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lunedì 15 novembre 2010

Le pagelle di Abu Dhabi: titolo meritato per Seb, disastro Ferrari; Petrov corretto, Webber fiacco

Vettel 10 – Anche ad Abu Dhabi la Red Bull calzava perfettamente la pista, e a lui è toccato solo portarla al traguardo. Ma se la bandiera a scacchi poteva portarti un mondiale, il rischio che venisse la tremarella e il sudore freddo c’era. Bene, l’unica umidità che il giovanotto ha avuto addosso è stata quella dello champagne, per un trionfo a conti fatti meritato, specie per quanto visto sul finale. Chapeau, Seb!

Alonso 7 – Dicono abbia pianto, dopo la gara. Lacrime sacrosante, diciamo noi; perché Nando il suo bel mazzo (eufemismo) per vincere il titolo se l’era fatto, riuscendo in una rimonta da urlo. In qualifica s’era preso mezzo mondiale, e ieri in una gara senza infamia e senza lode, stava prendendo l’altra metà. Peccato che quelli al muretto abbiano buttato via tutto quanto; con Petrov c’ha provato, ma la macchina non gli permetteva molto. Comunque bravo, Nando.

Webber 5 – Vedere il ragazzino con cui divide il box festeggiare è dura da mandar giù, anche per uno con una mascella grande quanto la sua. Ma ad onor del vero, anche ieri Mark non era quello delle occasioni migliori; dopo pochi giri va a toccare un guard-rail, e di fatto si taglia le mani da solo, perché gli tocca entrare a cambiare le gomme. E come per Alonso, la scelta si rivelerà fatale. Probabilmente ha sprecato l’occasione della vita.

Hamilton – Button 8 – Gara buona per il duo McLaren, anche se con condotta differente; Lewis ha corso sempre alle calcagna di Vettel, fino a quando non si è trovato dietro a Kubica, col quale ha dato vita a un gran duello, in cui però ha perso tempo. Jenson invece ha chiuso con un podio brillante, dopo esser stato 40 giri con gomme morbide (capito, Ferrari?). Anche loro rinnovano la sfida per il 2011.

Ferrari 3 – La curiosità è una sola: come è possibile perdere un mondiale così. Montezemolo non l’ha presa bene, e qualcuno non dormirà sonni tranquilli. Ha ragione Andrea Stella: Alonso meritava un supporto migliore. Bene, in futuro cerchino di procurarselo. Con meno chiacchiere, please.

Massa 4 – Felipe, ancora una volta no. No, non sei riuscito a renderti utile alla causa. No, non si può stare per 40 giri dietro ad Alguersuari. E no, così non arrivi al 2012 ancora al volante della Rossa. E non lo crediamo solo noi. Fidati.

Petrov 8 – Cosa dire al russo che quest’anno ha sfasciato più macchine di quanti punti abbia conquistato? Bravo, Vitaly; perché tenendo Alonso dietro per 40 giri senza commettere mezza chiusura sporca, ha dimostrato che la sportività e la correttezza per qualcuno ancora valgono. Perdonerà Nando, per il gesto a fine gara: nulla di personale, ma perdere un mondiale non fa piacere per niente.

Rosberg 8,5 – Nella giornata in cui Schumi sfascia la macchina, rischiando di rimetterci il melone, Nico tira giù un’altra prestazione di tutto rispetto. Monta le dure approfittando della Safety Car, e poi arriva in fondo senza problemi, per un 4° posto meritatissimo. Se l’anno prossimo gli daranno una vettura migliore, sarà un cliente scomodissimo. Schumi, occhio.

