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lunedì 31 ottobre 2011

Vettel, non ci sono più elogi. Button costante, Webber apatico, Alonso incrollabile. Hamilton-Massa, un duello da bulletti. Le pagelle del GP d'India

Vettel 10 - Per quanto riguarda Seb, ormai sono diventati monotoni anche gli elogi. Non c'è molto da dire, se non che continua a voler ottenere il massimo da ogni gara, quando sul campionato ha già messo la parola fine. Gira al comando la prima curva, e non lo rivedi più. Per cercare di apparire normale, cerca l'imperfezione nel week end senza macchia, lamentandosi un pò delle gomme. Lascia stare Seb, tanto non ci crede nessuno.

Button 8 - Volendo, anche sulla gara di Jenson non c'è molto da dire, se non che azzecca la partenza, bevendosi l'insipido Webber e artigliando quel 2° posto che terrà fino al traguardo. Abbozza un coraggioso quanto inutile tentativo di andare a riprendere Vettel, ma non era proprio aria. Comunque, tiene in alto la McLaren.

Webber 6 - Gara appena sufficiente per Mark, che come al solito al via si spegne in concomitanza coi semafori, subendo l'ennesima sverniciata. Poi vivacchia con molta flemma al 3° posto fino alla seconda sosta, quando anche Alonso gli passa avanti, scalzandolo dal podio. Per uno che diceva di voler vincere in questo finale di stagione, non è che ci stia mettendo poi questo grande impegno.

Alonso 8 - Voto tutto dovuto al piazzamento sul podio, perchè nemmeno Fernando stavolta tira fuori una gara trascendentale, sebbene la Ferrari non gli abbia mai consentito molto di più in quest'annata da dimenticare. Nonostante tutto, come sempre è lui che tira la rossa fuori dalla mediocrità più totale. Ma merita un mezzo molto migliore della 150° Italia.

Hamilton-Massa 5 - Valutazione uguale per entrambi; a Lewis perchè una volta di più dimentica che insieme a lui, in pista, corrono anche altre vetture. A Massa invece perchè, sebbene a nostro giudizio la penalità inflittagli per lo scontro con Gino non stia in cielo nè in terra, è l'unico ad aver sfasciato due sospensioni sui cordoli indiani. Ok, avrebbero potuto essere studiati meglio, fatto sta che è l'unico che ci lascia due volte la macchina. Perseverante, ma nello sbagliare.

Alguersuari 8 - Ancora una gara da incorniciare per lo spagnolo, che beneficia del periodo di grazia della Toro Rosso, agguantando un buonissimo 8° posto per sè, e il 7° nel mondiale costruttori per il team. La sfortuna non colpisce lui come ha fatto col compagno di squadra, ma lui ci mette del suo, tenendo anche alle sue spalle per qualche giro Hamilton.

Federico Fadda

domenica 30 ottobre 2011

India, dominio del Vettel solitario! Button e Alonso a podio, nuovo scontro fra Hamilton e Massa

Al termine di un assolo iniziato alla prima curva, Sebastian Vettel si aggiudica la prima edizione del GP di India. La Red Bull ha preceduto sul traguardo la McLaren di Jenson Button e la Ferrari di Fernando Alonso, che ha avuto la meglio su Mark Webber, 4°, nel gioco dei pit-stop. Lewis Hamilton ha concluso la gara al 7° posto, dopo essere incappato nell'ennesimo incidente con Felipe Massa, poi ritiratosi. Per Vettel si tratta dell'11esima vittoria stagionale.

LA GARA - La partenza è subito pirotecnica: Vettel scatta bene, così come Button, che infila sia Webber che Alonso, con lo spagnolo che va sullo sporco per evitare il contatto con l'australiano. Nelle retrovie, invece, alcuni contatti coinvolgono Barrichello, Trulli e Kobayashi, con il giapponese costretto al ritiro.
In testa Vettel fa presto il vuoto, mentre alle sue spalle gli inseguitori sono separati da pochi decimi l'uno con l'altro; al 10° giro si ritira Maldonado, e al 17° comincia il valzer dei pit-stop, con Webber, Alonso e Hamilton uno dopo l'altro, poi via via tutti gli altri. Le posizioni di testa restano invariate, ma si accende il duello fra Massa e Hamilton, che nella sosta ha guadagnato sul brasiliano.

