardo con soli tre decimi di vantaggio sul rivale. Il week end di gara perfetto: pole position, vittoria e giro veloce. Gli inglesi lo chiamano Hat-trick, noi lo definiamo capolavoro.

HAMILTON, CHE GUAIO! - Camera car, macchina ferma e un volante gettato via. Immagine che descrive perfettamente il brutto momento di Lewis Hamilton, finito fuori al 36' giro dopo un tentativo di sorpasso quasi riuscito su Webber per aggiudicarsi la terza posizione. Nel rettilineo che precede la Curva 7, il pilota inglese prende bene la scia al leader iridato e lo passa quasi interamente all'esterno, ma quando decide di rientrare per affrontare l'insidiosa curva a sinistra, viene centrato dalla Red Bull dell'australiano, che aveva già scelto una traiettoria più interna. Per la sospensione posteriore destra della McLaren il contatto è fatale, mentre Webber riesce a proseguire e a chiudere terzo. A Singapore come a Monza, due settimane fa, zero punti per Hamilton, scavalcato nella corsa al mondiale da Alonso. Va bene essere aggressivi, ma i titoli, talvolta, si rischia di perderli proprio per eccesso di veemenza.

UN FINALE... DI FUOCO! - A lasciare il segno su Marina Bay è anche la Renault di un Robert Kubica indiavolato, che negli ultimi giri infila Massa, Hulkenberg e Sutil, conquistando una meritatissima settima posizione. Il pilota polacco, anche grazie al suo F-Duct, è praticamente incontenibile e approfitta del vantaggio aerodinamico della sua vettura. A completare la top ten, a ridosso del podio arrivano l'altra McLaren di Button, la Mercedes di Rosberg e Barrichello con la Williams. Da segnalare poi, il suggestivo, quanto pericoloso incendio che si scatena sulla Lotus di Kovalainen a pochi giri dal termine. Il pilota finlandese, si accorge delle fiammate che partono dagli scarichi della sua monoposto proprio mentre sta per imboccare la corsia dei box e allora decide di cambiare direzione e fermarsi sul rettilineo del traguardo, dove però non ci sono tecnici pronti a intervenire con gli estintori. Divampa l'incendio e tocca allo stesso Kovalainen spegnerlo con un estintore passatogli dal muretto dei box.

sabato 25 settembre 2010

Un lampo rosso nella notte! A Singapore la pole è di Alonso

Dopo la paura per un temuto guasto elettronico in Q2, Fernando Alonso centra una strepitosa pole position sulle strade cittadine di Singapore. Lo spagnolo della Ferrari ottiene la sua seconda pole consecutiva con il tempo di 1’45”390, realizzato in occasione del primo tentativo veloce, anziché all’ultimo assalto; completa la prima fila Sebastian Vettel, staccato di 67 millesimi, che non è riuscito a ripetere il dominio messo in pista in tutte le prove libere. Seconda fila monopolizzata dalla McLaren: Hamilton è 3° davanti a Button, ma entrambi devono fare i conti con una monoposto apparsa un po’ nervosa nella fase cruciale della qualifica; non sta andando meglio al leader del campionato, Mark Webber: l’australiano è l’ultimo fra i pretendenti al titolo, e apre la terza fila col 5° tempo, affiancato da un buonissimo Rubens Barrichello. Nonostante l’ottima prestazione di Alonso, in Ferrari non possono però stare tranquilli al 100%, a causa del problema che ha colpito Felipe Massa: il brasiliano partirà dall’ultima posizione, dopo essere stato piantato in pista dalla sua vettura, per colpa di un imprecisato guasto tecnico. Chiudono la top ten, dal 7° al 10° posto, Rosberg, Kubica, Schumacher e Kobayashi.

Gara che si preannuncia incertissima, anche a causa del previsto temporale che dovrebbe riversarsi sulle teste dei piloti. Inoltre, nelle precedenti edizioni, la corsa ha sempre avuto una protagonista in più: la Safety Car, più volte costretta a fare il suo ingresso a causa di vari incidenti.
Il via domani alle 14 ora italiana, quando si spegneranno i semafori, e si accenderanno i riflettori sulla quint’ultima gara della stagione 2010.