Federico Fadda

domenica 14 novembre 2010

Vettel: “Sono senza parole”. Alonso: “Non dovevamo difenderci”. Montezemolo: “Alonso non ha colpe”

Non è riuscito a trattenere le lacrime sul podio, e anche davanti ai microfoni a Sebastian Vettel riesce difficile parlare: “Sono senza parole, non saprei cosa dire in un momento come questo. E' stata una stagione dura per me e per tutti, soprattutto dal punto di vista fisico e mentale. Abbiamo sempre creduto nel team e nella macchina, oggi è un giorno speciale”. Una gara incredibile, al termine di una stagione incredibile: “Quest'anno è successo di tutto, Ho guidato il Mondiale una sola volta, ma quando contava”.
"Ho sempre creduto in me stesso, nel team e nella macchina – prosegue Seb - Non so quante volte sia cambiato il leader durante il Mondiale, la situazione è cambiata tante volte. Tutti potremmo scrivere un libro pensando ai Gp che avremmo potuto finire meglio. La Ferrari sembrava in difficoltà all'inizio dell'anno ma poi è venuta fuori alla grande, la McLaren con Hamilton ha guidato il campionato. Insomma, è successo di tutto".
Conclude: “Negli ultimi 10 giri sentivo che il mio ingegnere era molto nervoso. Poi, al traguardo, la sua voce era tranquilla. Alla fine, mi hanno detto che ero campione del mondo. Devo ringraziare tutti: tecnici, ingegneri, tutte le persone che in azienda hanno spinto tantissimo. Il mio viaggio con la Red Bull è stato incredibile, ci sono stati momenti belli e momenti tristi. Ma adesso sono qui e sono campione del mondo".

Facce decisamente più scure alla Ferrari, grande sconfitta di oggi. Fernando Alonso è amaro: “Abbiamo copiato la strategia di Webber e invece dovevamo imitare quella di Button, non dovevamo difenderci - ha detto lo spagnolo - Il nostro primo posto era irreale, era una posizione troppo alta per quello che meritavamo. E' andato tutto storto. Al via Vettel ha mantenuto la prima posizione. La nostra strategia prevedeva di marcare Webber, ma abbiamo finito per trovare traffico".
Dalla Ferrari ci si aspettava comunque qualcosa di più: “La Renault aveva una velocità di punta incredibile, era impossibile superare Petrov; ho cercato di passarlo, ma lui si difendeva bene. Era aggressivo e io rischiavo una collisione. Dovevo provarci, ma non potevo permettermi certo di andar fuori. Ovviamente sono triste, servirà qualche ora per valutare correttamente quello che è successo".
Comunque, una stagione non da buttare: “Ho vinto gare, ho lottato per il titolo. Ho vinto già due Mondiali, non ho niente da dimostrare. Bisogna valutare 10 mesi molto intensi, abbiamo avuto momenti positivi e momenti negativi. Abbiamo perso una chance: ma con questa squadra, in un anno negativo e con la terza monoposto del gruppo, siamo riusciti a lottare per il titolo fino all'ultima gara".

Molto contrariato anche Luca di Montezemolo: “Abbiamo perso quando forse eravamo convinti di non perdere e questo fa più male. Alonso è fortissimo, se non ha vinto non è colpa sua". “Sono orgoglioso di questa Ferrari: abbiamo perso all'ultima gara per pochi punti. Dire che siamo giù di morale è dire poco. Bastava tenere la posizione o pensare al quarto posto ed avremmo vinto il Mondiale. Quel quarto posto che avevamo conquistato in qualifica, purtroppo è andata così”, l’amara constatazione del presidente della Rossa.

Infine il pensiero di Andrea Stella, ingegnere di pista di Alonso: “Fernando ha guidato alla grande in questa stagione e meritava un supporto migliore per raggiungere quello che avrebbe meritato. Non abbiamo risposto nella maniera giusta”, ha ammesso Stella. Che aggiunge: “Alonso ce l'ha messa tutta, il suo impegno è stato massimo, non si può recriminare nulla dal punto di vista del pilota. Semmai dobbiamo guardare bene le nostre scelte. Talvolta le sconfitte insegnano e dobbiamo trarre i giusti insegnamenti da questa. Era l'anno giusto per quello che abbiamo fatto, ci meritavamo qualcosa di più".

