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lunedì 26 marzo 2012

Alonso, vittoria inattesa ma voluta. Perez, gioventù e talento. Hamilton ok, Vettel no. Mercedes, la qualifica non basta. Le pagelle del GP di Malesia

Alonso 10 - Difficile che vi siano dubbi sul voto da dare a Fernando. Non per la vittoria in sè, perchè da uno come lui non ci si aspetta altro, ma per come sta dimostrando di non volersi arrendere a una vettura non competitiva. Fa tutto bene: la qualifica, per quello che può; la partenza, a razzo come sempre; infine, l'intera condotta di una gara portata avanti sempre col piglio di chi sapeva di non poter, e non voler, mancare l'occasione. Nel finale Perez gli sarà pure arrivato negli scarichi, ma per superarlo avrebbe dovuto sudare ben più di sette camicie.

Perez 9,5 - Lo meriterebbe tutto il voto pieno, ma in fondo ad un week end superbo, dopo essersi qualificato come unico dei non top team in Q3, la sbavatura che ci si poteva aspettare da uno fresco di Formula 1 come lui, alla fine è arrivata. Ciò non toglie però niente al valore della prova di Sergio, per la quale quella di ieri non rimarrà, probabilmente, l'unica possibilità di vittoria di una carriera dalle premesse luminose. Non si butti via.

Hamilton 8 - Le prime parole a fine gara sono state di congratulazioni per quei due diavoli lì davanti, a suo dire imprendibili per la McLaren di ieri. E allora complimenti anche a Lewis, che in una domenica in cui molti big hanno perso la bussola non si è mai scomposto, nemmeno per quel paio di problemi in fase di pit-stop, che gli hanno complicato la vita. Ma se ha detto che Alonso e Perez erano troppo veloci, è perchè davvero ha tirato fuori il massimo.

Webber 7 - Parte quarto, e quarto arriva. Alla fine Mark ha tirato giù una gara diligente, con una buona partenza, finalmente, ma una condotta di gara rovinata dalle gomme intermedie, che la Red Bull ha mal digerito. Sull'asciutto il ritmo migliora, ma la RB8 sembra avere davvero troppe cose da mettere a posto, per permettere ai suoi piloti di prendere il volo.

Raikkonen 7 - Buona prova anche da parte di Kimi, sebbene, date condizioni meteo in cui lui in passato non si è trovato per niente a disagio, forse ci si poteva aspettare qualcosina di più. Magari non il podio, ma rendere un pò più difficile la vita a Hamilton e Webber si. Può comunque sorridere il finlandese, rimasto sempre fuori dai guai, al contrario dello svagato compagno di box.

Senna, Di Resta, Vergne, Hulkenberg 8 - Giudizio collettivo giustamente alto per questi quattro outsiders, capaci di cavarsela più che egregiamente contro il meteo dispettoso, non creandosi problemi, e portando a casa punti preziosissimi per se stessi e per i propri team, anche se, di fronte alla prestazione della Sauber, le loro scuderie hanno diversa strada da fare.

Vettel 6 - Sufficienza sì, ma a nostro giudizio striminzita. Il contatto con Karthikeyan, nel quale pregiudica una gara comunque per niente esaltante, non ci trova totalmente d'accordo con lui, nell'attribuzione completa di colpe al povero pilota indiano. Inoltre, il nervosismo del post-gara non trova alcuna giustificazione; fino a pochi mesi rideva solo lui, e gli altri masticavano amaro. Bene, ora che sa cosa significa, si metta la fascia da guerra in testa, e aiuti la Red Bull a risalire.

Button 5 - La classica giornata-no che capita almeno una volta durante la stagione. Alla fine Jenson, che sa anche di averci messo parecchio del suo, soprattutto nel tamponamento a Karthikeyan (sì, ancora lui!), preferisce farci su una bella risata, e lasciarsi Sepang alle spalle. Se lo può permettere, nella prossima gara tornerà sicuramente ai vertici.

Massa 4 - E sono due, per Felipe. Niente di personale, si sappia, ma il brasiliano continua a non fare nulla per cambiare l'andamento della situazione. Migliora in qualifica, facendosi eliminare comunque in Q2, mentre in gara sparisce nel diluvio, vanificando una partenza che lo porta, al momento dell'interruzione, all'8° posto. Finisce primo dei non doppiati, e dice di non essere toccato dal 2° posto di Perez. Noi non gli crediamo molto, ma lo incitiamo ancora: forza, Felipe.

Federico Fadda


domenica 25 marzo 2012

Alonso: “Vittoria fantastica, ma dobbiamo lavorare”

SEPANG – Nemmeno il più incallito tifoso della Ferrari se lo sarebbe aspettato, e probabilmente neanche lui stesso, pur essendo un inguaribile ottimista, avrebbe puntato un soldo sulla vittoria in Malesia. Fernando Alonso sa di aver centrato un risultato straordinario e inatteso: “Questa vittoria è una grande sorpresa, perché non eravamo abbastanza competitivi nemmeno qui, e l’obiettivo era di fare più punti possibili: abbiamo fatto una buona qualifica e oggi sono rimasto calmo in condizioni estreme. È una giornata che non dimenticheremo facilmente”.

La F2012 è apparsa in gran forma con pista parecchio bagnata, ma ha sofferto il ritorno della Sauber di Perez, man mano che l’asfalto diventava più asciutto; proprio alla luce di queste considerazioni, Fernando invita tutti a non montarsi la testa: “Non cambierà nulla, restiamo comunque in una posizione in cui non dovremmo essere; non possiamo limitarci a lottare per entrare in Q3, dobbiamo essere in grado di competere sempre per la vittoria. Oggi però possiamo vedere diversi aspetti positivi: siamo riusciti a non perdere punti nei confronti dei migliori, e i nostri pit-stop ormai sono perfetti. Nelle prossime gare avremo dei miglioramenti sulla macchina, il team sta lavorando al massimo, siamo una squadra unita e questa vittoria ci rende felici".

Due pole in altrettante gare non sono bastate a Lewis Hamilton per centrare la vittoria in gara, ma in una domenica come quella di Sepang, il pilota della McLaren accetta di buon grado il terzo posto: “Non posso davvero lamentarmi, la macchina è stata buona per tutto il week end, e alla fine ho concluso ancora sul podio. Certo, mi sarebbe piaciuto finire nella stessa posizione di partenza, ma Fernando e Sergio hanno fatto una corsa fantastica; io h fatto del mio meglio per provare a prenderli, ma con le gomme intermedie eravamo un po’ lenti, e quando abbiamo montato le slick il distacco era ormai difficile da colmare. Inoltre abbiamo avuto qualche difficoltà nei pit-stop, qualcosina l’abbiamo persa anche lì”, ha spiegato Lewis in conferenza stampa.

