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lunedì 27 giugno 2011

Vettel matador, ma Alonso doma Webber. McLaren in ombra, Alguersuari sorpresa. Le pagelle del GP d'Europa

Vettel 10 - Ritorno al punteggio massimo per Seb, dopo l'errore di Montrèal. Stavolta nemmeno il solleone ferma il campione del mondo, che si fa tutta la gara in testa, senza perdere mai la concentrazione e senza mai dare a chi inseguiva una reale speranza di vittoria. Se si aggiungono pole e giro veloce, si ha l'esatta dimensione del potenziale della coppia RB7-Vettel. Il tutto con vista sul bis mondiale.

Alonso 9 - Anche lui meriterebbe il voto più alto, ma il secondo è pur sempre il primo degli sconfitti. Ma Nando ha tirato giù una prestazione super, che se solo avesse anche lui una Red Bull, di sicuro Vettel non vincerebbe certo a spasso. Sfortunatamente per lui, lo spagnolo guida invece una Ferrari, e nemmeno la migliore di sempre. Nonostante tutto dimostra tutta la sua classe, correndo col coltello tra i denti, e regalando un sorpassone da applausi su Webber. In attesa di tempi migliori.

Webber 8 - Solo una delle due Red Bull risulta davvero imprendibile, e come al solito non è la sua. Dà l'impressione di provarci, questo si, ma anche la sensazione che più di questo non riesca a ottenere; intanto il compagno di squadra vola, e a lui non resta che lottare per la piazza d'onore. Peccato che quel diavolo d'un asturiano ce la metta tutta per rompergli le scatole. Riuscendoci, per giunta.

Hamilton 8 - La missione più difficile era riuscire a evitare di dover passare a fine gara, ancora una volta, a "salutare" i commissari di gara. E Lewis ha svolto bene il suo compitino, ottenendo un quarto posto che, obiettivamente, era il massimo che la McLaren poteva garantire su questa pista. Intanto però Vettel fuggi a quasi 100 punti di vantaggio, e il mondiale se ne va con lui.

Massa 7,5 - Tanto di cappello per una partenza strepitosa, in cui si permette di sfilare, manco fosse fermo, il buon Alonso, e piazzarsi sul podio. Peccato che poi, come per magia, se lo ritrova davanti alla curva dopo, e a quel punto i primi 3 li rivede solo al traguardo. In più il solito dado dispettoso gli fa perdere tempo al pit-stop, costringendolo a subire il sorpasso di un Hamilton che fino a quel momento stava controllando senza problemi. A Valencia, erò, come anche in Canada, Felipe è parso in crescita.

Button 6,5 - Ritorno sulla terra per Jenson, dopo l'exploit di Montrèal e la nomina, decisamente affrettata, di anti-Vettel. Premesso che l'unico avversario di Sebastian, quest'anno, può essere solo egli stesso, ieri Button, complice anche la McLaren, ha avuto una giornata decisamente fiacca, senza la possibilità di avvicinare mai chi lo precedeva. Dalle stelle alle stalle.

Alguersuari 8 - E venne il giorno di Jaime, finalmente davanti al compagno di squadra, neanche troppo velatamente mal sopportato. Una gara splendida, davanti al pubblico di casa, per giunta partendo dalla casella numero 17. Evidentemente la minaccia di Daniel Ricciardo è servita a qualcosa.

Federico Fadda

domenica 26 giugno 2011

Olè Vettel! A Valencia è un monologo, ma Alonso evita la doppietta Red Bull

Sebastian Vettel conferma che contro la Red Bull non c’è regolamento che tenga, aggiudicandosi il GP d’Europa, sulla pista di Valencia. Per il tedesco si tratta del sesto successo stagionale in 8 gare disputate; alle sue spalle un grande Fernando Alonso, che precede l’altra RB7 di Webber, impedendo la doppietta. Hamilton 4°, Massa 5°, Button 6°.

LA PARTENZA – Sotto un sole cocente e temperature roventi, lo spegnimento dei semafori non regala particolari emozioni: le Red Bull tengono agevolmente la testa, mentre Alonso balza 3° dopo aver prima perso una posizione nei confronti di Massa, per poi riscavalcare il compagno e anche Hamilton alla prima staccata; tutto tranquillo anche da centro gruppo in giù.
Vettel impone subito il suo ritmo, più veloce rispetto a Webber, il quale è braccato sempre più da vicino dalla Ferrari di Fernando, che appare decisamente in ottima forma, così come Massa controlla agevolmente la McLaren, il cui unico guizzo è dato solo dal sorpasso di Button nei confronti di Rosberg.

PRIMI PIT-STOP – La prima tornata di cambi gomme non muta le cose nelle posizioni di testa, a parte il sorpasso di Hamilton a Massa; Sebastian continua a spadroneggiare, mentre Alonso sfrutta da subito le gomme morbide nuove, per incalzare Webber e superarlo al 21° giro con un sorpasso da manuale. La sola emozione di questa fase di gara la regala Michael Schumacher, che uscendo dalla pit-lane dopo la sua sosta, entra involontariamente in contatto con la Renault di Petrov, danneggiando l’ala anteriore.

