BARCELLONA – Dominio di Fernando Alonso e della Ferrari
nel GP di Spagna, quinta prova del campionato del mondo di Formula 1. Sul
circuito Montmelò di Barcellona lo spagnolo ha messo in pista una gara di forza
e consistenza, prendendo il comando dopo la prima sosta e non lasciandolo più
fino al traguardo, dove ha preceduto Kimi Raikkonen, mai domo e sempre in lotta
per le posizioni di testa, e Felipe Massa, autore di una prestazione
eccellente, considerando anche la partenza dalla quinta fila. Battute le Red
Bull, subito fuori dal podio con Vettel 4° e Webber 5°, mentre per le Mercedes
è stato disastro totale: Rosberg, che partiva dalla pole, ha terminato solo 6°,
faticando per tenere dietro la Force India, mentre Hamilton è naufragato
addirittura fino al 12° posto. In classifica Vettel è sempre al comando, con 89
punti, davanti a Raikkonen e Alonso.
La cronaca
Il GP di Spagna è andato in scena sotto un sole
splendente e caldo su Barcellona, dopo la leggera pioggia caduta in mattinata,
che aveva fatto temere un meteo capriccioso.
Al via buono scatto per tutti i piloti in testa, eccezion
fatta per Hamilton, che subisce il sorpasso prima di Vettel, poi di Alonso, che
dopo essersi liberato di Raikkonen, sopravanza la Mercedes di Lewis con una
manovra da urlo all’esterno della terza curva. Ottimo start anche di Massa e
Perez, mentre Webber, come al solito, scivola indietro.
Il ritmo di gara viene presto dettato dai primi cinque,
ai quali dal secondo giro si aggiunge anche Massa, che fa segnare il primo giro
record della domenica; Rosberg fa da battistrada a Vettel e Alonso, che restano
aggrappati alla lepre Mercedes, mentre Hamilton va in crisi di gomme
prestissimo e si ritrova a fare da tappo a Raikkonen e Felipe, consentendo al
trio di testa di allungare di un paio di secondi. Il finlandese della Lotus e
il brasiliano della Ferrari, però, si stancano presto di restare dietro a
Lewis, e lo sorpassano in sequenza nel giro di poche curve, fra il sesto e il
settimo giro, tornata nel quale Webber inaugura, prestissimo, il valzer dei
pit-stop, seguito proprio da Massa. Nel frattempo si ritira Romain Grosjean, a
causa di un problema alla ruota posteriore destra.
Ben presto si fermano ai box per il cambio gomme tutti i
protagonisti, e al termine della prima tornata di pit-stop sale al comando, per
non lasciarlo praticamente più fino alla fine, Fernando Alonso, che dopo la sua
sosta rientra per la verità alle spalle di Rosberg, superandolo però poco dopo,
al giro 13. Nico deve poi cedere il passo anche a Vettel, Massa e Raikkonen,
molto più veloci di lui; nel frattempo Pastor Maldonado fornisce un po’ di pepe
alla gara anonima della Williams, guadagnandosi un drive through per eccesso di
velocità in pit-lane.
Una volta al comando Alonso imprime alla corsa un ritmo
inavvicinabile per tutti gli altri, almeno mezzo secondo più veloce, tenendo
però sempre d’occhio la Lotus, dato che Raikkonen potrebbe aver impostato la
sua gara su una strategia con una sosta in meno. Per la Mercedes il crollo
prestazionale con le gomme dure è invece incredibile, con Rosberg fuori dalla
lotta con i primi, e Hamilton addirittura decimo.
Al 20esimo giro Massa, in difficoltà con le gomme
posteriori, inaugura la seconda serie di pit-stop, seguito da Webber; il
brasiliano rientra dietro a Perez e Ricciardo che sono in lotta fra di loro, ma
se ne sbarazza rapidamente riguadagnando la quinta posizione. Un giro più tardi
rientra ai box anche Alonso. Entrambe le Ferrari, con gomme nuove, girano circa
due secondi più veloci degli altri, mentre in testa è duello fra Vettel, al
comando, e Raikkonen, che lo bracca; il campione del mondo, con le gomme ormai
finite, si ferma ai box, rientrando in pista alle spalle del duo Ferrari e di
Rosberg, che supera però quasi subito, guadagnando la quarta posizione.