Giornata invece da cancellare in fretta per Button, quattordicesimo al termina di una gara in cui avrebbe potuto dire la sua, se non fosse incappato in un errore rivelatosi determinante, riguardo al quale Jenson scagiona pienamente Karthikeyan: “La colpa è totalmente mia, lui non c’entra; stavo cercando di mantenere le temperature di gomme e freni, ma ho perso il posteriore in ingresso di curva, finendo per colpire Narain. Nel complesso un pomeriggio difficile, tutto ciò che poteva andare storto, lo è effettivamente andato; mi spiace per il team, ci aspettavamo un risultato migliore, ma dobbiamo tenere la testa alta e guardare avanti, perché gare come questa possono accadere”.

Alla felicità della Ferrari fa da contraltare il difficilissimo momento della Red Bull, appena fuori dal podio con Webber, e undicesima con Vettel, ma comunque mai in grado di dire la sua in ottica vittoria, sul tracciato di Sepang. Per Mark la spiegazione è piuttosto semplice: “Oggi non abbiamo mai avuto il giusto ritmo, forse anche perché il setup scelto non ci dava la giusta fiducia nella vettura, soprattutto a causa del meteo variabile. Mi sono sentito più a mio agio prima della bandiera rossa, mentre alla ripresa le intermedie ci hanno messo troppo tempo a entrare in temperatura, e fare uno stint lungo con esse non è stata la soluzione migliore; quando la pista ha iniziato ad asciugarsi, invece, stavamo andando piuttosto bene. Non è il risultato che speravamo, ma non voglio sentir parlare di crisi”.

Umore decisamente più nero per Sebastian Vettel, che recrimina per una serie di sfortune che lo hanno colpito oggi: “Innanzitutto la mia radio non funzionava, quindi non ero in grado di capire perfettamente l’evolversi della situazione; poi, nel momento in cui avevamo raggiunto il massimo ottenibile oggi, cioè il quarto posto, c’è stato l’incidente con Karthikeyan, che dovrebbe imparare a guardare meglio dove va. Peccato, perché fino a quell’episodio il risultato non era da buttare, mentre dopo il contatto con la HRT la macchina ha accusato dei problemi. È frustrante perdere punti in questo modo”.

Altra domenica da dimenticare per la Mercedes, la quale, come anche in Australia, a delle buone qualifiche non ha fatto seguire una gara all’altezza delle aspettative. Alla fine il bottino è di un solo punto, guadagnato da Michael Schumacher: “Vista la posizione di partenza, è un vero peccato aver finito solo decimo, avrei senz’altro voluto ottenere un risultato migliore. La toccata subita all’inizio, e il conseguente testacoda, hanno condizionato la mia giornata, e dopo la ripresa avevamo un buon ritmo, che però era simile a quello degli altri, quindi non era facile recuperare posizioni. È evidente, comunque, che c’è del lavoro da fare, ma vado via dalla Malesia convinto che nelle prossime gare saremo in grado di lottare per con i più forti”.

Il principale tallone d’Achille della W03, ovvero l’elevata usura dei pneumatici, si è presentato anche in Malesia, pur non essendo presente il caldo dei giorni precedenti. A farne le spese, in particolare, è stato Rosberg: “È stata una giornata sfortunata per me; dopo la ripartenza avevo un buon ritmo, e mi sono trovato quarto, ma da lì in poi il degrado delle gomme è stato elevato, e mi sono dovuto fermare una volta di troppo. Con le slick invece mi sono trovato piuttosto bene, riuscendo a tenere dietro Button. La situazione è che siamo forti in qualifica, ma non ancora abbastanza in gara, e nel tempo che ci separa dal GP della Cina dovremo lavorare su questo”.

Federico Fadda (422race.com)

GP Malesia: Alonso vince una gara pazza! Perez 2° con la Sauber, 3° Hamilton. Out Vettel, male le Mercedes

SEPANG - Fernando Alonso si aggiudica il GP della Malesia, seconda prova del campionato 2012 di Formula 1. Il pilota spagnolo ha tagliato per primo il traguardo dopo una emozionante lotta con la Sauber di Sergio Perez, che senza un errore a pochi giri dal termine, avrebbe probabilmente avuto la meglio sulla Ferrari, regalando al team svizzero il primo storico successo in F1. Sul gradino più basso del podio Lewis Hamilton, mentre la prima Red Bull è quella di Webber, quarto. Ritirato Vettel, in fondo alla classifica Button e Massa.

Gara fortemente condizionata dalle condizioni metereologiche instabili; la pioggia, caduta poco prima del via, costringe i team ad equipaggiare le monoposto con gomme da bagnato. Al via, Hamilton mantiene la prima posizione, davanti a Button, mentre guadagna posizioni Alonso; già dopo quattro curve, il primo episodio rilevante, con Grosjean che tampona Schumacher, facendo finire entrambi in testacoda. Per il francese della Lotus la gara si concluderà un giro più tardi, con un secondo fuoripista, che lo costringe al ritiro. Anche per la Mercedes, comunque, la corsa si fa in salita, e così sarà per tutta la sua durata, trovandosi a dover fare fronte, nuovamente, a problemi di usura rapida dei pneumatici.

Al nono giro, a causa della pioggia sempre più battente, e dell'enorme quantità d'acqua sul tracciato, la direzione di gara decreta prima l'intervento della Saferty Car, poi la bandiera rossa, che sospende la gara. Le vetture restano ferme per circa un'ora, prima di riprendere il via, dietro la vettura di sicurezza; al comando, dopo il primo giro di soste per passare alle gomme intermedie, va Alonso, seguito da Perez e Hamilton, mentre Button, dopo la ripartenza, nel tentativo di sorpassare la HRT di Karthikeyan, ritrovatosi decimo, finisce per tamponarlo, rovinando il muso della sua McLaren, dovendo ricorrere a un pit-stop imprevisto. La Ferrari, in condizioni di pista semi-bagnata, ha un ritmo incredibile, e Fernando costruisce un certo margine su tutti gli altri; ma evidentemente oggi era la giornata della Sauber, perchè Perez inizia a rimontare sempre più velocemente, anche dopo che il passaggio a gomme da asciutto.

Dietro i primi tre, problemi per Vettel che, mentre si trovava in quinta posizione, si è toccato con Karthikeyan in fase di doppiaggio della HRT, riportando la foratura della posteriore sinistra, con conseguente nuova sosta, scivolando in dodicesima posizione. Peccato per la Red Bull, che in condizioni d'asciutto, anche con Mark Webber quarto, stava tenendo un ritmo secondo solo a quello dello scatenato Perez.