La griglia di partenza

Federico Fadda

venerdì 24 settembre 2010

Nella notte di Singapore si illumina Vettel

Nel venerdì di prove libere sul circuito cittadino si Singapore, Sebastian Vettel si mostra più scintillante delle luci accese sulla pista, ottenendo il miglior tempo con uno strepitoso 1’46”660, ben 6/10 più veloce del compagno di squadra Mark Webber, piazzatosi 2°. Nella seconda sessione, che si è corsa sull’asciutto, a seguire il duo Red Bull gli altri 3 pretendenti al titolo, con nell’ordine Button, Alonso ed Hamilton, staccati però di oltre 1 secondo! Felipe Massa è 7° con l’altra Ferrari. Fra i piloti dei team di vertice è riuscito a inserirsi solo Rubens Barrichello, 6°, mentre hanno faticato le due Mercedes e Kubica, che hanno occupato gli ultimi 3 posti della top ten, a oltre 2 secondi da Vettel.

La Red Bull aveva peraltro ottenuto il miglior tempo anche in mattinata con pista umida, nell’occasione con Mark Webber, confermando le previsioni che alla vigilia davano il team austriaco come grande favorito sulle strade di Singapore. Il fatto che lo sia con condizioni climatiche diverse pone Ferrari e McLaren in una posizione difficile, visto che per quanto visto oggi non sembrano reggere il passo. Le qualifiche di domani, che prenderanno il via alle 16 ora italiana, si correranno molto probabilmente sotto la pioggia, con la concreta possibilità che i valori visti oggi si rimescolino.

Tabella dei tempi Prima sessione
Tabella dei tempi Seconda sessione

Federico Fadda

mercoledì 22 settembre 2010

La Formula 1 by night: GP di Singapore

GP Singapore: 26 agosto, ore 14.00
Singapore Street Circuit 5073 m / 61 giri
I Primati del circuito
In prova: N.Rosberg (Williams) - 1'46"197 (2009)
In gara: F.Alonso (Renault) - 1'48"197 (2009)
Sulla distanza: L.Hamilton (McLaren) - 1h56'06"337 (2009)



Il Gran Premio in tv
Sabato: Rai2 - Qualifiche ore 15.55
Domenica: Rai1 - Gara ore 13.55

Così nel 2009



























Federico Fadda

martedì 14 settembre 2010

Sauber, via De la Rosa: al suo posto Heifeld

De la Rosa fuori, Heidfeld dentro. Questa la decisione della Sauber, che appieda il pilota spagnolo affidando il suo volante all’esperto 33enne tedesco, sin dal prossimo Gran Premio di Singapore.
Una mossa dovuta allo scarso rendimento di De la Rosa, che in questa stagione ha collezionato una lunga serie di gare mediocri, raccogliendo solo 6 punti, contro i 21del suo ormai ex compagno di squadra, Kamui Kobayashi. Che ora sarà affiancato dal ben più agguerrito Nick Heidfeld, in passato già pilota della scuderia elvetica, anche quando era sotto marchio BMW, oltre che di Prost, Jordan e Williams.

Dopo aver iniziato la stagione come terzo pilota della Mercedes, Heidfeld ha occupato nelle scorse settimane il ruolo di tester della Pirelli, in vista del ritorno in Formula 1 della casa italiana di pneumatici. Un incarico che non ha esitato ad abbandonare per cogliere l’opportunità di tornare a gareggiare: “Sono più motivato che mai”, ha dichiarato al sito della Sauber, mentre De la Rosa si è detto “sorpreso della decisione del team, ma auguro a tutti loro la migliore fortuna per il resto della stagione”.

Federico Fadda

domenica 12 settembre 2010

Alonso, weekend perfetto, e Massa torna ad alti livelli. Button dà una lezione di freddezza ad Hamilton; Webber e Vettel limitano i danni

Alonso 10 - Ad essere pignoli, la partenza gli farebbe meritare mezzo voto in meno, ma il 10 è anche per la strepitosa pole di ieri, e per i progressi costanti fatti dal venerdì. Non si arrende dopo il via lento, morde le caviglie di Button fino al pit-stop. Poi butta giù un giro dei suoi, e insieme al comando della corsa si prende l'amore della gente ferrarista. E, forse, il diritto a sognare fino alla fine.

