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martedì 19 aprile 2011

Crisi Ferrari, Montezemolo alza la voce

Con un avvio di stagione così, che mortificherebbe anche il più inguaribile ottimista, era difficile immaginare che il padrone sarebbe rimasto zitto a lungo. E infatti, all’indomani dell’inguardabile gara che la Ferrari ha messo in mostra a Shanghai, un insoddisfattissimo Luca di Montezemolo ha rotto il silenzio riguardo a queste prime, opache, prestazioni del team nel mondiale.

Tuonando, è il caso di dirlo, nei confronti di chi si occupa della gestione della squadra e della monoposto: “Questo non può e non deve essere il livello della Scuderia. E’ un momento molto delicato, mi aspetto che i nostri tecnici agiscano con determinazione e sappiano tirare fuori il massimo delle loro capacità, per migliorare la prestazione della macchina in tempi brevi”. L’obiettivo, semplice e chiaro, dichiarato da Montezemolo è ovvio: “Voglio la Ferrari là dove tutti noi ed i nostri tifosi vogliamo che sia”.

Di tempo da perdere non ce n’è, tanto che Stefano Domenicali e alcuni tecnici hanno fatto velocemente ritorno in Italia, per poter analizzare, insieme allo stesso Montezemolo e ai colleghi che lavorano a Maranello, l’andamento della gara e, soprattutto, i programmi di sviluppo della macchina, a poche settimane dall’inizio della stagione europea dei GP.

Il nodo alla base della mancanza di competitività della 150° Italia sarebbe stato trovato nella discordanza fra i valori rilasciati dalla galleria del vento e le prestazioni effettive in pista, dovuto ad un’errata taratura del tunnel, che ha costretto il team a sacrificare gran parte delle libere in Malesia e Cina per effettuare prove di aerodinamica : “Un problema strutturale, sul quale stiamo lavorando per risolverlo il prima possibile”, ha dichiarato Domenicali ad “Autosprint”.

Una noia di non poco conto, dato che ricalibrare una galleria del vento non è esattamente una cosa che si possa fare dall’oggi al domani; per questo si è deciso che, nel frattempo, le prove di aerodinamica sulla monoposto verranno effettuate nella più moderna struttura di Colonia, di proprietà della Toyota, che la concede in leasing.

Una soluzione, si spera, solo temporanea, in attesa che a Maranello considerino davvero l’opportunità di allestire una nuova galleria del vento, dato che quella attuale, risalente al 1999, ha già dato in passato problemi di questo tipo.

A livello tecnico una prima soluzione, che farà il suo debutto probabilmente già a Istanbul, sarà un’ala anteriore in stile Red Bull, con le estremità più flessibili verso l’asfalto, in modo da generare un maggior carico sul davanti della vettura.
Probabilmente non sarà questa la panacea di tutti i mali, ma intanto può essere un primo passo verso il necessario miglioramento, perché se Red Bull e McLaren sono già superiori alla Ferrari, alle spalle sembrano ormai prossime al sorpasso anche Mercedes e Renault.

Federico Fadda (422race.com)

Pirelli, annunciate le mescole per i prossimi 3 GP

All'indomani del Gran Premio della Cina, reso rocambolesco anche dal rendimento altalenante dei pneumatici, la Pirelli ha comunicato quali saranno le mescole fornite alle scuderie in occasione delle prossime tre gare, ovvero i GP di Turchia, Spagna e Monaco.

Sui tracciati dell'Istanbul Park e del Montmelò le mescole saranno le stesse, cioè hard e soft, rispettivamente come prime e option; una scelta dovuta alla somiglianza delle condizioni atmosferiche e climatiche dei due circuiti, con temperature elevate e asfalto abrasivo.
A Montecarlo, invece, farà la sua prima comparsa la supersoft, identificata dai loghi rossi, che debutterà come option, accompagnata dalla soft, prevista come prime. In questo caso, la tortuosità e le basse velocità delle stradine del Principato dovrebbero garantire anche alle gomme più tenere una durata maggiore.

A partire già dalla Turchia, inoltre, tutti i diversi tipi di pneumatici avranno dei nuovi stemmi, elaborati allo scopo di migliorare la riconoscibilità dei colori e, quindi, rendere più agevole la comprensione del tipo di pneumatico montato sulle monoposto.

Paul Hembery, direttore di Pirelli Motorsport, ha così spiegato la scelta delle mescole: "Abbiamo considerato con attenzione tutte le caratteristiche dei circuiti, per contribuire a offrire gare emozionanti come tutti i gran premi cui abbiamo assistito finora. In particolare, non vediamo l’ora di correre a Monaco, dove per la prima volta vedremo in azione la mescola supersoft. Si tratta di un pneumatico abbastanza differente rispetto al resto della gamma e dovrebbe essere molto efficace sulle strade di Monte Carlo", ha dichiarato l'ingegnere inglese.