L'ENNESIMO CONTATTO - La Ferrari riesce a resistere per qualche giro ai tentativi di sorpasso della McLaren, ma al 24° giro succede il patatrac; Hamilton tenta il sorpasso alla curva 5, ma riesce a mettere solo il muso all'interno, non riuscendo così ad evitare il contatto con Massa, che non poteva certamente sparire. Il contatto fra l'anteriore destra di Hamilton e la posteriore sinistra di Massa sembrerebbe indicare una responsabilità dell'inglese, ma la direzione di gara beffa Felipe comminandogli un drive-through. Il brasiliano si ritirerà poi per la rottura della sospensione anteriore sinistra. Anche Buemi abbandona la corsa, a causa di un guasto meccanico.

FINALE TRANQUILLO - L'ultima parte di gara scorre via in modo blando, con l'unico spunto di interesse dato dal duello fra Alonso e Webber, in lotta per il terzo posto; lo spagnolo sopravanza l'australiano in occasione dell'ultima sosta, dopo essersi avvicinato nei giri precedenti. La Red Bull si avvicina negli ultimi giri, ma Alonso non concede nulla, portando la sua Ferrari sul podio. Vettel chiude la gara regalandosi anche il giro record, con Button che nulla ha potuto contro il tedesco. Alle spalle dei primi quattro hanno chiuso le Mercedes di Schumacher e Rosberg, poi Hamilton, che ha preceduto l'ancora ottimo Alguersuari con la Toro Rosso, poi Sutil e Perez.
Vettel comanda la classifica con 374 punti, davanti a Button che ne 240, Alonso con 227, e Webber con 221; Hamilton, con 202 punti, sembra ormai tagliato fuori dalla lotta per il secondo posto. Nel costruttori, la Toro Rosso aggancia la Sauber al 7° posto.

Prossimo appuntamento con la F1 ad Abu Dhabi, il prossimo 13 novembre.

Federico Fadda



sabato 29 ottobre 2011

Vettel, la prima pole dell'India è sua, nella prima fila tutta Red Bull. Alonso 3°, botto per Massa

Sarà Sebastian Vettel a partire davanti a tutti nella prima edizione del GP di India. Sul circuito Buddh di Nuova Delhi, il campione del mondo ha fatto registrare il miglior tempo in 1'24"178, precedendo il compagno di squadra Mark Webber di oltre 3 decimi.

Alle spalle delle due Red Bull si è piazzato Fernando Alonso, seguito da Jenson Button; entrambi, così come anche Webber, beneficiano della penalità inflitta a Lewis Hamilton nelle libere, che lo farà partire dalla 5a posizione, invece che dalla 2a che ha conquistato nelle qualifiche. Sesta posizione, ma anche tanto spavento, per Felipe Massa, che negli ultimi istanti della Q3, passando su un cordolo, ha visto rompersi la sospensione anteriore destra della sua Ferrari, che si è poi trascinata contro le barriere. Nessun danno per il brasiliano.
Completano la top ten, nell'ordine, Rosberg, Sutil e le due Toro Rosso di Buemi e Alguersuari; Michael Schumacher è stato eliminato nella Q2.

La gara prenderà il via, domattina, alle 10.30.

Federico Fadda

venerdì 28 ottobre 2011

India, il nuovo che piace alla Ferrari

Che alla Ferrari piacciano, generalmente, i circuiti debuttanti nel circus è cosa piuttosto assodata; il fatto che la 150° Italia fosse in grado di primeggiare al Buddh International Circuit, visti i magri risultati ottenuti in quest’annata infelice, è però una vera e propria sorpresa.

Così come non è usuale vedere Felipe Massa davanti a tutti, seppure ci si trovi solamente alla fine del venerdì di prove libere; nonostante ciò, il brasiliano si dice felice di trovarsi al comando: “E’ sempre bello essere al primo posto, ma sappiamo bene che i tempi di oggi sono tutt’altro che definitivi. Ovviamente sarebbe bello essere in questa posizione anche domenica, ma credo che sarà difficile. Ci siamo concentrati sulla ricerca dell’assetto migliore e sul comportamento dei pneumatici su questo nuovo circuito”.

