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domenica 29 luglio 2012

Hamilton fa tris in Ungheria contro una Lotus super: 2° Raikkonen, 3° Grosjean. Alonso si difende e guadagna su Webber


Sofferta, ma brillante, vittoria di Lewis Hamilton al GP d'Ungheria, 11esima prova del mondiale 2012 di Formula 1. Sul tracciato Hungaroring di Budapest, l'inglese della McLaren conduce la gara dall'inizio alla fine, facendo un gran lavoro nel gestire le gomme, ma soprattutto nel rintuzzare gli attacchi delle due Lotus, oggi veramente in forma, come dimostrato dal 2° e 3° posto di Raikkonen e Grosjean. Sebbene il francese partisse dalla prima fila, il finlandese ha operato il sorpasso, di forza, sul compagno di squadra in occasione della seconda sosta, quando uscendo dalla pit-lane Kimi non si è fatto troppi problemi nel costringere Romain ad allargarsi nella via di fuga. Un duello che è stato, alla fine, l'unica vera battaglia in tutta la corsa.

Ai piedi del podio ha trovato posto Sebastian Vettel, con una Red Bull che non ha avuto in gara quel saltino di qualità in cui i piloti speravano dopo le qualifiche. A una decina di giri, quando occupava la quarta posizione, Vettel ha anche tentato il jolly fermandosi, nel finale di gara, una volta in più degli altri, per montare pneumatici morbidi e cercare di beffare chi lo precedeva, ma nonostante il ritmo indiavolato, il campione del mondo non è riuscito a centrare il podio.

Che la pista ungherese non fosse la più propizia per la Ferrari lo si era capito già nei giorni precedenti, ma anche da una giornata difficile Fernando Alonso ha ricavato il massimo; lo spagnolo ha chiuso al 5° posto, collezionando il 23esimo arrivo a punti consecutivo, ma soprattutto guadagnando altri 6 punti sul diretto inseguitore in classifica, Mark Webber, che ha terminato solo 8°. Alle spalle di Alonso è arrivato Jenson Button, meno competitivo di Hamilton, ma sfavorito anche da una scelta strategica non ottimale. Buonissimo risultato per Bruno Senna, 7° con la sua Williams, mentre giornata senza acuti per Felipe Massa, 9° sul traguardo. Chiude la top ten la Mercedes di Nico Rosberg, mentre Michael Schumacher, dopo aver causato un secondo giro di ricognizione, a causa dello spegnimento del motore della sua monoposto appena prima del via, si è ritirato a pochi giri dalla conclusione.

La Formula 1 va ora in vacanza per tutto il mese di agosto, con Alonso in vetta alla classifica con 164 punti, davanti a Webber di 40 punti, e a Vettel di 42, mentre Hamilton guadagna qualcosa, salendo a -47 da Fernando, e precedendo Raikkonen di una sola lunghezza. Nella graduatoria costruttori, la Red Bull mantiene la vetta, a quota 246, inseguita da McLaren, Lotus e Ferrari, tutte molto vicine fra loro.
Prossimo appuntamento con la F1 il 2 settembre, sullo strepitoso circuito belga di Spa-Francorchamps.

Federico Fadda

Ordine d'arrivo

Classifica Piloti
Classifica Costruttori

sabato 28 luglio 2012

Strepitosa pole di Hamilton a Budapest! Grosjean 2°, Vettel 3°. Ferrari in difesa, Webber solo 11°

Indiscussa pole position di Lewis Hamilton nel GP di Ungheria. Sul circuito dell'Hungaroring il pilota della McLaren ha fatto segnare il miglior tempo in 1'20"953, unico a scendere sotto il muro del minuto e ventuno secondi, precedendo la Lotus di Romain Grosjean di ben 4 decimi, simbolo del dominio assoluto di Hamilton sul tracciato di Budapest.

In seconda fila partiranno la Red Bull del campione del mondo, Sebastian Vettel, e la seconda Freccia d'argento, quella di Jenson Button, apparso mai in grado di reggere il ritmo del compagno di squadra. Kimi Raikkonen, con l'altra Lotus, apre la terza fila, precedendo il leader del mondiale, Fernando Alonso. Ferrari sempre piuttosto distante dalla possibilità di lottare per la pole, ma la F2012 è comunque in grado di dire la sua, sebbene la pista non favorisca certamente i sorpassi. Settimo posto per Felipe Massa, accompagnato in quarta fila dalla Williams di Pastor Maldonado, seguito dal compagno di squadra Bruno Senna, e dalla Force India di Nico Hulkenberg, che chiude la top ten.