Federico Fadda (422race.com)

lunedì 18 aprile 2011

Hamilton, dà una lezione; Vettel, partenza horror. Ferrari, discesa senza fine. Le pagelle del GP di Cina

Hamilton 10 - Un voto che è la somma di tante cose: una qualifica in cui conserva gomme morbide per la gara; una partenza ottima; un finale all'attacco, in cui va a prendersi il suo primo successo 2011. Insomma, una gara da Lewis, quelle in cui non sbaglia una virgola: prende a schiaffi il leader Vettel e fa vedere a Button come si effettua un sorpasso, chiarendo le cose all'interno della McLaren. L'unico anti-Red Bull. Forse.

Vettel 7,5 - Non per il secondo posto e la scelta dei 2 pit-stop, perchè quella è farina, marcia, del muretto. Ma stavolta Sebastian ci mette del suo, con una partenza da incubo in cui apre la strada alle McLaren, permettendogli di fare il loro gioco. Si riprende, torna in testa, ma alla fine le gomme si sfaldano, e Luigino lo fa diventare scemo. 68 punti su 75, però, sono numeri impressionanti.

Webber 9 - Sarà destino che nel giorno in cui mette in pista la corsa forse più spettacolare della carriera, ci sia un altro che finisce comunque per rubargli la scena? Da 18esimo a 3°: si dirà che con quella macchina lì è facile, ma è anche vero che il marchio di secondo, quelli del team gliel'hanno appiccicato sulla fronte; quindi bravo, Mark, specie quando con sincerità ammetti di esser contento che Vettel non abbia vinto. Non è da tutti.

Button 7 - Avesse fatto tutta la gara come la partenza, avrebbe meritato un voto sicuramente più alto. Però: la macchina è la stessa di Hamilton, così come le gomme. Com'è che Lewis finisce in trionfo, e lui ai piedi del podio? Con l'aggiunta di un sorpassone subìto dal compagno di squadra che, ne siamo certi, brucia un bel pò. D'altronde, non si può correre sempre in attesa. A volte occorre osare.

Rosberg 8 - Finalmente Mercedes nelle zone alte. Peccato che sempre con una sola macchina, e sempre con quella di Rosberg. Gara intelligente da parte di Nico, che come le McLaren azzecca la strategia, per un 5° posto che, se non è certo quello che si auspicava il team quest'inverno, almeno dà una boccata d'ossigeno. Chiarendo, se mai ce ne fosse stato bisogno, chi comanda fra i 2 piloti: non certo l'anzianotto.

Massa 7 - Una gara all'altezza, quella di Felipe. Allo start, per l'ennesima volta, guadagna la posizione su Alonso; poi sale fino al 2° posto, facendo vedere di poterci arrivare fino in fondo. Se non fosse che al muretto Ferrari, di nuovo, devono aver scambiato la bottiglia dell'acqua con quella della sambuca, tirando fuori la milionesima strategia sbagliata. E Felipe, pur difendendosi come può, naufraga. Con onore.

Alonso 5 - Campanello d'allarme per Fernando. Il fatto che cilecchi la partenza non è più una novità, sebbene cominci a diventar preoccupante. Stavolta, però, nemmeno in gara ci mette quel suo che ha, disputando una gara anonima, colpevole anche, ma non solo, la tattica adottata dal team. Però se anche lui inizia a tirare i remi in barca, per la Ferrari la discesa potrebbe essere davvero rovinosa. Forza Fernando, aiutali tu.

Ferrari 4 - E forse è anche generoso. Quest'inverno, come da qualche anno a questa parte, tante parole, parole, parole. I fatti dopo 3 gare? Raccapriccianti, con tanto di muretto che continua a collezionare figure marroni. I tifosi gradirebbero non vivere di nuovo 20 anni senza vincere un tubo.

Red Bull 4 - Se non altro la Ferrari può dividere la figura da polli insieme ai campioni del mondo. Horner e soci farebbero bene a mettere da parte la spocchia di chi si sente superiore e inavvicinabile, perchè non lo sono, specie se non riusciranno a sistemare una volta per tutte quel benedetto KERS, e se continueranno ad inventarsi strategie suicide come a Shanghai. Occhio, perchè la McLaren non dorme, e Hamilton è uno che sa come si vince.

