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lunedì 25 luglio 2011

Hamilton, capolavoro da maestro! Alonso è una certezza, Webber colleziona rimpianti, e per Vettel è giornata-no. Le pagelle del GP di Germania

Hamilton 10 - Prestazione da spellarsi le mani per gli applausi, quella di Lewis. In un weekend cominciato celebrando una specie di funerale per la McLaren, dopo le libere, ma raddrizzato con un miracolo in qualifica. La pioggia annunciata e poi grande assente al Nurburgring, gli dava già molte chance in più rispetto agli altri, ma alla fine ha tirato fuori un capolavoro dei suoi anche senza l'aiuto di Giove pluvio. Dire che sia in lotta per il mondiale è esagerato, ma con la Red Bull in calo...

Alonso 9,5 - Il mezzo voto mancante è semplicemente perchè non è stato lui a portarsi a casa il trofeo più grosso. Ma anche questa volta Nando ha dimostrato che se è vero che la Ferrari è finalmente tornata in alto, a ben vedere l'unica macchia rossa lì davanti è sempre la sua. Il secondo posto non è il massimo che si poteva ottenere, perchè vincere era possibile, ma se le gomme non vogliono arroventarsi non è colpa sua. Per il mondiale, vale lo stesso discorso fatto per Hamilton.

Webber 7,5 - Per il mascellone questa stagione rischia di diventare il festival del rimpianto e delle occasioni perse. Terza partenza al palo, e terza vittoria mancata, anche se finalmente qualche giro davanti a tutti riesce a farlo. La RB7 però non sembra nel suo momento migliore, e Mark fa quel che può, considerando anche che il compagno di squadra è andato decisamente peggio. Anche stavolta, però, di fronte all'altrui talento puro, l'australiano non ha saputo fare opposizione.

Vettel 6 - Ed è pure una sufficienza risicata. Perchè è vero che la macchina ieri non era messa al meglio, ma è indiscutibile il fatto che Sebastian soffre molto quando non ha pista libera davanti per poter spingere a piacimento e quando tutto va bene. Aggiungendoci un grottesco testa-coda e il fatto di essere stato tutta la gara dietro a Massa, il GP di casa è stato un incubo per il campione del mondo, cui serve una ripresa immediata, per non peggiorare la situazione e perdere un mondiale che stava andando via liscio come l'olio.

Massa 7 - Peccato per la solita sfortuna al pit, e sempre per una questione di dadi, che sembrano proprio non voler fare uscire un numero fortunato per il brasiliano. Al di là di questo, però, il quarto posto tenuto per tutta la gara era sì un risultato del tutto onorevole, ma arriva al traguardo comunque mezzo minuto dopo quell'Alonso che ha la sua stessa macchina. Ma d'altronde, la conferma per il 2012 è arrivata, quindi incentivi a migliorare, tutto sommato, non ce ne sono molti. Inizi però a guardarsi intorno per il 2013.

Red Bull 4 - Il terzo e quarto posto non ingannino, la gara tedesca è stata un incubo per le lattine. Già da Silverstone, per Horner e soci è suonata la sveglia, ma sembra che si stia facendo di tutto per non sentirla. Gli avversari però ora ci sono pienamente, e prima di ritrovarsi in situazioni poco agevoli, sarebbe il caso di aprire gli occhi e sviluppare la macchina. Perchè, anche se si tratta di un'ipotesi estrema, è difficile che si possa ripetere un'altra Abu Dhabi.

Rosberg 6,5 - Nella gara di casa uno vorrebbe spaccare il mondo, specie se in squadra hai l'idolo, ormai quasi ex, della folla crucca. Invece la proporzione fra la Mercedes e i top team sembra quella di un'Apecar che gareggia contro delle Maserati, e Nico non può fare molto per arrivare a risultati onorevoli. Alla fine, però, sempre meglio di quell'anzianotto nel pieno del viale del tramonto.

Schumacher 5 - Saremo monotoni, ma la domanda che continuiamo a farci è sempre la stessa: perchè? Ha senso essere tornato per esporsi a gare come questa davanti a gente alla quale hai regalato emozioni e gioie a non finire? Suvvia, Michael, si fa ancora in tempo a conservare intatto il ricordo dei momenti vincenti, magari stracciando quel contratto che ti esporrebbe, nel 2012, ad un altro probabile anno di figure come quella di ieri.