POCO SPETTACOLO – Gara che anche nella parte centrale non regala grosse emozioni; a differenza di quanto visto finora quest’anno, su questa pista non si perde il conto dei sorpassi, e i pit-stop tornano ad essere decisivi. E’ proprio in occasione dell’ultima sosta che al box Ferrari fanno il capolavoro e rimandano in pista Alonso davanti a Webber, mentre Vettel risulta essere davvero imprendibile. Sfortunato invece Felipe Massa, che nel suo secondo cambio gomme subisce un problema alla posteriore sinistra, rientrando in pista con una posizione persa a favore di Hamilton; l’altra McLaren, quella di Button, è però ancora dietro al brasiliano.

UN SOLO PADRONE – Gli ultimi giri non aggiungono pepe ad una gara sostanzialmente piatta. Sebastian taglia il traguardo prima di tutti per la sesta volta quest’anno, aggiudicandosi anche il giro più veloce, davanti ad uno splendido Alonso, che conferma i progressi della Ferrari, ma dimostra ancora una volta di meritare una rossa più forte di quella attuale. Chiude il podio Webber, che ha evidenziato anche oggi una mancanza di qualcosa rispetto al velocissimo compagno di squadra. Ai piedi del podio Lewis Hamilton, seguito da Felipe Massa, che precede Jenson Button; chiudono la top ten Rosberg, la Toro Rosso con il sorprendente Alguersuari, che fa un figurone nella gara di casa, seguito da Sutil e Heidfeld.
Per la prima volta nella storia della F1 a 24 macchine, tutte le vetture raggiungono la bandiera a scacchi.

Prossimo appuntamento con il circus il 10 luglio a Silverstone, per il GP di Gran Bretagna; nelle ultime due edizioni ha trionfato la Red Bull, e le premesse non lasciano presagire una conclusione differente.

Federico Fadda

Ordine d’arrivo

Classifica Piloti

Classifica Costruttori

sabato 25 giugno 2011

Le regole cambiano, i padroni no: Vettel in pole a Valencia

Per fermare la Red Bull, sembra essere rimasta un'unica soluzione: rubarle le gomme! Si perchè nonostante i recenti divieti imposti dalla FIA, sugli scarichi soffiati e sulla centralina, Sebastian Vettel vola anche sulle strade di Valencia, conquistando la pole con il tempo di 1'36"975, che è il nuovo record della pista. A fianco del tedesco, in prima fila, l'altra RB7 di Mark Webber, finalmente al livello del suo compagno di squadra, e staccato di meno di 2 decimi.

Più lontani gli altri, a partire da McLaren e Ferrari, che occupano seconda e terza fila: Lewis Hamilton e Fernando Alonso sono in 3a e 4a posizione, con un ritardo superiore ai 4 decimi, davanti a Massa e Button. Per la Mercedes si tratta invece di notte fonda: Rosberg e Schumacher sono 7° e 8°, ma con un distacco di quasi 1 secondo e mezzo. A chiudere la top ten, la Renault di Nick Heidfeld e la Force India di Adrian Sutil. L'altra vettura francese, quella di Vitaly Petrov, era stata eliminata in Q2, insieme alle due Sauber, in leggera difficoltà, e alle Williams.
A chiudere lo schieramento le solite note, ovvero Virgin e HRT, anche se il Team Lotus non è che se la passi molto meglio.

I semafori domani si spegneranno alle 14, per dare il via a una gara che, vista la risposta della Red Bull alle recenti limitazioni, potrebbe rivelarsi una mazzata pesante sulle ambizioni degli avversari.

Federico Fadda

venerdì 24 giugno 2011

Libere promettenti per la Ferrari, ma Alonso predica calma

Sulla carta doveva trattarsi di pista favorevole alle caratteristiche della 150° Italia, e in effetti così è stato, con la Ferrari che si è trovata da subito a suo agio sul tracciato cittadino di Valencia. Il miglior tempo di giornata ottenuto da Fernando Alonso, unico ad abbattere il muro dell’1 e 38, pare senz’altro un buon viatico per riprendere quel cammino intrapreso nel venerdì e sabato di Montrèal, interrotto poi da una gara pazza.

Il pilota spagnolo mostra contemporaneamente, come gli accade spesso, le due facce dell’ottimismo e della prudenza: “Complessivamente si tratta di un inizio di week end positivo, abbiamo completato tutto il programma previsto, lavorando principalmente sulle gomme, specie per cercare di capire la nuova mescola media. E’ stato importante fare tanti giri, perché in un circuito come questo aiuta a prendere confidenza con la macchina, e a raggiungere il limite, ma non so come siamo messi rispetto agli altri”.

Memore di altri venerdì conditi di ottimi auspici iniziali, risoltisi poi in figure molto meno gratificanti, Fernando non si lascia certo ingannare dal primato virtuale di oggi: “La pista è adatta alle nostre caratteristiche, e la macchina mi sembra si comporti bene, quindi possiamo affrontare le qualifiche con fiducia, ma non voglio nemmeno prendere in considerazione i tempi di oggi. Già in passato siamo andati bene nelle libere, per poi beccare un secondo al sabato”, ha realisticamente analizzato Alonso.