Button 9,5 - E bravo Jenson: non avrà vinto la corsa, ma c'è andato vicino, e una piccola vittoria oggi l'ha ottenuta, impartendo a Hamilton una lezione di freddezza, laddove Lewis ha invece buttato la sua gara. Veloce lo è stato, Jenson, ma oggi quel diavolo d'un Asturiano aveva davvero le ali; però, anche per lui, oggi ricomincia il Mondiale.

Massa 8,5 - Un 3° posto a Monza è bella roba, per il quale vale la pena fare un sorriso. Felipe lo accenna sul podio, ma non dimentica di essere stato di nuovo battuto da Alonso, che si gioca il Mondiale. Però un Massa così, veloce e pulito, potrà davvero dare una grossa mano alla Ferrari.

Hamilton s.v - Per 2 motivi: la sua gara è durata troppo poco per ottenere un voto; e, proprio perchè è durata troppo poco, il s.v. equivale a uno zero. Perchè se anche non avesse raggiunto il podio oggi, Lewis avrebbe conquistato ottimi punti su un Webber in chiara difficoltà. Invece distrugge una ruota, e gli tocca vedere il suo compagno che se la gioca con la Ferrari. Bastonato.

Webber 6 - Parte male, malissimo. Da lì la gara, già complicata in partenza, diventa un calvario, nel quale cercare di tirare fuori il massimo possibile. E considerato che Hamilton si era messo fuori gioco da solo, alla fine di una gara così, ritrovarsi di nuovo in vetta al campionato, non è così male.

Vettel 6,5 - Appena meglio del compagno di squadra, ma solo perchè azzarda una strategia al limite dell'assurdo (52 giri su 53 con gomme morbide), che però alla fine lo premia con un 4° posto insperato. E si ritrova pure a solo 24 punti dal leader del campionato. Che però è di nuovo il suo compagno di squadra.

Federico Fadda

Alonso: “Vittoria speciale”. Button: “Peccato, ma ottimo 2°”. Massa: “Bene il podio, atmosfera meravigliosa”

Ha iniziato a festeggiare ancor prima che finisse, arrivando a zig-zag fino al traguardo. Fernando Alonso è consapevole di aver fatto qualcosa di grande: “una vittoria paragonabile solo a quando vinsi a Barcellona”. Un trionfo maturato però dopo “una gara dura, Jenson ha guidato benissimo, senza errori, non era facile stargli vicino; avremmo voluto fare doppietta, ma lui aveva un passo ottimo”. Una corsa che però si stava complicando molto, a causa di un via non perfetto: “sono partito male, e ho pensato di non riuscire a recuperare. Ma per fortuna il pit-stop è stato super, anche se rischioso; non potevamo fare altro che aspettare il momento in cui si sarebbe fermato Jenson, e noi entrare al massimo un giro dopo, non di più”.
Ora il Mondiale potrebbe prendere la piega giusta: “aspettiamo, oggi è stato tutto quasi perfetto, sono di nuovo in corsa, ma ogni gara è insidiosa. Dobbiamo essere costanti e arrivare sempre a podio”.

Moderatamente soddisfatto Jenson Button, che ha davvero assaporato la vittoria a lungo: “certo, vincere sarebbe stato meglio, ma 2° non è affatto male. Ho avuto un ottima partenza, riuscendo a superare Fernando anche se mi ha un po’ stretto; nonostante questo, però, loro erano più veloci, e io ero preoccupato di non far avvicinare troppo Alonso, perché non avevo il ritmo delle Ferrari”. Però a beffarlo è stata solo la sosta: “appena montate le gomme dure ho avuto problemi di temperatura, così Fernando uscendo dal pit-stop ha potuto passarmi; a quel punto era proprio finita”.