Federico Fadda

L’incredibile è successo! Sebastian Vettel Campione del Mondo 2010

Finale clamoroso per la stagione 2010 di Formula 1. Sebastian Vettel si aggiudica il GP di Abu Dhabi e, complice le debàcle di Alonso e Webber, si laurea Campione del Mondo. Sul podio salgono anche le McLaren di Hamilton e Button, mentre lo spagnolo della Ferrari e l’australiano della Red Bull sono solo 7° e 8°.
Con il titolo a Vettel, la Red Bull corona un campionato strepitoso, condito anche dal titolo Costruttori vinto in Brasile.

START SENZA SCOSSE, POI… – Via della gara senza particolari emozioni, con i primi che girano la prima curva indenni, anche se Alonso non scatta benissimo e cede una posizione a Button, ma tenendo comunque dietro di sé Webber. Ma mentre tutto sembra essere andato tranquillamente, si materializza il colpo di scena che fa girare la gara a favore di Sebastian: alla curva 6 Schumacher sbaglia accelerazione e va in testacoda, Liuzzi che sopraggiunge lo centra in pieno, e la Safety Car deve fare la sua comparsa. Mentre i primi 5 restano in pista, altri piloti, fra cui Rosberg e Petrov, cambiano subito le gomme, montando le dure.

FERRARI, STRATEGIA SBAGLIATA – A quel punto al muretto della Ferrari fanno male i calcoli: concentrando tutta l’attenzione su Webber e temendo un consumo delle gomme morbido eccessivo, infatti, fanno fermare Alonso troppo presto. La scelta sarà sufficiente a farlo rientrare davanti all’australiano, ma costringe Fernando a restare imbottigliato dietro a Petrov e a un trenino di macchine più lente. Sarà fatale.

LA CAVALCATA DI SEB – Invece, davanti, i primi 3 non hanno problemi, anzi; Button, confermando che alla Ferrari hanno sbagliato alla grande, tira dritto per oltre 40 giri con le gomme morbide, ottenendo tempi velocissimi. Anche se, logicamente, dopo la sua sosta si ritrova 3° dietro Vettel e Hamilton, con quest’ultimo che ha dato vita a un emozionante duello con Kubica, prima che anche il polacco si fermasse per il cambio gomme. Una volta ripresa la testa, Vettel ha dovuto solo preoccuparsi di non fare errori e portare la macchina alla bandiera a scacchi, passata la quale ha potuto sfogare tutta la gioia di essere il pilota più giovane a laurearsi Campione.

FERNANDO, PECCATO – Nonostante la scelta sbagliata del suo box, Alonso ha poi provato disperatamente a passare Petrov, senza successo; la Ferrari non si è dimostrata all’altezza della concorrenza proprio nel momento decisivo, privando un volenteroso Fernando di quella che sarebbe stata una gran vittoria. Così come, a ben vedere, anche la Red Bull non ha certo aiutato Mark Webber, che alla fine ha pagato sulla sua pelle le scelte della Red Bull, orientata a veder vincere il pilota sul quale avevano puntato tutto. E cioè non Mark. Poche parole per Massa: 10° al traguardo, il brasiliano non ha mai impensierito Webber, e ha chiuso addirittura dietro ad Alguersuari.

LA GARA DEGLI ALTRI – La palma di sorpresa di giornata va a Rosberg: scampato per un soffio all’incidente che ha messo fuori gioco Schumacher, Nico ha approfittato della Safety Car per montare gomme dure, le migliori per la Mercedes su questo tracciato, e ha corso un’ottima gara, finendo 4°. A completare la top 10 sono Kubica 5°, Petrov 6°, e Alguersuari 9°.

