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domenica 23 settembre 2012

A Singapore torna al successo Vettel! Button 2°, Hamilton ko: per Alonso podio d'oro


Dopo 9 gare di digiuno, la notte di Singapore regala a Sebastian Vettel il ritorno sul gradino più alto del podio. Il campione del mondo ha centrato, sul tracciato cittadino Marina Bay Street Circuit, il suo secondo successo stagionale, al termine di una gara terminata allo scadere del tempo limite delle due ore, causa ingresso di ben due Safety Car. A fargli compagnia sul podio ci sono la McLaren di Button e la Ferrari di Alonso, mentre Lewis Hamilton si è dovuto ritirare al 23esimo giro, quando conduceva comodamente la gara. Per Fernando si tratta sicuramente di un grosso favore della sorte, dato che il suo principale sfidante, Hamilton appunto, era assolutamente fuori portata oggi, e per lo spagnolo stava prendendo corpo una pesante perdita di punti nei confronti dell'inglese. Con questo risultato, invece, il vantaggio sull'anglo-caraibico sale a 52 punti, anche se ora il più vicino è Vettel, a -29.

Ai piedi del podio, ottimo quarto posto per Paul di Resta, autore di una gara di grande intelligenza con la sua Force India, che ha preceduto la Mercedes di Nico Rosberg, capace di gestire in maniera ottimale i problemi di degrado gomme della W03. Dopo qualifiche deludenti, buon recupero di posizioni da parte della Lotus, con Kimi Raikkonen risalito al sesto posto, dopo l'opaco dodicesimo di sabato, e Romain Grosjean subito alle spalle del finlandese. Alle spalle del duo nero-oro si è piazzato Felipe Massa, che dopo una qualifica in ombra ha avuto subito la sua dose di sfortuna domenicale, con una foratura rimediata subito alla partenza, che ne ha compromesso la gara. Il brasiliano non si è però perso d'animo, mettendo in pista, in particolare nella parte finale, un'ottima progressione, con tanto di sorpasso da urlo nei confronti di Bruno Senna, eseguito con un controllo al limite del possibile.

Chiudono la top ten la Toro Rosso di Daniel Ricciardo, e il deludente Mark Webber, lontano anni luce dalle prestazioni di Vettel, e ormai con nessuna speranza di entrare nella lotta al mondiale. Fra i delusi, e le delusioni, di giornata, anche le due Sauber, con Perez undicesimo e Kobayashi tredicesimo, entrambi apparsi non a loro agio sul Marina Bay. Chi invece ha di che compiacersi è senz'altro Timo Glock, che fra sfortune altrui varie, oltre ad una condotta di gara comunque accorta, è riuscito ad agguantare un dodicesimo posto che per la Marussia rappresenta un risultato di sicuro valore.

Oltre a Hamilton, non ha visto la bandiera a scacchi anche Michael Schumacher, che si è reso protagonista di un inusitato tamponamento ai danni di un incolpevole Jean-Eric Vergne, al quarantesimo giro; domenica da dimenticare pure per Pastor Maldonado, che ha dovuto arrendersi ad un guasto tecnico sulla sua Williams, mentre era in lotta per il podio con Fernando Alonso, che peraltro precedeva.

Una gara lunga, tirata, che ha visto Hamilton dominare fino al momento del ritiro, pur seguito a breve distanza da Sebastian Vettel, in un duello a colpi di giri veloci fra i due. Dietro ai battistrada facevano invece un pò più fatica gli inseguitori, con Button che controllava in maniera agevole Maldonado, che dopo poche curve dallo spegnimento dei semafori si era ritrovato da secondo a quarto. Il venezuelano, a sua volta, non è stato molto impensierito da Fernando Alonso, almeno fino alla seconda sosta, quando sulla Williams del sudamericano sono state montate gomme supersoft, con l'intento di scavare un divario di sicurezza in vista della parte finale di gara. A rovinare i piani di Pastor ci si è messo un trenino di vetture più lente, composto in particolare da Rosberg e Grosjean, che facendo da tappo hanno consentito ad Alonso di restare negli scarichi di Maldonado.

L'ingresso praticamente consecutivo di due Safety Car a metà gara, causato dall'urto contro il muro di Karthikeyan prima, e dal tamponamento di Schumacher ai danni di Vergne poi, ha compattato il gruppo, regalando battaglia soprattutto nelle posizioni di centro-gruppo, mentre in testa la situazione si è praticamente cristallizzata, con Vettel a fare da lepre e Button vanamente all'inseguimento, mentre Alonso, con Hamilton ko, si è accontentato di un podio forse insperato, gestendo le gomme per arrivare senza problemi alla fine.

