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domenica 28 luglio 2013

GP Ungheria, gara: Super Hamilton davanti a Raikkonen, Vettel 3°. Alonso solo 5°


BUDAPEST – Week end da favola in Ungheria per Lewis Hamilton, che dopo l’eccezionale pole ottenuta sabato completa il quadro centrando la vittoria nel GP di Ungheria, decima prova stagionale. Il pilota inglese della Mercedes, al quarto successo sul circuito dell’Hungaroring, ha sconfitto anche il temuto caldo, mantenendo la testa del gruppo al via e non correndo di fatto rischi per tutta la durata della corsa.

Alle sue spalle un altrettanto eccellente Kimi Raikkonen, secondo grazie a una strategia di due soli pit-stop e alla strenua resistenza nel finale agli attacchi di Sebastian Vettel, che chiude il podio. Grande rimonta per Mark Webber, 4° sul traguardo davanti a un Fernando Alonso mai in grado di lottare per le prime posizioni, mentre Grosjean è giunto solo 6°, rallentato da un drive through. Motore in fumo a 5 giri dalla fine per Rosberg.

In classifica Vettel allunga sul primo inseguitore, che non è più Alonso ma Raikkonen, staccato di 38 punti, con il ferrarista indietro di una lunghezza rispetto al finlandese. Nel mondiale costruttori la Red Bull mantiene la prima posizione con 277 punti, davanti alla Mercedes, che ne ha 208.

Team e piloti che staccheranno la spina per la consueta lunga pausa estiva, dunque la Formula 1 tornerà in pista il 25 agosto, con l’attesissimo Gran Premio del Belgio, sullo storico e spettacolare tracciato di SpaFrancorchamps.

La cronaca

Domenica di sole e caldo a Budapest, ma temperature non eccessivamente alte, come temeva la Mercedes e come sperava, invece, la Ferrari.

Allo spegnimento dei semafori scatta benissimo Lewis Hamilton, che affronta la prima curva in tutta tranquillità perché Sebastian Vettel ha invece avuto un’esitazione, trovandosi così incalzato da Grosjean, pressato a sua volta da Alonso, che è riuscito subito a sbarazzarsi di Rosberg. Le fasi iniziali condizionano la gara del tedesco, che alla curva 5, in un duello a tre con Raikkonen e Massa, viene toccato al posteriore dal brasiliano, finendo così leggermente largo, riuscendo però a riprendere la pista, seppur in posizione svantaggiata. Felipe, nel contatto, ha riportato a sua volta lievi danni nella parte sinistra dell’ala anteriore.

I primi giri vedono Hamilton e Vettel duellare al ritmo di alcuni giri veloci, con Grosjean che però resta negli scarichi della coppia di testa; il francese arriva in poche tornate a completare il terzetto di fuggitivi, dato che Alonso non riesce ad avere un ritmo vicino al loro, preoccupandosi, di fatto, di tenere a bada Massa e Raikkonen, che lo seguono. Dietro di loro, però, non sta a guardare Webber, che con gomme medie gira sugli stessi tempi delle due Ferrari e della Lotus, tutte equipaggiate con pneumatici a mescola morbida.

Al 9° passaggio Hamilton inaugura il primo giro di pit-stop, ripartendo con gomme medie; due tornate più tardi tocca a Vettel, che rientra alle spalle non solo della Mercedes, ma anche della McLaren di Button, che corre con una diversa strategia, essendo partito con le gomme più dure fra quelle a disposizione. È qui che probabilmente il campione del mondo perde le speranze di lottare per la vittoria, rimanendo troppi giri dietro a Jenson e subendo anche la pressione di Grosjean, sul quale a sua volta è tornato Alonso, favorito dal rallentamento causato dalla McLaren. Come se non bastasse, dal muretto Red Bull arrivano preoccupanti inviti a Sebastian a rallentare, per far raffreddare motore e freni; nel frattempo Webber, grazie alla differente tattica, guadagna il comando della corsa, che perde al 23° giro, quando rientra per il suo pit-stop, lasciando nuovamente strada libera a Hamilton.

Al 24° giro Button subisce, in poche curve, i sorpassi di Vettel, Grosjean, con il quale c’è anche un incruento contatto, e Alonso; l’inglese si ferma poi per sostituire le gomme, arrivate ormai al limite. Una tornata più tardi il francese della Lotus apre, con sorprendente anticipo, il secondo valzer dei pit-stop, rientrando alle spalle di Felipe Massa, con il quale inizia subito un duello che si conclude con uno spettacolare sorpasso all’esterno della Curva 4. Dalla Direzione Gara, però, non approvano la manovra di Grosjean, che nel superare la Ferrari ha messo due ruote fuori dalla pista, e gli comminano un discutibile drive through, che di fatto condiziona la sua gara.