Dopo le soste di Raikkonen e Rosberg in vetta torna
Alonso, davanti a Massa, Vettel e Raikkonen, mentre Nico perde terreno e
Hamilton si ritrova 14esimo, in lotta addirittura con le Williams. Alonso,
consapevole della possibilità che Raikkonen faccia una sosta in meno, continua a
girare fortissimo, mentre il finlandese supera Vettel dopo un duello durato
alcuni giri. Al 35esimo giro pericoloso contatto in corsia box fra Gutierrez,
fino a quel momento autore di una corsa fantastica, e Vergne; la direzione di
gara considera la Sauber responsabile dell’incidente, e commina al messicano
uno stop & go.
A dimostrazione delle difficoltà delle gomme Pirelli
sulla pista catalana, al 36esimo giro è già tempo per il terzo pit-stop, con il
leader Alonso che rientra per primo, tornando sulla mescola media, seguito dal
compagno di squadra Massa, per il quale la scelta è la medesima. A questo punto
al comando, con circa cinque secondi di vantaggio su Fernando, c’è Raikkonen,
che sembra chiaramente orientato sulle tre soste; la Ferrari però non ci sta, e
grazie ad un paio di giri veloci Alonso raggiunge e supera il finlandese. Da lì
in poi lo spagnolo inizia a costruire il vantaggio necessario per restare
davanti alla Lotus anche con un pit-stop in più, mentre Massa, con pista
libera, guadagna terreno su Kimi e Vettel. Il sorpasso sul tedesco avviene
quando questi si ferma per il suo cambio-gomme, rientrando in quarta posizione.
Al 45esimo giro si decide, in pratica, la gara; Raikkonen
si ferma ai box per la sua terza sosta, che dovrebbe essere l’ultima della sua
gara; Kimi torna in pista al terzo posto, davanti a Vettel, ma la sua strategia
potrebbe rivelarsi controproducente, dato che Alonso ha ormai guadagnato il
vantaggio necessario a restare davanti anche dopo il suo ultimo pit-stop, e
anche Massa, con gomme fresche nel finale, potrebbe dare fastidio alla Lotus.
Il finlandese non fa calcoli e inizia a spingere, guadagnando terreno sul
brasiliano. Al 49esimo giro piccolo campanello d’allarme per la Ferrari, che
richiama ai box Alonso con un paio di giri d’anticipo, dopo che al muretto
rosso si sono accorti della foratura di una gomma dello spagnolo. Due tornate
dopo è il momento dell’ultimo cambio di pneumatici anche per Massa e Vettel,
con il brasiliano che blinda così il suo terzo posto nei confronti del tedesco.
A questo punto, con quindici giri da compiere, dal
muretto Ferrari comunicano a Felipe che Raikkonen potrebbe avere un decadimento
delle sue gomme dure, e che quindi si può provare a riprenderlo. Massa esegue
il compito alla lettera, iniziando una serie di giri veloci che gli fanno
recuperare diversi secondi sulla Lotus, ma problemi di graining lo portano ad
accontentarsi del terzo posto, mentre in una comunicazione radio, a dieci
passaggi dalla fine, un Alonso evidentemente emozionato comunica ai suoi che
per lui saranno gli ultimi giri più difficili della carriera.
Con le posizioni dei primi quattro ormai consolidate,
Fernando taglia il traguardo davanti a tutti
sotto un tripudio di bandiere della Ferrari e delle Asturie, mentre
dietro di lui sfilano Raikkonen, Massa e Vettel. Quinto posto per Webber,
davanti a Rosberg e Di Resta, che hanno concluso duellando, così come anche le
McLaren di Button e Perez, entrambe in zona punti, così come Ricciardo, che ha
avuto la meglio su Gutierrez per pochi decimi. Mesto 12esimo posto per Lewis
Hamilton, con la Mercedes che ha fatto sapere di non essersi aspettata un
degrado gomme così elevato.
Con questo successo Alonso si rilancia nel mondiale, dopo
la delusione del Bahrein; lo spagnolo sale al terzo posto in classifica con 72
punti, riducendo il distacco dal leader Vettel, che ne ha 89, a 17 lunghezze;
secondo Raikkonen staccato dal tedesco di appena quattro punti. Nel mondiale
costruttori comanda la Red Bull, mentre la Ferrari ha scavalcato la Lotus al
secondo posto. Prossimo appuntamento con la Formula 1 il 26 maggio, per l’affascinante
GP di Montecarlo.
Federico Fadda