L’ordine d’arrivo

Classifica Piloti

Classifica Costruttori

Federico Fadda

sabato 13 novembre 2010

Qualifiche spettacolo! Vettel in pole, Webber stecca(5°) e Alonso(3°) se la gode

Una sessione di qualifiche strepitosa ha animato l’ultimo sabato del Mondiale 2010 di Formula 1. Sul circuito di Yas Marina Sebastian Vettel su Red Bull ottiene la sua 10a pole stagionale col tempo di 1’39”394 (nuovo record della pista), precedendo la McLaren di Lewis Hamilton di appena 31 millesimi; in seconda fila Fernando Alonso, che con un ultimo tentativo strepitoso ha centrato il 3° tempo, scavalcando Jenson Button, ma soprattutto Mark Webber, suo principale rivale per il titolo. A fianco dell’australiano, in terza fila, partirà Felipe Massa, che ha finalmente l’occasione per rendersi utile alla causa della Ferrari. A chiudere la top 10, nell’ordine, Barrichello, Schumacher, Rosberg e Petrov. Sorpresa di giornata, ma in negativo, è stato Robert Kubica, eliminato nella Q2.

La chiave di queste qualifiche è stata, manco fosse la gara vera e propria, la bandiera a scacchi: si perché Hamilton e Alonso l’hanno evitata per pochissimo (lo spagnolo per soli 3 secondi!), permettendosi così di fare un ultimo tentativo veloce. Invece Webber ha mancato di freddezza proprio quando serviva, passando sul traguardo quando il tempo era già esaurito; e proprio quell’ultimo giro gli è stato fatale, perché Alonso ha estratto dal cilindro il coniglio che gli ha regalato la 3a posizione e, fatti gli scongiuri del caso, una bella fetta di Mondiale. Con l’australiano dietro, e Vettel 1°, allo spagnolo basterà arrivare in questa posizione (o anche 4°) per vincere il titolo; se anche Massa dovesse fare la sua parte, infastidendo Webber, la domenica di Abu Dhabi potrebbe davvero tingersi di rosso.
Non resta che aspettare le 14 di domani, quando i semafori si spegneranno per l’ultima volta nel 2010, e inizierà l’attesissimo GP di Abu Dhabi.

La griglia di partenza

Federico Fadda

venerdì 12 novembre 2010

L'imprevisto quarto incomodo: Hamilton sfreccia nelle libere

Sarà perchè dei 4 ancora matematicamente in lotta per l'iride è quello con le minori chance; sarà perchè ha detto di non avvertire alcuna pressione. Fatto sta che Lewis Hamilton con la sua McLaren ha messo in riga sia Alonso che le Red Bull, ottenendo il miglior tempo di giornata al termine del venerdì di prove libere. L'inglese ha fatto segnare il crono più veloce in 1'40"888, precedendo Vettel di 257 millesimi, e Alonso di 4 decimi; dal punto di vista dello spagnolo una buona prestazione, perchè su una pista temuta e sulla quale le Red Bull si presentano come grandi favorite, Fernando è riuscito a piazzarsi in mezzo alle 2 vetture del team austriaco, precedendo il diretto inseguitore, Mark Webber.

Venerdì in chiaroscuro per Felipe Massa, che ha fatto segnare il 6° tempo, ma a mezz'ora dalla fine della seconda sessione ha dovuto parcheggiare la sua Ferrari a bordo pista per un imprecisato guasto. Fra i big è poi riuscito a inserirsi Kubica su Renault, 5° miglior tempo di giornata, mentre fatica Jenson Button, 8° e staccato di oltre 1 secondo; in ritardo le Mercedes, con Rosberg e Schumacher al 10° e 11° posto.

Domani in programma la terza e ultima sessione di prove libere, poi alle 14 il via alle qualifiche. Che potrebbero significare molto, forse più della gara, nella lotta al titolo.



