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lunedì 28 novembre 2011

La Red Bull si crede furba, Button e Alonso i veri protagonisti. Le pagelle del GP del Brasile

Red Bull 2 - Partiamo dalla delusione di giornata. Non per la prestazione in sè, che ha portato alla terza doppietta stagionale, ma per il modo in cui pensano di prendere in giro gli altri, credendosi furbi. I problemi al cambio di Vettel, poi spariti una volta che Webber passa in testa, si commentano da soli. Imparino a vincere.

Vettel 10 - Per la stagione in generale, ma anche per la gara in particolare, dato che dopo il record di pole ottenuto sabato, anche alla domenica si stava confermando imprendibile. Probabilmente avrebbe fatto volentieri a meno di regalare la vittoria al compagno di squadra, ma alla fine non ha di che lamentarsi.

Webber 9 - E' vero che stavolta era più vicino al velocissimo Seb, ma non crediamo che se la sarebbe giocata fino in fondo, come ha ripetuto più volte. Ci fa piacere che abbia vinto una gara, dopo il trattamento che il team gli ha riservato per tutto l'anno, ma non è stato un risultato interamente farina del suo sacco.

Button 9 - Perchè chiude la stagione meritatamente al secondo posto, e si regala un altro podio, piegando il coriaceo Alonso, che lo aveva gabbato con un sorpasso che probabilmente non si aspettava. E' il primo compagno di squadra di Hamilton capace di batterlo. Qualcosa vorrà pur dire.

Alonso 9 - Anche se esce sconfitto dal duello con Button, a causa dei soliti problemi di gomme della Ferrari, lo spagnolo mette in scena l'unico grande sorpasso della giornata, beffando proprio Jenson. Come per tutto il resto della stagione, dimostra di valere più della Ferrari attuale, e di meritarne una migliore. Dategliela.

Hamilton 6 - Guasti al cambio veri lo mettono fuori causa, ma rispetto al Lewis visto ad Abu Dhabi, quello di Interlagos è apparso una copia un pò sbiadita. Non è stata la sua miglior stagione, il nervosismo lo ha fregato in troppe occasioni, nel 2012 potrà rifarsi.

Massa 6 - Sperava in un utopico podio sulla pista di casa, ma mette in scena l'ennesima prestazione scialba di un'annata mediocre. La Ferrari sarà pure stata un carretto, ma il suo collega di box c'ha comunque vinto una gara e ottenuto 10 podi. Si interroghi.

Federico Fadda

domenica 27 novembre 2011

WEBBER CALA IL SIPARIO SUL CAMPIONATO: VITTORIA IN BRASILE DAVANTI A VETTEL E BUTTON. ALONSO, NIENTE PODIO


INTERLAGOS - Finisce così come era cominciata: la stagione di Formula 1 dominata da una Red Bull irraggiungibile, si chiude con la prima vittoria in campionato per Mark Webber, gregario del campione del mondo Sebastian Vettel, che a Interlagos si accontenta della seconda posizione. Ennesima conferma per Jenson Button, terzo con la McLaren dopo una gara combattuta con Fernando Alonso. La Ferrari accarezza il podio per gran parte della corsa, ma nel finale è costretta a desistere di fronte alla forza della freccia d'argento. Quinto Felipe Massa, che nemmeno davanti al suo pubblico riesce ad avvicinarsi al gruppetto di testa. Completano la zona punti Adrian Sutil, con la Force India, Nico Rosberg, settimo con la Mercedes e infine l'altra Force India di Paul Di Resta, Kamui Kobayashi su Sauber e Vitaly Petrov su Renault. La rottura del cambio, invece, mette KO Lewis Hamilton.

PUNTI DI PRESTIGIO - Non è stata una stagione esaltante per Mark Webber. Sovrastato dallo strapotere del compagno di squadra, quasi mai è riuscito a portare la sua Red Bull ai livelli di chi il mondiale lo ha chiuso con grande anticipo. Tuttavia, Sebastian Vettel in Brasile abbandona la sua veste di cannibale e, dopo essere scattato in testa per tutta la prima parte di gara, lascia via libera all'australiano che lo tallona. Il tutto condito da un gioco di squadra singolare basato su misteriosi problemi al cambio della Red Bull del tedesco, che rallenta vistosamente e infine cede il passo a Webber. Subito dopo, però, riprende "magicamente" a far segnare parziali eccezionali. A questo punto, la doppietta è una pura formalità e Mark Webber può alzare per la prima volta in stagione il trofeo del vincitore. Punti preziosissimi che gli consentono di chiudere terzo nella classifica iridata, con grande beffa per Alonso.