Kobayashi 7 - Dopo il very orrible weekend inglese, ecco che Kamui sfoggia un'altra delle sue prestazioni monstre, partendo quasi dal fondo, e portando in zona punti una Sauber in leggera crisi. Perez sarà pure un talento emergente quanto si vuole, ma risultati e soldi a Peter Sauber, alla fine, li porta sempre il bravo giapponese.

Federico Fadda

domenica 24 luglio 2011

Grande Hamilton al Nurburgring. Secondo Alonso. Red Bull dietro


NURBURGRING - Vincere quando meno te l'aspetti è ancora più bello. E la gioia incontenibile di Lewis Hamilton appena tagliato il traguardo del Gp di Germania, è lì a dimostrarlo. Qualche giorno fa, l'inglese della McLaren guardava quasi sconsolato alla gara in terra tedesca, convinto che la sua monoposto non potesse competere con le rivali. Nelle qualifiche di ieri e, soprattutto, oggi in gara, smentisce se stesso e detta legge fin dal via. Bene le Ferrari, con Alonso veloce e sempre in odore di vittoria, mentre solo uno sfortunatissimo dado perso ai box costringe Massa a lasciare la quarta posizione a un Vettel che più in ombra non si può. Una corsa molto difficile per la Red Bull, che deve accontentarsi del terzo posto di Webber, seguito dal compagno di squadra, nonché leader del mondiale.

BRAVO LEWIS - Si scrive Nurburgring, si pronuncia "battaglia". Sì perché nel leggendario tempio delle corse, difficilmente si assiste a gare prive di emozioni. La scena oggi è tutta per Lewis Hamilton, protagonista assoluto di una corsa combattuta a ritmi forsennati con Fernando Alonso e Mark Webber. L'inglese ex iridato ha il grande merito di infilare al via la Red Bull in pole e lanciarsi in testa sfruttando, come al solito, ogni millimetro di gomma a disposizione. Le soft della Freccia d'argento soffrono la guida aggressiva di Lewis, che vede avvicinarsi sempre di più la sagoma della Red Bull di Webber. Eccezionale il duello al 13' giro, quando l'australiano riesce a passare davanti sul rettilineo davanti ai box, ma deve arrendersi già nel curvone successivo, grazie alla staccata perentoria di Hamilton.

STRATEGIA PERFETTA - Dopo il primo pit stop, l'inglese si preoccupa di contenere il distacco da Webber, passato momentaneamente in testa. E' una scelta che paga, poiché quando la Red Bull richiama il suo pilota per il secondo cambio gomme, Hamilton ne approfitta e fa segnare una serie di giri veloci che gli permettono di rientrare in pista davanti a Webber dopo la seconda sosta. Al 33' giro, inoltre, Alonso torna in pista davanti a tutti, ma è subito tallonato dalla McLaren che può contare su pneumatici perfettamente in temperatura e dunque passare la Ferrari diventa una pura formalità. Tornato leader della gara, Hamilton aumenta via via il distacco dagli inseguitori e a otto giri dal termine, rientra ai box per montare le gomme a mescola media. Alonso e Webber passano, ma il loro ritmo non è sufficiente a creare il vantaggio necessario per rimanere davanti. Prima lo spagnolo e infine l'australiano, effettuano l'ultimo pit stop e vedono scorrere sul rettifilo principale la freccia d'argento di Hamilton che vola verso una grande vittoria, la seconda in stagione. Meritata, questo è sicuro.

ALONSO, CHE LOTTA! - Non è stato possibile ripetere l'impresa di Silverstone, ma la rossa corre e battaglia per tutta la gara. Alonso è autore di un ottimo sprint al via, quando brucia Vettel. Poi è autore di un errore che lo porta per un attimo fuori pista e lo costringe ancora a inseguire il tedesco della Red Bull. Quest'ultimo deve tuttavia arrendersi dopo qualche giro al grande ritorno del ferrarista. Fernando è carico, rimane costantemente nelle prime posizioni e per qualche giro, nell'ultima parte di gara, assapora anche la vittoria. Lo spagnolo, infatti, posticipa l'ultimo pit stop rispetto a Hamilton, ma non riesce a inanellare i tempi veloci che potrebbero consentirgli di rimanere davanti dopo la terza e ultima sosta. Un vero peccato, ma questo secondo posto dimostra che la Ferrari c'è e da qui alla fine del mondiale creerà non poche difficoltà alla Red Bull. Piccolo giallo nel giro d'onore: la vettura di Alonso si ammutolisce a poche centinaia di metri dai box, probabilmente per problemi al cambio.