Gli ultimi giri sono stati da cuore in gola, per i tifosi di Ferrari e Sauber; a sei tornate dalla fine, dopo essere ormai giunto negli scarichi di Alonso, Perez arriva largo alla terz'ultima curva, perdendo secondi che si riveleranno decisivi nella lotta per la vittoria, dato che, nonostante una furiosa progressione finale del giovane messicano, Fernando manterrà la testa della corsa fino alla bandiera a scacchi, regalando alla Ferrari un successo strepitoso e inatteso, di sicuro buonissimo per il morale del team di Maranello, chiamato ora a fornire allo spagnolo un mezzo all'altezza del suo talento.
I veri complimenti di giornata, comunque li merita Sergio Perez, che con una Sauber buonissima, ma non certo annoverabile fra i team top, si porta a casa il primo podio della sua giovane carriera, regalandosi, forse, anche maggiori chance di approdare in Ferrari il prossimo anno, al posto di un Felipe Massa che, anche oggi, ha corso una pessima gara, conclusa al 15esimo posto, come primo dei non doppiati.

Ancora amaro in bocca per Hamilton, terzo sul traguardo, che per la seconda volta consecutiva non sfrutta al meglio la pole conquistata in qualifica, anche se peggio di lui ha fatto Button, appena quattordicesimo; la Red Bull non fa meglio del quarto posto di Webber, mentre Vettel si ritira a un giro dalla fine. Raikkonen, con la Lotus finisce quinto, e a completare la top ten ci sono diversi outsider: Senna è sesto con la Williams, Di Resta e Hulkenberg sono settimo e nono con la Force India, Vergne ottavo con la Toro Rosso; Michael Schumacher, decimo, porta a casa l'unico punto nella deludente domenica della Mercedes, tredicesima con l'altro pilota, Rosberg.

Con questo successo, Alonso è balzato al comando della classifica piloti con 35 punti, davanti a Hamilton, che ne ha 30. Nel campionato costruttori, al comando c'è la McLaren, davanti alla Red Bull.

Prossimo appuntamento con la Formula 1 il prossimo 15 aprile, con il Gran Premio della Cina.

Federico Fadda

sabato 24 marzo 2012

Lewis: “Domani sarà fondamentale gestire le gomme”

SEPANG - È la sua prima pole in Malesia, ma già la seconda stagionale, su altrettante gare finora. Lewis Hamilton si conferma, almeno in questo inizio di stagione, signore del sabato, ma stavolta, dopo la beffa subìta da Button in Australia, l’obiettivo è il bersaglio grosso, quello in palio domenica, sebbene il pilota della McLaren non si illuda: “Questa è una pista molto difficile, per temperature e grado di umidità; domani sarà durissima, dovremo fare in modo di metterci nelle migliori condizioni possibili. Sarà fondamentale gestire l’usura dei pneumatici, soprattutto perché qui non si sa mai cosa può succedere da un momento all’altro. Sarà una gara senza dubbio interessante”.

Come a Melbourne, Hamilton ha dato l’impressione di essere riuscito ad ottenere facilmente la pole, centrando subito un giro perfetto. In realtà, Lewis ha trovato un paio di sbavature nella sua migliore performance: “È stato abbastanza buono, anche se nella prima curva ho avuto un po’ di sovrasterzo, e nell’ultima ho perso un po’ di tempo. Il resto del giro, però, è andato piuttosto bene, riducendo così al minimo il peso degli errori commessi”.

In prima fila, a riprova del fatto che la MP4-27 è, in questa fase iniziale, la vettura da battere, ancora Button; sempre più vicino a Hamilton sul giro secco, Jenson ha però mancato di nuovo, la pole, per un digiuno che dura ormai da ben 51 GP. Il pilota di Frome si gode però l’ottima forma sua e del team: “Credo che avrei potuto fare qualcosina in più, ma le qualifiche sono state molto buone per me, in queste prime due gare, quindi non posso lamentarmi più di tanto. È positivo il fatto di aver centrato un’altra prima fila completa, anche se avrei preferito essere io davanti a tutti; Lewis, però, ha fatto un gran giro, e io sono riuscito solo ad avvicinarmi. La partenza sarà entusiasmante, con il lungo rettilineo e la prima curva in discesa; credo che dovremo fare attenzione a Schumacher”.

Proprio dal Kaiser arrivano le notizie migliori di giornata per la Mercedes, molto veloce anche a Sepang, e nuovamente in seconda fila con Michael. Il sette volte campione del mondo guarda con fiducia alla gara: “È un bel risultato, soprattutto se guardiamo chi c’è dietro di noi, anche se dobbiamo recuperare ancora un po’ nei confronti della McLaren. Tuttavia, adesso siamo davvero vicini, dobbiamo rimanere concentrati e proseguire su questa strada”.

Per la W03 l’incognita resta, comunque, quella relativa al consumo delle gomme, pesante tallone d’Achille, già evidenziato in Australia: “Credo che le temperature che ci sono qui preoccupino un po’ tutti; noi dopo Melbourne abbiamo reagito, e i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro in fabbrica, quindi non vedo l’ora che arrivi la gara. Mi sento bene, e credo che abbiamo scelto le soluzioni migliori per andare bene anche domani”.

Un sabato dall’amaro in bocca, invece, per Rosberg; il tedesco, settimo in griglia domani, ha avuto ancora difficoltà a mettere insieme un giro perfetto: “Ovviamente mi sarebbe piaciuto essere un po’ più avanti, ma ho commesso un errore alla prima curva, che mi ha fatto perdere qualche decimo, e mi ha lasciato delle vibrazioni sui pneumatici. Però sono molto fiducioso per domani, spero di guadagnare posizioni e raccogliere punti importanti”.

Non è un grande momento, invece per la Red Bull; i campioni del mondo, che speravano di riuscire a tornare davanti su una pista vera come quella di Sepang, hanno sostanzialmente replicato la qualifica di Melbourne, piazzando una macchina in seconda fila e l’altra in terza. Mark Webber, però, non la vede così nera: “Non è andata così male, abbiamo avuto un passo accettabile. A Melbourne siamo stati più forti in gara che in qualifica, e il distacco dalla pole qui sembra essere sui due-tre decimi, quindi c’è stato del miglioramento. Vedremo come andrà domani, in una gara in cui ci saranno diversi team molto vicini come prestazioni. I tifosi si divertiranno”.

Non sembra avere la stessa fiducia Sebastian Vettel, che ha lamentato ancora difficoltà nella ricerca della messa a punto ottimale per la RB8: “Non sentivo il giusto feeling con la macchina, quindi non sono riuscito a tirare fuori il meglio nel giro veloce. La decisione di usare la gomma dura alla fine è stata una necessità, dato che non mi stavo trovando bene con le medie, e la scelta ha pagato. Penso che in gara andremo meglio, ma, come a Melbourne, la macchina da battere sarà la McLaren; siamo consapevoli che la nostra monoposto, al momento, non è la più semplice da guidare, e su questo dobbiamo lavorare ancora molto”.