PODIO SFUMATO - C'è stato per tutto il campionato, non si è mai dato per vinto e se la deludente F-150 ha ottenuto qualche buona prestazione quest'anno, il merito è soprattutto di Alonso. Le ha provate tutte, il buon Fernando, compreso un sorpasso straordinario ai danni Button nella prima parte di gara, per puntare a quel podio che gli avrebbe consentito di chiudere terzo nel mondiale. Una magra consolazione, per un ex campione del mondo, che purtroppo sfuma nel confronto finale con la McLaren di Jenson, decisamente più performante con gli pneumatici a mescola media, rispetto alla rossa che mai li ha saputi sfruttare. Con la vittoria di Webber e la quarta posizione odierna a Interlagos, il meritato podio stagionale scappa via, per un misero punticino.

McLAREN A DUE FACCE - Ha ragione quando afferma che i secondi non si ricordano mai, ma Jenson Button può essere più che soddisfatto della sua stagione. Chiudere il campionato dietro a Vettel, nell'anno perfetto della Red Bull, la dice lunga sulle qualità del pilota inglese. Autore di rimonte da urlo, durante il campionato, conferma la sua forza nell'ultimo appuntamento di questo 2011, centrando il podio dopo un grande recupero sulla Ferrari di Alonso. Molto più affranto, al contrario, Lewis Hamilton, tradito dal cambio e comunque autore di una gara incolore. Il quinto posto nella classifica iridata non è roba per piloti vincenti come lui. Come altri suoi rivali, nel 2012 tenterà di riprendersi ciò che gli spetta.

Samuele Sassu

sabato 26 novembre 2011

Brasile, qualifiche: Vettel fa il record di pole! Prima fila Red Bull, poi McLaren e Ferrari

Sebastian Vettel aggiunge un altro record alla sua giovanissima carriera. Aggiudicandosi la pole position del GP del Brasile, con il tempo di 1'11"918, il tedesco ottiene la 15esima partenza al palo nell'arco di una stagione, facendo suo il primato assoluto nella storia della Formula 1.
A completare la prima fila tutta marchiata Red Bull, l'ottimo secondo posto di Mark Webber, stavolta non lontano dal compagno di squadra.

Alle spalle delle imprendibili RB7 ecco le McLaren, con Button che conferma le gerarchie interne al team, portando la sua vettura davanti a quella gemella, guidata da Lewis Hamilton; il divario delle Frecce d'argento dalla Red Bull sembra però, rispetto alle ultime gare, essersi allargato un pò.
Così come sembra ancora ampio il gap fra la Ferrari e gli altri due team di vertice; Fernando Alonso è 5°, staccato di quasi 7 decimi, mentre Massa è 7°, a oltre 1 secondo. Fra le due rosse si è piazzato Nico Rosberg, a completamento della top ten insieme a Sutil, Senna e Schumacher.

Rubens Barrichello, in quello che potrebbe essere l'ultimo GP della sua carriera, non riesce ad agguantare la Q3, mentre sul fondo dello schieramento, per la prima volta quest'anno, la HRT non ha una vettura in ultima fila, dove si trovano entrambe le Virgin.

Il via alla gara, che potrebbe essere bagnata, sarà alle 17 italiane di domani.

Federico Fadda

venerdì 25 novembre 2011

Brasile, prove libere: ancora Hamilton davanti a tutti

Solito copione nella giornata d'apertura del week end del GP del Brasile. In pista la lotta è sempre fra i big, e al termine delle prove libere, sul circuito di Interlagos, il più veloce è Lewis Hamilton, che con la sua McLaren ottiene il miglior crono in 1'13"392, precedendo la Red Bull di Sebastian Vettel di quasi due decimi.
Il campione del mondo precede a sua volta il compagno di squadra Mark Webber, staccato di 28 millesimi, e di appena 11 davanti alla Ferrari di Fernando Alonso.

Dietro i primi quattro, a circa tre decimi, la Mercedes di Michael Schumacher e la seconda rossa di Felipe Massa, che precedono Jenson Button, appena più indietro. Chiudono la top ten Rosberg, e le Force India di Sutil e Di Resta, seguite, perfettamente accoppiate, da Renault, Sauber e Toro Rosso, Williams, Lotus, Virgin e HRT.