La buona notizia di giornata, per la Ferrari, arriva dal flop di Mark Webber, eliminato in Q2 e qualificatosi 11esimo, facendo in questo modo un grosso favore a Fernando Alonso in ottica iridata. Disastro Mercedes: Rosberg è appena 13esimo, mentre Schumacher condivide lo stesso destino di Webber, facendosi eliminare in Q2 e ottenendo solamente il 17esimo tempo.

Sotto la minaccia della pioggia, che potrebbe rimescolare i valori in campo, il GP di Ungheria prenderà il via alle ore 14.

Griglia di partenza

venerdì 27 luglio 2012

GP Ungheria, prove libere 2: arriva la pioggia, in vetta ancora Hamilton



HUNGARORING – Forse il cielo ha voluto concedere un po’ di sollievo dal caldo agli spettatori, fatto sta che anche il fine settimana ungherese, così come accaduto a Silverstone e Hockenheim, è stato bagnato dalla pioggia, che ha congelato i tempi ottenuti dai piloti nei primi 50 minuti della seconda sessione di prove libere, che è stata disputata su pista asciutta.

Fino a quando le condizioni sono state ottimali, comunque, il pomeriggio dell’Hungaroring ha confermato i valori visti in mattinata, ovvero con la McLaren a fare da lepre, e le altre a inseguire, con Lotus e Ferrari che sono sembrate le avversarie maggiormente in grado di resistere alle performance delle due MP4-27. In testa, come anche al mattino, Lewis Hamilton, grande mattatore del tracciato di Budapest, sul quale ha già ottenuto il successo in due occasioni, e che sembra intenzionato a concedersi il tris. L’inglese, unico a scendere sotto il muro del minuto e ventidue secondi, con il tempo di 1:21:995 precede di quasi due decimi Kimi Raikkonen, che ha stazionato nelle zone alte per tutta la seconda sessione. Alle spalle della prima fila virtuale ecco la sorpresa di oggi, ovvero la Williams di Bruno Senna, apparso in buonissima forma.

Buona la giornata della Ferrari, della quale la prima F2012 in classifica è quella di Felipe Massa, staccato di quattro decimi dalla vetta, e con un vantaggio di un decimo abbondante sul compagno di squadra, e leader del campionato, Fernando Alonso. Per il team di Maranello tanto lavoro aerodinamico, specie in mattinata, quando sulle due rosse è stata cambiata più volte l’ala anteriore, sulla quale evidentemente si è concentrato molto del lavoro odierno. Alle spalle dei ferraristi si è piazzata la seconda McLaren, con un Jenson Button apparso un po’ meno competitivo rispetto alla prima sessione, non riuscendo a sfruttare al meglio le gomme morbide, montate prima che arrivasse la pioggia.

Venerdì tutto da decifrare, invece , per la Red Bull, che si è concentrata molto sul passo di gara, mettendo peraltro in mostra un ritmo che gli avversari non dovrebbero sottovalutare, soprattutto con le gomme medie. Più difficile stabilire quale sia la competitività della RB8 sul giro secco, dato che con pneumatici morbidi la prima delle due monoposto anglo-austriache, quella di Vettel, occupa l’ottavo posto, con un gap dalla vetta di oltre otto decimi. Molto più lontano è Mark Webber, appena 14esimo a quasi due secondi da Hamilton.

Completano la top ten la Force India di Paul di Resta, settimo, che oltre a Vettel si è messo alle spalle anche Romain Grosjean, il cui gap dal leader di giornata è praticamente di un secondo. Infine Michael Schumacher, che ha chiuso il suo venerdì con un urto contro le barriere, mentre era in pista con gomme intermedie, su un asfalto evidentemente troppo bagnato per quel tipo di coperture. In generale, comunque, la Mercedes non ha confermato nel pomeriggio quanto mostrato in mattinata, quando si è trovata nelle prime posizioni, dato che anche Rosberg è rimasto lontano dalla vetta, chiudendo all’11esimo posto questa prima giornata del week end ungherese. Molto indietro le Sauber, apparse non molto a loro agio sul tortuoso circuito di Budapest: Kobayashi è 15esimo, mentre Perez è 18esimo.

Le previsioni di meteo ballerino hanno costretto piloti e team a un lavoro intenso, dovendo provare quante più cose possibile, prima dell’arrivo dell’acqua. Rispetto alla mattina, comunque, c’è stato anche il tempo di saggiare, seppure per pochi giri, il rendimento delle gomme morbide, ma non la loro durata, la cui comprensione viene rinviata, inevitabilmente, all’ultimo turno di prove libere, in programma sabato mattina alle ore 11.