Contento anche Felipe Massa, che al via sembrava poter addirittura superare il compagno di squadra: “sono partito molto bene, e ho visto che davanti hanno staccato tardi; Fernando è uscito un po’ lento dalla prima chicane, l’ho affiancato, ma ha tenuto la traiettoria buona e non ho insistito nell’attacco”. Alla Roggia un bello spavento: “a dire il vero ho solo sentito il colpo, ero davanti a Lewis che era vicino a Fernando, e entrando nella chicane ho sentito la botta; per fortuna nessun danno alla macchina”. A differenza di Alonso, non è stato altrettanto fortunato al pit-stop: “speravo di passare Jenson, ma ero troppo dietro; poi le gomme dure all’inizio non funzionavano benissimo, sono migliorate più tardi”.
Il suo 3° posto completa una giornata strepitosa per i tifosi della Ferrari: “è stato bellissimo correre qui oggi, anche in macchina si percepiva un’atmosfera meravigliosa”.

Federico Fadda

A MONZA E' FESTA ROSSA: ALONSO VINCE IL GP D'ITALIA



MONZA
- Erano quattro anni che l'immenso cuore rosso Ferrari non batteva sotto al podio di Monza. Da Schumacher (quello vero) ad Alonso, tante monoposto hanno solcato l'asfalto del circuito più veloce del Mondiale: oggi, davanti a 85mila spettatori, la Rossa di Maranello torna a fare la voce grossa. Primo lo spagnolo, dopo un duello all'ultimo centimetro con la Mclaren di Button, terzo Felipe Massa, a completare quel podio che ha nel rosso il suo colore naturale. Una vittoria fantastica di tutta la squadra: piloti e macchine in gran forma, a infilare giri record ogni volta che oltrepassano il traguardo, e una squadra eccezionale nelle strategie e nei pit stop. Monza si colora di rosso e la classifica iridata si accorcia, anche grazie all'inaspettato ko di Hamilton nelle prime curve, troppo convinto di sé nell'attaccare Massa. Sarà un finale di campionato caldissimo.

PARTENZA DIFFICILE - Con Alonso in pole e Massa in seconda fila subito dietro ad occupare la parte pulita del tracciato, il via della gara sembra essere tutto a favore della Ferrari. Purtroppo, l'indecisione dello spagnolo favorisce l'ottimo spunto di Button secondo in griglia, coriaceo nel resistere al tentativo di chiusura da parte di Alonso e a buttarsi nella prima variante in testa al gruppo. Lo è un po' meno il suo compagno e ormai ex leader del mondiale, Lewis Hamilton che tenta il sorpasso impossibile su Massa alla Roggia e finisce per distruggere la sospensione anteriore destra della sua McLaren, dopo il contatto con la ruota posteriore sinistra del brasiliano. Il suo Gp d'Italia dura solo un paio di km e Webber ringrazia.

GOMME INFINITE - I primi tre lì davanti impongono da subito un passo di gara straordinario: non passa giro senza che almeno uno dei tre non faccia registrare un tempo record. Button prova a scappare, affidandosi a una vettura con maggior carico aerodinamico e tuttavia più dolce con gli pneumatici a mescola morbida. Alonso, molto più scarico, si accoda e non molla di un centimetro, se non per liberarsi sporadcamente delle turbolenze scatenate dalla vettura dell'inglese. E dunque passano i giri, i distacchi rimangono immutati e quando si arriva al 25' giro e nessuno dei tre ha ancora effettuato il pit - stop, si capisce che chi rientrerà per primo a montare le gomme dure, avrà perso la gara.

LA SVOLTA - L'impressione è che, malgrado la seconda posizione, Alonso abbia qualcosa in più rispetto al campione del mondo in carica. Quando Button fa segnare un giro veloce, nella tornata successiva è di nuovo lo spagnolo ad abbassare il tempo sul giro e a ridurre il distacco. Al 37' giro, infine, la svolta della gara: dal box McLaren fanno rientrare Button, che cambia in pochi secondi le coperture e riparte dietro alle due Ferrari. Alonso ha pista libera e si lancia come un forsennato, ma ormai anche le sue Bridgestone sono alla frutta e non taglia nemmeno il traguardo. Sosta fulminea e ripartenza, grazie a un lavoro super dei meccanici. Quando la Rossa oltrepassa la linea bianca che chiude la pit - lane, sullo sfondo compare la sagoma argentata della McLaren che si affianca all'esterno e tenta di sopravanzare Alonso, formidabile nell'appropriarsi della giusta traiettoria e a resistere all'attacco nella prima variante, pur avendo pneumatici ancora "freschi". E sugli spalti, intanto, comincia la festa.