MASSA VS VETTEL - Anche Felipe Massa spinge a tutto gas e tiene dietro a lungo il leader del mondiale Vettel. Infatti, a tradire il brasiliano è soltanto il dado dell'anteriore sinistra che sfugge al meccanico durante il terzo pit stop e di fatto regala il quarto posto a Sebastian, autore nello stesso momento di un cambio gomme impeccabile. Questione di sfortuna per il ferrarista che non apre mai la porta alla Red Bull del tedesco, quest'ultimo autore di una gara piuttosto incolore, permeata di errori e rischi evitabili. Come quello corso al 10' giro, quando la posteriore destra della sua monoposto tocca l'erba sintetica umida e finisce in testacoda. Fortuna che la vie di fuga al Nurburgring non mancano. Le difficoltà principali odierne, per il team di Chris Horner, hanno riguardato proprio gli pneumatici: le basse temperature e l'asfalto viscido in alcuni punti del tracciato, hanno sfavorito il team che ha finora dominato il mondiale.

sabato 23 luglio 2011

Pole di Webber al Nurburgring. Hamilton, 2°, beffa Vettel e Alonso

Nelle qualifiche del GP di Germania, le premesse delle prove libere non vengono confermate; anche al Nurburgring la pole position è roba per la Red Bull, con Webber che ottiene la sua seconda partenza al palo consecutiva, con il tempo di 1'30"079. Grossa sorpresa di giornata è il 2° posto di Lewis Hamilton, con una McLaren che si riprende dopo il brutto venerdì e artiglia la prima fila, con un distacco di pochi centesimi dall'australiano. L'inglese precede, sempre di poco, l'altra Red Bull di Sebastian Vettel, che per la prima volta quest'anno non si qualifica nelle prime due posizioni.

Sabato leggermente più difficile del previsto per la Ferrari: la rossa non ha ancora risolto del tutto il problema dovuto a un riscaldamento più lento delle gomme, costringendo Fernando Alonso ad accontentarsi del 4° posto, comunque con ottime possibilità di lottare per la vittoria in gara, nonostante il fastidio di dover partire domani dal lato sporco della pista. Dietro lo spagnolo c'è Felipe Massa, staccato però di mezzo secondo dal compagno di squadra. A seguire, completano la top ten le due Mercedes di Rosberg e Schumacher (rispettivamente 6° e 10°), la McLaren di Jenson Button (7°), la Force India di Sutil (8°), e la Renault di Petrov (9°). Eliminata in Q2 la seconda vettura francese, guidata da Nick Heidfeld.

Un sabato piuttosto inatteso, dunque, con una macchina, la McLaren, che sembrava tagliata fuori da qualsiasi aspirazione di podio, ma che è tornata, almeno con Hamilton, prepotentemente davanti, rappresentando un osso duro per Vettel e Alonso, che avranno un avversario in più nella caccia al pole-man Webber. Con l'incognita pioggia, a dire il vero abbastanza certa, sempre incombente sulle teste dei piloti.
Domani, dopo lo spegnimento dei semafori alle 14, potrebbe andare in scena una gara davvero interessante.

Federico Fadda

venerdì 22 luglio 2011

Nurburgring, prove libere: primeggia Webber, Ferrari ancora vicina

Solito affare a due nel venerdì del GP di Germania, che si disputa quest'anno sul circuito del Nurburgring. A chiudere la giornata davanti a tutti è Mark Webber, che ha ottenuto il miglior tempo in 1'31"711; in testa quindi, manco a dirlo, c'è sempre una Red Bull, ma per la Ferrari sembra proprio che la vittoria di Silverstone non sia stata frutto del caso. Dopo essersi aggiudicato la prima sessione, Fernando Alonso ha chiuso la seconda subito alle spalle dell'australiano, staccato di poco più di un decimo, precedendo a sua volta l'altro pilota Red Bull, Sebastian Vettel, distante quasi 4 decimi dal compagno di squadra; completa la seconda fila virtuale Felipe Massa, con l'altra vettura di Maranello.