Federico Fadda

domenica 17 aprile 2011

Strepitoso Hamilton: il Gp di Cina è suo. Che rimonta Webber! Ferrari sempre dietro


SHANGAI - E' un dragone dipinto d'argento ad aggiudicarsi il Gran Premio di Cina: Lewis Hamilton torna il campione che tutti conoscono e conquista un'importante vittoria, davanti alle Red Bull di Sebastian Vettel e Mark Webber. E pensare che, prima del via, riesce a schierarsi sulla griglia di partenza soltanto per una manciata di secondi, a causa di alcuni problemi di accensione della sua McLaren. A ridosso del podio, l'altra Freccia d'argento di Jenson Button, seguito dalla Mercedes di Nico Rosberg. Ancora sottotono le Ferrari, in difficoltà nella gestione delle gomme e con una strategia impostata sulle due soste, che alla fine non paga. Meglio Massa, sesto, che sfiora il podio nell'ultima parte di gara. In difficoltà Alonso, settimo e sempre lontanto dal ritmo dei primi. A chiudere la top ten, Michael Schumacher, Vitaly Petrov e Kamui Kobayashi.

VITTORIA MERITATA - Una monoposto finita di montare sulla griglia di partenza, per non superare il tempo limite che lo avrebbe costretto a scattare dalla pit lane. L'ottima gestione degli pneumatici unita a una guida sempre aggressiva, ma precisa. Infine, la strategia perfetta del box McLaren. Sono le chiavi di una vittoria meritatissima per Hamilton, che approfitta dell'indecisione iniziale di Vettel e si mette subito dietro al compagno di squadra Button, autore di un ottimo spunto. Protagoniste, nel bene e nel male, sono ancora una volta le gomme Pirelli, che a Shangai danno ragione a chi sceglie di effettuare tre soste. Infatti, i piloti McLaren, partiti con le morbide, mantengono la stessa configurazione anche dopo il secondo pit stop e soltanto a meno di 20 giri dal traguardo, montano quelle a mescola dura. E' la mossa vincente: Vettel, che nel frattempo aveva riconquistato la testa della gara, va in crisi con le sue coperture e deve arrendersi agli attacchi di Hamilton al 52' giro. Gli ultimi quattro giri in parata verso la bandiera a scacchi, riportano l'inglese sul gradino più alto del podio. Non succedeva dal Gp del Belgio dello scorso anno.

LOTTA PER IL PODIO - Dopo una curiosa sosta ai box, in cui Jenson Button va ad occupare la piazzola di Vettel, entrato nella pit lane subito dietro, l'ex iridato diventa protagonista di una gara d'attacco. Negli ultimi dieci giri sopravanza prima Rosberg e poi Massa, ma alla fine è costretto a cedere la terza posizione alla Red Bull di Webber, che in quel momento ha dalla sua un set di pneumatici a mescola morbida, che gli garantiscono maggiore velocità. L'australiano, partito 18°, è autore di una rimonta eccezionale, favorita dalla scelta di montare gomme dure all'inizio, per poi andare a caccia degli avversari nelle prime posizioni grazie alle soft. Non può essere granché soddisfatto, invece, Sebastian Vettel: l'indecisione allo spegnimento dei semafori che gli fa perdere due posizioni, è solo il principio di un Gran premio storto, in cui permangono le incertezze sul Kers e in più, ci si mette anche la radio difettosa a rendere impossibile la comunicazione con il muretto. Il tedesco opta per le due soste, ma il degrado delle Pirelli lo tradisce proprio all'ultimo. Tuttavia, i 21 punti che in classifica lo separano da Hamilton, rendono questo secondo posto molto meno amaro.

MASSA CI PROVA - E' un altro week end grigio per la Ferrari. Oltre al distacco siderale in qualifica, il drop-off delle gomme in gara rende impossibile competere per le posizioni di vertice. E allora non deve stupire il fatto che Felipe Massa chiuda in sesta posizione, anche a causa dell'ottima prova di Rosberg, mentre Fernando Alonso, arrancando, conclude al settimo posto. E' una Rossa in netto ritardo, nelle prestazioni e nella pianificazione delle strategie. Fare soltanto due soste e tentare di arrivare al traguardo effettuando oltre venti tornate con un set di coperture hard, si è rivelato un azzardo che ha fatto sfumare il podio per Massa e ha ricacciato indietro il compagno di squadra, dopo una parte di gara passata ad attaccare. In Turchia arriveranno delle novità per la F-150: il gap rispetto a Red Bull e McLaren, però, non sarà facile da colmare.

sabato 16 aprile 2011

Non c'è due senza tre: Vettel in pole a Shanghai. Disastro Webber: fuori in Q1!