Federico Fadda

domenica 22 luglio 2012

Trionfo indiscusso di Alonso in Germania! Vettel 2°, ma penalizzato. Button e Raikkonen sul podio, Hamilton ritirato, Webber flop.



HOCKENHEIM – Un segnale lanciato agli avversari, questo è l’indiscutibile vittoria di Fernando Alonso nel GP di Germania, decima tappa del mondiale 2012 di Formula 1.
Sul circuito di Hockenheim, il pilota spagnolo della Ferrari ha condotto la gara dall’inizio alla fine, gestendo con intelligenza le gomme, e rintuzzando gli attacchi di Sebastian Vettel e di un grande Jenson Button, che gli fanno compagnia sul podio. Dopo la gara, però, i commissari hanno analizzato la manovra con la quale il campione del mondo ha guadagnato la posizione nei confronti della McLaren, decidendo di penalizzare Vettel con 20 secondi aggiuntivi sul tempo di gara, per aver operato il sorpasso con le ruote della vettura fuori dalla dalla carreggiata. Seb scende così dal 2° al 5° posto, mentre guadagna il podio Raikkonen, e Kobayashi sale in 4a posizione.

Una gara molto tesa, quella tedesca, che ha vissuto per tutto il suo svolgimento sul duello per la vittoria fra i primi tre, e sulle numerose battaglie per le posizioni da punti, che hanno visto molti piloti darsi battaglia, con conseguenti sorprese fra i team medio-piccoli, e diversi delusi fra i piloti delle big.

Il successo di Alonso non è stato praticamente mai in discussione; lo spagnolo, partito dalla pole, non ha avuto problemi a mantenere la testa del gruppo alla prima curva, grazie ad uno scatto decisamente migliore rispetto a Sebastian Vettel, che ha dovuto fare i conti per tutto il primo giro con Michael Schumacher, partito con più slancio rispetto al pilota della Red Bull. Partenza decisamente nera invece per Hamilton e Massa; Lewis ha avuto un pessimo spunto, finendo risucchiato nelle posizioni di retrovia, mentre Felipe si è trovato coinvolto nella mischia, finendo per rompere l’ala anteriore in un contatto, con conseguente rientro ai box per la sostituzione. Il brasiliano ha avuto comunque buona compagnia, dato che per lo stesso motivo hanno dovuto ricorrere ad un pit-stop imprevisto anche Grosjean e Senna.

Da lì in poi è iniziato il duello in testa fra Alonso e Vettel, con lo spagnolo che, dopo aver messo un piccolo margine fra sé e il primo degli inseguitori, ha subìto il ritorno di Sebastian, che non è però mai riuscito a impensierirlo seriamente, a causa della condotta di gara ad elastico messa in pista dallo spagnolo, che in un giro lasciava qualche decimo al campione del mondo, per poi riguadagnare in quello successivo. Dietro ai primi due si faceva notare però Jenson Button, che dopo essersi sbarazzato di Schumacher, ha iniziato ad avvicinarsi al duo di testa, fino a raggiungere Fernando e Seb dopo la prima tornata di pit-stop, iniziata, per i piloti che hanno adottato la strategia delle tre soste, già intorno al 12esimo giro.

A centro gruppo, intanto, era già diventata realtà la strepitosa progressione delle due Sauber, con Kobayashi e Perez che si inserivano fra Raikkonen, Schumacher e Webber, rendendo difficile soprattutto la domenica di Michael e Mark, mentre Hamilton, velocissimo pur se costretto ad una gara nelle retrovie anche a causa della foratura della gomma posteriore sinistra nei primi giri, a metà gara si è ritrovato suo malgrado invischiato nella lotta fra i primi tre, arrivando addirittura a sdoppiarsi da Vettel, facendo perdere del tempo prezioso a Seb, che cercava di riprendere Alonso. Lewis ha poi cercato di fare lo stesso con Fernando, che ha però tenuto duro nei confronti dell’inglese, non lasciandogli strada.

A mescolare le carte, per i leader della corsa, è intervenuto il secondo pit-stop, dopo il quale la Ferrari ha mantenuto la prima posizione, mentre Button si è trovato davanti a Vettel, che è stato poi protagonista, a causa del nervosismo, di diversi “lunghi” fuori pista. Nell’ultima parte di gara Jenson si è avvicinato notevolmente ad Alonso, che però non si è mai scomposto e non ha concesso alla McLaren la possibilità di attaccarlo, regalandosi così il più tranquillo finale di gara possibile; a due giri dalla fine, anzi, è stato proprio Button a subìre il sorpasso da parte di Vettel, che si è ripreso così il secondo gradino del podio.