Più staccati gli altri, specialmente la McLaren, che è apparsa per niente a proprio agio sulla pista tedesca: Lewis Hamilton è solo 7°, preceduto da entrambe le Mercedes di Schumacher e Rosberg, mentre Jenson Button non ha saputo far meglio dell'11° posto. Fra i primi dieci figurano anche le due Renault di Heidfeld e Petrov, e la Force India di Adrian Sutil.
In fondo allo schieramento le solite HRT, con Daniel Ricciardo che accusa un ritardo da Webber di addirittura 9 secondi! Problemi per la Toro Rosso di Buemi, che non ha girato nella seconda sessione.

Ultime prove libere in programma alle 11 di domattina, prima delle qualifiche che scatteranno alle 14.

Federico Fadda

domenica 10 luglio 2011

SILVERSTONE E' ROSSA! VINCE ALONSO DAVANTI ALLE RED BULL


SILVERSTONE - Toh! Chi si rivede! Fernando Alonso e la Ferrari tornano alla ribalta nel circuito di "casa Red Bull", uno dei meno favorevoli alla rossa, almeno sulla carta. Silverstone, Inghilterra, terra di leggende automobilistiche e curvoni veloci, proprio quelli che fino alla gara scorsa creavano difficoltà al Cavallino. Eppure, la bella vittoria di Alonso, che non saliva sul gradino più alto del podio dal Gp di Corea dell'anno precedente, sta a significare che il divario con le Red Bull si è ridotto eccome. Peccato che il campionato sia ormai chiuso: i 92 punti di vantaggio che Vettel conserva sul ferrarista, rendono il suo secondo posto davvero poco amaro. Webber, terzo, accetta gli ordini di scuderia e non sopravanza il compagno quando ci sarebbero tutte le condizioni per "staccargli la vernice". Hamilton e Massa fanno a sportellate fino all'ultima curva, con l'inglese che alla fine riesce a spuntarla e ad aggiudicarsi il quarto posto. La McLaren di Button, al contrario, si ferma mestamente subito dopo l'ultimo pit stop: difficile correre con l'anteriore destra non avvitata.

FERRARI BRILLANTE - Si era già visto ieri in qualifica e la conferma è felicemente arrivata in gara: la Ferrari torna a essere competitiva e lo fa proprio a Silverstone, uno dei tracciati più tecnici del mondiale, dove l'aerodinamica la fa da padrone. Dopo una prima parte di gara condizionata dal bagnato, in cui Vettel scavalca il compagno al via e si lancia indisturbato in testa, Alonso deve solo aspettare di portare gli penumatici alla giusta temperatura per poi recuperare sull'australiano giro dopo giro. La pista si asciuga velocemente e i duellanti rientrano per montare gomme da asciutto. Malgrado le coperture soft, la rossa fatica e vede avvicinarsi sempre di più dalle retrovie la sagoma della McLaren di un Hamilton scatenato. L'ex iridato non impiega molto a lasciarsi la Ferrari alle spalle, per la quale sembra ripresentarsi il solito Gp anonimo e privo di acuti. Non è affatto così. Le Pirelli morbide diventano roventi, così come il temperamento di Fernando Alonso che in poche tornate riduce i distacchi dai primi tre e restituisce il favore a Hamilton, al 24' giro. La gran rimonta è appena cominciata.

BYE BYE VETTEL - A metà gara, è ormai il momento della seconda sosta: si fermano Hamilton, Webber, Button e Massa, mentre l'altra Ferrari in pista fa segnare giri veloci a go-go. Nel mirino di Alonso c'è proprio il leader della gara Vettel, che al 27' giro decide di effettuare il nuovo cambio gomme. Lo spagnolo lo segue a ruota e stavolta la fortuna gira dalla parte del Cavallino: infatti, un problema nel fissaggio della posteriore sinistra della Red Bull, fa perdere secondi vitali a Sebastian, che vede scorrere la sagoma rossa davanti a lui. Tuttavia, non è un rientro semplice quello di Alonso, pressato dalla McLaren di Hamilton decisamente più "calda" per via della sosta anticipata. L'inglese però non riesce a ripetersi nel sorpasso, anche perché ora che la pista è completamente asciutta, la Ferrari fatica meno a portare gli pneumatici alla giusta temperatura. La strada per il successo è spianata.