Nessun dubbio da parte sua, su chi godrà dei favori del pronostico domani e in gara: “Siamo consapevoli di avere a che fare con avversari forti, su tutte, ovviamente, la Red Bull: non è un caso che abbiano sempre centrato la pole nelle prime sette gare, chiaramente saranno loro i favoriti anche domani. Rispetto a Montecarlo i sorpassi qui sono più facili, ma la posizione in griglia sarà comunque molto importante”, ha concluso il due volte campione del mondo.

Anche Felipe Massa ostenta soddisfazione per l’andamento delle libere, nelle quali anche lui ha sempre stazionato nelle prime posizioni: “Direi che è stata una buona giornata, meglio di altri venerdì avuti quest’anno. Da quello che abbiamo potuto capire dopo queste tre ore di prove, la vettura sembra abbastanza competitiva; è vero che si tratta semplicemente del primo giorno, ma se non altro è un buon inizio. Il bilanciamento della vettura non è ancora ottimale, ad esempio blocchiamo troppo spesso l’anteriore in frenata, ma la strada su cui lavorare è giusta. Speriamo di riuscire a competere per la pole come siamo riusciti a fare in Canada”, ha dichiarato il brasiliano a fine giornata.

Federico Fadda (422race.com)

Prove libere a Valencia: Alonso non subìsce il caldo, Ferrari ok

Al termine del torrido venerdì di prove libere sul circuito di Valencia, Fernando Alonso e la Ferrari mettono in riga tutti gli altri. Lo spagnolo ha ottenuto il miglior tempo in 1'37"968, unico a scendere sotto il muro dell'1'38. Alle spalle del pilota della Ferrari si è piazzato Lewis Hamilton su McLaren, staccato di oltre 2 decimi. Il team di Maranello ha confermato nel pomeriggio le buone cose fatte vedere anche in mattinata.

A pochi centesimi dall'inglese ecco Sebastian Vettel con la prima Red Bull, appaiato nella seconda fila virtuale da Michael Schumacher, ancora in forma dopo lo scorso GP del Canada. Webber e Rosberg, compagni di squadra dei due tedeschi, occupano rispettivamente il 7° e l'8° posto. 5° tempo per la seconda Ferrari, quella di Felipe Massa, che precede Jenson Button. Chiudono la top ten le due Renault con, nell'ordine, Heidfeld e Petrov.

In fondo allo schieramento non sembra esserci la consueta lotta fra Virgin e HRT, dato che queste ultime sono state notevolmente più lente rispetto alle rivali. In ultima posizione, non avendo preso parte alla sessione del pomeriggio, si trova la Toro Rosso di Jaime Alguersuari.
Ultime libere domattina alle 11, mentre le qualifiche inizieranno alle 14.

Federico Fadda

giovedì 23 giugno 2011

Sì ai motori turbo, ma dal 2014

Nella guerra fra Todt da una parte, ed Ecclestone e le case costruttrici di motori dall’altra, riguardo all’ingresso nel circus dei propulsori turbo a quattro cilindri, alla fine escono tutti vincitori.
Questo è quanto scaturito dalla riunione di ieri a Londra, presso l’aeroporto di Heathrow, nella quale le novità regolamentari decise unilateralmente dalla FIA per il 2013, riguardanti il passaggio nel 2013 a motori turbo, da 1.6 litri e 4 cilindri, introdotte senza aver ascoltato nessun parere nemmeno da parte di team e motoristi, sono state rinviate al 2014, con in più l’ulteriore variante che i cilindri non saranno 4, ma 6. Manca ancora l’ufficialità, dato che il provvedimento dovrà passare attraverso la votazione del Consiglio Mondiale dell’Automobilismo, ma dovrebbe trattarsi di una pura formalità.

Una mossa che soddisfa la stessa FIA, la quale così avrà comunque i suoi motori “verdi”, più rispettosi dell’ambiente, oltre a rendere contenti Ecclestone e i motoristi: il grande capo, insieme con Ferrari, Mercedes e Cosworth, si era opposto con forza al passaggio ad una cilindrata dimezzata rispetto all’attuale, anche per il fatto che in questo modo il rumore dei propulsori sarebbe stato molto diverso da quello solito. Col rischio di far perdere fascino alle gare del circus. Ma anche la Renault, che aveva minacciato di abbandonare la Formula 1 se si fosse proseguito ancora con gli attuali motori, dovrebbe apprezzare quest’ultima soluzione.

Per quanto riguardo situazioni più attuali, dopo aver vietato, a partire dal GP di Gran Bretagna del prossimo 10 luglio, i chiacchierati scarichi soffiati che tanto vantaggio darebbero alla Red Bull rispetto agli avversari, la Federazione ha deciso di sferrare un altro colpo alla superiorità dei campioni del mondo. Già dal week end di Valencia, che inizierà domani con le prime prove libere, i team non potranno più effettuare alcuna modifica alla centralina tra qualifiche e gara, con un eventuale cambio di mappatura possibile solo in occasione del primo pit-stop

Anche in questo caso a essere fortemente penalizzata dalla decisione sarebbe la Red Bull; il dominio assoluto del team anglo austriaco nel sabato pomeriggio, con 7 pole centrate in altrettante gare, sarebbe dovuto all’utilizzo di una mappatura del motore particolarmente “spinta”. Ciò significa che con la nuova limitazione imposta, le soluzioni possibili diventano due: continuare a preservare il vantaggio in qualifica, trovandosi poi fino al primo cambio gomme alle prese con consumi e surriscaldamento più elevati; oppure lasciare qualche decimo nella lotta alla pole, probabilmente sacrificandone qualcuna, ma avere meno rischi di affidabilità in gara.