La Red Bull può comunque consolarsi col fatto che in ogni situazione c’è sempre qualcuno che sta peggio; purtroppo per i colori italiani, ancora una volta a rispondere a questo identikit è la Ferrari, apparsa sempre piuttosto indietro rispetto ai primi, e in grado di lottare con il solo Alonso. Lo spagnolo, come al solito, cerca sempre di trovare il lato positivo: “È stata ancora una qualifica in salita, dove non siamo stati in grado di dare battaglia ai primi, e con problemi anche nelle prime due manche. Abbiamo fatto un piccolo passo avanti, ma manca ancora tanto; più che la posizione, conta il distacco dai primi. In Australia prendevamo un secondo, qui siamo scesi intorno a sei-sette decimi”.

Ad ogni modo, per la Ferrari la gara si presenta tutta in salita: “Credo che sarà difficile vedere i distacchi o il dominio dell'anno scorso, mi aspetto una corsa complessa dal punto di vista tattico. A parte la McLaren, c'è la Mercedes che è velocissima in qualifica, ma un po' meno in gara; noi potremo avere delle possibilità se faremo un lavoro perfetto, tenendo conto anche del possibile fattore pioggia”.

Dall’altra parte del box del Cavallino, umore sempre più ai minimi storici per Felipe Massa; il brasiliano, dopo il disastro di Melbourne, prosegue nel suo periodo difficile mancando la Q3 anche a Sepang: “Non è un gran risultato, ma la macchina non è molto competitiva; ho lottato, andando vicino a qualificarmi per la Q3, ma non ce l’ho fatta. C’è ancora da migliorare, spero di avere un passo in grado di farmi arrivare in zona punti”.

Federico Fadda (422race.com)

GP Malesia, qualifiche: Hamilton bis, prima fila ancora McLaren. Schumi 3°, Red Bull ancora indietro. Ferrari, Alonso non basta.

La seconda pole position del 2012 porta ancora la firma di Lewis Hamilton. Sul tracciato malese di Sepang, prima pista vera del calendario, il pilota della si è aggiudicato la miglior prestazione con il tempo di 1'36"219 , precedendo di un decimo abbondante il compagno di squadra Jenson Button, per una prima fila di nuovo tutta McLaren.

Alle spalle delle Frecce d'argento si conferma un ottimo Michael Schumacher, staccato di quasi due decimi, che precede a sua volta Mark Webber. Per la Red Bull il dominio sembra del tutto finito, come testimoniato eloquentemente dalle facce scure di Horner e Newey, e come in Australia si prospetta un altra corsa da rimonta, contando su un passo-gara che sembra comunque buono. Sebastian Vettel partirà quinto, e solo per effetto della penalizzazione toccata a Kimi Raikkonen. Il finlandese, con una Lotus in ottima forma, si aggiudica infatti la quinta posizione, ma, per effetto della sostituzione del cambio, dovrà retrocedere di cinque posti, scendendo così decimo.

A fianco di Vettel, in terza fila, l'altra Lotus di Romain Grosjean, sesto e ancora convincente, poi Nico Rosberg, settimo. Da notare che i primi otto in classifica, Raikkonen compreso, sono racchiusi nello spazio di soli quattro decimi.

La Ferrari, col solito Fernando Alonso, non è riuscita a fare meglio del nono posto, ottavo grazie alla retrocessione di Kimi, e con un distacco di ben un secondo e tre decimi dalla pole. Come previsto, quindi, la F2012 non è affatto migliorata rispetto a Melbourne, e il difficile inizio di stagione della rossa non sembra poter terminare a breve. Alonso ha comunque fatto meglio di Felipe Massa, eliminato in Q2.

Chiude la top ten la Sauber di Sergio Perez; in ombra, rispetto alla prima gara, Toro Rosso e Force India, mentre le HRT, seppure costantemente in fondo allo schieramento, superano la tagliola del 107%, e prenderanno parte alla gara di domani, il cui via sarà alle 10 italiane (occhio all'ora legale!)

Federico Fadda

martedì 20 marzo 2012

McLaren, che inizio, ma Lewis subisce Jenson. Red Bull, poteva andare peggio. Ferrari monopilota. Le pagelle del GP d'Australia

Button 10 - Prima gara e primo voto pieno della stagione, ampiamente meritato per Jenson. Che in qualifica lascia sfogare l'apparentemente imprendibile compagno di squadra, ma la domenica abbassa la visiera, e quando i semafori si spengono, lui si accende, lasciando tutti lì a rincorrerlo. Gestisce con maestria la fuga, non lasciandosi infinocchiare nemmeno dalla Safety Car. Quando il buongiorno si vede dal mattino.

Hamilton 8 - Perchè la pole è stata stratosferica, ma la gara no. Alla partenza Button fa la lepre, lui la tartaruga, poi non riesce a tenere il passo del compagno di box, sempre più scomodo da digerire. E nel finale la Safety, a lui sì, rompe le uova nel paniere, togliendogli una seconda posizione che sarebbe stata comunque meritata. Ma ha tempo per rifarsi.

Vettel 9 - Qualifica da dimenticare, ma domenica per niente da buttare, con quel secondo posto che appare come una benedizione, viste le premesse del sabato. Sfrutta bene il via, al contrario di Webber, poi si mette a mordere le caviglie di Schumi, fino al suo ritiro. Dopo di che inizia a tirare per provare a riprendere le McLaren, ma senza la Safety non ce l'avrebbe fatta. Ma la RB8, nella terra dei canguri, non era nella sua forma migliore.

Webber 7 - Qualcuno dica a Mark di non appisolarsi una volta dentro l'abitacolo. Cicca la partenza per l'ennesima volta, perde parecchie posizioni, poi ingrana un buon ritmo, ma per il podio è ormai tardi. Peccato, ma ancora una volta ci ritroviamo a parlare del fatto che non sfrutta alla perfezione il materiale a disposizione.

Alonso 9 - Con una macchina appena sufficiente, il voto alto a Nando ci sta, eccome. Partenza da molla, come quasi sempre, e alla prima curva gira in pratica subito dopo quelli forti per davvero. Poi fa quel che può, con la F2012 che fa temere ai ferraristi un'altra stagione da incubo. Un pò di strizza nel finale con un Maldonado che lo pressa, ma lui non perde la calma. La pazienza, prima o poi, potrebbe però andarsene.