VITTORIA! - Per uno come lui, pilota combattivo e vincente, l'astinenza di ben dieci Gran Premi senza vittoria è davvero troppo. Deve aver pensato questo Fernando Alonso, quando nell'ultima parte di gara, ha cominciato a spingere come un forsennato, creando il vuoto dietro. E nel momento in cui Sebastian Vettel ha deciso di fermarsi ai box per la terza volta, ha capito che sì, stavolta il trionfo era possibile. Per lo spagnolo della Ferrari arriva così il 27' successo in carriera, primo di una stagione difficile e, probabilmente, già chiusa. Poco importa, almeno oggi. Perché vincere in terra inglese, si sa, ha sempre un sapore particolare (prestigio a parte).

MALI COMUNI - Prima il caos regolamenti, con la bagarre sugli scarichi soffiati. Poi le difficoltà in gara e, infine, alcuni pit stop quantomeno problematici che fanno alzare gli occhi di Chris Horner e Martin Whitmarsh al cielo. Troppe cose vanno storte a Silverstone per Red Bull e McLaren. Fatale per la vittoria quella posteriore sinistra che non vuole saperne di entrare nella giusta sede, proprio nel momento in cui Vettel si gioca il tutto per tutto ai box con Alonso. Nota stonata anche il tentennamento dei meccanici con l'altra monoposto di Webber. Gravissima, se non grottesca, l'anteriore destra della McLaren di Button non avvitata nel corso dell'ultimo pit stop. E per il povero Jenson, il Gp di casa continua a essere un tabù. Che figura per il team di Woking!

Samuele Sassu

Ordine di arrivo

Classifica piloti

Classifica costruttori

sabato 9 luglio 2011

Il meteo dispettoso non ferma Webber: sua la pole a Silverstone. Vettel 2°, Alonso 3° e vicinissimo

Qualifiche molto movimentate per il GP di Gran Bretagna; nell'alternanza di pista bagnata e asciutta, e nonostante le limitazioni sugli scarichi soffiati, la più veloce alla fine è sempre una Red Bull, ma stavolta è quella di Mark Webber, che ha ottenuto la pole position con il tempo di 1'30"399, precedendo il compagno Sebastian Vettel per soli 32 millesimi.
Immediatamente alle spalle dei campioni del mondo c'è Fernando Alonso, a poco più di un decimo, con la Ferrari che prosegue nel trend di crescita, come dimostra anche la 4a piazza ottenuta da Felipe Massa.

In ombra invece le McLaren: Button è 5°, mentre Hamilton è addirittura 10°, a causa di una pessima Q3, in cui è preceduto anche da Di Resta, Maldonado, Kobayashi e Rosberg.
Male, ancora una volta, Michael Schumacher, eliminato in Q2 col 12° tempo, insieme alle Renault di Heidfeld e Petrov, decisamente opache sul circuito inglese. Ottimo risultato per Heikki Kovalainen, che approfittando dello scroscio di pioggia sopraggiunto al termine della Q1, ha portato la sua Lotus a partecipare alla seconda parte delle qualifiche. Sul fondo dello schieramento, al solito, le HRT.

La gara scatterà, domani, alle 14.

Federico Fadda

venerdì 8 luglio 2011

Prove libere a Silverstone: nel diluvio, Massa nuota meglio degli altri

Venerdì piuttosto avaro di interesse a Silverstone, nelle prove libere del GP di Gran Bretagna. Team, piloti, e soprattutto i tanti tifosi accorsi sul circuito inglese, si sono trovati a fare i conti con la pioggia, scesa insistentemente sia in mattinata che nel pomeriggio.

Alla fine delle complessive 3 ore, il più veloce, si fa per dire, è stato Felipe Massa, che ha portato la sua Ferrari davanti a tutti, con il tempo di 1'49"967. Dietro al brasiliano si è piazzato Rosberg, a oltre 7 decimi, poi, ancora più staccati, Kobayashi e le McLaren di Hamilton e Button.
Indietro tutti gli altri big: Schumacher ha chiuso 12°, meglio di Webber (14°), che era stato il più veloce nella prima sessione, Alonso (15°), e Vettel (18°).

Una giornata sostanzialmente poco utile, quindi, per i protagonisti della F1, dato che le previsioni non danno pioggia nè per le qualifiche, nè per la gara. Oltretutto, si è preferito conservare gli pneumatici da pioggia, in caso di eventuali sorprese nel resto del weekend.

Ultime prove libere domattina alle 11, mentre le qualifiche inizieranno alle 14.

Federico Fadda