Proprio le coperture potrebbero avere un ruolo determinante nell’economia della gara, e Massa tira un po’ le orecchie alla Pirelli, in merito alla scelta delle mescole: “Probabilmente le dure sono troppo dure per questo tracciato, credo che sarebbe stato possibile usare la stessa soluzione adottata in Corea, perché anche qui la superficie è molto liscia”.

Promosso invece il circuito, che ha raccolto i pareri favorevoli dei piloti: “La pista mi piace, è molto interessante, soprattutto perché l’abilità di guida è messa alla prova. In alcuni punti la carreggiata è molto ampia, e permette di percorrere linee diverse, offrendo maggiori possibilità di sorpasso. La nostra macchina sembra competitiva qui, ma dobbiamo aspettare ancora, e vedere come si comporteranno Red Bull e McLaren, che sappiamo essere sempre molto veloci”.

Fermato nella prima sessione da noie al motore dopo pochi giri, Fernando Alonso si è ripreso nel pomeriggio, con un terzo tempo che sembra confermare la bontà della Ferrari sulla pista indiana: “Ho perso quasi tutta la mattinata, ma fortunatamente sono riuscito a scendere in pista nella seconda, senza alcun problema. Oggi era prioritario conoscere il circuito, e date le condizioni della pista, non credo di aver perso molto tempo rispetto agli altri. Le prima impressioni sono comunque positive: la macchina sembra comportarsi bene, speriamo di continuare su questa strada”.

Anche il pilota spagnolo ha affermato di apprezzare la conformazione del circuito di Nuova Delhi, sebbene ne sottolinei anche le difficoltà dovute al tanto sporco presente sull’asfalto: “La pista mi piace, anche se appena si va un minimo fuori dalla traiettoria ideale, diventa come guidare sul ghiaccio, e ciò potrebbe creare problemi in fase di sorpasso; magari, però, per domenica la situazione sarà migliorata. È comunque buono il fatto che il tracciato sia molto largo in alcune curve, perché significa che si potrà variare la percorrenza, aggiungendo spettacolo. Anche la qualifica sarà molto interessante, data l’elevata velocità media, specie nel terzo settore”, ha concluso Alonso.

Federico Fadda (422race.com)

India, prove libere: Massa e Ferrari, sorprese del venerdì. Alonso 3°, Vettel 2°, più lente le McLaren

Risultati inattesi, nelle prove libere sull'inedito Buddh International Circuit, sede della prima edizione del GP d'India.
Al termine della giornata, il più veloce è Felipe Massa, che con il tempo di 1'25"706 precede il campione del mondo Sebastian Vettel, a 88 millesimi; la buona forma della Ferrari è certificata anche dal 3° posto di Fernando Alonso, staccato di circa 2 decimi dal compagno di squadra.

Quarta piazza per la McLaren di Lewis Hamilton, un pò in difficoltà nel pomeriggio, dopo la prima sessione chiusa al comando; alla fine il distacco dell'inglese è di quasi 8 decimi, mentre Button accusa 1 secondo pieno dalla vetta. In mezzo alle Frecce d'argento si trova Mark Webber, con la seconda Red Bull. Completano la top ten le due Force India, con Sutil 7° e Di Resta 9°, la Renault di Bruno Senna, in 8a posizione, e la Toro Rosso di Sebastien Buemi, 10°.
In serissima difficoltà la Mercedes, insolitamente nelle posizioni di fondo classifica, con Rosberg e Schumacher addirittura 19esimo e 21esimo!

Infine, i commissari di gara hanno inflitto una penalità a Hamilton e al messicano della Sauber, Sergio Perez: entrambi saranno retrocessi di 3 posizioni sulla griglia di partenza, per aver ignorato le bandiere gialle, esposte per l'incidente occorso alla Virgin di Jerome D'Ambrosio.