Con questi risultati, lo spagnolo della Ferrari mantiene la vetta del mondiale, a quota 194 punti, con +29 sul primo degli inseguitori, che diventa Vettel. Mantiene la terza posizione Kimi Raikkonen, il cui distacco da Alonso sale però a 45 punti, mentre per Hamilton lo zero di oggi è un duro colpo alle speranze iridate, adesso lontane 52 lunghezze.
Nella classifica costruttori, la Red Bull tiene il comando, con 298 punti, 37 in più della McLaren, e 53 di vantaggio sulla Ferrari.

Federico Fadda

Ordine d'arrivo
Classifica Piloti
Classifica Costruttori

sabato 22 settembre 2012

GP Singapore, qualifiche: pole inattaccabile di Hamilton



MARINA BAY -  Il previsto testa a testa fra McLaren e Red Bull emerso nelle prove libere, e che apparentemente sarebbe dovuto essere il filo conduttore delle qualifiche,  alla fine non è andato in scena causa manifesta superiorità di una delle due parti, ovvero la McLaren, più precisamente quella guidata da Lewis Hamilton, che si è aggiudicato la pole position del GP di Singapore in maniera indiscutibile.

L’inglese ha ottenuto il miglior tempo in 1.46:362, precedendo il primo degli inseguitori di quasi mezzo secondo, ma la notizia è che a fare compagnia al pilota di Stevenage non è uno degli altri big, ma l’outsider Maldonado, autore con la sua Williams di un grandissimo giro, che gli è valso la seconda posizione in griglia.
Solo terzo, si fa per dire, il campione del mondo Sebastian Vettel, che in qualifica non è riuscito a mettere il naso davanti a tutti come accaduto invece nelle tre sessioni di prove libere, dovendosi quindi accontentare di aprire la seconda fila, con un distacco da Hamilton di quasi sei decimi, e al proprio fianco la seconda McLaren, quella di Jenson Button.

Dietro ai primi quattro ecco Fernando Alonso, che accusa un ritardo di nove decimi dalla vetta, con una Ferrari che, su una pista indicata dallo spagnolo fra le più favorevoli da qui a fine stagione, sembra tornata invece indietro ai livelli del GP di Ungheria, quando il distacco dai primi era, appunto, piuttosto importante. L’unica buona notizia, per Alonso, è che mentre Hamilton appare decisamente fuori portata, con tutto ciò che ne consegue in ottica campionato, almeno Vettel e Button sembrano molto più avvicinabili, e dunque il podio dovrebbe rappresentare un obiettivo possibile. Accanto a Fernando prenderà il via la Force India di Paul di Resta, che si è frapposto fra la rossa e la seconda Red Bull, quella di Mark Webber.

Giornata non buona per la Lotus, che ha piazzato Grosjean all’ottavo posto, a un secondo e quattro da Hamilton, mentre Raikkonen ha fatto peggio, chiudendo al dodicesimo posto la Q2, subendo un’imprevista eliminazione. Opaco anche l’argento della Mercedes, che chiude la top ten occupando completamente la quinta fila, con Schumacher e Rosberg, nell’ordine, che nella terza e ultima manche non hanno messo la macchina in pista, per risparmiare gomme supersoft in vista della gara.

Insieme a Raikkonen erano stati tagliati, in Q2, Nico Hulkenberg, comunque non male in undicesima posizione, ma soprattutto Felipe Massa, appena tredicesimo e sempre ben lontano da Alonso. Fuori anche la Sauber di Sergio Perez, le due Toro Rosso, e Bruno Senna, che dopo essersi salvato nella prima parte delle qualifiche, non è stato graziato nella seconda, a causa anche di un urto su un muretto, con cui ha danneggiato la sospensione posteriore destra. L’altra Sauber, quella di Kobayashi, deludentemente diciottesimo, precede i soliti sei di fondo gruppo, con le HRT fanalini di coda, e Caterham e Marussia di poco migliori.

Federico Fadda

Griglia di partenza

venerdì 21 settembre 2012

GP Singapore, prove libere: riecco Vettel, bene anche McLaren e Ferrari.