Ultima sessione di prove libere, domani, alle 14 italiane, con le qualifiche alle 17.

Federico Fadda

lunedì 14 novembre 2011

Vettel torna umano e, quando non c'è lui, Hamilton e Alonso ballano. Button si accontenta, la Red Bull frega Webber. Le pagelle del GP di Abu Dhabi

Hamilton 10 - Vero che Vettel non c'era, ma con l'obiettivo alla portata, Lewis tira via in un colpo quanto di negativo aveva fatto vedere dall'estate in poi. Governa la gara con autorità, resistendo al pressing dell'eterno rivale Alonso, in un duello nel quale probabilmente la diversa competitività delle vetture ha giocato a suo favore. Ma ha comunque corso finalmente da Hamilton.

Alonso 10 - Non ha potuto mordere le caviglie di Lewis solo perchè alla Ferrari mancava quel poco che gli avrebbe consentito di provarci. Ma azzecca di nuovo la partenza irridendo Webber, e dopo poche altre curve gioca lo stesso tiro anche a Button, involandosi all'inseguimento di Hamilton, arrendendosi solo alle gomme dure e all'inferiorità del mezzo. Per tutti questi motivi merita comunque il massimo dei voti.

Button 8 - Non la sua migliore gara, ma si trova a fare i conti con una McLaren che stavolta non è riuscito a far andare come avrebbe voluto, e la morte del KERS dopo una dozzina di giri non lo ha di certo agevolato. Per fortuna alla Red Bull si erano fatti un goccio della bottiglia buona e si sono inventati una strategia assurda, così ha potuto raccogliere l'obiettivo minimo, il podio, e la quasi certezza del secondo posto in campionato.

Webber 7 - Questa era davvero l'occasione più grossa, ma come al solito quest'anno Mark se la lascia scappare. Le follie strategiche al muretto sono un alibi solo fino a un certo punto, dato che comunque guida la macchina più forte del mondiale, ma Hamilton e Alonso non li avrebbe visti nemmeno col binocolo più potente che esista. Il declino prosegue.

Massa 6 - Ha la pessima abitudine di essere autolesionista; stavolta sembrava la volta buona per meritarsi dei complimenti, dopo una gara ben corsa, a lottare con Button e Webber per il podio. Poi però si inventa un testacoda fantozziano, senza peraltro poter dare la colpa a Hamilton, come accaduto recentemente. La conferma per il 2012 rischia di farlo cullare ancora di più sulla sua condizione di intoccabile. Che terminerà però il prossimo anno.

Vettel s.v. - Per due motivi: il primo è perchè nonostante l'errore, gli erano bastate appena due curve per guadagnare già un secondo su chi inseguiva, quindi dargli un'insufficienza sarebbe stata una cattiveria. E secondo perchè finalmente sbaglia, tornando per un attimo umano, e lasciando che gli altri per una volta si divertano. Però avrebbe potuto evitare di attendere addirittura la fine della gara per concedersi ai microfoni. Manco fosse il presidente degli Stati Uniti.

Force India 8 - Giudizio uguale per squadra e piloti; la prima perchè piazza la zampata decisiva per il 6° posto nei fra i costruttori; stesso voto a Sutil e di Resta perchè corrono una gara intelligente, portando a casa un ottimo bottino di punti, piazzandosi al primo posto della graduatoria dei non top-team.

Federico Fadda

domenica 13 novembre 2011

Gp di Abu Dhabi: il riscatto di Hamilton. Alonso secondo. Vettel subito KO


ABU DHABI - La scena, nella futuristica cornice motoristica degli Emirati Arabi, è tutta per Lewis Hamilton. Il pilota della McLaren conquista una vittoria meritatissima e viene fuori dal tunnel di errori e incidenti che ne avevano pregiudicato le ultime gare. Il tutto è reso ancora più facile dal clamoroso forfait del campione del mondo Sebastian Vettel, fuori dopo appena due curve per una misteriosa foratura. Spinge al massimo anche Fernando Alonso che, grazie a una gara magistrale, chiude in seconda posizione. Sull'ultimo gradino del podio, Jenson Button che precede la Red Bull di Mark Webber e la Ferrari di Felipe Massa. Subito dopo ecco le due Mercedes con Nico Rosberg che chiude davanti a Michael Schumacher. A completare la top ten le Force India di Sutil e Di Resta e la Sauber di Kobayashi.