La reazione della scuderia di Dieter Mateschitz, di fronte agli ultimi sviluppi regolamentari, è stata dura, con tanto di accuse indirizzate particolarmente verso uno dei rivali principali: “Se gli altri non riescono a copiarci, allora chiedono di bocciare le nostre idee. Una simile decisione a stagione in corso è strana e desta sospetti. La Ferrari ne viene sicuramente favorita e questo provvedimento sembra essere stato preso per favorirla”, ha sentenziato l’ex pilota austriaco e consulente Red Bull, Helmut Marko.
La cui rabbia sembra del tutto comprensibile, ma sparare a zero contro i rivali non giova certo alla serenità dell’ambiente.

Federico Fadda (422race.com)

mercoledì 15 giugno 2011

La Ferrari pensa già al futuro

Il GP del Canada, da occasione fortemente attesa per il riscatto, si è trasformato nella mazzata decisiva sulle ambizioni della Ferrari per il 2011. Il Cavallino si aspettava una vittoria sul circuito di Montrèal, invece si è dovuto accontentare del misero sesto posto di Massa, con in più la beffa del ritiro di Alonso, che dopo sole sette gare si trova staccato dal leader, Sebastian Vettel, di ben 92 punti.

Tanto che anche Stefano Domenicali, sempre piuttosto ottimista, ha ammesso che si sta avvicinando il punto di non ritorno, per quanto riguarda questa stagione; ovvero il momento in cui si deciderà di smettere di pensare agli sviluppi della 150° Italia, per dedicarsi totalmente alla monoposto 2012: “Siamo in un momento cruciale del campionato; nelle prossime gare, fino al GP di Gran Bretagna, vedremo se sarà il caso di continuare a credere al titolo di quest’anno, o iniziare a lavorare per il prossimo”, ha dichiarato il responsabile del team di Maranello.

Domenicali ha affermato di essere sempre fiducioso riguardo a eventuali progressi della vettura 2011, ma ha aggiunto anche di non essere uno che vive sulle nuvole: “La Red Bull è un avversario fortissimo, mentre noi siamo svantaggiati dalla mancanza di test durante la stagione; per una scuderia grande come la nostra, è più difficile lavorare in queste condizioni”.

Chi invece crede che non sia ancora il caso di gettare la spugna è Luca di Montezemolo il quale, a proposito dello sfortunato week end canadese, ha ammesso di aver creduto molto in un successo della rossa: “Sia Fernando che Felipe avevano la chance di vincere; non mi piace parlare di sfortuna, anche se nell’incidente con Button, Alonso è andato fuori, e Jenson ha vinto”, ha dichiarato a “Sky” il presidente della rossa, aggiungendo poi che la squadra deve continuare a spingere per migliorare: “A Montrèal avevamo una macchina competitiva, e credo che sarà lo stesso anche a Valencia. Silverstone, invece, sarà una pista più impegnativa per noi, ma stiamo lavorando duramente; conosco le qualità dei miei uomini, dobbiamo reagire per raddrizzare una stagione che non è nata come volevamo”, ha concluso Montezemolo.

Ferrari che oltre a cercare di migliorare la parte tecnica, si starebbe muovendo per apportare ulteriori modifiche nelle gerarchie manageriali del team. Dopo la piccata smentita dell’addetto ai media Luca Colajanni, riguardo alle voci che vorrebbero Flavio Briatore in trattativa con Maranello, dal sito olandese “f1today.nl” giunge notizia che anche Pat Symonds sia stato contattato dai vertici del Cavallino, che vorrebbe affidare all’ingegnere inglese un importante ruolo all’interno della scuderia.

Alla fine, però, l’unica cosa certa e ufficializzata è il rinnovo dell’accordo con il main sponsor Philip Morris: la collaborazione con la multinazionale del tabacco proseguirà fino a tutto il 2015.

A parte questo, c’è da augurarsi che, fra voci e illazioni, il rinnovamento della Ferrari non finisca per essere solo una nuvola di fumo.

Federico Fadda (422race.com)

martedì 14 giugno 2011

Button, fra bravura e fortuna; Vettel col "braccino". Schumi, sprazzi del campione che fu. Le pagelle del GP del Canada

Button 8 - Dopo una vittoria ottenuta al termine di una rimonta partita dal 21° posto, ci sarebbe da riconoscere unanimemente i meriti di Jenson, e assegnare voto pieno. Invece, a differenza di quanto detto da altri, la condotta di Button non è stata del tutto limpida: nel contatto con Hamilton è lui a chiudere il compagno verso il muro, mentre nell'episodio che ha portato al ritiro di Alonso, lo spagnolo aveva imboccato la chicane con mezza macchina davanti. Ma ha dalla sua il fatto che nel finale di gara volava, e ha costretto all'errore decisivo Vettel.