Forse a Meteo France potrebbero prendere in considerazione l'ipotesi di cambiar mestiere, visto che, come accaduto già diverse volte in passato, le previsioni metereologiche non sono state azzeccate: il tanto previsto temporale, che avrebbe dovuto praticamente rendere inutili le prove libere, alla fine non c'è stato e la giornata d'apertura del GP di Singapore ha consentito ai team di lavorare molto, e bene, sulle monoposto.
Davanti a tutti, al termine delle due sessioni del venerdì, è tornata la Red Bull, con Sebastian Vettel che ha fatto registrare il miglior tempo in 1'48"340; per il campione del mondo una giornata chiusa sempre al comando, dato che si era aggiudicato la prestazione più veloce anche nella mattinata.

Alle spalle di Vettel ecco la prima McLaren, quella guidata da Jenson Button, staccato dal battistrada di tre decimi, e a sua volta con un vantaggio di due decimi abbondanti su Fernando Alonso, terzo. A completare la seconda fila virtuale è l'altra "lattina", con Mark Webber, che precede Lewis Hamilton, che accusa un gap da Vettel di oltre sette decimi.

Dietro ai soliti noti si piazzano le Force India, a conferma del buon momento di forma, con Paul di Resta e Nico Hulkenberg nell'ordine, entrambi con uno svantaggio dalla testa della classifica intorno al secondo. Dall'ottavo posto in poi i distacchi iniziano a farsi piuttosto consistenti; Rosberg, con la Mercedes, è in ritardo di un secondo e mezzo, e dopo di lui, a completare al top ten, Massa e Grosjean, quest'ultimo al rientro dopo la squalifica scontata a Monza. Lotus che dovrebbe, sulla carta, trovarsi molto a proprio agio su questa pista, ma finora le indicazioni non sono state brillantissime.

Fuori dalla zona punti, al momento, Michael Schumacher e Kimi Raikkonen, così come entrambe le Sauber, piuttosto lontane dalle posizioni cui hanno abituato gli appassionati.

Il programma del sabato vedrà la terza sessione di prove libere in programma alle 12 ora italiana, mentre le qualifiche, decisamente importanti su questo tracciato, andranno in scena a partire dalle 15.

Federico Fadda

Tabella tempi Prima sessione
Tabella tempi Seconda sessione

domenica 9 settembre 2012

A Monza è dominio Hamilton! Perez incredibile 2°, ma per Alonso è rimonta-podio! Out le Red Bull e Button


MONZA - Indiscutibile successo di Lewis Hamilton nel GP d'Italia. Il pilota della McLaren, che si aggiudica la corsa di casa nostra per la prima volta in carriera, ha guidato il gruppo dall'inizio alla fine, resistendo all'attacco portatogli in partenza da Felipe Massa, bravo invece a sopravanzare al via Jenson Button, e conducendo solitario per tutti i 53 giri. Alle spalle dell'inglese ha chiuso un sorprendente Sergio Perez, che si è guadagnato la piazza d'onore con una progressione strepitosa nella seconda parte della gara, che gli ha fruttato il sorpasso ad entrambe le Ferrari.

Il team di Maranello si può comunque consolare alla grande col 3° posto di Alonso, che dopo i guai di ieri prendeva il via dalla decima piazza, e ha centrato in pieno l'obiettivo di oggi, che era quello di contenere i danni. Quarto posto per Felipe Massa, che ha preceduto di poco sul traguardo la Lotus di Kimi Raikkonen e le Mercedes di Michael Schumacher e Nico Rosberg. Chiudono la zona punti la Force India di Paul di Resta, la seconda Sauber di Kamui Kobayashi, e Bruno Senna con la Williams. Giornata amarissima per Button e le due Red Bull; Jenson si è dovuto ritirare a una ventina di giri dal termine, quando era tranquillamente in seconda posizione, per un problema probabilmente al cambio. I campioni del mondo hanno dovuto incassare nei giri finali il doppio ko di Vettel e Webber, con Sebastian messo ko dalla rottura dell'alternatore, come a Valencia.