DOMINIO LEWIS - Tornare a vincere, se non per conquistare il titolo già ampiamente nella bacheca di Vettel, quanto meno per lasciarsi alle spalle le polemiche e l'oblio che negli ultimi Gran premi lo avevano costretto a subire continui richiami per condotte di gara "poco cristalline". Lewis Hamilton parte all'attacco dalla seconda posizione e accoglie con piacere il testacoda della Red Bull del tedesco a pochi metri dal via. Vettel, infatti, allarga troppo la traiettoria e porta la sua posteriore destra a cozzare contro lo scalino del cordolo insolitamente alto. Questo provoca il cosiddetto "stallonamento" dello pneumatico, ossia la sua fuoriuscita dal cerchio. Sebastian è costretto a percorrere un intero giro per rientrare ai box. I meccanici provano a effettuare il cambio gomme, ma si accorgono che anche il porta-mozzo della posteriore destra è danneggiato. Vettel è fuori dai giochi. Hamilton ha via libera e il suo è un dominio. Unica emozione al 43' giro, quando Alonso, che ritarda il pit stop e spinge al massimo per tre tornate, lascia la pit lane e rientra per pochissimo dietro all'inglese. A quel punto, la McLaren può sfruttare gli pneumatici in temperatura e scappare via verso il traguardo.

SEMPRE PRESENTE - Dare tutto, sempre. La filosofia di Fernando Alonso è chiara e anche oggi non manca di dimostrarlo. Partire dalla terza fila e ritrovarsi subito dietro al leader della gara la dice lunga sulla voglia di vincere dello spagnolo. La Ferrari è veloce ed equilibrata: il sorpasso all'esterno che Alonso compie su Jenson Button, è semplicemente da applausi. Peccato che Lewis Hamilton tiri fuori la gara perfetta. Fernando, però, si conferma un pilota caparbio su cui la Ferrari può fare affidamento. Una monoposto all'altezza in ogni Gran premio, di certo, aiuterebbe. Questi i buoni propositi per il 2012.

Samuele Sassu


sabato 12 novembre 2011

Abu Dhabi, qualifiche: Vettel, pole di prepotenza

Sembrava la prosecuzione del dominio delle libere, invece a guastare la festa alla McLaren ci ha pensato Sebastian Vettel, che con un ultimo giro strepitoso si è preso di forza la pole, la 14esima stagionale (eguagliato il record di Nigel Mansell) con il tempo 1'38"481. Le Frecce d'argento però sono subito alle sue spalle, con Lewis Hamilton che completa la prima fila, staccato di un decimo e mezzo, e Jenson Button 3° a 9 millesimi dal compagno di squadra. Da quanto visto finora, la vittoria del GP dovrebbe essere un affare fra questi tre piloti.

Più staccati Webber, a 4 decimi, poi le Ferrari di Alonso e Massa; quarta fila per le Mercedes di Rosberg e Schumacher, seguite dalle Force India di Sutil e Di Resta. Q3 mancata per la Toro Rosso, che si è dovuta accontentare del 13° posto di Buemi e del 15° di Alguersuari, preceduti dalla Sauber di Perez e dalla Renault di Petrov, mentre peggio è andata a Barrichello, che non ha partecipato per problemi al motore.

Il via della gara, domani, sarà alle 14.

Federico Fadda

Griglia di partenza

venerdì 11 novembre 2011

Abu Dhabi, prove libere: la McLaren mette tutti in riga

Dominio McLaren negli Emirati. Nel venerdì di prove libere sul circuito Yas Marina di Abu Dhabi, le Frecce d'argento hanno occupato la prima fila virtuale, con Lewis Hamilton che in 1'39"586 precede il compagno Jenson Button di 2 decimi.
Alle spalle del duo di Woking si è piazzata la coppia in rosso, con Fernando Alonso 3° e Felipe Massa 4°, davanti alle due Red Bull, con Webber e Vettel rispettivamente al 5° e 6° posto; completano la top ten Schumacher, Sutil, Di Resta e Kobayashi, mentre Nico Rosberg ha chiuso addirittura 20esimo.

Ultime prove libere domani alle 11, le qualifiche seguiranno alle 14.

Federico Fadda