Alle spalle dei primi tre si è piazzato Kimi Raikkonen, con la Lotus che non ha avuto la solita strepitosa progressione finale, rimanendo sempre piuttosto distante dai primi. Domenica assolutamente da incorniciare per la Sauber, che grazie al solito uso gentile dei pneumatici ha portato Kobayashi e Perez ad occupare la quinta e sesta posizione, davanti ai delusi Schumacher e Webber. Per l’australiano, in particolare, la debàcle è pesante in termini di classifica iridata. Chiudono la top ten la Force India di Nico Hulkenberg, autore di una buonissima gara, e la Mercedes di Rosberg, decimo dopo essere partito 22esimo. Unico ritirato è Lewis Hamilton, che ha concluso nel modo peggiore una giornata che, vista la performance del compagno di squadra, avrebbe potuto avere esito ben diverso.

Per Alonso si tratta della terza vittoria stagionale, con la quale consolida il primato nella classifica iridata: lo spagnolo sale a quota 154, portandosi a +34 su Webber, che a sua volta ha 2 punti di vantaggio su Vettel. Dietro i primi tre i distacchi salgono notevolmente, con Hamilton che accusa ora un distacco di ben 62 punti da Fernando.
Nel mondiale costruttori la Red Bull mantiene saldamente la vetta, con 238 punti, davanti alla Ferrari, che ha aumentato il suo vantaggio su McLaren e Lotus.
Prossimo appuntamento con la Formula 1 fra una settimana per il GP d’Ungheria, sul circuito dell’Hungaroring.

Federico Fadda


Ordine d'arrivo


Classifica Piloti
Classifica Costruttori

sabato 21 luglio 2012

Alonso "rain man" a Hockenheim, 2a pole bagnata di fila. Vettel 2°, Webber 3° ma retrocesso. Male McLaren e Lotus


A due settimane dal colpaccio del sabato a Silverstone, Fernando Alonso concede il bis a Hockenheim, aggiudicandosi la pole del GP di Germania. Per il pilota spagnolo della Ferrari si tratta della seconda partenza al palo stagionale e consecutiva, anche per quanto riguarda le condizioni metereologiche in cui è maturata. Un risultato ottenuto grazie ad una sapiente mossa strategica del box del Cavallino, che ha fatto rientrare Alonso per cambiare le gomme, rimandandolo in pista a giocarsi la pole con pneumatici nuovi, a differenza della concorrenza.

Fernando precede di 4 decimi la Red Bull di Sebastian Vettel, che completa la prima fila; alle spalle del duo di testa troviamo il primo inseguitore di Alonso in classifica, Mark Webber, affiancato da Michael Schumacher. L'australiano, comunque, dovrà scontare una penalizzazione di 5 posti sulla griglia, che lo farà scattare dalla ottava posizione. Giornata no per Felipe Massa, che in Q2 non riesce a trovare il giro buono con pista non ancora totalmente allagata, e viene eliminato, con la 14esima posizione di partenza per domani.

Terza fila per le sorprese Hulkenberg, su Force India, e Maldonado, su Williams, mentre al settimo e ottavo posto ci sono le deludenti McLaren di Button ed Hamilton, che avevano invece ben figurato nelle libere del venerdì, e in quelle di questa mattina. Chiudono la top ten la seconda Force India, con Paul di Resta, e Kimi Raikkonen con la prima delle Lotus, altra grande sorpresa, in negativo, di giornata. Il compagno di squadra del finlandese, Romain Grosjean, si è qualificato solo 15esimo, ma prenderà il via dalla 20esima posizione, causa penalità analoga a quella di Webber, ma anche di Rosberg, solo 17esimo, che scala addirittura in 22esima.

Qualifiche che si sono svolte per due manche su tre sotto la pioggia, che ha iniziato a cadere al termine della Q1, costringendo i piloti a montare in Q2 prima le gomme intermedie, per finire con l'equipaggiare le monoposto con pneumatici da bagnato estremo, nella sessione finale. Il maltempo dovrebbe comunque concedere una tregua per la gara di domani, che si svolgerà probabilmente in condizioni di meteo soleggiato, rendendo così interessante vedere se con asfalto asciutto i valori resteranno gli stessi visti oggi.
Il via al GP di Germania è in programma alle 14.

Federico Fadda

Griglia di partenza