La terza sessione di prove libere è in programma per le 7.30 italiane, mentre le qualifiche inizieranno alle 10.30.

Federico Fadda

lunedì 17 ottobre 2011

Vettel, fame inesauribile; Hamilton ci prova ma non lo vede. Webber, ancora non basta. Ferrari, podio buttato. Le pagelle del GP di Corea

Vettel 10 e lode - E ci sta veramente tutta, perchè Sebastian si consola per la mancata pole con una gara maiuscola, in cui fa ciao ciao a tutti dopo poche curve, rivedendo gli altri solo a causa della Safety Car. Dice di aver sofferto un pò con le gomme, e che il week end era difficile perchè alla Red Bull la sbronza post-Suzuka non era ancora passata. Gli altri si ubriacheranno ben presto, se il dominio di Seb continuerà così anche in futuro.

Hamilton 8,5 - Probabilmente riuscire a tenere dietro Vettel dopo il primo giro sarebbe servito a poco, però lo lascia andare con troppa facilità, segnando la fine del GP, perchè la vittoria viene in pratica assegnata in quel momento. Però non veniva da un bel periodo, e il secondo posto, dopo aver resistito all'assalto di Webber è senz'altro una boccata d'aria fresca.

Webber 7,5 - Non male la gara di Mark, ma il terzo posto non è ancora sufficiente per essere soddisfatti dell'australiano, perchè ieri la doppietta era ampiamente alla portata della Red Bull, e sarebbe stato il miglior modo per celebrare la vittoria nel costruttori. Ha sempre l'aria un pò abbacchiata, forse ha capito che se vuol vincere una gara non può aspettarsi favori nè da Seb, nè dal team.

Button 7 - Una gara nella normalità per Jenson, dopo un periodo brillantissimo; ma ci sta, ieri la sua McLaren non era al massimo della forma, e la brutta partenza gli ha impedito di stare attaccato alla testa sin dall'inizio. Ma è bravo nel finale ad amministrare il ritorno di Alonso.

Alonso 7 - Non la gara migliore di Fernando; la partenza è soft, e poi resta imbottigliato dietro a Massa, il quale probabilmente gli impedisce di liberarsi di Rosberg e andare alla caccia del podio, più che possibile visto il ritmo indiavolato tenuto dallo spagnolo nell'ultima parte di gara, che lo porta a riagganciare i primi, Vettel escluso. La Ferrari deve dargli di più.

Massa 6,5 - Parte come una furia, sembra promettere scintille, ma una volta che Alonso gli si mette davanti, si affloscia, regalando la solita fase finale di gara sottotono. Inutile continuare a dire che non è utile alla causa di Maranello.

Alguersuari 8 - Un'altra gara fantastica da parte dello spagnolo, che sfrutta lo stato di grazia della Toro Rosso (voto 9), che grazie anche al contributo di un buonissimo Sebastien Buemi (voto 8) adesso può davvero dare l'assalto al settimo posto della Sauber, e forse anche alla Force India. Potrebbe essere l'ennesimo capolavoro del sempre bravo Giorgio Ascanelli.

Petrov 4 - Perchè va bene che stava resistendo all'attacco di Alonso, ma piomba sulla terza curva come un folle, centrando l'incolpevole Schumacher. Ma lo stesso voto va alla Renault, perchè non crediamo che con questa macchina, Robert Kubica avrebbe saputo fare molto meglio. E la mossa di cacciare Heidfeld, non è sembrata così azzeccata.

Red Bull 10 - E cosa gli si può dire, nel giorno della vittoria dell'iride costruttori? Solo complimenti; ma la lode potrà averla quando Horner la smetterà di dire, con grande faccia di bronzo, che nel suo team non ci sono ordini di scuderia. Al momento sono assolutamente imbattibili, e gli altri hanno ragione a temere che il dominio non si interromperà tanto presto.

Federico Fadda

domenica 16 ottobre 2011

Dominio Vettel in Corea. Hamilton e Webber a podio, la Ferrari si sveglia tardi

Sebastian Vettel riprende il discorso con la vittoria interrotto settimana scorsa a Suzuka, aggiudicandosi il GP di Corea. Il campione del mondo ha preceduto sul traguardo di Yeongam la McLaren di Lewis Hamilton, che partiva dalla pole, e l'altra Red Bull di Mark Webber. Ai piedi del podio Jenson Button, seguito da Fernando Alonso, autore di una grande progressione nel finale, quando era però troppo tardi. Sesto Massa.