L'EPISODIO CURIOSO - Non manca il brivido finale per i tifosi ferraristi, quando il pilota spagnolo, indisturbato, perde per un attimo il controllo della vettura e taglia la prima chicane, per fortuna senza danni. La McLaren, a quel punto distante ben quattro secondi, non può approfittarne. Chi non riesce a sopravanzare Button dopo la sosta ai box è Massa, sempre un po'staccato rispetto al duo di testa. Il terzo posto, però, non è certo da buttare. E il resto del gruppo? In quarta posizione chiude Vettel, protagonista di uno strano episodio poco prima di metà gara: giunto sul rettilineo che immette sulla Parabolica, lamenta via radio un problema al motore e in quello stesso istante dà strada al compagno di squadra Webber, sfavorito da una brutta partenza. Dopo neanche mezzo giro, il tedeschino riprende a tirare come se niente fosse successo. Problema momentaneo o gioco di squadra per favorire Webber, attuale leader del mondiale? Ad ogni modo, la top ten si completa con la quinta posizione di Rosberg, seguito proprio da Webber e a chiudere la zona punti ci sono Hulkenberg, Kubica, Schumacher e Barrichello.

MONDIALE APERTO -
Con la bella vittoria di Alonso, la difficile gara di Webber e il flop di Hamilton, la classifica iridata racchiude cinque piloti in 24 punti. Lo spagnolo della Ferrari sale in terza posizione a 166 punti, 21 in meno dell'australiano della Red Bull e a 16 lunghezze da Lewis Hamilton. A cinque gare dal termine, il Mondiale è davvero apertissimo.

Samuele Sassu

ORDINE DI ARRIVO (GP RESULTS)


CLASSIFICA PILOTI (DRIVERS CHAMPIONSHIP)

CLASSIFICA COSTRUTTORI (CONSTRUCTORS CHAMPIONSHIP)


FERNANDO ALONSO WINS ITALIAN GRAN PRIX IN MONZA

Fernando Alonso on Ferrari F1 wins Italian Gp in Monza. Jenson Button on McLaren Mercedes arrived in second place. Felipe Massa, on the other Ferrari, arrived third. The complete top ten of the race is: Sebastian Vettel (Red Bull) 4th, Nico Rosberg (Mercedes) 5th, Mark Webber (Red Bull) 6th, Nico Hulkenberg (Williams) 7th, Robert Kubica (Renault) 8th, Michael Schumacher (Mercedes) 9th, Rubens Barrichello (Williams) 10th.


sabato 11 settembre 2010

Finalmente Ferrari! A Monza pole di Alonso

Fernando Alonso accende l’entusiasmo dei tifosi della Ferrari centrando la pole position del Gran Premio d’Italia. Sul circuito di Monza il pilota spagnolo è il più veloce con il tempo di 1’21”962: la Rossa non centrava la pole dal GP del Brasile del 2008, quindi da quasi 2 anni. Insieme ad Alonso, in prima fila anche la McLaren di Jenson Button, staccato di poco più di 1/10. Apre la seconda fila l’ottimo 3° posto di Felipe Massa con l’altra Ferrari, a 3/10 dal compagno, affiancato da Mark Webber, con la Red Bull che, per la prima volta quest’anno, non parte nelle prime 2 posizioni. Non benissimo il leader del campionato, Lewis Hamilton, 5° e in difficoltà nella Q3, così come è stato sottotono Sebastian Vettel, 6° a dimostrazione dei reali problemi della Red Bull sul tracciato brianzolo. Completano la top ten Rosberg 7°, le due Williams di Hulkenberg e Barrichello, rispettivamente 8° e 10°, e Robert Kubica su Renault, 9° e non brillantissimo.