Federico Fadda

giovedì 11 novembre 2010

Alonso 246, Webber 238, Vettel 231: solo uno sarà campione. Abu Dhabi decide il Mondiale 2010

GP Emirati Arabi: 14 novembre, ore 14.00
Circuito Yas Marina 5554 m / 55 giri

I Primati del circuito
In prova: L.Hamilton (McLaren) - 1'39"695 (2009)
In gara: S.Vettel (Red Bull) - 1'40"279 (2009)
Sulla distanza: S.Vettel (Red Bull) - 1h34'03"414 (2009)

Il Gran Premio in tv
Venerdì: Prima sessione Prove libere - RaiSport2 ore 9.45
Seconda sessione Prove libere - RaiSport2 ore 13.45

Sabato: Terza sessione Prove libere - RaiSport2 ore 10.45
Qualifiche - Rai2 ore 13.55

Domenica: Gara - Rai1 ore 13.55

Così nel 2009















lunedì 8 novembre 2010

Le pagelle del GP del Brasile:Mondiale Costruttori per una Red Bull da 10; Vettel superbo, Webber col braccino corto. Alonso ottiene il massimo

Red Bull 10 – Se si tenesse da conto l’atteggiamento che continuano a tenere quelli del muretto, il voto scenderebbe parecchio. Ma in quanto alla macchina, giù il cappello davvero per Adrian Newey: la sua creatura è stata la più veloce quasi dappertutto, e se i piloti ne avessero fatto buon uso, il campionato sarebbe già finito da un pò…

Vettel 10 – Anche per Seb voto pieno, perché non ha mostrato mezza incertezza in tutta la gara, nemmeno quando la Safety Car avrebbe potuto rompergli le…uova nel paniere. Arriva ad Abu Dhabi ancora in corsa, ma dei 3 è quello messo peggio, e a meno che Mark e Fernando non si suicidino insieme allegramente, gli diranno “ritenta, sarai più fortunato”.

Webber 9 – Come accaduto nelle ultime gare, il sosia di Clark Kent sembra accusare di nuovo il “braccino”, disputando una gara sempre all’ombra del più veloce Vettel. E’ ancora il più immediato inseguitore di Alonso, ma la sensazione è che Abu Dhabi sarà l’occasione della vita, perché nel 2011 le cose per lui alla Red Bull saranno anche peggiori di così.

Alonso 8,5 – Vista l’ottima partenza e il poco tempo impiegato a scavalcare Hamilton, la gara sembrava promettere molto bene. Invece si fa bloccare a lungo da Hulkenberg, e a quel punto Seb e Mark sono già al traguardo a sorseggiarsi una lattina. Ha comunque ottenuto il massimo possibile con una Ferrari che era oggettivamente un passetto indietro alla Red Bull.

Hamilton 7 – Ahi ahi Lewis, un altro errore. E un altro regalo a Fernando, che ringrazia, se ne va, e non lo rivedi più. Litiga con le gomme morbide che, stranamente, non danno grip alla sua McLaren, si riprende con le dure, ma è troppo tardi. E a -24 è ormai tardi anche per il campionato: arrivederci al prossimo anno, Luigino.

Massa 5 – Alla lunga ci si stanca pure di ripetere le stesse cose, gara dopo gara. Eppure Felipe non fa nulla per far cambiare parere. L’inconveniente al pit-stop non è colpa sua, ok, ma prima vivacchia in mezzo al gruppo lento guidato da Hulkenberg, senza un tentativo di guizzo. Dopo la sosta la sua gara finisce. E se continua così anche la pazienza di quelli di Maranello.

Button 6,5 – Di buono c’è l’ottima partenza e il 5° posto finale, poi poco altro. La McLaren dell’ultimo periodo non lo ha aiutato, ma se Lewis con la stessa macchina va sempre più forte di lui, un motivo ci dev’essere. Può ancora pensare al campionato? Si, ma a quello dell’anno scorso, bei ricordi…

Hulkenberg 7 – La pole se la ricorderà per un bel pezzo, anche perché è probabile che in F1 non ce ne saranno altre, semmai avrà ancora un volante nel 2011. Cassa la partenza e il primo giro facendosi superare dalle Red Bull, poi rallenta gli altri, fino a quando la sosta lo fa tornare in una posizione consona al valore suo e della Williams. Comunque una bella gara da parte sua.