Anche le qualifiche del GP della Cina si tingono di Red Bull, e di Sebastian Vettel. Il campione del mondo partirà al palo per la terza volta in altrettante gare finora, grazie allo strepitoso tempo di 1'33"706, ben 7 decimi più veloce del pilota che gli partirà a fianco in prima fila, ovvero Jenson Button su McLaren. Apre la seconda fila Lewis Hamilton, beffato dal compagno per pochi centesimi. Ma a far veramente notizia è la clamorosa eliminazione della seconda Red Bull, quella di Mark Webber, addirittura in Q1! L'australiano sarà costretto a partire dalla 18a piazza.

Neanche stavolta la Ferrari riesce a far meglio del 5° posto ottenuto da Alonso, perchè accanto ad Hamilton, in 4a posizione c'è Rosberg, che ha riportato la Mercedes nei quartieri alti. La terza fila è comunque tutta rossa, con Massa al fianco di Fernando. Il resto della top ten è composto dalle sorprendenti Toro Rosso di Alguersuari e Buemi, rispettivamente 7° e 9°, dalla Force India del sempre più bravo Paul di Resta, 8°, e dalla Renault di Vitaly Petrov, che non ha partecipato alla Q3 per via di un guasto accusato dalla sua R31 sul finale della Q2, appena dopo essere riuscito a qualificarsi.

Ancora enorme delusione per Michael Schumacher che, eliminato per la terza volta su tre nella seconda manche, partirà domani in 14a posizione. In coda, nessun pilota è stato tagliato dal limite del 107%, quindi domani al via, in programma alle ore 9 italiane, saranno tutti regolarmente schierati per lo spegnimento dei semafori di una gara che, stante questo Vettel, potrebbe avere interesse solo dal secondo posto in giù.

Federico Fadda

venerdì 15 aprile 2011

Shanghai, nelle libere è sempre duello Red Bull-McLaren

Solita lotta nelle prove libere del Gran Premio della Cina, terzo appuntamento stagionale. A riproporsi è sempre la battaglia fra Red Bull e McLaren, ma almeno per il momento il vincitore non cambia; Sebastian Vettel è infatti il più veloce, con il tempo di 1'37"688, davanti a Lewis Hamilton, staccato di 1 decimo abbondante. Segue l'altra McLaren di Jenson Button, a oltre 2 decimi dalla vetta, mentre non è andato molto bene Mark Webber, appena 10° con la seconda Red Bull.

Dietro i primi 3, finalmente si fa vedere la Mercedes, al 4° posto con Rosberg e al 5° con Schumacher, che precede la Ferrari di Felipe Massa, lontano da Vettel di ben 8 decimi.
Molto peggio è andata a Fernando Alonso, che ha avuto problemi idraulici sia al mattino che al pomeriggio, chiudendo la giornata al 14° posto, a dimostrazione di tutte le difficoltà della Rossa in questo avvio di campionato. Top ten confermata per la Renault, con Heidfeld 8° e Petrov 9°, mentre si affaccia nelle alte posizioni Adrian Sutil, 7° con la Force India.
In coda sempre gli stessi, con la HRT che è però riuscita a mettersi davanti ad entrambe le Virgin.
Qualifiche domani mattina, alle 8 italiane.

Federico Fadda

giovedì 14 aprile 2011

Red Bull, a Shangai aggiornamenti sulla RB7

Forse non paga di aver dominato con Vettel le prime due gare del 2011, la Red Bull sembra avere tutta l’intenzione di ammazzare il campionato quanto prima, per non correre rischi nelle ultime gare.

Alla vigilia del GP della Cina, terzo appuntamento stagionale, il consulente del team Helmut Marko ha rivelato che la RB7 correrà sul circuito di Shangai presentando un pacchetto con importanti novità: “Introdurremo degli aggiornamenti significativi; non posso dire di cosa si tratta, ma sono necessari, perché in Formula 1 restare fermi equivale a fare dei passi indietro”, ha dichiarato l’austriaco al quotidiano spagnolo “AS”, in riferimento al fatto che McLaren e Ferrari porteranno anch’esse delle novità che permetteranno loro di migliorare: “E’ vero che attualmente siamo più avanti degli altri, ma loro stanno progredendo e le cose potrebbero cambiare molto presto. Dobbiamo evitarlo”.