Vettel 8 - Incredibile perdere una gara per una leggerezza, quando fino ad allora aveva avuto il merito di non perdere mai la concentrazione, nonostante Safety Car, incidenti e diluvio universale. Intendiamoci, per il mondiale non cambia niente, anche perchè il rivale più pericoloso era già fuori gioco, però ha dimostrato che in certe situazioni anche a lui può venire il "braccino", e la paura di vincere. Ma se alla fine fai secondo e hai il campionato in mano, va bene anche così.

Webber 7 - La sensazione è che se Hamilton non l'avesse mandato in testacoda, la gara di Mark avrebbe potuto portare un risultato migliore. Ancora una volta però ha fatto vedere di essere sempre un gradino dietro al più veloce compagno di team, ma stavolta ha dato vita, insieme a Button e Schumacher, ad alcuni dei duelli più belli della gara. Ma adesso a Webber serve una vittoria, per sterzare la stagione.

Schumacher 8 - A qualcuno sarà venuta l'adrenalina di un tempo, a vedere il vecchio Michael 2°, e addirittura con la possibilità di andare a prendere Vettel. Poi i limiti della Mercedes usciti fuori, e con essi è venuta via la possibilità per Schumi di agguantare un meritatissimo podio, nonostante la strenua resistenza agli attacchi di Webber e Button. Comunque grazie, campione, hai fatto divertire come accadeva qualche tempo fa.

Alonso 6 - Oggettivamente, in gara non stava andando al pari della strepitosa qualifica; mai vicino a Vettel, e oltretutto sembrava anche più lento di Massa. La scelta di passare alle intermedie proprio quando dal cielo stava iniziando a venir giù l'ira di Dio di Abatantuoniana memoria ha dato il colpo finale, perchè da lì si è ritrovato indietro, e soprattutto in prossimità di Button. Nel contatto con il quale, a nostro avviso, non ha grosse colpe. Comunque, un'occasione sprecata.

Massa 6,5 - Mezzo voto in più rispetto ad Alonso, ma solo perchè è arrivato al traguardo. Perchè anche Felipe ha buttato una grossa chance, dato che sembrava più vivo del compagno di squadra; ma con la pista che si asciugava, finisce per perdere il controllo della macchina, grattuggiando il muso sul guard-rail. La sostituzione gli costa diverse posizioni, e l'aver battuto Kobayashi al fotofinish, per il 6° posto, non è una gran consolazione.

Kobayashi 8 - Un'altra gara superlativa da parte del giapponese, nonostante tutto ciò che è accaduto sulla pista canadese. Il 7° posto non inganni, Kamui si deve accontentare di quello solo perchè la sua non è una macchina top, dato che quando si è trovato inaspettatamente 2° stava tenendo la posizione molto bene. La pista asciutta riporta i valori al loro standard, e lui scende un pò. Ma porta a casa un'altra ottima domenica.

Hamilton 5 - Insufficienza dovuta, ovviamente, allo zero nella casella dei punti, e all'errore di valutazione nel contatto che costa il testacoda a Webber. Sull'episodio che lo vede protagonista con Button, invece, stavolta stiamo dalla parte di Lewis, perchè in quel caso è Jenson a stringerlo verso il muro, e non lui a speronarlo, come detto da più parti. Quando sbaglia è giusto dirlo, ma è giusto riconoscere anche quando non è lui nel torto. A Valencia però urge una sterzata.

Federico Fadda

domenica 12 giugno 2011

E' UN BUTTON DA BRIVIDI! TRIONFO IN CANADA DAVANTI A VETTEL. FERRARI SFORTUNATA


MONTREAL - Un nubifragio, bandiere rosse, incidenti a catena, Safety Car perennemente in pista e un finale da brivido. Il Gran Premio del Canada ha un grande protagonista, oltre alla pioggia, e si chiama Jenson Button. L'eccezionale rimonta del pilota McLaren, che nelle battute iniziali si ritrova addirittura ventunesimo, è un mix di tecnica, fortuna e sfrontatezza. Tre elementi che gli permettono di sopravanzare l'indiscussa leadership di Vettel a poche curve dal traguardo e fanno balzare gli appassionati di Formula 1 sul divano come non succedeva da anni, ormai. A dare spettacolo c'è anche un Michael Schumacher in grande spolvero, sfavorito nella lotta per il podio solo da una Mercedes nettamente inferiore rispetto a Red Bull e McLaren. Amarissima, invece, la giornata della Ferrari: fuori Alonso, dopo un contatto con Button, e sesto Massa, che supera la Sauber di Kobayashi proprio sulla linea del traguardo. A punti anche Vitaly Petrov, quinto con la Renault, e Alguersari, Barrichello e Buemi a chiudere la top ten. Ancora fuorigioco Lewis Hamilton.

