MARINA BAY – Nella notte di
Singapore sembra esserci davvero luce solo per la Red Bull. Dopo aver lasciato
il comando a Hamilton nel pomeriggio, col calare del buio Sebastian Vettel
decide di dare un primo colpo psicologico ai principali avversari, conquistando
la pole position virtuale con il tempo di 1:44.249, che è il nuovo record della
pista, precedendo di oltre sei decimi il compagno di squadra Mark Webber.
Distacchi abissali per tutti
gli altri; a inseguire per primo il duo Red Bull è Nico Rosberg, che accusa
però un gap di circa un secondo, così come l’altro pilota Mercedes, Lewis
Hamilton, tornato sulla terra dopo essersi aggiudicato la prima sessione.
Romain Grosjean, su Lotus, apre la terza fila davanti a Fernando Alonso, unico
vero rivale di Vettel per il titolo, anche se forse ormai solo matematicamente,
dato che lo spagnolo della Ferrari accusa un ritardo dal leader di quasi un
secondo e mezzo, decisamente troppo alto per poter sperare di giocarsela con la
RB9 non solo in qualifica, ma anche in gara. Notte fonda, è proprio il caso di
dirlo, per Felipe Massa, che ha chiuso il suo venerdì in 15esima posizione,
beccandosi un distacco di oltre due secondi e mezzo da Vettel.
Non molto meglio è andata a
Kimi Raikkonen, che probabilmente attende solo la conclusione di questo
campionato per poi tuffarsi nella nuova avventura in rosso; per il finlandese è
arrivato l’ottavo posto, a +1.5s dalla vetta. Nella top ten anche le McLaren di
Button e Perez, rispettivamente settimo e decimo, e la Force India di Sutil, al
nono posto; appena fuori dai primi dieci le due Toro Rosso, mentre la Sauber,
dopo l’ottima prova di Hulkenberg a Monza, non appare in grado di replicare l’exploit
su un circuito da alto carico aerodinamico, occupando al momento posizioni di
bassa classifica. Ancora peggiore la situazione della Williams, che si avvia a
concludere in maniera disastrosa questa tremenda stagione, piazzandosi appena
sopra Caterham e Marussia, costantemente fanalini di coda della classifica.
Un venerdì in cui è apparsa
evidente la differenza prestazionale fra gomme medie e super-soft, il cui gap è
ben superiore al secondo; un parametro che le squadre dovranno tenere
seriamente in considerazione in vista delle strategie per la gara, fermo restando
che riuscire a stare dietro alla Red Bull, ma soprattutto a Sebastian Vettel,
appare ancora una volta un’impresa decisamente ardua.
Tabella tempi Prima sessione
Tabella tempi Seconda sessione
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