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venerdì 20 settembre 2013

GP Singapore, prove libere: Vettel fa sul serio, lontani gli inseguitori


MARINA BAY – Nella notte di Singapore sembra esserci davvero luce solo per la Red Bull. Dopo aver lasciato il comando a Hamilton nel pomeriggio, col calare del buio Sebastian Vettel decide di dare un primo colpo psicologico ai principali avversari, conquistando la pole position virtuale con il tempo di 1:44.249, che è il nuovo record della pista, precedendo di oltre sei decimi il compagno di squadra Mark Webber.

Distacchi abissali per tutti gli altri; a inseguire per primo il duo Red Bull è Nico Rosberg, che accusa però un gap di circa un secondo, così come l’altro pilota Mercedes, Lewis Hamilton, tornato sulla terra dopo essersi aggiudicato la prima sessione. Romain Grosjean, su Lotus, apre la terza fila davanti a Fernando Alonso, unico vero rivale di Vettel per il titolo, anche se forse ormai solo matematicamente, dato che lo spagnolo della Ferrari accusa un ritardo dal leader di quasi un secondo e mezzo, decisamente troppo alto per poter sperare di giocarsela con la RB9 non solo in qualifica, ma anche in gara. Notte fonda, è proprio il caso di dirlo, per Felipe Massa, che ha chiuso il suo venerdì in 15esima posizione, beccandosi un distacco di oltre due secondi e mezzo da Vettel.

Non molto meglio è andata a Kimi Raikkonen, che probabilmente attende solo la conclusione di questo campionato per poi tuffarsi nella nuova avventura in rosso; per il finlandese è arrivato l’ottavo posto, a +1.5s dalla vetta. Nella top ten anche le McLaren di Button e Perez, rispettivamente settimo e decimo, e la Force India di Sutil, al nono posto; appena fuori dai primi dieci le due Toro Rosso, mentre la Sauber, dopo l’ottima prova di Hulkenberg a Monza, non appare in grado di replicare l’exploit su un circuito da alto carico aerodinamico, occupando al momento posizioni di bassa classifica. Ancora peggiore la situazione della Williams, che si avvia a concludere in maniera disastrosa questa tremenda stagione, piazzandosi appena sopra Caterham e Marussia, costantemente fanalini di coda della classifica.

Un venerdì in cui è apparsa evidente la differenza prestazionale fra gomme medie e super-soft, il cui gap è ben superiore al secondo; un parametro che le squadre dovranno tenere seriamente in considerazione in vista delle strategie per la gara, fermo restando che riuscire a stare dietro alla Red Bull, ma soprattutto a Sebastian Vettel, appare ancora una volta un’impresa decisamente ardua.

Federico Fadda

Tabella tempi Prima sessione
Tabella tempi Seconda sessione

domenica 8 settembre 2013

GP Italia, gara: Vettel, vittoria ammazza-mondiale. Alonso 2°, ma non basta


MONZA – Stavolta neanche il calore del tifo ferrarista ha potuto fare molto contro lo strapotere di Sebastian Vettel, che domina il Gran Premio d’Italia e piazza molto probabilmente l’affondo decisivo nella lotta al titolo iridato. Sulla pista di Monza il pilota tedesco ha ottenuto la sua sesta vittoria stagionale, 32esima in carriera, battendo, senza praticamente dover mai faticare, Fernando Alonso, costretto a incassare un’altra sconfitta, stavolta dal sapore di resa.

Podio completato da Mark Webber, alle cui spalle si è piazzato Felipe Massa, autore di una discreta gara; ottimi quinto e settimo posto per la Sauber di Nico Hulkenberg e la Toro Rosso di Ricciardo. Giornata non molto positiva per Hamilton e Raikkonen, rispettivamente nono e undicesimo dopo una gara nelle retrovie, che hanno però avuto il merito di vivacizzare gli ultimi giri, con una lunga serie di sorpassi.

In classifica Vettel allunga su Alonso, portandosi a +53 sul ferrarista, del quale ha eguagliato il numero di vittorie in carriera; per quanto riguarda la graduatoria costruttori, la Red Bull precede la Ferrari, che ha sorpassato la Mercedes.