La gara, come ci si aspettava, ha vissuto sulla fuga delle McLaren, e sul tentativo di rimonta di Fernando Alonso; come detto, Felipe Massa ha avuto un ottimo spunto allo spegnimento dei semafori, rubando la seconda posizione a Button, e riuscendo quasi a beffare anche Hamilton, salvo poi subire, dopo una decina di giri, il controsorpasso di Button, ed uscendo di fatto da un possibile discorso per la vittoria. Il primo terzo di gara è stato, invece, per Fernando Alonso, assolutamente straordinario, con lo spagnolo che ha recuperato due posizioni subito al via, per poi conquistarne altre due nel corso del primo giro, fino ad arrivare al pit-stop quinto, proprio a ridosso di Vettel. Da lì è iniziato il duello fra Fernando e Sebastian, che in un tentativo di difesa, alla Curva Grande, ha spinto la Ferrari fuori pista, in una sorta di remake di quanto visto lo scorso anno, ma in maniera forse esagerata. Fatto sta che lo spagnolo, superato lo spavento, ci ha messo comunque poco tempo a superare la Red Bull, alla variante della Roggia, e a Seb è stato comminato un drive through per la difesa troppo dura.

Dietro ai primi, gli altri non hanno offerto molto spettacolo, con Lotus e Mercedes poco in palla, e Webber che non è riuscito a venire fuori dal gruppo, veleggiando sempre sul fondo della zona punti, e trovatosi costretto al ritiro per un problema tecnico a due tornate dal traguardo.
Al di là del dominatore Hamilton e del rimontante furioso Alonso, l'altro eroe di giornata è stato, un pò a sorpresa, Sergio Perez; il secondo posto rappresenta un risultato fantastico per il messicano e per la Sauber, anche se, visto il ritmo incredibile tenuto nella seconda parte di gara, viene da chiedersi cosa avrebbe potuto fare Perez se fosse partito da una posizione migliore della 12esima, o se avesse avuto a disposizione qualche giro in più.

Per quanto riguarda il campionato, sebbene Hamilton abbia guadagnato 10 punti e conquistato la seconda posizione in classifica, a quota 142, diventando il primo inseguitore di Alonso, che di punti ne ha 179, per lo spagnolo la domenica di Monza è comunque del tutto positiva, grazie ai ritiri di Button, che dice praticamente addio ai sogni iridati, e del duo Red Bull, sopravanzato anche da Raikkonen, che ha solo una lunghezza in meno di Hamilton: Vettel scende a -39, mentre Webber scivola a -47.
Fra i costruttori, la Red Bull registra un doppio zero e si vede avvicinata dalla McLaren, staccata ora di 29 punti, con la Ferrari che sale al terzo posto, superando la Lotus.

Prossimo appuntamento con la Formula 1 è in programma per il 23 settembre, e si disputerà nella notte di Singapore, sul circuito Marina Bay.

Federico Fadda

Ordine d'arrivo
Classifica Piloti
Classifica Costruttori

sabato 8 settembre 2012

A Monza la pole è d'argento, la sfiga è rossa: Hamilton svetta, Button 2°. Massa ottimo 3°, flop Alonso per noia tecnica

Lewis Hamilton si è aggiudicato la pole position del GP d'Italia, sulla pista di Monza. Il pilota della McLaren ha ottenuto il miglior tempo in 1'24"010, precedendo il suo compagno di squadra di un decimo abbondante, per una prima fila tutta argentata.
Qualifiche dal sapore amarissimo per la Ferrari; un sabato in cui si sarebbe potuto celebrare il ritorno fra i primi di Felipe Massa, ottimo 3°, si trasforma in una mezza tragedia per via dell'ennesimo problema tecnico di Fernando Alonso in questo week end.

Sperava con il botto di Spa di aver pagato dazio alla sfortuna, e probabilmente ha avuto lo stesso pensiero dopo aver fatto fuori un motore, un cambio e un freno nelle libere di ieri. Ma a Monza la jella deve aver evidentemente puntato il dito sullo spagnolo, che invece di portarsi a casa una pole che lui stesso ha definito addirittura "facile", per merito di una Ferrari che non ci si sarebbe immaginati così competitiva, si ritrova al termine delle qualifiche un 10° posto che compromette seriamente la gara di domani, dando la possibilità ai suoi avversari di riaprire il campionato.

Al fianco di Massa, in seconda fila, partirà Michael Schumacher, il primo ad avvantaggiarsi della retrocessione di 5 posizioni per Paul di Resta, che aveva centrato uno splendido 4° posto, con la Force India in gran forma. In quinta posizione partirà Sebastian Vettel, che dopo aver rischiato l'eliminazione in Q2, si ritrova ben 5 posti avanti ad Alonso, che segue in classifica iridata. Qualifiche che hanno mostrato una Red Bull in difficoltà, anzichè tatticamente impegnata a nascondersi, come si pensava dopo le libere. Completa la terza fila Nico Rosberg, con l'altra Mercedes, mentre la quarta fila è occupata da Kimi Raikkonen, con una Lotus stavolta non al livello dei primissimi, accompagnato da Kamui Kobayashi, su Sauber. Delusione Webber, 11esimo e fuori in Q2. Nessuna sorpresa nelle posizioni successive alla top ten, a parte l'ultima posizione per Nico Hulkenberg, frenato da problemi tecnici nella prima manche.