PARTENZA LENTA – La pioggia suggerisce ai commissari di far avviare le vetture, equipaggiate con gomme da bagnato estremo anche se le condizioni non sembrano tali, dietro Safety Car, per evitare pericoli.
Dopo 4 giri si parte sul serio, con Alonso che insidia Vettel alla prima curva, dove Hamilton invece aggancia Webber sul posteriore mandandolo in testacoda, mentre Schumacher supera Button, che viene infilato poco dopo anche dal suo compagno di squadra.
Con Vettel che inizia subito a guadagnare sulle 2 Ferrari, dietro è lotta fra Schumacher ed Hamilton, che al tornantino finisce lungo, subendo il sorpasso di Button; fra le McLaren si innesca un duello, che culmina nel patatrac del 7° giro: Lewis prova a inserirsi all’interno di Jenson sul rettilineo, ma questi chiude la porta mandandolo a muro. Vettura danneggiata, gara finita per Lewis, e Safety Car di nuovo in pista.

E POI VENNE IL DILUVIO – Al rientro della vettura di sicurezza, dopo il suo secondo ingresso, la gara sembra riprendere il copione dei primi giri, con Vettel a fare da lepre, e le Ferrari un po’ in difficoltà nell’inseguimento. Nel frattempo Button azzarda le intermedie, e si becca un drive-through per eccesso di velocità in pit-lane; dietro, Webber si libera delle Renault, risalendo al 6° posto. Anche la Ferrari fa montare le intermedie ad Alonso, però nel momento in cui inizia a piovere più forte; un errore che costringe a far rientrare lo spagnolo poco dopo per rimettere le full wet, così come anche Rosberg e Schumacher, che avevano seguito la scelta della Ferrari. Ma il temporale mette tutti d’accordo, chiamando in causa in un primo momento la Safety Car, e costringendo poi a sospendere la corsa, al 25° giro.

SCATENATE L'INFERNO! - Due ore di attesa per far tornare in qualche modo percorribile la pista allagata da un violento nubifragio. Ancora una ripartenza con la Safety Car e, finalmente, si torna a correre con le condizioni dell'asfalto che migliorano giro dopo giro. Vettel è al comando, seguito da Kobayashi che viene a sua volta tallonato da Massa. Al 37' giro, dopo la grande concitazione ai box per montare gli pneumatici intermedi, un altro colpo di scena: al rientro in pista, Alonso tenta il tutto per tutto su Button che lo precede. Il ferrarista è quasi davanti quando imbocca la seconda chicane, ma stringe troppo sull'inglese che non può evitare il contatto con la posteriore destra dell'avversario. La Ferrari va in testacoda e si arena sul cordolo esterno. Fernando, attonito, capisce che per lui la gara si conclude qui. La McLaren, al contrario, prosegue, anche se i commissari fanno sapere che dopo la bandiera a scacchi esamineranno il caso. Maylander, intanto, torna in pista con la vettura di sicurezza.

CHE BAGARRE! - Al nuovo via libera si rivede un vecchio leone che mancava all'appello da troppo tempo: Michael Schumacher prima lotta con Webber, poi approfitta della sosta ai box dell'australiano (fra i primi a montare le slick) per lanciarsi all'inseguimento di Massa e Kobayashi. Al 51' giro, Schumi li beffa entrambi in staccata e balza direttamente al secondo posto. Subito dopo rientra ai box seguito da Felipe e monta le gomme da asciutto, riuscendo a stare davanti all'unica rossa ancora in gara. Subito dopo, è Massa a combinarla grossa: con pneumatici slick non ancora in temperatura, tenta un doppiaggio "immergendo" la monoposto nella parte sporca del tracciato; perde il controllo e distrugge il muso andando contro le barriere, ma riesce incredibilmente a restare in pista. Al 56' giro, finisce male un'altra bagarre: Heidfeld centra Kobayashi in quinta posizione e manda in frantumi l'ala anteriore. Nella successiva accelerazione, questa si stacca e fa quasi da trampolino alla Renault del tedesco che va a sbattere e deve così abbandonare la gara. Detriti in pista e, manco a dirlo, Safety Car!


VOLATA DA PAZZI - AL 58' giro si riparte per l'ennesima volta e la gara diventa ancora più spettacolare. Vettel fa da battistrada, ma dietro di lui è battaglia serrata fra Schumacher, Webber e Button. La Red Bull dell'australiano, nettamente più veloce della Mercedes, riesce a sopravanzare il sette volte campione del mondo, ma lo fa tagliando l'ultima chicane. Ecco perché il buon Mark restituisce immediatamente la seconda posizione a Schumi. Tuttavia, la lotta continua e Webber tenta un nuovo attacco nello stesso punto nel giro successivo, ma perde il controllo della monoposto e viene superato da Button. Questa volta è la McLaren a "mettere le ali", favorita dall'ottima resa degli pneumatici super soft, tanto che in soli tre giri, svernicia Schumacher e annulla i 5 secondi di vantaggio di Vettel. Il campione del mondo in carica sembra poter tenere a bada l'impetuoso ritorno di Button, ma una volta sotto pressione, commette il più grossolano degli errori: durante l'ultimo giro, finisce quasi in testacoda all'uscita da una curva e lascia via libera al pilota inglese che si va a prendere una grandissima vittoria. Schumi, invece, non riesce a resistere e deve cedere il passo a Webber, mentre Massa sopravanza Kobayashi di una manciata di millesimi (o di centimetri) al foto-finish. Il bel finale di un gran premio "da pazzi".

sabato 11 giugno 2011

GP del Canada: per Vettel è sempre pole, ma che Ferrari!