LA PARTENZA - A dispetto delle previsioni della vigilia, che davano domenica soleggiata, i piloti si schierano sulla griglia di partenza sotto la minaccia di nuvoloni scuri. La prima curva del tracciato coreano preoccupava un pò, data la vicinanza con la linea dello start, ma allo spegnimento dei semafori la partenza avviene in maniera regolare, senza alcun incidente. Subito però si scatena la bagarre nelle posizioni di testa, dove Hamilton si fa sorprendere da Vettel, mentre Button ha un avvio orribile, scivolando di diverse posizioni. Webber si deve impegnare per respingere l'assalto delle Ferrari, ma riesce a resistere.

SEB PRENDE IL LARGO - La prima parte di gara scivola via senza particolari sorprese, con Vettel che costruisce un certo margine su Lewis Hamilton, e le Ferrari, con Massa davanti ad Alonso, che non riescono a togliersi di mezzo un Webber ampiamente alla portata delle rosse. In questo modo ne approfitta Jenson Button, che rimonta sul terzetto. Dopo la prima sosta, le posizioni fra il pilota della McLaren e quelli del Cavallino si invertono, e davanti a Massa e Alonso si piazza anche Rosberg.

PETROV IN MERCEDES ? - Prima che questo accada, però, c'è tempo per uno spettacolare incidente, che vede coinvolti Petrov e Schumacher: il russo, nel tentativo di difendersi da Alonso che stava cercando di contro-sorpassarlo, arriva velocissimo alla frenata della curva 3, centrando in pieno la Mercedes dell'incolpevole Kaiser, e sfiorando lo stesso Fernando. Safety Car ovviamente in pista, e gruppo ricompattato. Ma alla ripartenza poco cambia, perchè Vettel se ne va di nuovo, mentre dietro di lui inizia il duello fra Hamilton e Webber, con Button attento spettatore. Per la Ferrari la gara finisce praticamente qui, perchè Rosberg, più lento, riesce a tenere dietro le rosse fino alla seconda sosta, rivelandosi un fastidioso tappo capace di far perdere tempo fondamentale per il risultato.

FINALE SENZA SUSSULTI - La fase conclusiva della gara non regala grossi sussulti agli spettatori; Vettel controlla agevolmente, mentre le uniche emozioni le regalano Hamilton e Webber, con l'australiano che conquista il secondo posto solo per poche curve, prima di perderlo di nuovo, in maniera definitiva. Dietro di loro è strepitosa la rimonta di Alonso, che dopo essersi liberato di Massa aggancia il terzetto, arrivando dietro Button, ma non potendo fare nulla per guadagnare ulteriori posizioni. Lo spagnolo chiude così quinto, ma si sarebbe potuto ottenere qualcosa in più. Rosberg chiude 8°, nella morsa della Toro Rosso, che ha disputato una splendida gara, cogliendo 7° e 9° posto con Alguersuari e Buemi. Chiude la top ten la Force India di Paul di Resta.

Per Vettel si tratta del 20esimo successo in carriera, eguagliato Mika Hakkinen. La Red Bull si aggiudica anche il mondiale Costruttori, dimostrando che l'iride conquistata a Suzuka da Seb non ha saziato la fame di vittorie. McLaren meno bene che in qualifica, ma comunque in ottima forma, mentre la Ferrari, ma solo con il solito Alonso, ha di che rammaricarsi, visto il passo dello spagnolo in gara.
Prossimo appuntamento con la Formula 1 il 30 ottobre, per la prima edizione del GP d'India.

Federico Fadda



sabato 15 ottobre 2011

Corea, qualifiche: Hamilton superbo, la pole è sua. Vettel secondo, Ferrari indietro

Si interrompe nel sabato delle GP di Corea la striscia di pole consecutive della Reb Bull. A porre fine alla supremazia in qualifica dei campioni del mondo ci ha pensato la McLaren, con Lewis Hamilton; sul circuito di Yeongam, il pilota inglese ha ottenuto il miglior tempo in 1'35"820, precedendo il fresco iridato Sebastian Vettel, staccato di oltre 2 decimi.