Il via del GP alle 14 di domani, quando lo spegnimento dei semafori darà il via ad una gara che si preannunciava buonissima per la Ferrari, ma che potrebbe invece trasformarsi in una festa McLaren.

Federico Fadda

Griglia di partenza

venerdì 7 settembre 2012

GP Italia, prove libere: McLaren, premesse mantenute. Ferrari veloce, ma quanti problemi per Alonso



MONZA – Si presentava a questo week end con i favori del pronostico, la McLaren, e al termine delle prime due sessioni di prove libere del GP d’Italia si può dire che l’argento delle monoposto di Woking è senz’altro molto vivo. Il più veloce della giornata di oggi è Lewis Hamilton, che ha chiuso in vetta alla classifica con il tempo di 1:25.290, percorrendo in totale 32 giri del tracciato brianzolo.
A fargli compagnia, nella virtuale prima fila, è il compagno di squadra Jenson Button, staccato di appena quattro centesimi; McLaren che ha dunque mantenuto le premesse della vigilia, mostrandosi velocissima sia sul giro secco, che sul passo di gara, ma evidenziando anche una certa mancanza di equilibrio nelle violente staccate, con le due MP4-27 protagoniste di diversi “lunghi” nelle vie di fuga.

Se il team inglese ha confermato quanto fatto vedere già in Belgio, d’altra parte c’è da tenere in conto una concorrenza che sembra molto più agguerrita del previsto, con i primi otto piloti racchiusi in meno di tre decimi; per i tifosi della Ferrari, le notizie che arrivano dalla prima giornata del fine settimana monzese sono agrodolci. Dal punto di vista prestazionale, la F2012 si è ben comportata sul circuito di casa: Fernando Alonso è terzo, mentre Felipe Massa è quarto, con distacco da Hamilton di cinque centesimi per lo spagnolo e di un decimo abbondante per il brasiliano. Le magagne sono arrivate, per Maranello, dai diversi guai tecnici che hanno colpito il leader del mondiale: dopo la rottura del motore in mattinata, Fernando è stato tormentato prima da un problema ai freni, poi, in chiusura di pomeriggio, da noie al cambio. La sostituzione di quest’ultimo, comunque, non comporterà arretramenti in griglia per il pilota di Oviedo.

Fra le altre scuderie di vertice, la Red Bull sembra aver giocato a nascondersi; sul giro secco, infatti, le monoposto anglo-austriache, esattamente come nella prima sessione, non hanno brillato, portando a casa appena l’11esimo tempo per Webber, e il 13esimo per Vettel. Di tutt’altro tenore il passo di gara delle due RB8, al quale gli avversari farebbero meglio a prestare attenzione.
In casa Mercedes, dopo il miglior tempo fatto registrare da Michael Schumacher in mattinata, nelle prime posizioni si è confermato il solo Rosberg, quinto a meno di due decimi dalla vetta, mentre il Kaiser ha avuto problemi con il DRS, e si è dovuto accontentare del decimo posto finale. Sesta posizione di giornata per la prima delle Lotus, quella guidata da Kimi Raikkonen, mentre il suo temporaneo compagno di squadra, Jerome D’Ambrosio, ha concluso con il 12esimo tempo.

Dopo l’ottima gara di Spa, conferma il suo buono stato di forma la Force India, che occupa l’intera quarta fila, con Paul di Resta e Nico Hulkenberg staccati da un millesimo, e distanti da Hamilton meno di tre decimi. Apparentemente meno in palla la Sauber, con il solo Sergio Perez nella top ten, lontano comunque quasi otto decimi dal leader di giornata, mentre Kobayashi è molto indietro, al 16esimo posto. In difficoltà Williams e Toro Rosso, che si ritrovano a precedere di pochi centesimi le Caterham, mentre Marussia e HRT continuano a fare uno sport a parte.

Federico Fadda

Tabella tempi Prima sessione

Tabella tempi Seconda sessione