Marko si è poi soffermato sulla questione che, dopo le scintille dello scorso anno, ancora affligge il box della Red Bull, ovvero il rapporto fra i due piloti, e il trattamento riservato ad essi all’interno del team; una faccenda che ha visto Marko più volte accusato di favorire il giovane tedesco, da sempre pupillo dell’ex pilota austriaco: “Ad entrambi viene dato lo stesso materiale e le stesse possibilità”, ha detto, aggiungendo che i diversi risultati ottenuti dai due in queste prime gare può essere dovuto ad un rovesciamento della sorte: “L’anno scorso fu Sebastian a soffrire all’inizio; inoltre, la sfortuna che lui ebbe nel 2010, mi pare più grande di quella che sta avendo Mark”.

I risultati ottenuti dal campione del mondo finora non sono però certamente frutto di fortuna o del caso; ne è convinto Nick Heidfeld, per il quale un Sebastian così forte non si era mai visto: “Magari lui si vede sempre allo stesso modo,ma io credo che sia nella sua forma migliore. Vedendolo da fuori posso dire che è più rilassato e con più esperienza; infatti, finora ha fatto una stagione perfetta”, ha affermato il pilota della Renault.
Se poi la Red Bull continua a sviluppare e migliorare la RB7, la forma di Vettel non potrà che migliorare, al punto che sarà molto più difficile riuscire a stargli dietro e continuare a vederlo. Anche solo da fuori.

Federico Fadda (422race.com)

lunedì 11 aprile 2011

Dopo Sepang, dubbi sulla reale spettacolarità delle gare

E' una storia vecchia come il mondo: prima si vuole una cosa, poi, quando la si è ottenuta, vi si deve trovare a tutti i costi qualche difetto. Questo è quanto sta accadendo in queste battute iniziali del 2011, in merito alle novità introdotte in Formula 1 per aumentare le possibilità di sorpasso e le lotte fra i piloti.

KERS, ala posteriore mobile, pneumatici Pirelli: cure auspicate da tutti, addetti ai lavori e tifosi, per combattere la malattia chiamata noia, ma finite ben presto sotto l’occhio del ciclone. L’accusa è di confondere le idee a chiunque, da chi lavora ai box e in pista, a chi guarda le gare dalle tribune o davanti al televisore.

Quanto visto finora nei primi due Gran Premi, sembrerebbe dare ragione al partito degli apocalittici: tanti pit stop per cambiare le gomme, strategie molto differenti da un team all’altro, le variabili ala mobile e KERS.

Al punto che sono stati proprio alcuni piloti, dopo la gara malese, ad ammettere di essersi trovati in difficoltà a capire come comportarsi; Jenson Button ha parlato di una gara “resa confusa dal fatto di dover capire quando effettuare le soste”, al punto che era difficile riuscire a ipotizzare per certo “chi sarebbe finito dietro a Vettel”, ha detto l’inglese della McLaren, che ha poi concluso proprio alle spalle di Sebastian.

Button, per contro, ha aggiunto che non è il caso di lanciarsi adesso in giudizi affrettati, oltre a non credere che un ritorno a regole vecchie possa servire a rendere migliori i GP: “Penso che a questo punto della stagione ci sta il fatto di essere un po’ in difficoltà, perché stiamo cercando di capire come funzionano le nuove norme e i nuovi dispositivi, e come le macchine si adattano ad essi. Inoltre non credo che avere un pneumatico che dura tutta la gara renda più emozionanti le corse”.

Su posizioni diverse da Jenson si è schierato invece Jaime Alguersuari, che ha affermato di volere analizzare la sua gara insieme ai suoi ingegneri, confessando di essere andato un po’ nel pallone: “A un certo punto non capivo più cosa stesse succedendo”, ha dichiarato lo spagnolo della Toro Rosso.

Sulla graticola in particolare sono finite, e non è una novità, le gomme Pirelli; le quali sarebbero la causa maggiore del caos che si è generato a Melbourne e Sepang. Ma Paul Hembery non ci sta e replica alle accuse: “Quello che è successo in Malesia è frutto del lavoro che ci è stato richiesto in fase di progettazione dei pneumatici. Ci stiamo trovando in una posizione di mezzo: tornare a delle gomme che consentano un solo pit stop, oppure continuare a fare come ci è stato richiesto. Ma se veniamo criticati per aver reso più divertenti le gare, allora non so proprio cosa dire”, ha affermato con amarezza il direttore di Pirelli Motorsport.

Le cui dichiarazioni hanno trovato un alleato proprio in coloro che hanno direttamente a che fare con il comportamento dei pneumatici, ovvero i piloti. Oltre a Button, che ha dichiarato di essersi divertito molto a Sepang, a prendere le difese delle PZero sono stati anche Heidfeld e Alonso. Decisamente soddisfatto il tedesco: “E’ vero, probabilmente da fuori è un po’ più complicato capire l’andamento del GP, ma lo spettacolo è notevolmente migliorato”, ha detto Quick Nick, terzo al traguardo grazie ad un’ottima gestione delle gomme, a dimostrazione del fatto che consentono tranquillamente di correre ed essere competitivi.