Massa 4 - Senza troppe parole: un disastro, e per tutto il week end. Libere, qualifiche, gara, non c'è una volta che ne combini una buona, facendosi infilare da tutti, ma non da Red Bull, McLaren, Mercedes, bensì da Sauber, Force India, Toro Rosso. E alla fine, tanto per gradire, si prende a ruotate con Senna, facendo finire fuori entrambi. Per essere l'ultimo anno a Maranello, non ha cominciato per niente bene.

Mercedes 6 - Appena sufficiente, perchè qualche premessa della vigilia l'ha mantenuta, ma diversi timori anche, come quello di torturare i pneumatici, che infatti vanno presto alla frutta, rovinando la gara di Rosberg e Schumacher, quest'ultimo colpito anche da un problema tecnico. La base però è, stavolta, buona davvero, e lungo la strada non potrà che migliorare.

Raikkonen 6 - Un rientro che fa bene alla Formula 1, perchè dopo un brutto sabato, con eliminazione in Q1, Kimi fa vedere qualcosa di meglio in gara, risalendo abbastanza in fretta nella prima parte, e restando fuori dai guai nel convulso finale, che gli regala il 7° posto. Ma col suo talento, ed una Lotus effettivamente buona fra le mani, può fare di più.

Grosjean 7 - Voto crollato drasticamente a causa della breve durata della sua domenica, appena due giri a causa di uno scontro con Maldonado, dovuto però anche a una cattiva partenza, che lo ha fatto indietreggiare in classifica. Il 3° posto in qualifica, però, ha fatto vedere che Romain la stoffa ce l'ha.

Maldonado 6 - Un vero peccato finire a muro negli ultimi chilometri, dopo una gara ottima, grazie anche a una Williams, almeno la sua, che sembra molto più forte di quella dello scorso anno. Anche perchè peggio sarebbe stato molto difficile. Sempre in buonissima posizione, nel finale va a mordere le caviglie ad Alonso; ma, si sa, far fuori Fernando è assai arduo, e il rischio che si corre è quello di commettere l'errore fatale, arrivato poi puntuale come un orologio.

Federico Fadda

domenica 18 marzo 2012

Jenson: “Importante iniziare vincendo”

MELBOURNE – Che la McLaren partisse con i favori del pronostico era un fatto piuttosto ovvio, dopo la prima fila conquistata in qualifica. Meno scontata sembrava essere la possibilità che il primo a vedere la bandiera a scacchi non fosse il poleman Lewis Hamilton, ma il compagno di squadra Jenson Button.
Il quale, con scaltrezza, si è preso la testa della corsa alla prima curva, per poi non lasciarla più, andando a conquistare la 13esima vittoria in carriera: “Fantastico. Iniziare l’anno con una vittoria è importante, ma ancora di più lo è, come team, tornare a casa dopo esserci aggiudicati pole e gara. Ci mette in una ottima posizione in vista della prossima prova, alla quale non voglio però pensare ora, perché intendo godermi questa giornata”.

Tutto stava filando liscio, fino a quando la Safety Car non ha dovuto fare il suo ingresso in pista, col rischio di rimescolare le carte: “
In effetti quella era la mia preoccupazione più grande, specie perché erano le sei del pomeriggio, e a quell’ora diventa più difficile mantenere i pneumatici in temperatura. Dopo sono stato in grado di fare una buona ripartenza, riuscendo ad avere un buon ritmo anche negli ultimi giri”.

Per Jenson si tratta della terza vittoria sul circuito di Albert Park; il pilota della McLaren ammette che, delle tre, questa è stata probabilmente la più facile: “Nel 2009 e nel 2010 le condizioni erano diverse; nel primo caso, scattai dalla pole, ed ebbi problemi con le gomme nel finale. Mentre l’anno dopo il meteo rese tutto più complicato. Stavolta, invece, c’è stato un ottimo equilibrio fra la prestazione dei pneumatici nella prima e nell’ultima fase”, ha spiegato Jenson.

Morale un po’ più basso nell’altra metà del box McLaren; Lewis Hamilton ha ammesso di avere avuto una gara dura, e di non capirne il motivo: “La partenza sbagliata è stata solo l’inizio di una giornata difficile; ho dovuto lottare con la vettura tutto il tempo, non avevo il giusto passo, e non so quale sia il motivo. Faccio comunque i miei complimenti a Jenson e alla sua grande prestazione; sarebbe stato bello centrare una doppietta, è un peccato non esserci riusciti. Spero che per me si tratti solo di una domenica meno positiva di altre, ma ora penserò già alla Malesia; credo che in questo campionato sarà importante la costanza di rendimento, ed è su quella che voglio concentrarmi”.

Chi invece può tirare un sospiro di sollievo al termine della gara di Melbourne è la Red Bull, e più precisamente Sebastian Vettel, secondo al traguardo e unico in grado di inserirsi fra le McLaren. Dopo la pessima qualifica, Seb raccoglie con soddisfazione la piazza d’onore: “Congratulazioni a Jenson e alla McLaren, hanno fatto una gara eccellente, ma io sono davvero contento di questo secondo posto, credo che in pochi ieri se lo sarebbero aspettato. È stata una gara positiva per noi, sapevamo che ci sarebbe stata una lotta serrata, quindi portare via tanti punti è importante. Inoltre penso che la macchina abbia parecchio potenziale ancora inespresso, quindi in questi giorni che ci separano dalla gara di Sepang dovremo lavorare per rendere agli altri la vita un po’ più difficile in Malesia”.

Pur non avendo mai potuto competere per la vetta, la Ferrari può essere soddisfatta del 5° posto di Fernando Alonso, almeno alla luce delle disastrose qualifiche. Chiaramente non si tratta di una prestazione per cui gioire troppo, ma allo spagnolo, per il momento, va bene così: “Penso che sia buon risultato ; la partenza è stata fantastica, non solo per me, ma anche per Felipe, che ho visto vicino negli specchietti. Ci sono state delle belle battaglie in pista, ed essere dopo Mclaren e Red bull non è male; chiaramente dobbiamo migliorare, per arrivare a lottare con loro, ma in un week-end come questo fare un quinto posto va bene”.

A chi gli fa notare che sudare sette camicie per tenere dietro la Williams non è esattamente un buon viatico per il futuro, Fernando ha risposto così: “Mi spiace per Maldonado, ma quando è uscito mi sono tranquillizzato; l’aspetto peggiore, al momento, non è la lotta con la Williams, ma il fatto che siamo a un secondo dai primi, sia in qualifica che in gara. Però quest'anno i valori si sono ristretti, se recuperiamo a breve cinque-sei decimi possiamo risalire diverse posizioni”.