Nel frattempo Hamilton ha costruito un vantaggio di circa 12 secondi sugli inseguitori, grazie al quale al 31° giro affronta con tranquillità la sua seconda sosta, dopo la quale rientra al quarto posto, dietro a Vettel, Alonso e Webber. L’inglese non intende perdere tempo e, grazie ad un rallentamento dello spagnolo ai danni dell’australiano, guadagna una posizione rispetto alla Red Bull. Tre giri più tardi tocca ad Alonso e Vettel cambiare gomme, con il tedesco che rientra sesto, davanti allo spagnolo e a Grosjean, che nel frattempo ha scontato la penalità inflittagli dai commissari. Fra il 42° e il 43° giro rientrano ai box Raikkonen, che punta probabilmente sulle due soste, e Webber, che montando nuovamente gomme medie si “costringe” ad affrontare un’ulteriore sosta nel finale. Ritiro per Valtteri Bottas, dalla cui Williams esce fumo bianco dal retrotreno.

Con Hamilton che veleggia tranquillo in testa, con circa 15 secondi di vantaggio sugli inseguitori, Grosjean è il primo, al 48esimo passaggio, ad effettuare l’ultimo cambio gomme, imitato subito dopo da Alonso. Al 50° giro tocca a Hamilton, che all’uscita dai box si trova affiancato e superato da Webber, che supera però con una manovra di forza, ma corretta, alla Curva 3, chiudendo di fatto i giochi per la vittoria, dato che Vettel si ritrova, dopo il suo ultimo pit-stop, alle spalle di Raikkonen, che  punta a finire la gara senza fermarsi più ai box. A dieci giri dalla fine Webber monta le gomme morbide, facendo registrare inizialmente un paio di giri record, senza però riuscire ad avvicinare Kimi e Seb, in lotta per la seconda piazza, mentre termina mestamente al 65° giro, con il motore in fiamme, la non felice domenica di Nico Rosberg.

Il duello fra Raikkonen e Vettel è emozionante e teso, con il finlandese che si difende con glaciale cattiveria al penultimo giro, quando costringe Vettel ad allargarsi fuori pista durante un attacco all’esterno della Curva 4; manovra che causa le rimostranze del campione del mondo, che si lamenta via radio con i suoi tecnici, anche se la difesa di Kimi non è stata oltre le righe.

È l’ultima emozione della corsa, che vede passare per primo sotto la bandiera a scacchi, in beata solitudine, Lewis Hamilton, alla sua quarta affermazione in carriera in Ungheria, primato che da oggi divide con Michael Schumacher. Sul podio anche Raikkonen e Vettel, poi Webber. Quinto posto finale e ultimi giri in sofferenza per Alonso, a causa del pressing di Grosjean, mentre un bravissimo Button precede Massa, Perez e Maldonado, che chiude la top ten e porta a casa un punto importantissimo per la Williams.

Federico Fadda 

Ordine d'arrivo
Classifica Piloti
Classifica Costruttori

sabato 27 luglio 2013

GP Ungheria, qualifiche: Hamilton, pole-sgambetto a Vettel, Alonso 5°


BUDAPEST - Sembrava una pole scritta per Sebastian Vettel, invece è spuntato fuori la Mercedes che non t'aspetti, dopo libere incolori, e Lewis Hamilton artiglia la partenza al palo del GP d'Ungheria. Con il tempo di 1'19"388 il pilota inglese è riuscito a combinare un bello scherzetto al campione del mondo, che ha chiuso al secondo posto con un ritardo di appena 38 millesimi.

Alle spalle dei due battistrada partirà la Lotus di Romain Grosjean, che continua a mostrarsi a suo agio sul tortuoso tracciato magiaro, affiancato da Nico Rosberg, con la seconda Mercedes. Ritorno alla canonica terza fila per la Ferrari, con Fernando Alonso staccato di 4 decimi dalla pole, precedendo a sua volta Kimi Raikkonen, apparso meno in palla del solito. Settimo posto in griglia per Felipe Massa, che al via dovrà guardarsi le spalle dall'ancora ottimo Daniel Ricciardo su Toro Rosso, mentre la McLaren ha salvato l'onore con la 9a posizione di Sergio Perez, mentre Button non ha saputo fare meglio della 13esima prestazione assoluta. Chiude la top ten Mark Webber, che in Q3 ha rinunciato a lottare per la pole, probabilmente per questioni strategiche in vista della gara.

Per quanto riguarda le posizioni di rincalzo, la Q2 aveva visto l'eliminazione, oltre a Button, di Sutil, Hulkenberg, Vergne, Maldonado e Bottas, mentre nella prima manche era rimasto sorprendentemente fuori Di Resta, che ha ottenuto appena il 18esimo tempo.

Partenza in programma per le 14 di domani.

Federico Fadda

Griglia di partenza