Sulla stessa lunghezza d’onda Fernando, per il quale nonostante ci siano delle complicazioni in più per chi guida, le gare sono diventate “molto più eccitanti dello scorso anno”. Più chiaro di così.

Se poi qualcuno gradisce tornare ai tempi in cui ci si addormentava in poltrona subito dopo il via, beh, non resta che portare avanti la crociata anti-spettacolo.

Federico Fadda (422race.com)

Vettel secchione, Webber bocciato, Alonso e Hamilton rimandati

Vettel 10 - Ancora presto per la lode, dopo solo 2 GP. Ma continuando così ci arriverà a breve, dopo un'altra vittoria ottenuta dominando, tanto per gradire. La RB7 è un fenomeno, è vero, ma lui ci sta mettendo tanto del suo, con quella calma, ovvia, di chi sa di avere qualcosa in più. Ci manca solo che corra con la visiera alzata, un gomito fuori e una lattina in mano. Fosse anche Coca-Cola, tanto le ali le ha già.

Webber 7 - Un voto che di per sè non sarebbe male, se non fosse che quello lì, il ragazzino, fa sembrare la sua macchina davvero un toro, mentre quella di Mark assomiglia più a un agnellino ancora da svezzare. Buona la progressione dopo la partenza horror, ma col mezzo a disposizione e un rinnovo di contratto in ballo, occorre fare di più.

Button 9 - Una gara alla Jenson. Ovvero con gli altri che fanno harakiri, fra gestione sbagliata delle gomme e tamponamenti, e lui, il dritto di turno, che tira avanti senza il minimo errore, e arriva secondo, ma primo degli umani. Facendo girare, e non poco, gli zebedei a Luigino.

Heidfeld 9 - Tanto di cappello a Quick Nick, terzo al termine di una gara disegnata col minimo dettaglio. Dopo una partenza fulminea, ha avuto appena un pò di sbavatura, comprensibile, fra i cambi gomme. Gestite però alla grande nel finale in crescendo che gli ha dato il podio. Come al solito, un calcio nel sedere ai suoi detrattori.

Alonso 6 - Accidenti, Nando. Per una volta che Domenicali aveva ragione, lo spagnolo si lascia sfuggire un secondo posto quasi sicuro, per un errore di valutazione non da lui. A questo occorre aggiungere una partenza non perfetta, compensata solo in parte dalla solita rimonta col coltello fra i denti. Stavolta merita il cappello con le orecchie d'asino, ma se la macchina fosse più forte, non cadrebbe in certi svarioni.

Massa 7 - L'unica soddisfazione è di essere arrivato davanti ad Alonso, ma solo perchè questi ha sbagliato nel tentativo di acchiappare una posizione migliore. Felipe, invece, si è trovato in un'altra gara senza infamia e senza lode, a vivacchiare dietro ai primi, senza dare nulla a una Ferrari che deve crescere. E meno male che con le nuove gomme doveva spaccare il mondo.

Hamilton 5 - Come a Melbourne, anche ieri sembrava l'unico, e in pista lo era, in grado di provare, quantomeno, a battersela con il torello Seb. Ma gli anni d'esperienza sembrano non servire a Lewis nell'imparare a gestire le gomme. Inutile, alla fine, prendersela con la strategia: Button con la stessa macchina e gli stessi pneumatici, ha fatto secondo. Forse è per questo che gli giravano parecchio.

Di Resta 8 - Applausi per questo ragazzo, che in 2 gare ottiene altrettanti arrivi a punti, prendendosi pure il lusso di precedere il più esperto compagno di squadra. A Melbourne gli erano caduti dal cielo causa squalifica delle Sauber; a Sepang, invece, sono il frutto delle sue sole forze e capacità al volante. Interessante.

