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domenica 25 agosto 2013

GP Belgio, gara: Vettel, dominio e ipoteca iridata. Alonso 2° e Raikkonen out


SPA-FRANCORCHAMPS – Vittoria di Sebastian Vettel nel GP del Belgio, undicesima prova del campionato del mondo di Formula 1. In una gara dove i capricci del meteo non si sono visti, la forza della Red Bull e del campione del mondo, che ha ottenuto il suo 31esimo successo in carriera, sono venute fuori in maniera netta, prendendo il comando della corsa dopo la partenza, e mantenendolo fino al termine, per un trionfo che sa veramente di ipoteca sul titolo.

Alle spalle del tedesco uno splendido Fernando Alonso, autore di una grintosa rimonta, poi Lewis Hamilton, al quale la pole position non è bastata per recitare un ruolo da protagonista anche in gara. Ai piedi del podio Rosberg e Webber, mentre un problema ai freni anteriori ha messo fuori gioco Kimi Raikkonen, che vede così interrotta la serie di arrivi a punti consecutivi a quota 27.

In classifica Vettel sale a 197 punti, allungando a + 46 su Alonso, che torna al secondo posto davanti a Raikkonen, mentre la Red Bull, con i suoi 312 punti, è sempre nettamente davanti a Mercedes e Ferrari.

La cronaca

Cielo coperto da nuvole minacciose, ma pista completamente asciutta a Spa-Francorchamps. È con queste condizioni meteo, ben diverse da quelle previste alla vigilia, che i piloti prendono  il via del GP del Belgio.

Allo spegnimento dei semafori Hamilton sfrutta bene la pole conquistata in qualifica, tenendo dietro Vettel al tornante La Source, ma l’illusione dell’inglese dura poco, perché il campione del mondo lo punta all’uscita da Eau Rouge, infilandolo nel successivo rettilineo del Kemmel e guadagnando, in quello che è in pratica il momento-chiave della gara, la testa della corsa. Ennesima partenza da dimenticare per Mark Webber, che si fa sopravanzare da Rosberg, Button e Alonso, autore di uno scatto rabbioso; in difficoltà le Lotus, che perdono alcune posizioni, così come Massa.

Basta appena una manciata di giri a Vettel per scavare il divario di sicurezza dal primo degli inseguitori, dato che la Mercedes non riesce a tenere il ritmo della Red Bull, mentre Alonso fra il quarto e il sesto giro si sbarazza di Button e Rosberg, salendo virtualmente sul podio e lanciandosi a testa bassa nella rincorsa a Lewis.

All’ottavo giro è Perez a catturare l’attenzione, soprattutto dei commissari, dato che durante il tentativo di sorpasso a Grosjean in fondo al Kemmel, il messicano della McLaren stringe eccessivamente all’esterno il francese, rischiando l’incidente; manovra che non è piaciuta alla direzione di gara, che gli ha così comminato un drive through, e che è costata a Grosjean anche un’altra posizione, a favore di un lesto Felipe Massa.

Già al nono giro i primi pit stop, con Hamilton che è il primo dei big a fermarsi, seguito poi dal compagno di squadra Rosberg; al tredicesimo passaggio è la volta di Alonso, che rientra alle spalle della Mercedes di Lewis, in lotta con Grosjean. L’inglese ci mette poco a liberarsi della Lotus, imitato subito dopo da Fernando, intenzionato a rimettersi il più presto possibile a caccia della Mercedes. Mentre Vettel si ferma ai box per cambiare gomme, rientrando in pista alle spalle di Button, che ha però una strategia diversa, il duello Alonso-Hamilton prende vita, con lo spagnolo che approfitta di un lungo di Lewis alla Source per infilarlo, esibendosi poi in una difesa col coltello fra i denti nel rettilineo del Kemmel, riuscendo a mantenere la seconda posizione. Nel frattempo Sebastian non ha perso tempo con Button, sorpassandolo alla chicane Bus Stop, tornando al comando della corsa.

Prima parte di gara difficile per la Lotus, alle prese con la strategia ad una sosta, che si riflette in un ritmo non eccezionale da parte di Grosjean e Raikkonen; per il finlandese, tra l’altro, si manifestano dopo pochi giri dei problemi ai freni anteriori, resi visibili da fuoriuscite evidenti di polvere di carbonio dalle ruote. Un problema che ha il suo culmine al 25esimo passaggio, quando durante un tentativo di sorpasso a Massa alla Bus Stop, Kimi finisce lungo, riuscendo però a rientrare ai box, dove parcheggia la sua Lotus, mettendo la parola fine alla sua complicata domenica.

Un giro più tardi inizia la seconda tornata di cambi gomme per i piloti che hanno scelto la tattica a due soste, con Hamilton e Massa nuovamente primi a fermarsi. Il 28esimo giro regala l’unico incidente serio della gara, giunto al termine di una battaglia fra cinque vetture, terminata con Maldonado che prima tocca Sutil, poi completa l’opera speronando anche Di Resta; per lo scozzese della Force India gara finita, mentre il venezuelano riesce a fare rientro ai box per cambiare il muso danneggiato della sua Williams, beccandosi poi dai commissari uno stop & go di 10 secondi per aver causato la collisione.

In testa la situazione resta stabile anche dopo l’ultimo cambio gomme, con Vettel che spegne le minime velleità di rimonta di Fernando Alonso mettendo giù una serie di giri veloci killer, che annichiliscono lo spagnolo e consegnano a Sebastian un finale di gara del tutto tranquillo. Dietro di loro Hamilton si accontenta del podio, mentre Webber rimonta su Rosberg, ma una volta arrivato negli scarichi della Mercedes non riesce a trovare il guizzo giusto per scavalcarlo.

Ottimo sesto posto finale per Jenson Button, che precede Massa, Grosjean, Sutil e Ricciardo, che porta a casa un altro punto per la Toro Rosso, dopo un sabato da dimenticare per il team di Faenza.

Prossimo appuntamento con la Formula 1 fra due settimane con il Gran Premio d’Italia, sulla pista di Monza, altro tracciato storico e dallo spettacolo garantito. Una pista da sempre non facile per la Red Bull, e dunque l’ultima chance, forse, per i rivali, di riaprire un campionato che sembra sempre più nelle mani di Vettel.

Federico Fadda

Ordine d'arrivo
Classifica Piloti
Classifica Costruttori

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