La cronaca

La minaccia della pioggia è sembrata davvero reale, nei minuti che hanno preceduto la partenza del GP d’Italia, con la preoccupazione alimentata non solo dalle nuvole scure presenti sopra la pista di Monza, ma anche da alcune gocce cadute in precedenza.

Al via tutti, però, sono ovviamente schierati con gomme da asciutto e allo spegnimento dei semafori il pole-man Vettel ha uno scatto non perfetto, venendo affiancato da Webber, che però poi rinuncia all’attacco, subendo il sorpasso di un prontissimo Felipe Massa, mentre Fernando Alonso riesce solo a liberarsi di Hulkenberg, piazzandosi negli scarichi della Red Bull numero 2. Mentre il gruppo di testa supera la prima variante senza problemi, a centro gruppo non mancano i contatti troppo ravvicinati, con in particolare Raikkonen che tampona leggermente Perez, riportando danni all’ala anteriore che lo costringono a fermarsi ai box al termine del giro, ritrovandosi così con la gara di fatto compromessa. Peggio va a Di Resta, che alla staccata della Roggia calcola male il tempo di frenata e colpisce un’altra vettura, distruggendo la ruota sinistra della sua Force India, terminando la sua domenica.

Con Vettel che inizia subito a guadagnare decimi su Massa, il primo vero duello è fra Webber e Alonso, che si libera dell’australiano con un fantastico sorpasso all’esterno della variante della Roggia, lanciandosi poi alla rincorsa del compagno di squadra. Lo spagnolo recupera ben presto il gap che lo separa da Felipe, superandolo senza patemi all’inizio dell’ottavo giro, per poi tentare la caccia a Vettel, il quale, però, demolisce le speranze della Ferrari con una serie di quattro giri record consecutivi, grazie ai quali scava un divario che si rivelerà praticamente decisivo.

Alle spalle dei primi disputa sin dall’inizio un’ottima gara Nico Hulkenberg, mentre a regalare spettacolo ai tifosi presenti sulle tribune ci pensano il duello fra Rosberg e Ricciardo e quello fra il terzetto composto da Vergne, Hamilton e Button, con Lewis in difficoltà con le gomme già dopo pochi giri, tanto che al 13esimo passaggio è il primo, Raikkonen a parte, a fermarsi ai box per il cambio gomme, a causa anche di una piccola foratura all’anteriore destra.  Al 15esimo giro termina la gara, fino a quel momento molto buona, di Vergne, dalla cui Toro Rosso fuoriesce del fumo dal retrotreno.

Intorno alla 20esima tornata inizia il valzer dei pit-stop, con la strategia ad una sosta che risulta dunque essere quella scelta dalla grande maggioranza dei team, big inclusi. Fra i piloti di testa il primo a fermarsi è il leader Vettel, seguito nello stesso giro dal compagno di squadra Webber, mentre la Ferrari decide di lasciare fuori qualche giro in più i suoi due piloti, soprattutto Alonso, nella speranza di godere nel finale di gomme più fresche per un’eventuale tentativo di rimonta. Una scelta tattica che si rivela poco produttiva, dato che Felipe si ritrova, dopo la sua sosta, alle spalle di Webber, mentre Alonso, rimasto in pista tre giri in più di Vettel, sul quale stava guadagnando terreno, vede praticamente raddoppiato il suo distacco dal tedesco, e deve anzi guardarsi le spalle dalla seconda Red Bull, ormai vicinissima.

È il 30° giro quando Raikkonen si ferma per la sua seconda e ultima sosta, precipitando nuovamente nelle retrovie, mentre Hamilton è in grande rimonta e supera Hulkenberg, prima di rientrare anch’egli ai box poche tornate più avanti, scendendo nuovamente indietro nel gruppo. Da qui in poi la Lotus del finlandese e la Mercedes dell’inglese daranno vita ad un finale di gara spettacolare, favorito ovviamente dall’avere a disposizione gomme nuove, a differenza degli altri. Una serie di sorpassi iniziata sbarazzandosi entrambi prima di Gutierrez e poi di Sutil, che ha visto Raikkonen sverniciarlo addirittura all’esterno della Parabolica, ed entrata nel vivo con il duello proprio fra Kimi e Lewis, vinto da quest’ultimo.