Federico Fadda

domenica 10 aprile 2011

Gp della Malesia: Vettel non si batte. Alonso rovina tutto


SEPANG - Cambia la gara, ma il copione è sempre lo stesso: Vettel domina anche in Malesia, dopo il trionfo di due settimane fa in Australia. Una gara soporifera, che si risveglia soltanto nel finale quando gli pneumatici Pirelli vanno in crisi e diversi piloti si lanciano all'inseguimento di migliori piazzamenti in classifica. Problemi che non toccano il campione del mondo in carica: la sua Red Bull fa da battistrada indisturbata, anche grazie al preziosissimo lavoro del team che calcola minuziosamente la strategia, su un asfalto che oggi non consentiva agli pneumatici di durare più di 10-15 giri. Sul podio si rivede Jenson Button, seguito dall'ottima Renault di Nick Heidfeld. Mark Webber deve accontentarsi della quarta piazza, mentre chiudono in quinta e sesta posizione le Ferrari di Massa e Alonso. Lo spagnolo, autore di un'ottima gara, spreca tutto a pochi giri dalla fine, rovinando l'ala anteriore durante un tentativo di sorpasso nei confronti di Hamilton, proprio quando il podio appariva ormai come risultato certo. Chiudono la top ten l'ex iridato della McLaren, la Sauber di Kamui Kobayashi, Michael Schumacher con la Mercedes e Paul Di Resta con la Force India. Brivido finale per l'altro pilota della Renault, Vitaly Petrov.

DOMINIO ASSOLUTO - A Sepang non si vede grande spettacolo. Nemmeno la pioggia, che qui la fa sempre da padrone, interviene a far saltare le strategie preparate dalle squadre. E allora, che si celebri ancora una volta il nuovo fenomeno della Formula 1: quel pilota un po' ragazzino, un po' Schumacher vecchio stampo, che diventa sempre più maturo, si infila nella monoposto e domina dall'inizio alla fine anche nel caldo malesiano. E' la dodicesima vittoria in carriera per Sebastian Vettel, la quarta consecutiva, considerando la stagione scorsa che lo ha visto arrivare sul tetto del mondo. Per non parlare poi di questa Red Bull, capace di vincere malgrado un Kers che va a intermittenza. Il tedesco lo sfrutta soltanto in partenza, poi può farne tranquillamente a meno. Per il compagno di squadra, invece, il sistema di recupero dell'energia cinetica è tabù, e infatti Webber deve cedere ben sei posizioni dopo il via, scivolando al nono posto. Tra l'altro, l'australiano non dimostra lo stesso feeling del collega di box con gli assetti e la gestione degli pneumatici. Ecco perché deve accontentarsi del quarto posto, dopo una gara di alti e bassi.

ALONSO CHE PECCATO! - C'è mancato davvero poco stavolta. Per Fernando Alonso sembra materializzarsi un meritatissimo podio, quando nell'ultima parte di gara tallona Hamilton, terzo, ma ormai abbandonato dalle sue Pirelli a mescola dura e di oltre due secondi a giro più lento. Lo spagnolo, però, è poco lucido nel portarsi all'attacco della McLaren e quando si trova in scia, finisce per distruggere la sua ala anteriore contro la ruota posteriore destra dell'inglese. Senza più carico aerodinamico lì davanti, la Rossa è costretta al quarto pit stop che compromette ogni possibilità di rimonta. Delusione che diventa ancora più cocente se si pensa alla seconda posizione in quel momento occupata da Heidfeld, superato dopo poche tornate da Jenson Button, bravo a gestire le proprie coperture e ad approfittare delle soste obbligate ai box del ferrarista e del compagno di squadra. Gara generosa, invece, quella di Felipe Massa, sfavorito da un problema durante il primo cambio gomme.

LA RENAULT C'E' - Due macchie nere che scattano non appena si spengono i semafori e divengono l'ago della bilancia di un Gp altrimenti scontato. Nick Heidfeld e Vitaly Petrov partono dalla terza e dalla quarta fila, ma alla prima curva si ritrovano nelle prime posizioni, a complicare la rincorsa di McLaren e Ferrari sull'apripista Vettel. Dopo la buona prova disputata a Melbourne, le monoposto nere si confermano anche a Sepang e il ritorno sul podio del sostituto di Robert Kubica è un risultato che può far sorridere il team manager Eric Boullier. Grande brivido, invece, per l'incidente capitato a Petrov a pochi giri dalla fine. Dopo un errore, la sua monoposto compie un salto di un metro sul cordolo. Nell'atterraggio il volante si stacca dalla sede e rimane tra le mani del pilota, che per fortuna approfitta delle vie di fuga per evitare lo schianto contro le barriere. Come tornare indietro di tanti anni per rivivere quel tragico week end di Imola, in cui perse la vita il compianto Ayrton Senna, in circostanze molto simili.

CONSUMO ANOMALO - Oltre al solito dominio di Vettel, a lasciare il segno sulla seconda tappa del mondiale 2011 è certamente la difficoltà dei team nel gestire l'anomalo consumo delle Pirelli. Né la mescola dura, né quella morbida hanno garantito un gran numero di giri consecutivi: dieci, quindici tornate e gli pneumatici puntualmente da sostituire. Il caldo e l'asfalto sporco della pista non hanno certo aiutato le scuderie nel programmare le strategie e le coperture progettate dalla casa italiana si dimostrano ancora tutte da scoprire. Fra una settimana, nel Gran Premio di Cina, ci sarà un altro importante test.