Federico Fadda

domenica 7 novembre 2010

Vettel: "Orgoglioso della squadra", Webber:" Non potevo fare di più". Alonso:" Perso terreno nei primi giri"

Doppietta in gara e vittoria nel campionato Costruttori. Grande festa in casa Red Bull, e i primi a felicitarsene sono proprio i piloti. Vettel, vincitore di Interlagos, spiega: "Sono orgoglioso della squadra e di me stesso". Poi analizza la sua gara: "Una giornata incredibile, alla partenza ero nella parte sporca, sono partito bene, riuscendo a passare all'interno Hulkenberg; è stato un momento chiave, poi ho cercato di mantenere il divario e ho controllato la gara. Ho cercato di tenere i pneumatici, è stato veramente incredibile. Abbiamo fatto un grande sforzo, è stata una stagione non facile, ma siano rimasti concentrati". Andrà ad Abu Dhabi ancora in corsa per il titolo: “Vorrei tanto vincere”.

Webber, invece si dice "molto soddisfatto per la squadra, un risultato eccezionale ottenuto contro Ferrari e McLaren". Riguardo alla gara, l'australiano spiega: "Non potevo fare di più. La mia gara era già 'decisa' il sabato. In altri circuiti si può pensare alla strategia, ma su un circuito come questo non c'era molto che potessi fare. Ho dovuto cercare di gestire i problemi che ho avuto nella seconda parte della gara - sottolinea l'australiano -, il motore si è surriscaldato e mi sono concentrato sul mantenere Alonso dietro di me".

Fernando Alonso ha limitato i danni, raccogliendo quanto più possibile. "Ho perso troppo terreno nei primi giri della corsa cercando di superare prima Hamilton e poi Hulkenberg; ero vicino come passo alle Red Bull, ma quando perdi 12" in partenza è difficile, ho avuto una seconda possibilità con la Safety Car, ma avevo delle macchine davanti. Congratulazioni alla Red Bull che ha vinto il Mondiale costruttori”. Sul discorso Mondiale: "Il campionato è aperto, ora c'è anche Vettel in lotta, vediamo cosa accadrà ad Abu Dhabi. E' un campionato fantastico".

Federico Fadda

Red Bull sul velluto, è doppietta Vettel-Webber. Alonso è 3° e ancora leader

Netta e indiscutibile vittoria per la Red Bull, che con Sebastian Vettel si aggiudica il GP del Brasile, penultima prova stagionale. Il tedesco ha preceduto sul traguardo il compagno Mark Webber, che completa così la doppietta del team austriaco; 3° posto per Fernando Alonso, che resta così leader della classifica, perdendo solo 3 punti dall’australiano, ancora vittima delle scelte inspiegabili del suo muretto box. La Red Bull si è anche laureata, con una gara d’anticipo, campione del Mondo Costruttori, per la prima volta nella sua storia.
Ad Abu Dhabi, fra 7 giorni, i primi 3 si presenteranno con questa classifica: Alonso 246, Webber 238, Vettel 231.

IL FATTORE HULKENBERG – Dopo la sorprendente pole di sabato, tutti si aspettavano di vedere quanto avrebbe potuto incidere Nico Hulkenberg sulla gara dei pretendenti al titolo. Il risultato è stato quello di vedersi infilato da Vettel già alla prima curva, e da Webber poco dopo. A fare le spese della presenza di Hulkenberg nei piani alti è stato Alonso, che ha dovuto faticare qualche giro prima di potersene sbarazzare, perdendo però quei secondi decisivi che hanno permesso alla Red Bull di andare in fuga.

RED BULL, ALTRO CHE ALI – Una fuga che è andata in scena a colpi di giri veloci, uno dietro l’altro, con Vettel a fare da lepre e Webber che riusciva a non farsi staccare, senza però essere un pericolo per il tedesco. Dietro i primi 3, il vuoto: dopo aver rallentato Alonso, Hulkenberg ha tenuto dietro a lungo anche Hamilton, che dall’inizio ha anche accusato mancanza di grip. Si è così formato un trenino di vetture con un ritmo molto più lento rispetto ai primi, cosa che di fatto ha spezzato in 2 la classifica.