Una volta liberatosi della Lotus, Hamilton ha continuato la sua progressione verso la zona punti, agguantata superando entrambe le McLaren, mentre Raikkonen si è fermato all’11esimo posto, stretto nella morsa di Button e Perez.

Mentre a centro-gruppo erano scintille, per i piloti di testa il finale di gara non ha avuto sostanzialmente più storia, con Vettel che non ha lasciato ad Alonso alcuno spiraglio di rimonta, tagliando il traguardo nuovamente in solitudine e aggiudicandosi il GP d’Italia per la terza volta nella sua carriera, mentre Webber a sua volta non è mai riuscito a portare un attacco vero e proprio allo spagnolo. Alle loro spalle Massa, Hulkenberg, Rosberg e Ricciardo non hanno dovuto fare altro che portare le proprie vetture tranquillamente alla bandiera a scacchi, mentre Grosjean ha dovuto guardarsi fino alla fine dall’arrembante ritorno di Hamilton, autore del giro record al 51esimo passaggio; il francese della Lotus è riuscito comunque a contenere la Mercedes, portando a casa l’ottavo posto.

Prossimo appuntamento il 22 settembre con il GP di Singapore, che come di consueto si svolgerà in notturna sul tracciato Marina Bay.

Federico Fadda

Ordine d'arrivo
Classifica Piloti
Classifica Costruttori

venerdì 6 settembre 2013

GP Italia, prove libere: Vettel studia già da dominatore


MONZA - Se le speranze Ferrari di riaprire il mondiale sono state riposte quasi totalmente nella gara di casa, la missione potrebbe essere molto più dura del previsto, qualora le premesse del venerdì di prove libere dovessero essere mantenute nel resto del week end. A meno che il meteo, con la pioggia prevista per domenica, non ci metta lo zampino, provando a stravolgere valori apparentemente consolidati.

Il fattore climatico sembra essere l'unico elemento in grado di disturbare il cammino di Sebastian Vettel, che anche sul velocissimo circuito di Monza, in passato piuttosto indigesto alla Red Bull, ha messo in riga tutti quanti, con il tempo di 1'24"453 e un'autorità che non può non destare preoccupazione nei rivali. Il fatto che Webber si sia piazzato alle spalle del compagno di squadra conferma una volta di più la forza della RB9, ma anche l'australiano non ha potuto fare altro che beccarsi un distacco troppo grande, oltre 6 decimi. Una sorta di avvertimento per tutti, ovvero che in pista di Red Bull ce ne sono sì due, ma solo una partecipa alla competizione, mentre l'altra saluta tutti alla partenza e poi arrivederci al traguardo, visto il passo-gara messo in pista dal tricampione del mondo in carica.

I rivali, in realtà, non sono in una situazione irrimediabile, in particolare la Lotus, i cui due piloti, Raikkonen e Grosjean, hanno segnato lo stesso tempo, identico al millesimo, con Kimi terzo e Romain quarto. Alle loro spalle, ma con un gap di quasi 9 decimi dall'alieno Seb, c'è Fernando Alonso, con una Ferrari messa per niente male sui long run, ma per la quale sarà fondamentale partire non oltre la seconda fila, per poter sperare di battagliare per la vittoria. L'altro alfiere di Maranello, Massa, occupa l'ottava posizione, a oltre un secondo dalla vetta. Per tutti, comunque, occorrerà veramente tirare fuori tutto il possibile dalle proprie monoposto, per avere chance di non recitare un ruolo di mere comparse.

Sesta e settima posizione per Hamilton e Rosberg, anch'essi staccati pesantemente, ma più o meno con lo stesso livello di prestazioni di Lotus e Ferrari sul passo-gara; top ten chiusa dalla McLaren, con Button prima e Perez poi. Parziale delusione arriva dalla Force India, che non ha saputo fare meglio dell'11esimo posto di Di Resta, e dalla quale ci si aspettava qualcosina in più, conoscendo la velocità di punta della monoposto indiana.

Ultime prove libere in programma alle 11 di domani, per tentare di trovare gli ultimi ritocchi, o miracoli, in grado di poter contrastare la marcia della Red Bull, che potrebbe altrimenti cominciare già dalla caccia alla pole, che andrà in scena a partire dalle 14.

Federico Fadda

Tabella tempi Prima sessione
Tabella tempi Seconda sessione