Classifica Piloti (Drivers Championship)


Classifica Costruttori (Constructors Championship)

sabato 9 aprile 2011

Malesia, Vettel ancora pole-man, ma occhio ai McLaren boys

Qualifiche secondo copione a Sepang. A scattare domani dalla prima posizione sarà ancora una volta Sebastian Vettel, alla sua seconda pole in altrettante gare, ottenuta con il tempo di 1'34"870. Accanto a lui, in prima fila, ci sarà Lewis Hamilton, che ha confermato la bontà della McLaren MP4-26, piazzandosi a poco più di 1 decimo dal tedesco della Red Bull, seguito da Mark Webber con l'altra RB7. Chiude la seconda fila Jenson Button con la seconda Freccia d'argento.

E la Ferrari? Anche stavolta la Rossa non è riuscita a stare al passo dei primi: Fernando Alonso ha provato a tenere a galla la barca, ottenendo però solo il 5° posto, a circa 1 secondo da Vettel, mentre Felipe Massa è 7°.
La Renault, invece, dopo un venerdì molto difficile, conferma il potenziale della R31, classificandosi al 6° posto con Heidfeld e all'8° con Petrov. Chiudono la top ten la Mercedes di Nico Rosberg, 9° e ancora una volta ben più veloce di Michael Schumacher, che si è fatto eliminare in Q2, e la Sauber di Kamui Kobayashi col 10° tempo. Bene la Toro Rosso, col 12° posto di Buemi e il 13° di Alguersuari.
In fondo allo schieramento, buone notizie per la HRT, che ha evitato la tagliola del 107% e prenderà quindi parte alla gara, dopo l'eliminazione subìta a Melbourne.

Federico Fadda

venerdì 8 aprile 2011

Qualcuno spezzi la monotonia: prove libere in Malesia, roba per Red Bull

Il weekend di Sepang si apre nello stesso modo in cui si era chiuso il GP di Australia; la Red Bull domina, si prende la scena, e agli altri non resta che inseguire.
L'unica novità è l'alternanza fra i due alfieri del team della bevanda energetica: in Malesia è infatti Mark Webber il più veloce del venerdì, con il tempo di 1'36"876, mentre Sebastian Vettel chiude 4°, a 2 decimi dal compagno di squadra.

Come a Melbourne, l'unica squadra in grado di non subire distacchi pesanti, in grado addirittura di mettersi fra le due RB7, è la McLaren: Jenson Button ha concluso 2°, a soli 5 millesimi dall'australiano, seguito da Lewis Hamilton, a poco più di 1 decimo.
Niente da fare, invece, per la Ferrari: la 150° Italia si dimostra anche a Sepang ben lontana dalle primissime posizioni, subendo ancora un gap pesante, oltre un secondo, da Red Bull e McLaren; alla fine delle libere, Alonso e Massa sono solamente 9° e 6°.

Inizia a vedere un pò di luce la Mercedes: Michael Schumacher ha ottenuto un buonissimo 5° tempo, e anche Rosberg non se l'è cavata male, chiudendo in 7a posizione. Giornata difficile per la Renault: le due R31 hanno passato molto tempo nel box, a causa di problemi alle sospensioni; di conseguenza, Heidfeld e Petrov hanno compiuto pochi giri, finendo lontano dai primi.
Bene la Toro Rosso, con Alguersuari 10°, così come la Williams, mentre è stata un pò in ombra la Sauber.
In coda, giornata non proprio incoraggiante per Liuzzi e la HRT: sebbene abbia potuto girare molto di più rispetto a Melbourne, la F111 è ancora lontana dall'essere competitiva nei confronti dei suoi avversari diretti. Per il team spagnolo, la tagliola del 107% sarà un incubo anche domani.

Federico Fadda

mercoledì 6 aprile 2011

Caldo, afa, meteo imprevedibile: Sepang, GP della Malesia

GP Malesia: 10 Aprile, ore 10
Circuito Sepang 5543 m / 56 giri

I Primati del circuito
In prova: F.Alonso (Renault) - 1'32"582 (2005)
In gara: J.P. Montoya (Williams) - 1'34"223 (2004)
Sulla distanza: G.Fisichella (Renault) - 1h30'40"529 (2006)


Il Gran Premio in tv
Sabato: Qualifiche - Rai2 ore 9.45
Domenica: Gara - Rai1, a partire dalle 9.10

Così nel 2010