MONZA – Stavolta neanche il calore del tifo ferrarista ha
potuto fare molto contro lo strapotere di Sebastian Vettel, che domina il Gran
Premio d’Italia e piazza molto probabilmente l’affondo decisivo nella lotta al
titolo iridato. Sulla pista di Monza il pilota tedesco ha ottenuto la sua sesta
vittoria stagionale, 32esima in carriera, battendo, senza praticamente dover
mai faticare, Fernando Alonso, costretto a incassare un’altra sconfitta,
stavolta dal sapore di resa.
Podio completato da Mark Webber, alle cui spalle si è
piazzato Felipe Massa, autore di una discreta gara; ottimi quinto e settimo posto
per la Sauber di Nico Hulkenberg e la Toro Rosso di Ricciardo. Giornata non
molto positiva per Hamilton e Raikkonen, rispettivamente nono e undicesimo dopo
una gara nelle retrovie, che hanno però avuto il merito di vivacizzare gli
ultimi giri, con una lunga serie di sorpassi.
In classifica Vettel allunga su Alonso, portandosi a +53
sul ferrarista, del quale ha eguagliato il numero di vittorie in carriera; per
quanto riguarda la graduatoria costruttori, la Red Bull precede la Ferrari, che
ha sorpassato la Mercedes.
La
cronaca
La minaccia della pioggia è sembrata davvero reale, nei
minuti che hanno preceduto la partenza del GP d’Italia, con la preoccupazione
alimentata non solo dalle nuvole scure presenti sopra la pista di Monza, ma
anche da alcune gocce cadute in precedenza.
Al via tutti, però, sono ovviamente schierati con gomme da
asciutto e allo spegnimento dei semafori il pole-man Vettel ha uno scatto non
perfetto, venendo affiancato da Webber, che però poi rinuncia all’attacco,
subendo il sorpasso di un prontissimo Felipe Massa, mentre Fernando Alonso
riesce solo a liberarsi di Hulkenberg, piazzandosi negli scarichi della Red
Bull numero 2. Mentre il gruppo di testa supera la prima variante senza
problemi, a centro gruppo non mancano i contatti troppo ravvicinati, con in
particolare Raikkonen che tampona leggermente Perez, riportando danni all’ala
anteriore che lo costringono a fermarsi ai box al termine del giro,
ritrovandosi così con la gara di fatto compromessa. Peggio va a Di Resta, che
alla staccata della Roggia calcola male il tempo di frenata e colpisce un’altra
vettura, distruggendo la ruota sinistra della sua Force India, terminando la
sua domenica.
Con Vettel che inizia subito a guadagnare decimi su
Massa, il primo vero duello è fra Webber e Alonso, che si libera dell’australiano
con un fantastico sorpasso all’esterno della variante della Roggia, lanciandosi
poi alla rincorsa del compagno di squadra. Lo spagnolo recupera ben presto il
gap che lo separa da Felipe, superandolo senza patemi all’inizio dell’ottavo
giro, per poi tentare la caccia a Vettel, il quale, però, demolisce le speranze
della Ferrari con una serie di quattro giri record consecutivi, grazie ai quali
scava un divario che si rivelerà praticamente decisivo.
Alle spalle dei primi disputa sin dall’inizio un’ottima
gara Nico Hulkenberg, mentre a regalare spettacolo ai tifosi presenti sulle
tribune ci pensano il duello fra Rosberg e Ricciardo e quello fra il terzetto
composto da Vergne, Hamilton e Button, con Lewis in difficoltà con le gomme già
dopo pochi giri, tanto che al 13esimo passaggio è il primo, Raikkonen a parte,
a fermarsi ai box per il cambio gomme, a causa anche di una piccola foratura
all’anteriore destra. Al 15esimo giro
termina la gara, fino a quel momento molto buona, di Vergne, dalla cui Toro
Rosso fuoriesce del fumo dal retrotreno.
Intorno alla 20esima tornata inizia il valzer dei
pit-stop, con la strategia ad una sosta che risulta dunque essere quella scelta
dalla grande maggioranza dei team, big inclusi. Fra i piloti di testa il primo
a fermarsi è il leader Vettel, seguito nello stesso giro dal compagno di
squadra Webber, mentre la Ferrari decide di lasciare fuori qualche giro in più
i suoi due piloti, soprattutto Alonso, nella speranza di godere nel finale di
gomme più fresche per un’eventuale tentativo di rimonta. Una scelta tattica che
si rivela poco produttiva, dato che Felipe si ritrova, dopo la sua sosta, alle
spalle di Webber, mentre Alonso, rimasto in pista tre giri in più di Vettel, sul
quale stava guadagnando terreno, vede praticamente raddoppiato il suo distacco
dal tedesco, e deve anzi guardarsi le spalle dalla seconda Red Bull, ormai
vicinissima.
È il 30° giro quando Raikkonen si ferma per la sua
seconda e ultima sosta, precipitando nuovamente nelle retrovie, mentre Hamilton
è in grande rimonta e supera Hulkenberg, prima di rientrare anch’egli ai box
poche tornate più avanti, scendendo nuovamente indietro nel gruppo. Da qui in
poi la Lotus del finlandese e la Mercedes dell’inglese daranno vita ad un
finale di gara spettacolare, favorito ovviamente dall’avere a disposizione
gomme nuove, a differenza degli altri. Una serie di sorpassi iniziata sbarazzandosi
entrambi prima di Gutierrez e poi di Sutil, che ha visto Raikkonen sverniciarlo
addirittura all’esterno della Parabolica, ed entrata nel vivo con il duello
proprio fra Kimi e Lewis, vinto da quest’ultimo.
Una volta liberatosi della Lotus, Hamilton ha continuato
la sua progressione verso la zona punti, agguantata superando entrambe le
McLaren, mentre Raikkonen si è fermato all’11esimo posto, stretto nella morsa
di Button e Perez.
Mentre a centro-gruppo erano scintille, per i piloti di
testa il finale di gara non ha avuto sostanzialmente più storia, con Vettel che
non ha lasciato ad Alonso alcuno spiraglio di rimonta, tagliando il traguardo
nuovamente in solitudine e aggiudicandosi il GP d’Italia per la terza volta
nella sua carriera, mentre Webber a sua volta non è mai riuscito a portare un
attacco vero e proprio allo spagnolo. Alle loro spalle Massa, Hulkenberg,
Rosberg e Ricciardo non hanno dovuto fare altro che portare le proprie vetture
tranquillamente alla bandiera a scacchi, mentre Grosjean ha dovuto guardarsi
fino alla fine dall’arrembante ritorno di Hamilton, autore del giro record al
51esimo passaggio; il francese della Lotus è riuscito comunque a contenere la
Mercedes, portando a casa l’ottavo posto.
Prossimo appuntamento il 22 settembre con il GP di
Singapore, che come di consueto si svolgerà in notturna sul tracciato Marina
Bay.
Federico Fadda
Ordine d'arrivo
Classifica Piloti
Classifica Costruttori