Una sessione di qualifiche che ha portato molte sorprese, e incertezza per la gara di domani; la pole probabilmente coglie di sorpresa la stessa Ferrari, che si era mostrata veloce anche nelle libere, ma non sembrava in grado di sopravanzare la McLaren, che specie con Hamilton era stata sempre davanti a tutti; allo stesso modo ha lasciato stupiti il passo indietro compiuto dalla Red Bull, rispetto alle libere. Chi è arrivato dietro queste 3 squadre sembra destinato, come sempre quest’anno, a recitare un ruolo di comprimario, lottando per posizioni di ripiego.
L’ultima parola alla gara di domani, con i semafori che si spegneranno alle 14.

La griglia di partenza

Federico Fadda

venerdì 10 settembre 2010

Vettel leader a Monza, ma Ferrari e McLaren lo braccano

Sebastian Vettel guarda tutti dall’alto al termine del venerdì di prove libere del GP d’Italia. Sul circuito di Monza, il tedesco della Red Bull ha fatto segnare il tempo più veloce in 1’22”839; solo 76 millesimi più indietro si è piazzato Fernando Alonso, con una Ferrari che ha sofferto nella prima ora, per poi mostrare una buona ripresa nel pomeriggio. Progresso certificato anche da Felipe Massa, 3° a 2/10, e autore di un fuoripista da brividi alla Parabolica; fortunatamente il brasiliano non ha perso il controllo della vettura, evitando di sbattere contro le barriere, potendo tornare così ai box tutto intero.

Giornata buona anche per le McLaren: le Frecce d’argento erano sembrate imprendibili in mattinata, nel pomeriggio un po’ meno, con Hamilton 4° e Button 5°, ma hanno dato l’impressione di essere già più a posto dei concorrenti al titolo. Meno bene Mark Webber, 6° e staccato di mezzo secondo, ma costretto a fermarsi per una perdita d’acqua sulla sua Red Bull; in difficoltà anche Kubica, con una Renault che non sembra poter competere con i primi, e, come al solito la Mercedes: il migliore è Rosberg, 10°, mentre Schumacher è addirittura 14°.

Domattina ultimo turno di prove libere, in vista delle qualifiche ufficiali, che inizieranno alle 14.

giovedì 9 settembre 2010

LA MAPPA DETTAGLIATA DEL CIRCUITO DI MONZA

In esclusiva per i lettori di Formula Blog, la mappa satellitare dell'Autodromo Nazionale di Monza: una rappresentazione dettagliata di ciò che ci aspetta nel prossimo week end, quello dal 10 al 12 Settembre, quando il circus della Formula 1 farà tappa in uno dei circuiti più veloci e spettacolari del Mondiale. Segnalati tutti i punti di interesse: curve, varianti e rettilinei con le velocità effettive e i relativi rapporti.


Visualizza Mappa Autodromo Nazionale di Monza in una mappa di dimensioni maggiori

Samuele Sassu


A gas spalancato: Monza, tempio della velocità

Sulla scia di Spa-Francorchamps, la Formula 1 fa tappa questo weekend in un altro circuito antico e leggendario, che ha segnato la storia delle competizioni motoristiche: sul circuito di Monza va in scena anche quest’anno il Gran Premio d’Italia, 13° appuntamento stagionale; da quando è stato istituito il Campionato del Mondo di Formula, solo in un’occasione il GP di casa nostra non è andato in scena a Monza: nel 1980 si svolse a Imola, prima che questo diventasse GP di San Marino.
Una pista dove si respira l’essenza di questo sport: la velocità pura e semplice, quella che fa scorrere l’adrenalina nelle vene dei piloti, mentre tengono l’acceleratore completamente schiacciato per buona parte del giro, interrotti saltuariamente dalle poche varianti, che costringono a brusche staccate, con velocità che scendono anche da 300 a 60 km/h.