MONTREAL - E' il cannibale del mondiale, lo si è capito da tempo. Sebastian Vettel non sbaglia un colpo e conquista ancora una volta la pole position nello splendido scenario di Montreal, completando il giro in 1'13"o14. Questa volta però, non si assiste al solito show della Red Bull, perché le Ferrari sono subito dietro: secondo Fernando Alonso e terzo Felipe Massa, a poco più di un decimo di distacco. In quarta posizione Mark Webber, seguito dalla McLaren meno brillante del solito di Lewis Hamilton. A chiudere la top ten, Nico Rosberg, Jenson Button, Michael Schumacher, Nick Heidfeld e Vitaly Petrov.

FERRARI IN PALLA - Prendete un circuito velocissimo da percorrere con un carico aerodinamico ridotto al minimo. Aggiungete le coperture super soft e il gioco è fatto. Di colpo, i distacchi nelle qualifiche tra la Red Bull arraffa tutto e il resto del gruppo passano dall'abissale secondo a pochi decimi. Sì, Vettel conquista la sesta pole stagionale, con un giro stratosferico a soli 8 decimi dal record della pista stabilito da Ralf Schumacher nel 2004. Eppure, in Q1 e Q2 a farla da padrone è stata la Ferrari: prima con Alonso e poi con Massa. Il Cavallino è rampante sul serio in Canada: tallona la Red Bull e centra i due migliori piazzamenti stagionali, conscio che domani, pioggia o non pioggia, vincere non sarà un miraggio. Strategie e pneumatici, permettendo, naturalmente.

McLAREN IN DIFFICOLTA' -
Gli strascichi del delirio di Montecarlo sono forse la causa principale dello scarso rendimento di Lewis Hamilton a Montreal. Il pilota della McLaren, che qui lo scorso anno centrò una delle pole più "singolari" della storia (spegnendo la macchina a pochi metri dal traguardo nell'ultimo giro), non riesce a tirar fuori dalla sua vettura quel tanto che basta per impensierire il gruppo di testa. Anche il compagno di squadra Button deve accontentarsi della settima piazza, preceduto dall'ottimo Nico Rosberg. Per le Frecce d'Argento si prospetta una gara d'attacco, ma attenzione alla prima curva, teatro negli anni di clamorosi incidenti. Domani alle 19, ora italiana, il via del Gp del Canada.

Samuele Sassu

venerdì 10 giugno 2011

GP Canada, prove libere 2: Ferrari ok, Alonso detta legge. Vettel si riprende dopo l'incidente

Copione rispettato nella seconda sessione di prove libere del GP del Canada. Al termine della giornata, la Ferrari dimostra di essere a suo agio sul circuito Gilles Villeneuve di Montrèal, con Fernando Alonso che stacca il miglior tempo in 1'15"107, e Felipe Massa che si piazza 3°, a mezzo secondo dal compagno.

In mezzo alle due rosse si affaccia Sebastian Vettel, che dopo l'incidente della mattina, in cui aveva danneggiato la sua RB7, conclude il suo venerdì al 2° posto, staccato di 3 decimi abbondanti dalla vetta. Alle spalle del terzetto di testa ecco le McLaren, con Hamilton e Button nell'ordine, anche se le Frecce d'argento paiono un pò indietro rispetto alle posizioni di testa. Mark Webber, con l'altra Red Bull, si ferma in 7a posizione, preceduto dalla Force India di Paul Di Resta; chiudono la top ten le Renault di Petrov e Heidfeld e la Williams di Barrichello.

Molto male nella seconda sessione la Mercedes: dopo il miglior tempo ottenuto in mattinata, Nico Rosberg è appena 19°, con Michael Schumacher subito una posizione indietro.
Pomeriggio ravvivato dagli incidenti occorsi a Sutil, Kobayashi e D'Ambrosio, con gli ultimi 2 che hanno causato due bandiere rosse.

Terza sessione di libere domani alle 16, qualifiche alle 19.

Federico Fadda

GP Canada, prove libere 1: Rosberg primeggia, bene la Ferrari. Vettel distrugge la macchina

Venerdì mattina con sorpresa a Montrèal, dove si disputa il Gran Premio del Canada. Sul circuito intitolato a Gilles Villeneuve, il più veloce al termine della prima sessione di prove libere è Nico Rosberg, che ottiene il tempo di 1'15"591.
Alle spalle della Mercedes del tedesco si è piazzato Fernando Alonso, staccato di mezzo secondo, che precede l'altra monoposto della casa di Stoccarda, guidata da Michael Schumacher. A completare l'alternanza fra Mercedes e Ferrari ci pensa l'altra rossa di Felipe Massa, 4°, a dimostrazione del buono stato delle vetture di Maranello su questa pista, dove le rosse sono state in testa per buona parte della mattinata.

Il piatto forte di giornata lo regala però ancora Sebastian Vettel, che poco dopo metà sessione è andato a sbattere contro il celebre "muro dei campioni", posto all'altezza dell'ultima chicane prima del traguardo. Macchina seriamente danneggiata e prime libere finite per lui. E la Red Bull non è andata molto meglio nemmeno con Webber, solo 12° e in ritardo di oltre 2 secondi. Così così la McLaren, che occupa la terza fila provvisoria, con un distacco di 1 secondo dalla vetta.