PIT-STOP SENZA SORPRESE – Neanche i cambi di gomme hanno regalato sorprese: le Red Bull hanno continuato a girare con tempi che solo Fernando Alonso riusciva ad avvicinare, pur perdendo qualcosina. Chi ci ha rimesso nel gioco delle soste è stato proprio Hulkenberg, che si è ritrovato in posizioni più consone alla dimensione sua e della Williams, intorno al 10° posto, mentre chi era dietro di lui ha potuto girare più velocemente, come ad esempio Hamilton, che con le gomme dure ha iniziato a girare come i primi 3.

TOH, CHI SI RIVEDE: LA SAFETY-CAR – Una gara che stava filando liscia verso un comodo epilogo, vive il suo colpo di scena al 51° giro, quando ne mancano 20 alla fine: Vitantonio Liuzzi, all’uscita della ‘S do Senna’ perde il controllo della sua Force India, finendo contro le barriere. Macchina distrutta e in posizione pericolosa, che rende necessario l’ingresso della Safety; alla ripartenza non succede nulla di significativo nelle prime posizioni, con Vettel che ricomincia a tirare forte, e Webber che subisce il tentativo di aggancio di Alonso, perdendo qualche decimo. Alla fine però le Red Bull passano per prime sotto la bandiera a scacchi, tenendo aperte le speranze per entrambi i piloti.

MASSA, ALTRO FLOP Ferrari che invece andrà ad Abu Dhabi senza poter aspettarsi troppo da Felipe Massa; il brasiliano è stato autore di un’altra gara anonima, complicata anche da una gomma che non si è fissata bene nel pit-stop, tanto da richiedere un altro ingresso in pit lane subito dopo. Rimasto invischiato a centro gruppo, ha poi chiuso 15°. Detto di Hamilton, 4°, a chiudere la top ten sono stati Button 5°, Rosberg 6°, Schumacher 7°, Hulkenberg 8°, Kubica 9° e Kobayashi 10°.

Fra una settimana, sul circuito Yas Marina di Abu Dhabi, l’ultimo atto di questa incredibile stagione.

Ordine d’arrivo (Race order)
Classifica Piloti (Drivers classification)
Classifica Costruttori (Constructors classification)

Federico Fadda

sabato 6 novembre 2010

STREPITOSO HULKENBERG: POLE A INTERLAGOS! RED BULL SUBITO DIETRO. ALONSO QUINTO.


INTERLAGOS (Bra) - La pole che non ti aspetti. Nella serrata lotta per il titolo tra Red Bull, Ferrari e McLaren, ecco spuntare la Williams di Nico Hulkenberg che nell'ultima sessione completa il giro in 1'14"470 e rifila un secondo netto a Vettel e al resto del gruppo. La griglia di partenza del Gp che domani potrebbe decretare il nuovo campione del mondo di Formula 1, si presenta più insolita che mai, guidata da un outsider mai troppo convincente nel corso della stagione. Favorito certamente da una pista bagnata per quasi tutta la sessione, minuti conclusivi a parte, Hulkenberg riesce a mettere in fila una serie di giri veloci che gli permettono di staccare tutti i piloti che si contendono il mondiale. Dietro di lui, le Red Bull di Vettel e Webber, seguiti da Hamilton e Alonso. Chiudono la top ten l'altra Williams di Barrichello, Kubica, Schumacher, Massa e Petrov.

L'ASSETTO IDEALE - Non è una semplice pole position quella del giovane pilota tedesco. Dietro questa grande prestazione ci sono scelte di gomme e assetto a dir poco tempestive e azzeccate. Patrick Head, vecchio volpone del circus, si accorge prima degli altri delle condizioni della pista che si va sempre più asciugando e ordina ai suoi di montare le gomme slick morbide. La Williams entra subito in simbiosi con il tracciato e, grazie a un assetto perfetto, Hulkenberg appare immediatamente una spanna sopra gli altri. Caso? Sorpresa? Pleonastico dirlo. Certo sarà strano per il giovane adepto di Frank Williams essere l'ago della bilancia di un Gp fondamentale.