Nel corso degli anni, la configurazione del circuito è stata modificata più volte, anche se mai con interventi radicali, conservando però sempre la sua caratteristica principale, cioè quella di essere velocissimo.
Quello brianzolo non si distingue per essere molto tecnico, ma è il circuito che presenta la velocità media più alta fra tutti quelli presenti nel calendario; il record è stato fatto registrare da Juan Pablo Montoya nel 2004, con ben 262,242 km/h di media sul giro. Un primato difficilmente battibile con la configurazione attuale delle monoposto della massima categoria.
Insieme all’alta velocità, Monza ha però presentato anche una certa componente di pericolosità; diversi sono stati gli incidenti mortali, a cominciare da quello che nel 1955 causò la morte di Alberto Ascari, nel punto in cui ora sorge la chicane a lui dedicata. Successivamente toccò a Wolfgang von Trips, e soprattutto a Jochen Rindt, che nell’edizione del 1970 si schiantò alla parabolica; l’austriaco si laureò Campione del Mondo postumo, unico caso, fortunatamente, nella storia della F1. L’ultimo episodio risale al 2000, quando uno steward a bordo pista venne colpito da un pneumatico staccatosi dalla Jordan di Frentzen, restando ucciso.

FIRME CELEBRI - Su questa pista hanno vinto grandi campioni della Formula 1: Farina, Ascari, Fangio, Moss, Clark, Stewart, Phil e Graham Hill, Surtees, Fittipaldi, Regazzoni, Lauda, Scheckter, Prost, Piquet, Senna, Mansell, Alonso e Michael Schumacher. Il tedesco è anche il primatista di vittorie sul circuito brianzolo, con 5 successi, ottenuti tutti al volante della Ferrari; in occasione dell’ultima vittoria, nel 2006, annunciò il suo ritiro dalle corse alla fine di quell’anno (per rientrare poi nel 2010).
UN GIRO DI PISTA - A Monza si va subito veloci; ci si lancia per il giro veloce percorrendo il lungo rettilineo principale, che porta subito alla prima, grande staccata, dove si arriva in frenata a oltre 330 km/h, e si subisce una decelerazione fino ai 60/70 km/h, entrando nella Variante del Rettifilo, una stretta esse.
In uscita si rispalanca subito il gas passando per la Curva Biassono (o Curva Grande):una lunga curva a destra dall’ampio raggio, che si percorre in pieno senza particolari difficoltà, che però introduce ad un’altra impegnativa frenata, con le vetture che passano dai circa 320 ai 110 km/h, per affrontare la Variante della Roggia, una sinistra-destra abbastanza impegnativa.
Fuori dalla Roggia si va verso la Prima Curva di Lesmo, dalla velocità di percorrenza non troppo elevata, circa 180 km/h, alla quale segue la Seconda Curva di Lesmo, leggermente più lenta.
Di nuovo gas al massimo in uscita, si affronta la Curva del Serraglio, una lieve piega a sinistra che raccorda 2 tratti rettilinei, dai quali, a una velocità di 330 km/h si raggiunge la Variante Ascari: una successione di curve sinistra-destra-sinistra molto impegnativa, da percorrere a velocità sostenuta, che immettono nel rettilineo opposto a quello dei box. Alla fine di questo si frena ancora a 330 km/h, e a 180 km/h ci si immette nella Curva Parabolica, lunga e a raggio crescente, in uscita dalla quale ci si lancia di nuovo a velocità massima verso il traguardo. Inutile dire che, con un tracciato così, la possibilità di vedere sorpassi e spettacolo è garantita.

Chissà se i tifosi della Ferrari potranno sventolare festanti quel grande cuore rosso di stoffa che a Monza fa sempre la sua comparsa…

I Primati del circuito
In prova: J.P.Montoya (Williams) – 1’19”525 (2004)
In gara: R.Barrichello (Ferrari) – 1’21”046 (2004)
Sulla distanza: M.Schumacher (Ferrari) – 1h14’19”838

Così nel 2009
1 – Barrichello (Brawn)
2 – Button (Brawn)
3 – Raikkonen (Ferrari)
4 – Sutil (Force India)
5 – Alonso (Renault)
6 – Kovalainen (McLaren)
7 – Heidfeld (BMW Sauber)
8 – Vettel (Red Bull)
9 – Fisichella (Ferrari)
10 – Nakajima (Williams)

Il Gran Premio in tv
Venerdì: Prima sessione prove libere – RaiSport1 ore 9.45
Seconda sessione prove libere – RaiSport1 ore 13.45
Sabato: Terza sessione prove libere – RaiSport1 ore 10.45
Qualifiche – Rai2 ore 13.55
Domenica: Gara – Rai1 ore 13.55

Federico Fadda

mercoledì 8 settembre 2010

Caso Hockenheim, vince la Ferrari: nessuna penalità a team e piloti

Alla fine la spunta il Cavallino. Il Consiglio Mondiale della Fia ha deciso di non inasprire la punizione nei confronti della Ferrari: niente penalità in termini di punti, quindi, né alla squadra né ai piloti, e conferma della multa di 100.000 dollari, per il discusso sorpasso di Alonso su Massa nello scorso GP di Germania.