Completano la top ten Barrichello, Di Resta, Heidfeld e Hulkenberg, mentre in coda le HRT sembrano sempre più vicine alle Virgin, anche se a chiudere lo schieramento è comunque una delle monoposto del team spagnolo, quella dell'indiano Karthikeyan.

Seconda sessione di prove libere alle 20 ora italiana.

Federico Fadda

Cala il sipario sul Bahrein

Alla fine, per una volta, la Formula 1 ha dovuto fare un passo indietro e mettersi da parte, rispetto a qualcosa più grande e importante di lei.
Il GP del Bahrein, evento previsto inizialmente come gara d’apertura del campionato 2011, esce di scena, ma stavolta sul serio e, almeno per quest’anno, in maniera definitiva.

A seguito del reinserimento della gara nel calendario, in data 30 ottobre, i team e i piloti non hanno mancato di esprimere disappunto per questa decisione, a causa delle forti tensioni ancora presenti nel piccolo Paese asiatico. A quel punto gli organizzatori, con grande rammarico, di fronte alle preoccupazioni dei diretti interessati non hanno potuto fare altro che dichiarare ufficialmente il forfait dell’evento.

E' apparso chiaro che non si potesse rispettare la data prevista e rispettiamo pienamente la decisione. Il Bahrain non voleva assolutamente vedere una gara che prolungasse ulteriormente la stagione e che non fosse soddisfacente per la Formula 1, i piloti, i team o i fans. Vogliamo che il nostro ruolo continui ad essere positivo e costruttivo come è stato finora. Quindi, nell'interesse dello sport, non cercheremo di ottenere l'introduzione della gara nel calendario di quest'anno. Aspettiamo di accogliere i team, i piloti e i tifosi nel 2012”, ha dichiarato in un comunicato il presidente del Bahrain International Circuit, Zayed R. Alzayani.

Decisione accolta con estremo favore dai piloti; Vitaly Petrov ha dichiarato che senza la certezza sulle condizioni di sicurezza, è giusto non andare in Bahrein. Sulla stessa linea si è schierato Adrian Sutil, il quale allo stesso tempo ha affermato che sarà felice di tornare a correre a Sakhir, quando la situazione interna lo permetterà.

Sul fatto che la F1 si riaffacci a Sakhir già l’anno prossimo, però, l’ambiente del circus non sembra disposto a metterci la mano sul fuoco; a mostrarsi dubbioso in proposito è stato in particolare Eric Boullier: “Non possiamo sapere cosa succederà finchè ci saranno questi problemi. Dobbiamo essere cauti”, ha affermato il responsabile della Renault, nonché vice-presidente della Fota.

Federico Fadda (422race.com)

mercoledì 1 giugno 2011

Ferrari, a volte ritornano

Non si fermano le manovre intorno al futuro della Ferrari. Le mosse decise la settimana scorsa, ovvero l’allontanamento di Aldo Costa a favore di Pat Fry, e la riorganizzazione dell’area tecnica in tre rami, rappresentano solo la base di un insieme di cambiamenti ancora da completare, che verranno definiti man mano da qui in avanti.

Perché se è vero che all’interno del team era necessaria una scossa, allo stesso tempo è evidente che consegnare il posto di Costa a Fry non può rappresentare la soluzione ai mali, quasi tutti di natura aerodinamica, della 150° Italia.
L’ingegnere inglese, infatti, non è a tutti gli effetti un progettista, e nemmeno Nikolas Tombazis ha convinto del tutto in questo ruolo.
Il greco, per il momento, resta al suo posto, con il compito di curare in particolare l’aerodinamica, ma i vertici di Maranello si stanno guardando intorno, alla ricerca di una figura esperta in materia.

Il nome che sta circolando con più insistenza rappresenta, in realtà, un cavallo di ritorno, ovvero John Iley. Secondo “Autosprint”, l’inglese, già alla Ferrari nel 2009, non sarebbe soddisfatto del suo attuale impiego in McLaren. Il fatto che abbia lavorato, anche se per breve tempo, con Pat Fry a Woking, potrebbe aiutare la Ferrari a farlo tornare indietro.
Se la cosa si concretizzerà, Tombazis passerà a concentrarsi esclusivamente sul design della macchina, mentre Iley sarà a tutti gli effetti il nuovo addetto all’aerodinamica.
Forse accompagnato, secondo indiscrezioni, da un tecnico della Force India, del quale però non è trapelato il nome.

Tornando a Costa, la sua storia a Maranello non si è conclusa con il siluramento dal ruolo di direttore tecnico.
Secondo quanto riferito da “Auto Motor und Sport”, l’ingegnere di Parma è passato a far parte del reparto di progettazione delle vetture stradali del Cavallino, così da permettergli di arrivare alla naturale scadenza del contratto che lo lega alla Ferrari, ovvero fine 2013.

Una mossa costosa in termini economici, perché lo stipendio di Costa resta invariato, ma che almeno rende l’ex direttore tecnico meno appetibile per altri team di Formula 1, oltre che meno amaro l'avvicendamento con Pat Fry.

Federico Fadda (422race.com)