SFIDA AVVINCENTE - Gli ultimi, concitati minuti della Q3 creano non poche difficoltà ai due team che si contendono il mondiale. Le Red Bull, sempre davanti nelle prime due sessioni, rischiano grosso in un paio di occasioni, specialmente nella parte finale del tracciato, dove la pista è ancora umida. Tuttavia, sia Vettel che Webber riescono ad accodarsi alla Williams di Hulkenberg, seppur con più di un secondo di distacco. Va bene anche a Lewis Hamilton che precede il leader della classifica iridata, Fernando Alonso. E' proprio la Ferrari a mostrare le maggiori difficoltà in queste condizioni. Lo spagnolo è a quattro decimi dai rivali e a causa di un errore nella parte centrale della pista, non riesce a migliorarsi nell'ultimo tentativo della Q3. Grandi problemi di grip, invece, per Felipe Massa, soltanto nono. In netta difficoltà anche l'altra McLaren di Button, eliminato già in Q2, che partirà dall'undicesima posizione. L'appuntamento con la penultima prova del mondiale 2010 di Formula 1 è fissato per domani alle 17 (ora italiana) in condizioni che si preannunciano buone dal punto di vista meteorologico e della temperatura.

Griglia di partenza (Starting Grid)


Samuele Sassu

venerdì 5 novembre 2010

Il solito venerdì: Red Bull davanti a tutti, ma Alonso marca stretto

Prove libere animate dai piloti ancora in corsa per il Mondiale: alla fine la spuntano, come quasi di consueto, le Red Bull, con Vettel che stampa il miglior tempo in 1'11"968, davanti a Webber, staccato di poco più di un decimo. Alle spalle delle vetture del team austriaco, che erano risultate le più veloci anche al mattino, subito la Ferrari di Fernando Alonso, con un ritardo di oltre tre decimi. Lo spagnolo, decisamente più lento nella prima sessione, nella quale ha anche subito la rottura del motore (sostituito con un altro già utilizzato, non subirà penalizzazioni in griglia), ha però ottenuto ottimi tempi con macchina piena di benzina e gomme morbide. Dietro i primi 3, la McLaren di Lewis Hamilton, che precede l'altra Ferrari di Felipe Massa, anche lui vittima di un guasto (ma alla frizione), Kubica, e Button.

Le qualifiche, domani alle ore 17, con molta probabilità si svolgeranno sotto la pioggia, elemento che, come in Corea, potrebbe portare incertezza e sorprese non previste.

Federico Fadda

martedì 2 novembre 2010

Tutto in 2 gare:il gran finale comincia da Interlagos, GP del Brasile

GP Brasile: 7 novembre, ore 17.00
Circuito Interlagos 4309 m / 71 giriI Primati del circuito
In prova: R.Barrichello (Ferrari) - 1'09"822 (2004)
In gara: J.P.Montoya (Williams) - 1'11"473 (2004)
Sulla distanza: J.P.Montoya (Williams) - 1h28'01"451 (2004)

Il Gran Premio in tv
Venerdì: Prima sessione Prove libere - RaiSport2 ore 12.45
Seconda sessione Prove libere - RaiSport2 ore 16.45

Sabato: Terza sessione Prove libere - RaiSport2 ore 13.45
Qualifiche - Rai2 ore 16.55

Domenica: Gara - Rai1 ore 16.55

Così nel 2009
1 - Webber (Red Bull)
2 - Kubica (BMW Sauber)
3 - Hamilton (McLaren)
4 - Vettel (Red Bull)
5 - Button (Brawn)
6 - Raikkonen (Ferrari)
7 - Buemi (Toro Rosso)
8 - Barrichello (Brawn)
9 - Kovalainen (McLaren)
10 - Kobayashi (Toyota)