Nel corso del 49° giro, a Felipe venne impartito un ordine di scuderia per consentire ad Alonso, più veloce di lui in quel momento e meglio posizionato in classifica, di vincere la corsa e continuare a lottare per il Mondiale. Alla fine, ovviamente, furono polemiche roventi e dichiarazioni ipocrite da parte di addetti ai lavori e avversari, per qualcosa che nella storia della F1 è sempre esistito; ma, alla fine, la federazione ha messo la parola fine alla vicenda, aprendo anche a modifiche, future, della norma che vieta i giochi di squadra. "Abbiamo una norma che pone delle difficoltà di interpretazione - ha detto Enrico Gelpi, presidente dell'Aci e membro della Federazione -, la norma sarà rivista. Per noi sarebbe anche opportuno cancellarla del tutto. Nella Fia l'orientamento generale rispetto a queste modifiche è favorevole". Gelpi ha poi dichiarato che la Federazione affronterà la questione in occasione del prossimo Consiglio mondiale, a novembre.

Un sospiro di sollievo, dunque, per la Ferrari e i suoi piloti, specie per Alonso; lo spagnolo potrà ora concentrarsi solo sul weekend del GP d’Italia, in cui appare fondamentale ottenere una vittoria, per più motivi: si corre a Monza, circuito storico e tempio della velocità, ma soprattutto casa della Ferrari in Formula 1, dove i tifosi accorrono in massa per dimostrare tutta la passione per la Rossa, e per vederla trionfare . E poi, cosa più importante, per tenere ancora accesa la speranza Mondiale: quei 41 punti di distacco da Hamilton non sono pochi, ma Alonso non ha intenzione di mollare. Tantomeno a Monza.

Federico Fadda

mercoledì 1 settembre 2010

La F1 torna negli States: presentato il nuovo circuito di Austin

E’ stato presentato oggi il progetto del nuovo circuito di Austin, che sancirà il ritorno della Formula 1 negli Usa, dopo la parentesi, abbastanza deludente, degli anni 2000-2007, periodo in cui il Gran Premio si è svolto sulla pista di Indianapolis. Senza grosso riscontro in termini di pubblico.
Il nuovo circuito texano, tanto per cambiare, è un progetto di Hermann Tilke, e visti i risultati ottenuti con le precedenti creazioni, c’è da sperare che stavolta l’architetto tedesco abbia partorito dalla sua mente un tracciato “vero”, di quelli in cui il sorpasso possa essere almeno tentato.

A prima vista il progetto sembra prestarsi allo scopo, in quanto la pista presenterà curve veloci e cambi di pendenza notevoli che dovrebbero renderlo interessante ed entusiasmante per i piloti. Di questo è convinto il boss dell’evento, Tayo Hellmund: “In epoca moderna penso che questa pista è molto speciale. Ci sono tutti gli ingredienti necessari, giri veloci che richiedono impegno da parte dei piloti e caratteristiche che metteranno alla prova i tecnici dal punto di vista del set-up. Inoltre, la vista del centro di Austin è meravigliosa dal punto di vista paesaggistico".
Il tracciato presenterà, dunque, elementi moderni del mondo delle corse, specie in termini di standard di sicurezza, abbinati ad altri in vecchio stile, ripresi dai circuiti più classici. Sarà lungo 5.471 metri, sulle sue tribune ospiterà circa 70.000 spettatori, e i lavori di costruzione devono ancora iniziare, per un costo totale di 170 milioni di euro.
Il contratto stipulato dagli organizzatori con Ecclestone ha durata 10 anni, a partire dalla stagione 2012.

Federico Fadda