Alonso 9,5 - Il mezzo voto mancante è semplicemente perchè non è stato lui a portarsi a casa il trofeo più grosso. Ma anche questa volta Nando ha dimostrato che se è vero che la Ferrari è finalmente tornata in alto, a ben vedere l'unica macchia rossa lì davanti è sempre la sua. Il secondo posto non è il massimo che si poteva ottenere, perchè vincere era possibile, ma se le gomme non vogliono arroventarsi non è colpa sua. Per il mondiale, vale lo stesso discorso fatto per Hamilton.
Webber 7,5 - Per il mascellone questa stagione rischia di diventare il festival del rimpianto e delle occasioni perse. Terza partenza al palo, e terza vittoria mancata, anche se finalmente qualche giro davanti a tutti riesce a farlo. La RB7 però non sembra nel suo momento migliore, e Mark fa quel che può, considerando anche che il compagno di squadra è andato decisamente peggio. Anche stavolta, però, di fronte all'altrui talento puro, l'australiano non ha saputo fare opposizione.
Vettel 6 - Ed è pure una sufficienza risicata. Perchè è vero che la macchina ieri non era messa al meglio, ma è indiscutibile il fatto che Sebastian soffre molto quando non ha pista libera davanti per poter spingere a piacimento e quando tutto va bene. Aggiungendoci un grottesco testa-coda e il fatto di essere stato tutta la gara dietro a Massa, il GP di casa è stato un incubo per il campione del mondo, cui serve una ripresa immediata, per non peggiorare la situazione e perdere un mondiale che stava andando via liscio come l'olio.
Massa 7 - Peccato per la solita sfortuna al pit, e sempre per una questione di dadi, che sembrano proprio non voler fare uscire un numero fortunato per il brasiliano. Al di là di questo, però, il quarto posto tenuto per tutta la gara era sì un risultato del tutto onorevole, ma arriva al traguardo comunque mezzo minuto dopo quell'Alonso che ha la sua stessa macchina. Ma d'altronde, la conferma per il 2012 è arrivata, quindi incentivi a migliorare, tutto sommato, non ce ne sono molti. Inizi però a guardarsi intorno per il 2013.
Red Bull 4 - Il terzo e quarto posto non ingannino, la gara tedesca è stata un incubo per le lattine. Già da Silverstone, per Horner e soci è suonata la sveglia, ma sembra che si stia facendo di tutto per non sentirla. Gli avversari però ora ci sono pienamente, e prima di ritrovarsi in situazioni poco agevoli, sarebbe il caso di aprire gli occhi e sviluppare la macchina. Perchè, anche se si tratta di un'ipotesi estrema, è difficile che si possa ripetere un'altra Abu Dhabi.
Rosberg 6,5 - Nella gara di casa uno vorrebbe spaccare il mondo, specie se in squadra hai l'idolo, ormai quasi ex, della folla crucca. Invece la proporzione fra la Mercedes e i top team sembra quella di un'Apecar che gareggia contro delle Maserati, e Nico non può fare molto per arrivare a risultati onorevoli. Alla fine, però, sempre meglio di quell'anzianotto nel pieno del viale del tramonto.
Schumacher 5 - Saremo monotoni, ma la domanda che continuiamo a farci è sempre la stessa: perchè? Ha senso essere tornato per esporsi a gare come questa davanti a gente alla quale hai regalato emozioni e gioie a non finire? Suvvia, Michael, si fa ancora in tempo a conservare intatto il ricordo dei momenti vincenti, magari stracciando quel contratto che ti esporrebbe, nel 2012, ad un altro probabile anno di figure come quella di ieri.
Kobayashi 7 - Dopo il very orrible weekend inglese, ecco che Kamui sfoggia un'altra delle sue prestazioni monstre, partendo quasi dal fondo, e portando in zona punti una Sauber in leggera crisi. Perez sarà pure un talento emergente quanto si vuole, ma risultati e soldi a Peter Sauber, alla fine, li porta sempre il bravo giapponese.
Federico Fadda