Tutti la vedevano in grado di competere almeno per il podio, invece per la Mercedes la gara australiana si è risolta in una debàcle totale, con il 12esimo posto di Rosberg, il ritiro di Schumacher, e i soliti problemi di degrado delle gomme, evidenziati proprio da Nico: “Ho avuto un’ottima partenza, in cui ho guadagnato tre posizioni, ma poi non siamo stati in grado di mantenere costantemente un buon ritmo. La toccata con Perez nel finale, in cui ho forato, mi è costata anche la zona punti; resto comunque fiducioso, perché il potenziale c’è, e lo abbiamo mostrato. Sepang è una pista completamente diversa, dobbiamo subito metterci al lavoro”.

Peggio è andata a Schumacher, costretto al ritiro nel corso dell’11esimo giro, per un problema alla sua monoposto, come spiegato dallo stesso pilota tedesco: “È stata una sfortuna, ho perso trazione, e alla prima curva ho dovuto andare sull’erba per non finire in testacoda. Credo che avrei potuto fare una buona gara, ma comunque possiamo prendere degli aspetti positivi da questo weekend: la macchina ha confermato le sensazioni della vigilia, un aspetto da cui ripartire per migliorare ulteriormente”.

Federico Fadda (422race.com)

GP Australia: Button si aggiudica la prima! Vettel beffa Hamilton, Alonso salva la Ferrari. La Mercedes delude

MELBOURNE - Non c'è due senza tre. Proverbio del tutto azzeccato per Jenson Button, che si aggiudica la prova d'apertura della stagione 2012 di Formula 1, centrando la sua terza affermazione sul circuito di Albert Park, dopo quelle del 2009 e del 2010.

Il pilota della McLaren, che ha fatto segnare anche il giro record, è accompagnato sul podio da Sebastian Vettel, su Red Bull, e dal compagno di squadra Lewis Hamilton, che non ha sfruttato bene la pole conquistata in qualifica. Quarto posto per l'altra Red Bull, quella di Mark Webber, mentre la prima Ferrari è quella del solito Fernando Alonso, quinto al traguardo. Giornata da dimenticare per Felipe Massa, mai competitivo, perdente anche nei duelli con vetture più lente, e infine ritirato a pochi giri dal termine, a causa di un contatto con la Williams di Bruno Senna, anche lui costretto ad abbandonare la gara.

Domenica deludente anche per diversi altri protagonisti annunciati; la Mercedes non ha mantenuto le premesse della vigilia, subendo il ritiro di Michael Schumacher al giro 11, a causa dei danni riportati in un fuoripista e i problemi di Rosberg proprio nelle ultime curve, mentre era al settimo posto. Per lui, alla fine, la 12esima posizione finale. La W03, come emerso nei test invernali, ha sofferto di un eccessivo degrado dei pneumatici, condizionando la gara dei suoi piloti, che non hanno potuto mai veramente lottare nei quartieri alti.

E' durata invece molto poco la giornata di Romain Grosjean; il pilota della Lotus, terzo in griglia, ha abbandonato la contesa già dopo due giri, per via dei danni riportati dopo uno scontro con la Williams di Maldonado, avvenuto in una fase di duello.
Il francese ne è uscito impossibilitato a continuare, mentre il venezuelano ha conteso fin quasi al termine il 5° posto a Fernando Alonso, prima che un errore a poche curve dalla bandiera a scacchi la ha mandato a sbattere contro un muro. Kimi Raikkonen, con l'altra Lotus, è risalito dal 18esimo al 7° posto, chiudendo la prima gara del suo rientro in Formula 1 in zona punti, grazie anche al finale convulso, condito dalla lotta con le Sauber nelle ultime curve.

Una gara che ha vissuto per buona parte della sua durata sulla fuga delle McLaren, capaci di imporre il loro ritmo, lasciando sostanzialmente alle altre solo le briciole. Button ha fulminato Hamilton in una partenza convulsa, nella quale Schumacher ha sopravanzato Grosjean, ma dove soprattutto Alonso, Massa e Raikkonen hanno guadagnato diverse posizioni. Di lì in poi, il pilota della McLaren ha condotto senza problemi la corsa, mentre alle sue spalle gli altri si davano battaglia, con Schumacher che, fino al momento del ritiro, a tenuto a bada Vettel; la Red Bull, anche con Webber, è apparsa senz'altro molto più competitiva in gara, rispetto alle qualifiche.

Poi, con l'ingresso della Safety Car al giro 37, le soste hanno leggermente modificato la situazione.
Vettel ne ha approfittato per scavalcare Hamilton al 2° posto, e lo stesso ha fatto Webber con Alonso; al rientro della vettura di sicurezza, Button ha messo subito insieme due-tre passaggi veloci, costruendo quel gap che gli ha consentito di respingere l'assalto di Vettel, e aggiudicarsi la prima gara dell'anno.

La Formula 1 tornerà in pista già la prossima settimana, quando a Sepang andrà in scena il caldissimo, atmosfericamente parlando, GP della Malesia, seconda prova stagionale.

Federico Fadda

sabato 17 marzo 2012

Hamilton: “Fantastico inizio”. Mercedes ok, Red Bull un po’ meno. Ferrari delusa

MELBOURNE – Sul circuito di Albert Park solo un’altra volta era partito davanti a tutti, nel 2008, e a quella pole fece seguito l’unica vittoria ottenuta finora in Australia. Un precedente che rappresenta senz’altro un buon viatico in vista di domani, per Lewis Hamilton, che si è aggiudicato la prima partenza al palo del 2012, con una prestazione incredibile.
L’inglese, al termine delle qualifiche, non nasconde la sua felicità: “
È una sensazione incredibile, tornare qui per iniziare la stagione, e ottenere subito un’ottima prestazione; tra l’altro, per me e Jenson, è la prima volta che facciamo doppietta in qualifica. Sono orgoglioso del lavoro della squadra, i ragazzi hanno sempre lavorato sodo, senza arrendersi mai, nemmeno negli anni scorsi, quando le cose non sempre sono andate bene. La giornata più importante è, ovviamente, quella di domani, per la quale ora dobbiamo concentrarci”, ha dichiarato un soddisfattissimo Hamilton.

Il quale è comunque incalzato da vicino, meno di due decimi, dal compagno di squadra Button, apparso anch’egli in ottima forma: “Abbiamo fatto un ottimo lavoro in inverno, è oggi l’abbiamo confermato. Certamente è solo l’inizio, ma intanto è un primo grande risultato per noi”.
McLaren che, nonostante il brillante risultato, non perde di vista i campioni del mondo della Red Bull, per nulla considerati fuori dalla lotta per la vittoria: “Godiamoci questo momento fino a domani, ma non dobbiamo dimenticare che hanno tutto ciò che serve per essere competitivi domani. Non diamoli per spacciati”, ha affermato Button.