Alle spalle dei due, in seconda fila, si sono piazzati i rispettivi compagni di box, con Jenson Button affiancato da Mark Webber. Quinto e sesto posto per le Ferrari di Massa e Alonso, staccate di circa un secondo. Completano la top ten la Mercedes di Rosberg, la Renault di Petrov, e le Force India di Di Resta e Sutil. Michael Schumacher è stato invece eliminato in Q2.

Il via alla gara domattina alle 8 italiane.

Federico Fadda

Griglia di partenza

martedì 11 ottobre 2011

Vettel, bi-campione senza macchia. Button bastona Hamilton; la Ferrari è solo Alonso. Le pagelle del GP del Giappone

Vettel 10 - Onore al dominatore del mondiale 2011. Chiude a Suzuka una stagione che in realtà non ha molto da dire già da un pezzo; paradossalmente, diventa campione-bis nell'unica occasione in cui la Red Bull si dimostra inferiore alla concorrenza. Ma cosa volete che sia, una battuta quasi a vuoto: occorreva un punto, arriva il gradino più basso del podio, e tanto basta. E allora, champagne!

Button 10 - Ormai è chiaro chi comanda in McLaren in questa fase conclusiva del campionato; veloce per tutto il week end, dalle libere alle qualifiche, in cui quel diavolo d'un Vettel gli nega la soddisfazione di rompere il dominio Red Bull sulle pole. Poco male, si rifa la domenica, aggiudicandosi una vittoria che ha molto più valore di quanto possa sembrare a questo punto della stagione. Perchè l'altra parte del box rosica di brutto.

Alonso 9,5 - La gara che ha messo in pista meriterebbe la posta piena, ma a negargli il voto pieno contribuisce un sabato in cui non è perfetto come in altre occasioni. In gara ci mette poco, ovviamente, a liberarsi di Massa e ad andarsi a prendere un secondo posto inaspettato, ma che merita pienamente per la costanza che sta dando alla causa rossa, nonostante il Cavallino quest'anno lo abbia deluso. Meno male che Nando c'è.

Webber 6 - Sufficienza risicata per Mark. Il motivo è sempre lo stesso: guida la miglior macchina del mondiale, ma è inconsistente; non si avvicina alle prestazioni di Vettel mai in tutto il fine settimana, e in gara fa anche peggio, arrivando lontanissimo dal trio di testa. Forse alla fine avrebbe potuto riprendere il compagno di squadra, ma sarebbe stato un guizzo inutile. Destino da gregario, alla faccia dei proclami.

Hamilton 5 - Non ci siamo proprio, Gino. Qualcosa gli si deve essere inceppato nella testa, perchè mai le aveva prese dal collega di box, e invece Button lo sta bastonando per bene, e non sembra che nelle prossime gare le cose possano cambiare tanto facilmente. Inoltre, rifila un'altra sportellata gratuita all'incolpevole Massa. Errare è umano, perseverare è diabolico, e prima o poi qualcuno gliela farà pagare.

Massa 6,5 - Un pò più della sufficienza perchè, fino al momento in cui Hamilton decide di bersagliarlo di nuovo, non stava correndo poi male. Intendiamoci, Alonso si dimostra sempre di un altro pianeta rispetto a lui, sverniciandolo in rettilineo manco si trattasse di sorpassare un'apecar. Se la Ferrari chiuderà terza nel Costruttori, la responsabilità è sua. Ma tant'è, a Maranello hanno deciso che sarà al suo posto anche l'anno prossimo. Probabilmente l'ultimo alla rossa.

Red Bull 8 - Ma come, dopo una stagione così non si beccano il 10? Per carità, la superiorità tecnica è stata indiscutibile per tutta la stagione, però un paio di storture ci sono: una macchina costruita a immagine e somiglianza di Vettel, fregandosene altamente che nel team c'è anche un altro pilota. E, infine, i diversi ordini di scuderia a favore di Seb, loro che tanto si erano indignati l'anno scorso quando Massa cedette la vittoria ad Alonso in Germania. Saranno pure forti, ma a noi i moralisti ipocriti stanno parecchio sulle scatole.

Federico Fadda

domenica 9 ottobre 2011

VETTEL CAMPIONE DEL MONDO. In Giappone vince Button, secondo Alonso


SUZUKA - Tutto secondo le aspettative. O quasi. Sì, perché se è vero che per Sebastian Vettel la conquista del titolo iridato era una questione legata a un solo punto, non si può ignorare la bella gara di Jenson Button e Fernando Alonso. L'inglese della McLaren mette a segno l'ennesima gara perfetta e centra la terza vittoria in stagione, mentre il ferrarista riesce a tenere a bada un Vettel apparentemente appagato e chiude in seconda posizione. Una gara poco entusiasmante, invece, per l'altra Red Bull, con Mark Webber che deve accontentarsi della quarta piazza. Dietro di lui, Lewis Hamilton (anche oggi scintille con Massa), seguito da Michael Schumacher e dalla rossa di Felipe. Bene anche Sergio Perez che chiude ottavo e con la Sauber realizza un giro veloce battuto soltanto nei giri finali da Button. A chiudere la top ten, infine, Rosberg sulla Mercedes e Sutil con la Force India.

SECONDO TITOLO - Una stagione dominata, un campionato chiuso con quattro gare di anticipo. Sebastian Vettel è il padrone assoluto del mondiale di Formula 1 e centra meritatamente il secondo titolo consecutivo a soli 24 anni. Come egli stesso afferma a caldo, il compito più difficile per chi conquista un campionato, è riconfermarsi nell'anno successivo. Missione compiuta per il tedesco che, rispetto alla stagione passata, dimostra una maturazione degna dello Schumacher dei tempi d'oro. E proprio per questo motivo, Sebastian ha tutte le carte in regola per ripetere, o addirittura superare in termini di vittorie, la carriera del connazionale. Anche a Suzuka, malgrado una Red Bull non impeccabile con le gomme soft, Vettel è autore di una prestazione lineare. Non osa, perché sa di non averne bisogno. Chiude la porta al via al suo rivale diretto, costringendo Button a mettere due ruote sull'erba, ma quando nel secondo e nel terzo pit stop vede sfilare davanti la McLaren di Jenson e la Ferrari di Alonso, decide di non andare all'attacco. Del resto, il successo lo ha costruito durante la stagione, con gare perfette, vinte per manifesta superiorità. Un punto tra lui e il mondiale, che con la terza posizione è più che mai conquistato. Chapeu, Sebastian!

BUTTON NON MOLLA - Nemmeno il giro d'onore, meglio fermarsi subito dopo il traguardo, salire sul muso della McLaren e festeggiare direttamente con il pubblico davanti ai box. Jenson Button centra un bel successo a Suzuka, dopo una gara in cui praticamente non ha rivali. Strategicamente perfetto, come sempre in questa stagione, dimostra una maggiore capacità nella gestione dei delicatissimi pneumatici Pirelli, rispetto al più blasonato compagno di squadra, Lewis Hamilton. Furbo, inoltre, dopo l'uscita della Safety Car, quando "gioca" molto con acceleratore e freno (i regolamenti chiuderanno un'occhio) e fugge via alla ripartenza. Carattere vincente, senza dubbio.

ALONSO SUPER - C'è un protagonista a Suzuka, che non può essere oscurato dal titolo di Vettel, né dalla vittoria del Gp di Button: si chiama Fernando Alonso. E' lui che spinge la Ferrari al massimo per tutta la gara, tiene botta, nonostante una macchina che mal digerisce gli pneumatici a mescola media, e chiude in seconda posizione davanti al campione del mondo. Fernando parte quinto, riesce a sopravanzare il compagno di squadra e grazie a una strategia (finalmente!) perfetta, conquista la piazza d'onore. Nel finale si lancia anche a caccia della McLaren di Button, davanti di pochi secondi. Jenson, però, non ci mette molto per ristabilire il margine di sicurezza di un secondo, sufficiente a impedire l'utilizzo dell'ala mobile allo spagnolo. Dettagli, che non sminuiscono la bellissima gara di Alonso, vera grande risorsa di una Ferrari deludente.