La prestazione di oggi, con il quinto tempo di Webber e il sesto di Vettel, conferma che la Red Bull non è in grado di dominare come nel 2011; i piloti del team anglo-austriaco, comunque, si dicono convinti di riuscire a migliorare la situazione dopo lo spegnimento dei semafori, a partire da Mark Webber: “Sapevamo che ci sarebbero state squadre veloci, in particolare McLaren e Mercedes. Da noi, forse, ci si aspettava qualcosa di speciale per tornare davanti a tutti, ma quest’anno le lotta sarà serrata. Sono contento del mio giro in Q3, anche se mi è mancato il KERS, e domani possiamo arrivare sul podio”.

Nemmeno Sebastian Vettel ha intenzione di gettare la spugna, dopo una qualifica deludente, in cui è apparso anche un po’ nervoso: “È la prima stagionale, non si sa mai cosa può accadere, ma il fatto che i tempi siano vicini fra loro non è una sorpresa. Certo, ci sarebbe piaciuto essere più vicini alla vetta, ma sono comunque soddisfatto, sebbene in Q3 abbia commesso un errore che mi è costato un paio di posizioni. La situazione non è disastrosa, abbiamo l’opportunità di rifarci in una gara che sarà lunga, e che non vedo l’ora di correre”.

Alla Mercedes, invece, hanno di che felicitarsi; i progressi dell’inverno sono stati confermati appieno, e le aspettative in vista di domani possono tranquillamente riguardare un piazzamento sul podio. Michael Schumacher raccoglie gli elogi al team, ma resta con i piedi per terra: “Sono contento della nostra prestazione, il passo avanti è enorme, considerando dove eravamo un anno fa in qualifica qui. Non posso fare altro che ringraziare i ragazzi, ma dobbiamo rimanere calmi e procedere un po’ per volta, la concorrenza è agguerrita”.

Leggermente meno soddisfatto Nico Rosberg, non solo per il settimo posto finale, ma soprattutto per un paio di sbavature commesse: “Purtroppo non sono riuscito a tirare fuori il massimo dalla macchina, ho avuto un po’ di difficoltà nella messa a punto, facendo così un piccolo errore nel mio giro buono. L’impressione, però, è che in gara potremo dire la nostra, e personalmente farò del mio meglio per guadagnare posizioni rispetto a oggi”.

Ben altre facce si sono viste in casa Ferrari, al termine del sabato. Le previsioni che davano la F2012 incapace di lottare per la vittoria non solo si sono realizzate tutte, ma addirittura la rossa è stata capace di fare molto peggio, finendo fuori con entrambe le macchine già in Q2. Sperare in una gara al vertice, a questo punto, sembra pura utopia: “C'è tanta delusione, soprattutto perché non sappiamo dove siamo rispetto agli altri e cosa potremo fare in gara, ma di certo non siamo abbastanza competitivi. Ci manca velocità sul dritto, perdiamo quasi venti km/h. Penso che siamo sulla strada giusta, ma dobbiamo migliorare alla svelta, perché la preparazione invernale per arrivare a lottare per la vittoria non è stata sufficiente”, ha ammesso con sincerità Fernando Alonso, solo 12esimo oggi.

Lo spagnolo, che sembrava avere le possibilità per un buon piazzamento in griglia, ha rovinato tutto con un errore alla prima curva: “Penso di aver toccato l'erba in frenata e l'auto è partita, finendo nella ghiaia. Mi sono insabbiato ed era impossibile ripartire”.

Nemmeno Felipe Massa è riuscito a brillare; il brasiliano ha concluso 16esimo, dando l’impressione di essere già pronto ad arrendersi: “La macchina è più difficile da guidare rispetto ai test, dove già non era competitiva. Su questa pista poi è peggiorata, non sentivo aderenza e ho dovuto lottare per fare un giro veloce. Abbiamo problemi di assetto e di grip con tutti i tipi di gomme. Non è stato l’inizio che speravamo”. Anche se alla fine delle qualifiche Pat Fry ha ammesso di non credere di poter andare più avanti della quarta fila.

Federico Fadda (422race.com)

GP Australia, qualifiche: la prima pole dell'anno è di Hamilton! Prima fila McLaren, bene la Mercedes, in affanno la Red Bull. Ferrari flop

E' Lewis Hamilton il primo a mettere il proprio nome davanti a tutti nel 2012. Il pilota della McLaren si è aggiudicato la pole position del GP d'Australia, prova d'apertura della stagione, con il tempo di 1'24"922, sua ventesima partenza al palo in carriera. E il dominio McLaren si completa con la seconda posizione di Jenson Button, staccato di un decimo abbondante.

Alle spalle delle due Frecce d'argento arriva la sorpresa di giornata, ovvero Romain Grosjean, che con la sua Lotus apre la seconda fila, mentre l'attesissimo compagno di squadra, Kimi Raikkonen, è eliminato addirittura in Q1. Grosjean precede la Mercedes di Michael Schumacher, con Nico Rosberg che ha concluso invece settimo.

E la Red Bull? Forse la vera notizia in arrivo da Melbourne è che i campioni del mondo non solo non dominano più, ma appaiono decisamente in affanno; alla fine le due RB8 occupano solo la terza fila, con Webber davanti ad un nervosissimo Vettel.
Chiudono la top ten, la Williams di Pastor Maldonado, la Force India di Nico Hulkenberg, e la Toro Rosso di Daniel Ricciardo.

Se la Red Bull mastica amaro, dalle parti della Ferrari la stagione si apre con un disastro, di proporzioni maggiori rispetto a quanto temuto; le rosse sono entrambe eliminate nella Q2, ma se Massa non ha mai dato l'impressione di essere competitivo, e partirà 16esimo, a deludere maggiormente è Fernando Alonso, che ha ottenuto solo il 12esimo posto, terminando in anticipo la seconda manche, a causa di un errore alla prima curva, che lo ha fatto insabbiare.

Nessuna sorpresa di rilievo nelle retrovie, in fondo al gruppo ci sono sempre le solite, Caterham, Marussia, e la HRT che è rimasta fuori dal 107% con entrambe le macchine, e non dovrebbe prendere parte alla gara, salvo eventuali, e per niente rare, deroghe da parte dei commissari.

I semafori, domani, si spegneranno alle 7, ora italiana. E daranno il via ad una stagione che si annuncia, grazie ad un numero maggiore di protagonisti al vertice, davvero incerta ed esaltante.

Federico Fadda

venerdì 16 marzo 2012

GP Australia, prove libere: la pioggia regala incertezza, ma la McLaren detta legge

Se la prima gara di una nuova stagione è sempre un'incognita, già dalle prove libere del GP d'Australia questa regola è stata rispettata. La pioggia caduta, in maniera intermittente, sull'asfalto del circuito Albert Park ha reso complicato il lavoro dei team, che hanno potuto girare molto poco su pista non bagnata.