SCONTRO INFINITO - Non c'è verso: quando Lewis Hamilton e Felipe Massa si ritrovano a pochi metri di distanza, le scintille sono assicurate. La parte del "cattivo" è affidata ancora una volta al pilota della McLaren che al 22' giro, nell'affrontare l'ultima chicane, chiude la poInserisci linkrta e viene a contatto col ferrarista. Come a Singapore, due settimane fa, Felipe ha la peggio e perde una bandella laterale, la quale rimane al centro della pista e obbliga l'ingresso della Safety Car per consentire ai commissari di rimuoverla. A fine gara, Hamilton chiederà scusa, affermando di non aver visto il brasiliano. Massa, al contrario, sarà molto meno tenero nei confronti del collega. Una stagione storta, per entrambi.

sabato 8 ottobre 2011

Giappone, qualifiche: Pole e mani sul mondiale per Vettel. Le McLaren lo braccano; Ferrari, come al solito

Gli manca un punto per il bis iridato, nelle libere è andato a muro, ma Sebastian Vettel si ricorda che a Suzuka negli ultimi anni ha dominato, e così va a prendersi la 12esima pole position stagionale. Il tedesco se l'è aggiudicata con il tempo di 1'30"466, grazie ad un ultimo giro strepitoso, in cui è riuscito a prevalere su un pimpante Jenson Button per soli 9 millesimi!
La seconda fila è aperta dall'altra McLaren, quella di Lewis Hamilton, al cui fianco partirà Felipe Massa; chissà che al via non ci siano altre scintille fra i due, dopo gli scontri, in pista e fuori, di Singapore.

Fernando Alonso, non brillantissimo oggi, partirà dalla 5a posizione, accompagnato dal sempre più evanescente Mark Webber. Chiudono la top ten Schumacher, Senna, Petrov e l'idolo di casa Kobayashi. Nico Rosberg non ha preso parte alle qualifiche, così come Liuzzi, a causa di noie meccaniche, e dovrà sperare in una deroga dei commissari di gara alla regola del 107%. Non impossibile, dato che è già accaduto altre volte quest'anno.

Per il resto nessuna sorpresa nella griglia di partenza del GP del Giappone, che prenderà il via domani alle 8 italiane. Una gara che probabilmente incoronerà Vettel campione del mondo bis, ma che si annuncia comunque del tutto interessante.

Federico Fadda

venerdì 7 ottobre 2011

Giappone, prove libere: Vettel sbatte, Button comanda. Bene Alonso

Comincia letteralmente col botto il week end di Suzuka, dove va in scena il GP del Giappone. Il leader del mondiale Sebastian Vettel, infatti, a pochi minuti dal termine della sessione del mattino, perde il controllo della sua Red Bull alla curva Degner, andando a sbattere e danneggiando, per sua fortuna in modo lieve, la propria monoposto.

Davanti a tutti, al termine del venerdì di prove libere, c'è la McLaren di Jenson Button, apparso in formissima e leader sia al mattino che al pomeriggio; alle spalle dell'inglese si è piazzato Fernando Alonso, che nonostante un campionato al quale la Ferrari non ha nulla da chiedere, continua a mettere in pista la solita grinta.
Nonostante l'inconveniente, Vettel ha chiuso la giornata al 3° posto, precedendo il compagno di squadra Mark Webber; Massa è 5°, ma molto più staccato da chi lo precede, con le Mercedes di Schumacher e Rosberg alle sue spalle. In apparente affanno Lewis Hamilton, che ha terminato 8° nel pomeriggio, ma che al mattino era appena dietro al compagno di team Button.

McLaren già a posto, Red Bull che sembra nascondersi, e Ferrari impegnata a provare componenti aerodinamiche per il 2012: Suzuka si preannuncia interessantissimo.
Le qualifiche andranno in scena domattina, alle 7 italiane.

Federico Fadda