Al termine delle due sessioni, combinando i tempi è la McLaren la regina del venerdì: Jenson Button si è aggiudicato il miglior tempo in 1'27"560, precedendo il compagno di squadra, Lewis Hamilton, di due decimi abbondanti.
Alle spalle del duo di Woking si sono piazzati Michael Schumacher sulla Mercedes, che ha chiuso in testa la sessione pomeridiana mentre la pista andava asciugandosi, e Fernando Alonso con la Ferrari. Per il tedesco e lo spagnolo il ritardo è, rispettivamente, di sei e otto decimi. Più indietro i loro compagni di box: Nico Rosberg è sesto, mentre Felipe Massa, che ha concluso la sua giornata rimanendo insabbiato, è addirittura 18esimo.

La Red Bull sembra essersi nascosta; la RB8 non è riuscita ad affacciarsi nelle primissime posizioni, terminando il venerdì al quinto posto con Mark Webber, e all'11esimo con Sebastian Vettel.
La Lotus non ha saputo fare meglio del nono posto con Kimi Raikkonen, che ha avuto problemi sia col sovrasterzo che col cambio, e del 16esimo con Romain Grosjean. In coda, come sempre negli ultimi due anni, la HRT, che ha avuto difficoltà anche solo a scendere in pista.

Ultime prove libere domani alle 4 del mattino, mentre le qualifiche andranno in scena alle 7.

Federico Fadda

domenica 4 marzo 2012

Le big di Formula 1 si confessano nel dopo-test

I test sono terminati e, a questo punto, i giochi per Melbourne, senza più prove in pista da qui alla prima gara stagionale, sono sostanzialmente fatti. Di sorprese ve ne sono state, diversi team minori hanno centrato l’acuto, aggiudicandosi la miglior prestazione di giornata più volte, e mostrando ottime vetture.
Ma alla fine le prime posizioni sono sempre una questione per le solite note, che però si presenteranno in Australia con livelli di competitività diversi, e non tutte in ottima forma.

La Red Bull appare ancora in vantaggio sulle altre, anche se gli effetti delle novità tecniche introdotte nelle ultime due giornate, riguardanti soprattutto gli scarichi, non sono ancora del tutto noti, a causa degli inconvenienti che hanno colpito Sebastian Vettel soprattutto oggi.
E il campione del mondo non ha mancato di rammaricarsi per le noie al cambio e per l’uscita di pista con cui ha rovinato l’ala anteriore: “
Mi sarebbe piaciuto essere di più in pista, ma stamani ci sono stati dei problemi; i danni all’ala anteriore, causati dal fuori pista, ci sono costati un bel po’ di tempo, e il guasto al cambio ha fatto il resto. Non possiamo quindi giudicare le nuove componenti, perché non abbiamo girato abbastanza, anche se comunque ieri Mark aveva un buon passo”.

La RB8 sembra comunque più che a posto, sebbene Sebastian non si sbilanci in pronostici sulla prima stagionale: “Non si sa mai in che condizioni si arriva a Melbourne, qualcosa di più attendibile lo si vedrà in qualifica. Probabilmente se ci troveremo in buona posizione dopo le libere, lo saremo anche al sabato”, ha concluso il tedesco.

Tutt’altra aria tira invece nel box Ferrari, da dove arrivano le oneste parole di Pat Fry, che confermano i timori dei tifosi della rossa, riguardanti la dubbia competitività messa in mostra dalla F2012, il cui progetto rivoluzionario non sembra essere stato ancora totalmente compreso, e che deve fare i conti con il rapido degrado delle gomme, soprattutto morbide e specialmente al posteriore. Alla domanda su quale sia lo stato di forma del Cavallino, Fry ha così risposto: “Devo ammettere di essere deluso dal livello prestazionale raggiunto finora, e che quindi abbiamo ancora molto lavoro da fare. Il cambiamento che abbiamo operato la scorsa settimana, riguardante il posizionamento degli scarichi, sta incidendo troppo sul retrotreno, e stiamo cercando di ottimizzare questo aspetto”.

Con Red Bull e McLaren che sono apparse già messe piuttosto bene, e con Mercedes e Lotus pronte a inserirsi nei quartieri alti della classifica, Fry ha ammesso che, almeno all’inizio, la Ferrari dovrà faticare: “Dai test è sempre difficile capire la propria posizione, e quella degli altri; un’idea però ce l’abbiamo, e al momento non credo che potremo lottare per il podio, anche se io sono sempre stato un pessimista. In fabbrica ci sono comunque diversi lavori in corso, e a Melbourne proveremo dei nuovi pezzi”.

Tra l’altro, proprio ieri anche Alonso, rompendo il silenzio stampa imposto dalla scuderia ai piloti, si è espresso in termini non proprio fiduciosi: “Nelle prime gare soffriremo perché non siamo ancora al 100%; ci sono molte cose da migliorare, dobbiamo stringere i denti e andare avanti un poco alla volta”, ha dichiarato Fernando alle tv spagnole dallo stadio Camp Nou di Barcellona, dov’era ospite della società blaugrana.

Chi sembra invece aver mosso un consistente passo in avanti è la Mercedes, nonostante problemi di consumo dei pneumatici, analoghi a quelli della Ferrari. Il responsabile del team tedesco, Ross Brawn, non manca di elogiare la W03: “È nettamente superiore alla vettura precedente, in dodici mesi abbiamo sicuramente fatto molta strada; tutto il pacchetto funziona, quindi è stato possibile cercare la prestazione fin da subito. Ciò è anche frutto di una struttura più forte, con maggiori risorse umane, e ciò mi spinge a essere più fiducioso di prima. Per quanto riguarda i problemi di degrado delle gomme, da una parte ciò è probabilmente dovuto alle condizioni climatiche che abbiamo trovato a Barcellona,mentre dall’altra a una questione di bilanciamento, con i nostri piloti che stanno lavorando per cercare di ridurre il consumo”.

Anche Brawn non si sbottona più di tanto riguardo alla posizione che la Mercedes potrà occupare sulla griglia di Melbourne: “Non c’è una classifica definitiva, essa è variata di giorno in giorno, ma sembra possa esserci un gruppo di cinque o sei team, probabilmente con valori più vicini rispetto a quanto si è visto negli ultimi anni. Ad esempio la Red Bull, con le ultime novità, non è sembrata velocissima, ma può darsi che ciò sia dipeso dal carico di carburante, quindi credo che sia molto forte. La McLaren credo non sia molto lontana, ma solo attraverso i test è difficile giudicare”.

Federico Fadda (422race.com)